Cosa fare a Milano nel weekend del 16 e 17 marzo
Mostre, cinema, spettacoli e divertimento: ecco tutti gli appuntamenti da non perdere a Milano nel weekend
Le cose da fare a Milano nel weekend non mancano mai, specie quando iniziano ad allungarsi le giornate e si comincia a sentire nell'aria l'odore della primavera.
In questo fine settimana di metà marzo saranno tante le iniziative da cui farsi ingolosire (e non solo perché alcune di esse sono dedicate al palato).
Degustazioni, incontri, spettacoli, concerti sono solo alcune delle proposte sparse per la città.
Con un occhio di riguardo per la solidarietà.
Ecco tutti gli appuntamenti in programma.
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Un tiramisù da guinness
CityLife Shopping District apre le sue porte a una sfida golosa, quella che Galbani Santa Lucia lancia al Guinness World Records®, cimentandosi nella preparazione del Tiramisù più lungo al mondo.
L’evento nasce con l’obiettivo di battere l’attuale record di 266,9 metri.
L’evento avrà inizio alle ore 14.00, presso il Mall al piano zero in CityLife Shopping District, dove si potrà assistere alla preparazione del Tiramisù da record, intrattenuti dalle voci di punta di Radio Deejay: La Pina, Diego e La Vale.
A fine prova, sarà impossibile resistere all’assaggio di una delle circa 15.000 porzioni del #TiramisùDaRecord messe a disposizione del pubblico.
In questa occasione Galbani donerà al Banco Alimentare tutti gli ingredienti per la creazione di altre 15.000 porzioni di tiramisù nelle mense della Lombardia, della Toscana e dell’Emilia Romagna.
I festeggiamenti di San Patrizio
Domenica 17 marzo è San Patrizio, giorno di festa nazionale in Irlanda che da tempo ormai viene celebrato anche in Italia.
Per l’occasione Jameson Irish Whiskey ha ideato Jameson Neighborhood, evento in programma sabato 16 marzo che animerà la città con concerti, dj-set, degustazioni e cocktail.
Dalle 18 via Corsico si trasforma nell’equivalente milanese della zona del Temple Bar di Dublino, tingendosi di verde e scatenandosi al ritmo di musica con i live dai balconi.
Dalle 22 ci si sposta al Superstudio Più di via Tortona per la grande festa a ingresso gratuito.
Altro omaggio è quello dello Spirit de Milan, che dal 15 al 17 marzo si trasforma in Spirit of Ireland.
Tre giorni di workshop di danze tradizionali, piatti tipici, sessioni musicale, whiskey da degustare e una macchina con cui disegnare in 3D sulla schiuma della birra.
Milano Digital Week
Fino al 17 marzo, Milano si unisce a New York, Amsterdam e Barcellona nella “coalizione di città per i diritti digitali”, con la settimana dedicata all’eduzione, alla cultura e all’innovazione.
Sarà l’intelligenza urbana il tema centrale della manifestazione, il cui obiettivo è mostrare i tanti volti della Milano che cambia e si evolve.
In programma oltre 500 eventi diffusi, tra mostre, dibattiti, spettacoli e workshop.
Iniziative benefiche
Dal 16 al 24 Marzo torna la Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica promossa in tutta Italia dalla Lilt, la Lega Italiana per la lotta contro i Tumori.
La Settimana per la Prevenzione Oncologica diffonde il valore della prevenzione oncologica, attraverso la promozione di corretti stili di vita tra cui uno stile di vita attivo e dinamico e, in particolare, la sana alimentazione.
Per l’occasione, la designer milanese Carolina Ravarini ha ideato la capsule Energia, una serie di bijoux con due fruttini – fragola e melagrana – realizzati a mano in bronzo e argento e montati come orecchini o su cordini come bracciali e collanine.
La capsule sarà disponibile dal 16 marzo in tutti gli appuntamenti della settimana di LILT, mentre durante l’anno sarà sempre possibile trovarla nel negozio online della LILT.
E poi: fino al 17 marzo torna al PAC - Padiglione di Arte Contemporanea la mostra organizzata da Riscatti Onlus, l’associazione di volontariato milanese che dal 2014 realizza progetti di riscatto sociale attraverso la fotografia.
L’esposizione, che quest’edizione è intitolata Ri-scatti: Amico Fragile, raccoglie 112 fotografie, 20 disegni, un’audio-installazione e una raccolta di testimonianze scritte ad opera di ragazzi di età compresa tra i 12 e i 20 anni che hanno vissuto il dramma del bullismo.
Le istantanee esposte durante la mostra saranno messe in offerta e il ricavato sarà utilizzato per finanziare attività dedicate alle vittime di bullismo all’interno della Casa Pediatrica del dipartimento materno infantile dell’ospedale ASST Fatebenefratelli Sacco di Milano.
Altro evento benefico è Profumi e Balocchi, organizzato da Missione Sogni dal 15 al 17 marzo per raccogliere fondi al fine di sostenere le attività didattiche ed educative nei 6 orti realizzati dalla onlus.
