Cosa fare a Milano nel weekend del 28 e 29 maggio

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Feste, concerti, visite immersi nella natura e spettacoli: ecco gli appuntamenti in programma per decidere cosa fare a Milano questo weekend

L'ultimo weekend di maggio a Milano fa da apripista all'estate, con tanti eventi e iniziative che ci proiettano già verso la bella stagione.

Sono tante le possibilità di vivere all'aria aperta, che sia in mezzo alla natura o per un festival, per un concerto o per un bagno in piscina. 

E poi: nuovi locali da provare ed eventi speciali per appassionati di serie tv.

Scorrete sotto per scoprire tutti gli appuntamenti da non perdere.

Cosa fare a Milano nel weekend del 28 e 29 maggio

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Stranger Things 4

Stranger Things in Piazza Duomo

In occasione dell'uscita della prima parte della quarta stagione di Stranger Things, Piazza Duomo ospiterà l’experience Stranger Duomo per rivivere le atmosfere anni Ottanta che caratterizzano la serie.

L'appuntamento è per venerdì 27 e sabato 28 maggio dalle 11 alle 20: la città potrà vivere un vero e proprio salto nel tempo tra taxi gialli, cabine telefoniche e un’edicola che distribuirà l’Hawkins Post. 

E poi la pista di pattinaggio Rink-o-mania e un autobus con foto opportunity che riprodurrà il Sottosopra.

Giorgio Poi

Mi Ami Festival

Dal 27 al 29 maggio al Magnolia torna l'appuntamento con il sedicesimo Festival della Musica Bella e dei Baci - questo il sottotitolo di Mi Ami 2022. Una line up densa di artiste e artisti, come evidente dal programma dell'evento:

Venerdì 27 maggio: 20025xs, 72-Hour Post Fight, Alda, Assurditè, Clauscalmo, Deriansky, Galea, Garage Gang, Generic Animal, GianMaria, Giorgio Poi, Golden Years, Hello Mimmi, Lil Jolie, Marco Fracasia, Marta Tenaglia, Memento, Merli Armisa, P38, Pop X, Post Nebbia, Thru Collected, Tutti Fenomeni, Venerus e tanti altri ancora da annunciare

Sabato 28 maggio: Alan Sorrenti, Bartolini, BigMama, Bnkr44, Cecilia, Ceneri, Centomilacarie, Ceri, Claudym, Elasi, European Vampire, De Leo, Fuera, Ganzo, Giuse The Lizia, Kaze, Ketama126, La Rappresentante di Lista, Meg, Napoleone, Novelo, Planet Opal, Tredici Pietro, Whitemary e tanti altri ancora da annunciare

Domenica 29 maggio: Baobab!, Blak Saagan, Dumbo Gets Mad, Gaube, Her Skin, Iosonouncane, L'Impératrice, Lazzaretto, Leatherette, Marta Del Grandi, Nu Genea (live band), Sleap_e, Smile, Studio Murena, The Jackson Pollock, Vanishing Twin, Yin Yin e tanti altri ancora da annunciare.

rododendri oasi zegna

Un'esplosione di colore all'Oasi Zegna

Situata all’interno del parco naturale dell’Oasi Zegna (Biella, Piemonte), a circa 5 chilometri da Trivero, la Conca dei Rododendri si trasforma tra maggio e giugno in una tavolozza di colori di straordinaria bellezza.

A partire dagli anni '20, Ermenegildo Zegna decise di riqualificare le alture alle spalle del paese biellese, piantumando oltre 500.000 conifere e centinaia di azalee, dalie, ortensie ma soprattutto rododendri, provenienti principalmente dai vivai del Belgio.

In prossimità della Conca dei Rododendri, a disposizione anche l’area pic-nic della Cascina Caruccia, facilmente raggiungibile dalla località Baso; da qui un sentiero percorribile anche dai disabili motori conduce agevolmente alla conca.

La Conca dei Rododendri è sempre accessibile, un luogo magico da scoprire da soli o in compagnia dei vostri amici a quattro zampe.

Ricci osteria

Nuove aperture

In via Sottocorno, zona diventata ormai fulcro della gastronomia milanese, ha aperto Ricci Osteria, locale che nasce dal desiderio degli chef Antonella Ricci e Vinod Sookar di portare a Milano la loro personale cucina. Una cucina nata nella Puglia di Ceglie Messapica, all’ombra del fornello di famiglia, cresciuta viaggiando nel mondo e a scuola di grandi cuochi, diventata oggi cucina d’autore.

