Cosa fare a Milano nel weekend del 25 e 26 giugno

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Mercatini, spettacoli, concerti ed eventi: gli appuntamenti da conoscere per decidere cosa fare a Milano questo ultimo weekend di Giugno

Il primo weekend d'estate a Milano si percepisce non solo dalla temperatura, ma anche dalla quantità di festival e iniziative in città e nei dintorni.

Dai mercatini dal sapore vintage alle manifestazioni dedicate all'inclusione, ogni occasione è buona per uscire di casa e sfidare il caldo, per divertirsi e stare in compagnia.

Sotto trovate i nostri consigli sugli appuntamenti imperdibili secondo noi.

Cosa fare a Milano il weekend del 25 e 26 Giugno

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party like deejay

Party Like a Deejay

Sabato 25 e domenica 26 torna la festa di Radio Deejay, che quest’anno si tiene al Parco Sempione.

Due giorni di musica, attività sportive e intrattenimento.

Corsi di yoga, pilates, animal flow. Campi di padel all’Arco della Pace, tornei di basket,  Action sport. Eventi per bambini e famiglie, laboratori green e tanto altro.

Sul palco del Teatro Burri si alterneranno tanti ospiti musicali e i talent di Radio Deejay.

Infine concerto di chiusura all’Arena Civica con ospiti musicali d’eccezione.

Sul sito il programma completo dei due giorni di festa.

Vinokilo

Vinokilo in versione summer tour

Vinokilo diventa Lidokilo e per l'occasione si trasforma in summer tour. Locali in riva al mare (o quasi), cibi locali, vino sotto il sole, musica dal vivo di artisti emergenti e, soprattutto, un mercatino vintage.

Fino al 26 giugno,  tappa a Milano presso l'East River (in via Jean Jaurès, 22).

Quattro giorni di shopping di moda e accessori di seconda mano e vintage: all'ingresso verrà fornita la shopper da riempire con gli abiti preferiti e pagare al kilo in modalità cashless, grazie alla collaborazione tra Vinokilo e SumUp. 

Il prezzo d'ingresso è di 3 euro se acquistato online, 5 euro se acquistato direttamente sul posto. 

Di seguito gli orari: 

24/06/2022 | 10:00-22:00
25/06/2022 | 10:00-22:00
26/06/2022 | 10:00-20:00

Fabbrica Vapore estate

Vapore d'Estate al via

Alla Fabbrica del Vapore torna Vapore d’estate, programmazione estiva all'interno del palinsesto culturale cittadino Milano è Viva, che animerà la location di via Procaccini fino al 21 settembre.  

Tre mesi di musica, performance, arti visive e attività per bambini e ragazzi per conoscere o riscoprire i diversi volti di Fabbrica. Novità di questa edizione il progetto artistico You will find me if you want me in the garden, allestimento site-specific pensato per gli spazi della Cattedrale, che sarà ripensato per l’occasione come giardino inter-specie.

Vapore d’estate abiterà diversi spazi di Fabbrica, al chiuso e all’aperto, snodandosi tra concerti, proiezioni, spettacoli e performance, mostre e attività dedicate al pubblico più giovane, esprimendo così l’animo multiforme dei dieci laboratori promotori dell’iniziativa. 

harry potter hero

Hogwarts a Giocolandia

Il Parco di Monza si trasforma per un weekend nella celebre Hogwarts, la scuola di magia e stregoneria che ogni fan di Harry Potter ha sognato di frequentare.

Dal 24 al 26 giugno bambini e diversamente grandi potranno entrare nella tenda di Hadrid ed essere smistati nella loro casata dal Cappello Parlante prima di compiere sfide di ogni tipo.

Ogni aspirante mago avrà la sua bacchetta per partecipare alle lezioni e ai laboratori di magia, mentre creature fantastiche si aggireranno per il parco.

Non solo: con lo stesso biglietto di ingresso di Giocolandia si potrà accedere anche al Festival dei Supereroi, in programma sempre dal 24 al 26 giugno nella Cascina Costa Alta di Biassono.