L'idea è quella di proporre piatti concreti, eseguiti con ingredienti di produttori locali rispettando la materia prima.

Per questo è stata proposta una carta agile, con un ventaglio di piatti capaci di far viaggiare in Puglia (come nelle Orecchiette di semola rimacinata fatte a mano e condite ai tre pomodori Regina, Tombolone e Fiaschetto, o nei Laganari – formato di pasta lunga – nella versione ai crostacei con datterino giallo, limone e peperoncino) ma anche di spaziare oltre e far vivere la personale cucina mediterranea dei due chef (come accade nella fresca Tartare di vitello condita con salsa Pimà, creazione di Vinod a base di peperoncino, lemon snack dalla scorza edibile e peperone rosso di Policoro).

In zona Paolo Sarpi ha da poco aperto Kaiseki, ristorante giapponese che propone una formula di all you can eat ricercata e stravagantetra cui proprio la selezione “Gran Milan”: sette piatti che omaggiano la città e i suoi quartieri contaminando con leggera sfrontatezza le icone della gastronomia locale. Il nome di questi originali piatti è un omaggio ai quartieri più innovativi, amanti delle contaminazioni e delle sperimentazioni della città.

Domenica 29 maggio è in programma un evento inaugurale aperto al pubblico durante il quale, tra le ore 18 e le 20, verranno offerti assaggi della selezione ai presenti, unitamente al Kaiseki Mule, signature drink estivo e rinfrescante con gin, Midori a base di melone Yūbari, ginger beer, sour e soda,  con lo scopo di far conoscere lo spirito innovativo dell’attività.

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Lusiroeula

Torna l'appuntamento per ammirare la suggestiva “Danza Nuziale” delle lucciole.

Fino al 14 giugno ogni martedì e venerdì si potrà partecipare alla passeggiata nel Parco delle Cave alla scoperta della stagione degli amori, quando la luminosità più forte che mai.

Per partecipare è necessario inviare un'email all'indirizzo [email protected] specificando la data e il numero di partecipanti. Non c'è da pagare un biglietto, ma ai partecipanti verrà richiesto un contributo simbolico per sostenere l'attività dell'associazione La Ginestra, che quest'anno affiancherà gli organizzatori dell'evento.

Bagni Misteriosi

La nuova stagione dei Bagni misteriosi

Sabato 28 maggio riaprono le porte dei Bagni Misteriosi per una stagione estiva ricca di sport, musica, teatro, intrattenimento e tante altre attività anche dedicate ai più piccoli.

A cominciare dal servizio di balneazione, per proseguire poi con una rassegna di spettacoli all’aperto nell’arena estiva con protagonisti del calibro di Filippo Timi, che inaugurerà domenica 29 maggio p.v. alle ore 21, con Scopate Sentimentali - Esercizi di sparizione, con Rodrigo D’Erasmo e Mario Conte dedicato a Pier Paolo Pasolini.

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Hawaiian Party

Sabato 28 maggio il giardino estivo dei Magazzini Generali di Milano evocherà le esotiche spiagge della California e delle Hawaii con una grande festa a tema.

Suggerito abbigliamento il più floreale possibile per essere pronti per la festa che trasporterà i partecipanti direttamente nelle atmosfere estive. Ci saranno live band e il dj resident, hawaiian gadget per tutti e aperitivo.

L’elevata richiesta di partecipazione rende limitati i posti per l’evento riservabili, perciò è fortemente consigliata la prenotazione anticipata: è gratuita e garantisce l’accesso senza code.

Maggiori info e prenotazioni a questo link

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Clothes Fashion Market

Sabato 28 e domenica 29 maggio torna l'ottava edizione del mercatino che ha per obiettivo il riciclo e la possibilità di dare una seconda vita agli abiti, sensibilizzando sui temi ambientali. 

Presso lo showroom Pierre Bonnet di Via Voghera, in zona Tortona, capi e accessori handmade, second hand, vintage, capi utilizzati solo per shooting fotografici, capi firmati, bijoux e molto altro.

Come ogni edizione, anche questa volta il Clothes Fashion Market sarà associato a una causa solidale: il ricavato sarà devoluto in favore delle famiglie ucraine sostenute dall’Odissea Della Pace. 

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Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la scelta

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La preferenza tra pandoro e panettone dice molto del nostro rapporto con semplicità, complessità e cambiamento: cosa dice la psicologia

C’è una scelta che, durante le feste, ritorna con puntualità quasi rituale sulle nostre tavole: pandoro o panettone? 