Festival Divercity

Festival DiverCity

Dal 24 al 26 Giugno, presso BASE Milano arriva la quinta edizione di Festival DiverCity, evento che si pone a cavallo tra il World Refugee Day (20 giugno), la Giornata Mondiale dell’Orgoglio LGBT (28 giugno) e la discussione in parlamento della legge sulla cittadinanza per i minori di 12 anni (Ius Scholae, 24 giugno).

L’appuntamento nasce dalla volontà di condividere le esperienze vissute dai fondatori dell’omonima Associazione, che ha come obiettivo il superamento di ogni forma di discriminazione dettata dal colore della pelle, dalle scelte sessuali e dalla disabilità.

Tre giorni – tra talk, workshop, performance artistiche ed una mostra fotografica e di arti visive – per far riflettere sui temi legati alla diversità attraverso testimonianze dirette e voci provenienti dal panorama nazionale ed internazionale che hanno dichiarato il proprio impegno a supporto di campagne di sensibilizzazione per combattere ogni forma di discriminazione.

Tra i tanti interventi, si segnalano quello di Bianca Balti (modella, attivista ed infuencer), dell’On. Marina Sereni (Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale del Governo Draghi), di Andi Nganso (fondatore del Festival, medico varesino originario del Camerun, con un passato in Croce Rossa Italiana), di Michelle Ngonmo (CEO Afro Fashion e socia d’onore di Festival DiverCity) ed Edith Fatoumata Maiga (Co-Founder di “Italiani Senza Cittadinanza” e Ambasciatrice italiana di “Leaders de Demain”).

Giornate Malpenga

Le giornate de La Malpenga

Un appuntamento a pochi passi da Milano (un'ora circa) per una giornata alla scoperta della natura e della biodiversità in una delle dimore storiche più affascinanti del Piemonte, e non solo.

A partire da sabato 25 giugno iniziano le Giornate de La Malpenga, un appuntamento a settimana che permetterà agli ospiti di vivere esperienze enogastronomiche immersive all’interno de La Malpenga, la dimora storica di Vigliano Biellese con orto, meleto e vigna.

Ad aprire le danze il laboratorio di Gin e Mixology di sabato 25 giugno in collaborazione con Cillario&Marazzi, produttori di gin sartoriale per gli alberghi e ristoranti più celebri d’Europa, durante il quale i partecipanti avranno la possibilità di visitare l’orto storico della villa, scoprire le botaniche con le quali comporranno il proprio gin sotto la guida esperta dei distillatori.

Segue il laboratorio di Foraging e cucina spontanea con Mina Novello, autrice e cultrice delle tradizioni gastronomiche biellesi. Sabato 2 luglio, una passeggiata di foraging nel parco e orto storico de La Malpenga, permetterà ai partecipanti di raccogliere erbe selvatiche e cimentarsi in un laboratorio di cucina all’aperto e nella cucina storica della villa, per trasformare il raccolto in ricette originali.

Sabato 9 luglio sarà, invece, la volta della “padrona di casa”, Carlotta Panza – aka @lapanzapiena – food blogger, amante e studiosa della cultura gastronomica, nonché certificata WSET Level 2 di vino, che presenterà Il Biellese nel vino e nel formaggio, una giornata alla scoperta delle varie espressioni del vino e del formaggio locali. Una passeggiata tra i filari della vigna de La Malpenga, seguita da una degustazione guidata all’ombra del celebre Ippocastano.

A concludere il ciclo di appuntamenti, sabato 16 luglio la Cucina alternativa con Tommaso Fara – aka @foodspotmilano – cuoco, scrittore e creativo che guiderà i presenti alla scoperta di pratiche di cottura alternative e zero spreco, per poi svelare il mondo della cucina alternativa, grazie a barbecue, forno solare, cocci di terracotta, pietre e addirittura il microonde, come non lo avranno mai utilizzato prima.

Ciascun laboratorio avrà inizio con una colazione o un aperitivo di benvenuto e si concluderà con un pranzo o una merenda sinoira - in vero stile piemontese - conviviale in cui degustare i prodotti di ciascuna esperienza, oltre alle eccellenze del territorio, all’interno di uno dei saloni storici de La Malpenga.

GOVINDA

Il ristorante da provare

Contrada Govinda non è solo un ristorante vegetariano da leccarsi i baffi.

È un panificio con locanda contadina nato da un'idea di Davide Longoni in un bellissimo palazzo del centro storico (la casa dei Grifi) tanto che il soffitto del ristorante è affrescato.

All'ingresso, il muro del pane, sul retro, con affaccio sulla corte del palazzo, la sala dove provare piatti dai sapori vicini e lontani.

Una cucina vegetariana che gioca tra la gastronomia italiana e quella mediorientale, e arriva a un risultato che manda letteralmente in estasi il palato (e se non ci credete provate la parmigiana di melanzane su strato di pane)

Protagonisti sono le verdure, i formaggi e il pane, capisaldi della tradizione contadina, declinati con curiosità e fantasia in chiave indiana dalla chef Nata Qatibashvili. 

I piatti sono abbondanti e sazianti, perfetti mangiati da soli ma forse ancora di più condivisi, per poterne assaggiare di più.

Ad accompagnare, una selezione di the e infusi altamente rinfrescanti, che viste le temperature in città in questo periodo sono l'ideale.

Oltre a pranzo e cena è sempre possibile comprare il pane e i prodotti al banco o fare colazione.

Dove: Contrada Govinda, Via Valpetrosa 5.

Snapchat porta landmark milano

La Porta dell'Accoglienza

Snapchat  presenta La Porta dell’Accoglienza, una scultura nella forma di portale creata dall’artista italiano Mimmo Paladino, appartenente al Refettorio Ambrosiano, nel quartiere Greco.

Il primo Custom Landmarker italiano è stato sviluppato dalla creator ufficiale di Lenti Snapchat Jimena Soledad Depresbiteris che, ispirata dalla scultura, ha voluto rappresentare gli elementi presenti in movimento, gli stessi che caratterizzano la condivisione di un pasto ma anche quelli primari che rappresentano la vita e l’accoglienza: l’acqua, la terra e il pane.

Per scoprire e godere appieno di questa esperienza chi si trova presso la Porta dell’Accoglienza dovrà semplicemente cercare su Snapchat la Lente chiamata “Porta Teatro Greco” o direttamente sul profilo Snapchat di Jimena (Shimenta) e inquadrare la porta.

apple pride

L'installazione di Apple per il Pride

Fino al 3 luglio, i gradoni dell’anfiteatro dello store Apple Piazza Liberty si accendono di colori in celebrazione del Pride grazie all’iniziativa organizzata da Today at Apple con Illustri Festival. 

Gli illustratori Francesco Poroli (@francescoporoli), Camilla Falsini (@camillafalsini), Riccardo Guasco (@guarscoriccardo) e Irene Rinaldi (@yoirene_rinaldi) fanno sfilare le loro opere in un’unica installazione, come se fossero in parata, lanciando dal Liberty un messaggio di amore universale: Love is Love.

Francesco Poroli, che ha guidato il progetto anche in qualità di direttore di Illustri Festival, spiega: “è un lavoro collettivo. I gradoni dell’anfiteatro di Piazza Liberty si prestavano bene alla gestione di un progetto collettivo che preservasse l’integrità e l’unicità degli stili dei singoli illustratori, e allo stesso tempo unisse queste diversità facendole confluire in un unico messaggio, Love is Love.  E’ un inno colorato e bizzarro alla diversità come ricchezza.”