Apparentemente banale, questa preferenza divide gusti e abitudini familiari da generazioni, ma può essere letta anche come un piccolo segnale del nostro modo di vivere il Natale.

Al di là delle mode e delle infinite varianti artigianali, il dolce delle feste resta un simbolo potente; legato all’idea di comfort, tradizione e piacere condiviso.

Senza voler trasformare una scelta gastronomica in un test di personalità, è interessante osservare come la psicologia attribuisca al cibo un valore emotivo e identitario.

Preferire il pandoro o il panettone non svela i nostri segreti più nascosti, ma può raccontare qualcosa del nostro rapporto con la semplicità, la complessità e il bisogno di rassicurazione o di varietà, proprio nel periodo dell’anno in cui queste dinamiche emergono con più forza.

**Le 5 personalità che si trovano durante le vacanze di Natale: quale siete?**

Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la vostra scelta 

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pandoro o panettone

Se siete team pandoro

Chi è team pandoro spesso cerca nel Natale (e nel cibo) una forma di rassicurazione.

Il pandoro è lineare e senza sorprese: stesso sapore, stessa consistenza, stesso rituale ogni anno. Psicologicamente, questa scelta può riflettere una personalità che ama le cose chiare, riconoscibili, che funzionano senza troppe complicazioni.

Il pandoro piace a chi tende a preferire il comfort emotivo alla sperimentazione, a chi trova benessere nella ripetizione e nelle tradizioni così come sono. Non è una chiusura al nuovo, ma un bisogno di stabilità: in un periodo già carico di stimoli, impegni e aspettative, scegliere qualcosa di semplice diventa un modo per alleggerire.

È la scelta di chi nel Natale cerca una pausa dal rumore, più che un’esperienza da esplorare. Un dolce che non chiede di essere interpretato, ma solo gustato.

Se siete team panettone

Chi invece è team panettone tende ad avere un rapporto più fluido con la varietà e l’imprevisto.

Il panettone è stratificato, imperfetto, pieno di elementi diversi che convivono insieme: dolcezza, acidità, consistenze differenti. Non è mai identico a sé stesso, e forse è proprio questo il suo fascino.

Dal punto di vista psicologico, chi lo preferisce è spesso più aperto al cambiamento, meno infastidito dalle sfumature della vita e più attratto dalle esperienze complesse. Scegliere il panettone significa anche accettare ciò che non piace a tutti (uvetta e canditi) ma che fa parte del “pacchetto”. Un atteggiamento che racconta tolleranza, adattabilità e curiosità.

Il panettone è il dolce di chi vive le feste come un momento di convivialità vera, fatta di differenze che si incontrano. Di chi ama mescolare, provare, cambiare versione ogni anno. È la scelta di chi non cerca solo conforto, ma anche stimoli, storie, contaminazioni.

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Questi comportamenti quotidiani (apparentemente normali) peggiorano l'ansia senza che ce ne accorgiamo

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Molti comportamenti che consideriamo normali possono attivare ansia e stress continuo: ecco cosa accade al nostro sistema nervoso

Ci sono giornate in cui non sappiamo spiegare bene perché ci sentiamo irritabili, sotto pressione, come se il corpo corresse più veloce della testa. Spesso diamo la colpa al lavoro, ai ritmi frenetici della vita, ai colleghi anticipatici, al meteo o semplicemente al periodo dell’anno.

Può essere però che a contribuire a questa sensazione ci siano abitudini minuscole, talmente automatiche da non farci più caso. 

Secondo diversi terapeuti, molte delle nostre routine quotidiane (dal modo in cui iniziamo la nostra gioranta al modo in cui usiamo lo smartphone) attivano il sistema nervoso senza che ce ne rendiamo conto. E così un po’ alla volta, giorno dopo giorno, contribuiscono a rafforzare quell'ansia, quella tensione di fondo costante che sembra arrivare “dal nulla” ma che in realtà ha radici molto concrete.

Niente allarmismi: la buona notizia è che, una volta identificate, queste micro-abitudini si possono correggere con piccoli cambiamenti sostenibili. E gli effetti sul benessere mentale possono essere sorprendenti.

**5 frasi da non dire mai a una persona ansiosa (e cosa dire invece)**

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Il telefono al risveglio, il multitasking continuo e quelle “micro-scosse” che attivano il sistema nervoso

Molti comportamenti che ci sembrano innocui sono, in realtà, tra i principali responsabili dell’ansia quotidiana.

Il primo della lista? Guardare il telefono appena svegli. Quello che sembra un gesto normale, controllare notifiche, messaggi, social, non dà al cervello il tempo di passare gradualmente dal sonno alla veglia. Al contrario, lo espone immediatamente a un flusso di informazioni, stimoli e richieste che attivano la risposta allo stress già dal primo minuto della giornata.

A questo si aggiunge il nostro stile di vita iper-veloce: multitasking costante, pause saltate, pasti mangiati in fretta o direttamente rimandati, riunioni che si accavallano, email che arrivano a raffica. Corpo e mente non hanno mai un vero momento per rallentare e ricalibrarsi. È la condizione perfetta per alimentare ansia, stress e irritabilità.

Anche i micro-stress ripetuti, come le notifiche del telefono o l’email che lampeggia sullo schermo del pc, hanno un impatto maggiore di quanto pensiamo. Funzionano come piccole scosse al cervello; brevi, ma continue. Il risultato? Il sistema nervoso resta in iper-attivazione, come se fosse sempre pronto a reagire a una minaccia, anche quando in realtà non c’è.

Non è un caso che molte persone raccontino di “non riuscire più a rilassarsi davvero”: il corpo rimane in modalità fight or flight anche mentre siamo seduti sul divano. Una condizione sottile, invisibile, ma che alimenta anisao a lungo termine.

Poco sonno, troppi schermi e una routine che non rispetta i ritmi naturali

Un altro fattore chiave è il sonno. Quando dormiamo troppo poco (o male) le aree del cervello che regolano le emozioni diventano più reattive. E così, ciò che in un giorno normale sarebbe un piccolo fastidio (una mail urgente, un imprevisto, una discussione) diventa un detonatore emotivo. Siamo più suscettibili, più stanchi, più vulnerabili allo stress.

Il problema è amplificato dal tempo passato davanti agli schermi, soprattutto nelle ore serali. La luce intensa del computer o della televisione comunica al cervello che “non è ancora ora di dormire”, interferendo con la produzione di melatonina e con la capacità di disattivare gradualmente il sistema nervoso. E quando andiamo a letto con lo smartphone in mano, portiamo con noi anche tutte le sue notifiche, informazioni e stimoli non elaborati. Il risultato? Un sonno meno profondo, più risvegli notturni e maggiore anisao al mattino.

Infine, c’è un elemento spesso sottovalutato: il sovraccarico decisionale. Tra lavoro, messaggi, social, email, appuntamenti, scadenze e notifiche, ogni giorno prendiamo centinaia di micro-decisioni. Questo crea un affaticamento mentale che il nostro sistema non è progettato per sostenere a lungo senza pause. E quando il cervello si sente “sovraccarico”, l'ansia trova terreno fertile.

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Cosa possiamo fare per controllare e ridurre l'ansia

La buona notizia è che per ridurre l'ansia non servono cambiamenti drastici: spesso bastano piccoli aggiustamenti inseriti nella routine quotidiana.

Gli psicologi suggeriscono, ad esempio, di evitare di iniziare la giornata con il telefono in mano. Concedersi anche solo dieci o quindici minuti di “risveglio lento”, senza notifiche né stimoli digitali, aiuta il sistema nervoso a non attivarsi subito in modalità allerta.

Allo stesso modo, introdurre brevi pause durante la giornata (anche solo una manciata di secondi per fare stretching, chiudere gli occhi e fare un paio di respiri profondi) permette al corpo di ritrovare un ritmo più regolare e meno reattivo.

Un altro accorgimento utile riguarda le notifiche: limitarle significa ridurre quel flusso costante di micro-sollecitazioni che mantiene la mente in tensione.

Anche la gestione degli schermi serali può fare una grande differenza: tenere il telefono lontano dal viso o ridurre il tempo trascorso online prima di dormire aiuta il cervello a produrre melatonina e a prepararsi al riposo.

Infine, muoversi un po’ ogni giorno, anche per pochi minuti, contribuisce a sciogliere la tensione accumulata e a rimettere in circolo energie più equilibrate. È un modo semplice per ricordare al corpo che non deve restare sempre in modalità emergenza: può rallentare, respirare, ritrovare il proprio centro.

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Ecco il segreto per impacchettare i regali di Natale in 4 mosse

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Una guida pratica per capire come impacchettare i regali di Natale in modo ordinato, elegante e senza stress inutile

Impacchettare i regali di Natale per molti è un task più difficile e impegnativo che scegliere e comprare un pensiero per tutti.