I colori, le forme e i linguaggi espressivi dei bizzarri personaggi che popoleranno Piazza Liberty fino al 3 luglio vogliono esaltare l’unicità di ogni individuo, il diritto ad esprimerla e la gioia di farlo. Vogliono celebrare e festeggiare insieme questa ricchezza, anche con le persone che si fermeranno incuriosite cercando di decifrarli.

Zity

Un giro (anche fuoriporta) in auto elettrica

Zity by Mobilize è il nuovissimo servizio di car sharing 100% elettrico free-floating con cui è possibile muoversi in città ma non solo.

Con una tariffa di lancio di 0,23€ al minuto e 450 Dacia Spring, Zity porta a Milano una nuova esperienza di mobilità: sostenibile, grazie alla flotta 100% elettrica, e smart, poiché il servizio viene gestito completamente tramite app.

Utilizzare Zity è semplicissimo: una volta completata la registrazione, tutto avviene tramite l'app.

Il servizio è attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e la flotta è dimensionata in modo che ogni utente possa trovare un veicolo entro 10 minuti a piedi.

È sufficiente aprire l'app sul proprio smartphone per localizzare un veicolo vicino; le auto possono essere prenotate per un massimo di 20 minuti in modo che gli utenti possano raggiungere il proprio veicolo senza fretta.

Una volta avviato il noleggio, gli utenti possono guidare ovunque, anche al di fuori dell'area di servizio, nei limiti dell'autonomia dell'auto.

Si può inoltre utilizzare la modalità ‘Stand By’ per sospendere il noleggio riducendo il prezzo al minuto. Non sono richiesti abbonamenti o costi fissi.

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Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la scelta

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La preferenza tra pandoro e panettone dice molto del nostro rapporto con semplicità, complessità e cambiamento: cosa dice la psicologia

C’è una scelta che, durante le feste, ritorna con puntualità quasi rituale sulle nostre tavole: pandoro o panettone? 

Apparentemente banale, questa preferenza divide gusti e abitudini familiari da generazioni, ma può essere letta anche come un piccolo segnale del nostro modo di vivere il Natale.

Al di là delle mode e delle infinite varianti artigianali, il dolce delle feste resta un simbolo potente; legato all’idea di comfort, tradizione e piacere condiviso.

Senza voler trasformare una scelta gastronomica in un test di personalità, è interessante osservare come la psicologia attribuisca al cibo un valore emotivo e identitario.

Preferire il pandoro o il panettone non svela i nostri segreti più nascosti, ma può raccontare qualcosa del nostro rapporto con la semplicità, la complessità e il bisogno di rassicurazione o di varietà, proprio nel periodo dell’anno in cui queste dinamiche emergono con più forza.

**Le 5 personalità che si trovano durante le vacanze di Natale: quale siete?**

Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la vostra scelta 

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pandoro o panettone

Se siete team pandoro

Chi è team pandoro spesso cerca nel Natale (e nel cibo) una forma di rassicurazione.

Il pandoro è lineare e senza sorprese: stesso sapore, stessa consistenza, stesso rituale ogni anno. Psicologicamente, questa scelta può riflettere una personalità che ama le cose chiare, riconoscibili, che funzionano senza troppe complicazioni.

Il pandoro piace a chi tende a preferire il comfort emotivo alla sperimentazione, a chi trova benessere nella ripetizione e nelle tradizioni così come sono. Non è una chiusura al nuovo, ma un bisogno di stabilità: in un periodo già carico di stimoli, impegni e aspettative, scegliere qualcosa di semplice diventa un modo per alleggerire.

È la scelta di chi nel Natale cerca una pausa dal rumore, più che un’esperienza da esplorare. Un dolce che non chiede di essere interpretato, ma solo gustato.

Se siete team panettone

Chi invece è team panettone tende ad avere un rapporto più fluido con la varietà e l’imprevisto.

Il panettone è stratificato, imperfetto, pieno di elementi diversi che convivono insieme: dolcezza, acidità, consistenze differenti. Non è mai identico a sé stesso, e forse è proprio questo il suo fascino.