Nonostante la sua apparente semplicità, l’idea di carta stropicciata, scotch visibile e fiocchi sbilenchi può mettere in crisi tutti, ma soprattutto gli amanti della precisione con poca dimestichezza coi lavoretti manuali.

La buona notizia però è impacchettare i regali di Natale in modo ordinato ed elegante non richiede talento artistico né materiali costosi, ma solo un po’ di metodo e qualche accorgimento pratico.

Con pochi passaggi mirati e un approccio più attento ai dettagli, anche il pacchetto più semplice può trasformarsi in una confezione curata e armoniosa, capace di valorizzare il regalo e di fare la una bellissima figura sotto l’albero, senza l’effetto improvvisato dell’ultimo minuto.

**5 trucchi per scrivere bigliettini di auguri di Natale originali (senza chiedere a ChatGPT)**

Come impacchettare i regali di Natale: i consigli da seguire passo dopo passo

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1. Scegliere carta e materiali (pochi, ma giusti)

Il primo errore quando si cerca di capire come impacchettare i regali è pensare che servano mille decorazioni. In realtà, meno materiali si usano, più il pacchetto risulta elegante.

La scelta della carta è fondamentale: meglio una carta leggermente più spessa, facile da piegare e meno soggetta a strapparsi. Le carte troppo sottili o lucide, invece, tendono a segnarsi subito e a rendere le pieghe imprecise.

Per andare sul sicuro, puntate su colori neutri o naturali (come carta kraft, bianco, verde bosco, rosso scuro) e abbinate un solo elemento decorativo: uno spago, un nastro in tessuto, un filo dorato. Anche materiali semplici come carta da pacchi e spago da cucina possono diventare molto chic se usati con coerenza.

2. Tagliare e piegare con precisione (il passaggio che fa la differenza)

Uno dei segreti di come impacchettare i regali bene è la precisione. Prima di tutto, misurate la carta appoggiando il regalo al centro e assicurandovi che i lati coprano completamente l’oggetto senza eccessi. Troppa carta rende difficile gestire le pieghe, mentre troppo poca vi costringerà a rattoppare all’ultimo minuto.

Quando piegate, fatelo con calma: passate il dito lungo i bordi per segnare le pieghe e ottenere linee nette. Anche i lati corti vanno chiusi con ordine, piegando prima verso l’interno e poi verso il centro.

Questo passaggio, spesso sottovalutato, è quello che trasforma un pacchetto “fatto in fretta” in uno visivamente pulito.

3. Chiudere bene (e nascondere lo scotch)

Un altro punto chiave di per impacchettare i regali di Natale alla perfezione è la chiusura. Lo scotch serve, ma non deve mai essere protagonista. Usatelo solo dove serve davvero e cercate di nasconderlo all’interno del pacchetto o sotto le pieghe. Se la carta è stata tagliata correttamente, basteranno pochissimi pezzetti.

Il resto del lavoro può farlo il nastro o lo spago: un giro semplice, un nodo ben stretto e magari un doppio passaggio intorno al pacchetto sono più che sufficienti.

Evitate fiocchi troppo grandi o complessi se non siete pratiche: un nodo pulito risulta sempre più elegante di un fiocco sproporzionato.

4. Il dettaglio finale che personalizza davvero il regalo

L’ultimo passaggio è quello che rende il pacchetto unico. Non serve esagerare: un solo dettaglio basta. Un bigliettino scritto a mano, un rametto di pino, una fettina d’arancia essiccata, un’etichetta in carta riciclata. 

Il consiglio è di scegliere un dettaglio coerente con il resto del pacchetto e ripeterlo su tutti i regali: questo crea un effetto armonioso sotto l’albero e dà subito l’idea di cura e attenzione.

Alla fine, imparare come impacchettare i regali di Natale non significa puntare alla perfezione, ma dedicare qualche minuto in più a un gesto che parla di tempo e presenza. Ed è proprio questo, spesso, il regalo più bello da ricevere.

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Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, più comfort, più tecnologia

Nuovo SUV C5 Aircross Citroen DESKNuovo SUV C5 Aircross Citroen MOBILE
È il SUV più grande, confortevole e tecnologico mai prodotto da Citroën. Il compagno di viaggio più comodo e versatile della sua classe, pensato per chi desidera vivere ogni viaggio all’insegna del benessere

Chi è al volante, guida rilassato. I passeggeri a bordo, intanto, si godono il viaggio in classe extra-comfort. Un’alchimia perfetta, frutto delle qualità distintive del Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, comfort, tecnologia, sostenibilità e accessibilità, il tutto made in Europe, a Rennes, in Francia, nello storico stabilimento del marchio.

Se nel sovraffollato mercato dei SUV farsi notare non è facile, la nuova ammiraglia Citroën non passa di certo inosservata. Non è solo per il restyling estetico, è anche per quell’evoluzione di sostanza che ha portato la vettura verso un’idea di funzionalità e di utilizzo superiore. In un mercato dove spesso ci si concentra solo sulle prestazioni o sul design delle linee, infatti, Citroën punta sull'ergonomia.

Nuovo SUV C5 Aircross Citroen

Il risultato? Un SUV diverso da tutti gli altri, progettato per chi vive l’auto come un’estensione della propria casa, per chi affronta il traffico quotidiano o lunghi trasferimenti stradali e cerca un ambiente che "ammortizzi" non solo le buche, ma anche lo stress della giornata. Il modello è ideale per le famiglie, ma anche per il mercato B2B/fleet.

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Design più maturo e scolpito

Rispetto alle linee arrotondate del passato, il Nuovo SUV Citroën C5 Aircross adotta un volto più deciso e aerodinamico. Il frontale è stato completamente ridisegnato, sono nuovi i fari a LED e altri dettagli eleganti che ne esaltano il carattere e fanno la differenza.

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Un "tappeto volante"

Uno dei punti di forza della vettura è il sistema di sospensioni con smorzatori idraulici progressivi (Progressive Hydraulic Cushions®). In parole semplici? Significa che l’auto assorbe le buche e le irregolarità del terreno in modo fluido, regalando quella sensazione di "tappeto volante" tipica della tradizione Citroën.

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Come nel salotto di casa

Se il design esterno cattura l’occhio, è l’abitacolo del Nuovo SUV C5 Aircross a convincere definitivamente chi cerca un’esperienza di guida decompressiva. 

Citroën ha lavorato per trasformare l’interno in un vero e proprio "salotto". Il concetto di Sofa Design si traduce in sedute ampie e accoglienti, un’illuminazione ambientale estesa, la presenza di elementi d'arredo e l’uso di tessuti che riprendono i codici dell'interior design.

A seconda degli allestimenti, l’uso dell’Alcantara o della pelle con impunture a contrasto non serve solo all'estetica, ma trasmette una sensazione tattile di calore.

Sotto il rivestimento superficiale, i sedili nascondono uno strato di 15 mm di schiuma strutturata che evita l'effetto di "affossamento" tipico delle sedute troppo morbide, garantendo sostegno posturale anche dopo ore di viaggio.

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Accanto alla comodità, il sistema di Ambient Lighting - illuminazione d’ambiente - definisce l’atmosfera desiderata a bordo: i punti luce discreti posizionati nei vani portaoggetti, nel tunnel centrale e lungo la plancia creano una luce soffusa che riduce l’affaticamento visivo durante la guida notturna. 

Questa "bolla luminosa" esalta i volumi dell'abitacolo e aumenta la percezione di spazio e protezione, rendendo l'ambiente accogliente come una stanza ben illuminata.

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Tutto a portata di mano

L’ottimizzazione dell’ergonomia sul Nuovo SUV C5 Aircross passa per una riprogettazione della console centrale, ora più pulita e razionale. 

La seduta è alta per dominare la strada, ma qui è stata affinata per garantire che ogni comando sia dove il conducente si aspetta di trovarlo. Il nuovo posizionamento dello schermo da 10" è studiato per essere perfettamente in linea con lo sguardo, riducendo i movimenti della testa e permettendo di mantenere la massima concentrazione sulla guida. L'obiettivo è semplice: fare in modo che il conducente abbia tutte le informazioni davanti a sé e a portata di mano, in modo da poter guidare in tranquillità e ridurre lo stress, con l'ausilio di schermi digitali che offrono chiarezza e grafica accattivante. 

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Gamma completamente elettrificata

Per la prima volta anche 100% elettrico, Nuovo SUV C5 Aircross è disponibile in due versioni, la più equilibrata e accessibile Comfort Range, dotata di un motore da 210 CV / 157 kW abbinato a una batteria da 73 kWh, per un'autonomia di 520 km, e la Long Range, con motore da 230 CV/170 kW e una batteria da 97 kWh, presto ordinabile, che offrirà un’eccezionale autonomia di 680 km.

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