Dal punto di vista psicologico, chi lo preferisce è spesso più aperto al cambiamento, meno infastidito dalle sfumature della vita e più attratto dalle esperienze complesse. Scegliere il panettone significa anche accettare ciò che non piace a tutti (uvetta e canditi) ma che fa parte del “pacchetto”. Un atteggiamento che racconta tolleranza, adattabilità e curiosità.

Il panettone è il dolce di chi vive le feste come un momento di convivialità vera, fatta di differenze che si incontrano. Di chi ama mescolare, provare, cambiare versione ogni anno. È la scelta di chi non cerca solo conforto, ma anche stimoli, storie, contaminazioni.

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Questi comportamenti quotidiani (apparentemente normali) peggiorano l'ansia senza che ce ne accorgiamo

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Molti comportamenti che consideriamo normali possono attivare ansia e stress continuo: ecco cosa accade al nostro sistema nervoso

Ci sono giornate in cui non sappiamo spiegare bene perché ci sentiamo irritabili, sotto pressione, come se il corpo corresse più veloce della testa. Spesso diamo la colpa al lavoro, ai ritmi frenetici della vita, ai colleghi anticipatici, al meteo o semplicemente al periodo dell’anno.

Può essere però che a contribuire a questa sensazione ci siano abitudini minuscole, talmente automatiche da non farci più caso. 

Secondo diversi terapeuti, molte delle nostre routine quotidiane (dal modo in cui iniziamo la nostra gioranta al modo in cui usiamo lo smartphone) attivano il sistema nervoso senza che ce ne rendiamo conto. E così un po’ alla volta, giorno dopo giorno, contribuiscono a rafforzare quell'ansia, quella tensione di fondo costante che sembra arrivare “dal nulla” ma che in realtà ha radici molto concrete.

Niente allarmismi: la buona notizia è che, una volta identificate, queste micro-abitudini si possono correggere con piccoli cambiamenti sostenibili. E gli effetti sul benessere mentale possono essere sorprendenti.

**5 frasi da non dire mai a una persona ansiosa (e cosa dire invece)**

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Il telefono al risveglio, il multitasking continuo e quelle “micro-scosse” che attivano il sistema nervoso

Molti comportamenti che ci sembrano innocui sono, in realtà, tra i principali responsabili dell’ansia quotidiana.

Il primo della lista? Guardare il telefono appena svegli. Quello che sembra un gesto normale, controllare notifiche, messaggi, social, non dà al cervello il tempo di passare gradualmente dal sonno alla veglia. Al contrario, lo espone immediatamente a un flusso di informazioni, stimoli e richieste che attivano la risposta allo stress già dal primo minuto della giornata.

A questo si aggiunge il nostro stile di vita iper-veloce: multitasking costante, pause saltate, pasti mangiati in fretta o direttamente rimandati, riunioni che si accavallano, email che arrivano a raffica. Corpo e mente non hanno mai un vero momento per rallentare e ricalibrarsi. È la condizione perfetta per alimentare ansia, stress e irritabilità.

Anche i micro-stress ripetuti, come le notifiche del telefono o l’email che lampeggia sullo schermo del pc, hanno un impatto maggiore di quanto pensiamo. Funzionano come piccole scosse al cervello; brevi, ma continue. Il risultato? Il sistema nervoso resta in iper-attivazione, come se fosse sempre pronto a reagire a una minaccia, anche quando in realtà non c’è.

Non è un caso che molte persone raccontino di “non riuscire più a rilassarsi davvero”: il corpo rimane in modalità fight or flight anche mentre siamo seduti sul divano. Una condizione sottile, invisibile, ma che alimenta anisao a lungo termine.

Poco sonno, troppi schermi e una routine che non rispetta i ritmi naturali

Un altro fattore chiave è il sonno. Quando dormiamo troppo poco (o male) le aree del cervello che regolano le emozioni diventano più reattive. E così, ciò che in un giorno normale sarebbe un piccolo fastidio (una mail urgente, un imprevisto, una discussione) diventa un detonatore emotivo. Siamo più suscettibili, più stanchi, più vulnerabili allo stress.

Il problema è amplificato dal tempo passato davanti agli schermi, soprattutto nelle ore serali. La luce intensa del computer o della televisione comunica al cervello che “non è ancora ora di dormire”, interferendo con la produzione di melatonina e con la capacità di disattivare gradualmente il sistema nervoso. E quando andiamo a letto con lo smartphone in mano, portiamo con noi anche tutte le sue notifiche, informazioni e stimoli non elaborati. Il risultato? Un sonno meno profondo, più risvegli notturni e maggiore anisao al mattino.

Infine, c’è un elemento spesso sottovalutato: il sovraccarico decisionale. Tra lavoro, messaggi, social, email, appuntamenti, scadenze e notifiche, ogni giorno prendiamo centinaia di micro-decisioni. Questo crea un affaticamento mentale che il nostro sistema non è progettato per sostenere a lungo senza pause. E quando il cervello si sente “sovraccarico”, l'ansia trova terreno fertile.

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Cosa possiamo fare per controllare e ridurre l'ansia

La buona notizia è che per ridurre l'ansia non servono cambiamenti drastici: spesso bastano piccoli aggiustamenti inseriti nella routine quotidiana.

Gli psicologi suggeriscono, ad esempio, di evitare di iniziare la giornata con il telefono in mano. Concedersi anche solo dieci o quindici minuti di “risveglio lento”, senza notifiche né stimoli digitali, aiuta il sistema nervoso a non attivarsi subito in modalità allerta.

Allo stesso modo, introdurre brevi pause durante la giornata (anche solo una manciata di secondi per fare stretching, chiudere gli occhi e fare un paio di respiri profondi) permette al corpo di ritrovare un ritmo più regolare e meno reattivo.

Un altro accorgimento utile riguarda le notifiche: limitarle significa ridurre quel flusso costante di micro-sollecitazioni che mantiene la mente in tensione.

Anche la gestione degli schermi serali può fare una grande differenza: tenere il telefono lontano dal viso o ridurre il tempo trascorso online prima di dormire aiuta il cervello a produrre melatonina e a prepararsi al riposo.

Infine, muoversi un po’ ogni giorno, anche per pochi minuti, contribuisce a sciogliere la tensione accumulata e a rimettere in circolo energie più equilibrate. È un modo semplice per ricordare al corpo che non deve restare sempre in modalità emergenza: può rallentare, respirare, ritrovare il proprio centro.

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Ecco il segreto per impacchettare i regali di Natale in 4 mosse

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Una guida pratica per capire come impacchettare i regali di Natale in modo ordinato, elegante e senza stress inutile

Impacchettare i regali di Natale per molti è un task più difficile e impegnativo che scegliere e comprare un pensiero per tutti.

Nonostante la sua apparente semplicità, l’idea di carta stropicciata, scotch visibile e fiocchi sbilenchi può mettere in crisi tutti, ma soprattutto gli amanti della precisione con poca dimestichezza coi lavoretti manuali.

La buona notizia però è impacchettare i regali di Natale in modo ordinato ed elegante non richiede talento artistico né materiali costosi, ma solo un po’ di metodo e qualche accorgimento pratico.

Con pochi passaggi mirati e un approccio più attento ai dettagli, anche il pacchetto più semplice può trasformarsi in una confezione curata e armoniosa, capace di valorizzare il regalo e di fare la una bellissima figura sotto l’albero, senza l’effetto improvvisato dell’ultimo minuto.

**5 trucchi per scrivere bigliettini di auguri di Natale originali (senza chiedere a ChatGPT)**

Come impacchettare i regali di Natale: i consigli da seguire passo dopo passo

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regali di natale 2025

1. Scegliere carta e materiali (pochi, ma giusti)

Il primo errore quando si cerca di capire come impacchettare i regali è pensare che servano mille decorazioni. In realtà, meno materiali si usano, più il pacchetto risulta elegante.

La scelta della carta è fondamentale: meglio una carta leggermente più spessa, facile da piegare e meno soggetta a strapparsi. Le carte troppo sottili o lucide, invece, tendono a segnarsi subito e a rendere le pieghe imprecise.

Per andare sul sicuro, puntate su colori neutri o naturali (come carta kraft, bianco, verde bosco, rosso scuro) e abbinate un solo elemento decorativo: uno spago, un nastro in tessuto, un filo dorato. Anche materiali semplici come carta da pacchi e spago da cucina possono diventare molto chic se usati con coerenza.

2. Tagliare e piegare con precisione (il passaggio che fa la differenza)

Uno dei segreti di come impacchettare i regali bene è la precisione. Prima di tutto, misurate la carta appoggiando il regalo al centro e assicurandovi che i lati coprano completamente l’oggetto senza eccessi. Troppa carta rende difficile gestire le pieghe, mentre troppo poca vi costringerà a rattoppare all’ultimo minuto.

Quando piegate, fatelo con calma: passate il dito lungo i bordi per segnare le pieghe e ottenere linee nette. Anche i lati corti vanno chiusi con ordine, piegando prima verso l’interno e poi verso il centro.

Questo passaggio, spesso sottovalutato, è quello che trasforma un pacchetto “fatto in fretta” in uno visivamente pulito.

3. Chiudere bene (e nascondere lo scotch)

Un altro punto chiave di per impacchettare i regali di Natale alla perfezione è la chiusura. Lo scotch serve, ma non deve mai essere protagonista. Usatelo solo dove serve davvero e cercate di nasconderlo all’interno del pacchetto o sotto le pieghe. Se la carta è stata tagliata correttamente, basteranno pochissimi pezzetti.

Il resto del lavoro può farlo il nastro o lo spago: un giro semplice, un nodo ben stretto e magari un doppio passaggio intorno al pacchetto sono più che sufficienti.

Evitate fiocchi troppo grandi o complessi se non siete pratiche: un nodo pulito risulta sempre più elegante di un fiocco sproporzionato.

4. Il dettaglio finale che personalizza davvero il regalo

L’ultimo passaggio è quello che rende il pacchetto unico. Non serve esagerare: un solo dettaglio basta. Un bigliettino scritto a mano, un rametto di pino, una fettina d’arancia essiccata, un’etichetta in carta riciclata. 

Il consiglio è di scegliere un dettaglio coerente con il resto del pacchetto e ripeterlo su tutti i regali: questo crea un effetto armonioso sotto l’albero e dà subito l’idea di cura e attenzione.

Alla fine, imparare come impacchettare i regali di Natale non significa puntare alla perfezione, ma dedicare qualche minuto in più a un gesto che parla di tempo e presenza. Ed è proprio questo, spesso, il regalo più bello da ricevere.

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Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, più comfort, più tecnologia

Nuovo SUV C5 Aircross Citroen DESKNuovo SUV C5 Aircross Citroen MOBILE
È il SUV più grande, confortevole e tecnologico mai prodotto da Citroën. Il compagno di viaggio più comodo e versatile della sua classe, pensato per chi desidera vivere ogni viaggio all’insegna del benessere

Chi è al volante, guida rilassato. I passeggeri a bordo, intanto, si godono il viaggio in classe extra-comfort. Un’alchimia perfetta, frutto delle qualità distintive del Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, comfort, tecnologia, sostenibilità e accessibilità, il tutto made in Europe, a Rennes, in Francia, nello storico stabilimento del marchio.

Se nel sovraffollato mercato dei SUV farsi notare non è facile, la nuova ammiraglia Citroën non passa di certo inosservata. Non è solo per il restyling estetico, è anche per quell’evoluzione di sostanza che ha portato la vettura verso un’idea di funzionalità e di utilizzo superiore. In un mercato dove spesso ci si concentra solo sulle prestazioni o sul design delle linee, infatti, Citroën punta sull'ergonomia.

Nuovo SUV C5 Aircross Citroen

Il risultato? Un SUV diverso da tutti gli altri, progettato per chi vive l’auto come un’estensione della propria casa, per chi affronta il traffico quotidiano o lunghi trasferimenti stradali e cerca un ambiente che "ammortizzi" non solo le buche, ma anche lo stress della giornata. Il modello è ideale per le famiglie, ma anche per il mercato B2B/fleet.

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Design più maturo e scolpito

Rispetto alle linee arrotondate del passato, il Nuovo SUV Citroën C5 Aircross adotta un volto più deciso e aerodinamico. Il frontale è stato completamente ridisegnato, sono nuovi i fari a LED e altri dettagli eleganti che ne esaltano il carattere e fanno la differenza.

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Un "tappeto volante"

Uno dei punti di forza della vettura è il sistema di sospensioni con smorzatori idraulici progressivi (Progressive Hydraulic Cushions®). In parole semplici? Significa che l’auto assorbe le buche e le irregolarità del terreno in modo fluido, regalando quella sensazione di "tappeto volante" tipica della tradizione Citroën.

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Come nel salotto di casa

Se il design esterno cattura l’occhio, è l’abitacolo del Nuovo SUV C5 Aircross a convincere definitivamente chi cerca un’esperienza di guida decompressiva. 

Citroën ha lavorato per trasformare l’interno in un vero e proprio "salotto". Il concetto di Sofa Design si traduce in sedute ampie e accoglienti, un’illuminazione ambientale estesa, la presenza di elementi d'arredo e l’uso di tessuti che riprendono i codici dell'interior design.

A seconda degli allestimenti, l’uso dell’Alcantara o della pelle con impunture a contrasto non serve solo all'estetica, ma trasmette una sensazione tattile di calore.

Sotto il rivestimento superficiale, i sedili nascondono uno strato di 15 mm di schiuma strutturata che evita l'effetto di "affossamento" tipico delle sedute troppo morbide, garantendo sostegno posturale anche dopo ore di viaggio.

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Accanto alla comodità, il sistema di Ambient Lighting - illuminazione d’ambiente - definisce l’atmosfera desiderata a bordo: i punti luce discreti posizionati nei vani portaoggetti, nel tunnel centrale e lungo la plancia creano una luce soffusa che riduce l’affaticamento visivo durante la guida notturna. 

Questa "bolla luminosa" esalta i volumi dell'abitacolo e aumenta la percezione di spazio e protezione, rendendo l'ambiente accogliente come una stanza ben illuminata.

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Tutto a portata di mano

L’ottimizzazione dell’ergonomia sul Nuovo SUV C5 Aircross passa per una riprogettazione della console centrale, ora più pulita e razionale. 

La seduta è alta per dominare la strada, ma qui è stata affinata per garantire che ogni comando sia dove il conducente si aspetta di trovarlo. Il nuovo posizionamento dello schermo da 10" è studiato per essere perfettamente in linea con lo sguardo, riducendo i movimenti della testa e permettendo di mantenere la massima concentrazione sulla guida. L'obiettivo è semplice: fare in modo che il conducente abbia tutte le informazioni davanti a sé e a portata di mano, in modo da poter guidare in tranquillità e ridurre lo stress, con l'ausilio di schermi digitali che offrono chiarezza e grafica accattivante. 

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Gamma completamente elettrificata

Per la prima volta anche 100% elettrico, Nuovo SUV C5 Aircross è disponibile in due versioni, la più equilibrata e accessibile Comfort Range, dotata di un motore da 210 CV / 157 kW abbinato a una batteria da 73 kWh, per un'autonomia di 520 km, e la Long Range, con motore da 230 CV/170 kW e una batteria da 97 kWh, presto ordinabile, che offrirà un’eccezionale autonomia di 680 km.

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