Si tratta di una tre giorni di mostra-mercato dedicati al beauty, con prodotti di alta profumeria, articoli di bellezza, wellness e piccola gioielleria che potranno essere acquistati a condizioni speciali.
Appuntamento da La Posteria, in via Giuseppe Sacchi, nel cuore di Brera.
Aspettando il Mi Ami
In attesa della nuova edizione di uno dei festival più amati dai milanesi, arriva Mi Ami XXX, la speciale preview a luci purple che si terrà venerdì 15 presso il District 272 di via Padova.
Sul palco saliranno alcuni dei progetti più interessanti della musica urban e pop italiana: Chadia Rodriguez, rapper scoperta da Jake La Furia e Big Fish; Tauro Boys, giovane romano definito il “futuro della trap”; Francesco De Leo, cantautore che recentemente è salito sul palco insieme a Calcutta e che proporrà uno show pieno di sorprese; Uccelli, progetto techno sperimentale di Davide Panizza.
Mostra Swatch
Il 15 e 16 marzo la Leica Gallery ospita What’s Yo Face, l’esposizione che prende il nome dall’ultimo modello Swatch Club Special.
Uno speciale progetto creativo in cui sono raccolti 15 ritratti fotografici di 15 Swatch Club Members immortalati da Pietro Baroni, fotografo milanese vincitore di molti premi e collaboratore di diverse testate.
Dreanema at Apollo
Domenica 17 marzo si rinnova l'appuntamento all'Apollo Club con l'unica esperienza poli-sensoriale studiata per far vivere all'utente sogni lucidi su comodi letti.
Una serata speciale pensata per coniugare in un'unica serata live acustici, video psichedelici, projecting mapping, teatro interattivo, performance acrobatiche, laser show, high tech illusion, performance visuali luminose e dj set elettronico e in vinile.
Dalle 16.00 alle 20.00, a ingresso libero, nella sala aperitivo un dj set continuo ad opera di Lowkilla e Gabriele Carallo accompagnati dall'intrattenimento itinerante dei Dream Magicians e dalla Virtual Dream Experience, a seguire il jazz live di Deaf Kaki Champi.
Tre, invece, gli spettacoli a pagamento della durata di un'ora per vivere la Dreanema experience nella sala disco cinema (ore 16.00, 18.00 e 21.30). Dalle 23.00 il live visual show e dj set di Deepdrive.
Derby al femminile
In occasione del Derby della Madonnina che domenica 17 vedrà scendere in campo a San Siro Milan e Inter, Aspria Harbour Club organizza una sfida nella sfida in rosa: mogli e compagne dei calciatori delle due squadre si incontreranno nel pomeriggio per un match solidale.
L’appuntamento è per le 15,30 e vedrà affrontarsi, tra le altre, Rocio Rodriguez, Zoja Trobec e Stefania Donnarumma, mogli rispettivamente di Borja Valero, Samir Handanovic e Antonio Donnarumma.
L’incasso della manifestazione sarà devoluto in favore di Live Onlus, associazione no-profit che finanzia progetti come quello di donare defibrillatori a centri sportivi, scuole, associazioni sportive e comuni.
Caccia al regalo
In occasione della Festa del papà, Scalo Milano Outlet & More ospita, domenica 17 marzo, nella Piazza delle fontane, un percorso ludico per grandi e piccini.
Dalle 13 alle 19, papà e figli potranno trascorrere una giornata di giochi e avventure dal fascino retrò.
Biliardino, campana, shanghai, trottola. Sono solo alcuni dei passatempo del passato riproposti da Scalo Milano in 25 postazioni di gioco messe a disposizione delle famiglie.
Un’opportunità unica per riscoprire il piacere del divertimento old style da mostrare alle nuove generazioni di bambini.
In più, a ogni partecipante impegnato nella caccia al tesoro verrà consegnato uno speciale passaporto da completare con simpatici timbri man mano che le sfide verranno superate insieme al proprio papà.
Al termine di tutto il percorso, dopo aver collezionato tutti i timbrini, i bambini potranno recarsi assieme alle proprie famiglie presso l’Infopoint per scoprire la speciale sorpresa pensata per il papà.
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Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la scelta

C’è una scelta che, durante le feste, ritorna con puntualità quasi rituale sulle nostre tavole: pandoro o panettone?
Apparentemente banale, questa preferenza divide gusti e abitudini familiari da generazioni, ma può essere letta anche come un piccolo segnale del nostro modo di vivere il Natale.
Al di là delle mode e delle infinite varianti artigianali, il dolce delle feste resta un simbolo potente; legato all’idea di comfort, tradizione e piacere condiviso.
Senza voler trasformare una scelta gastronomica in un test di personalità, è interessante osservare come la psicologia attribuisca al cibo un valore emotivo e identitario.
Preferire il pandoro o il panettone non svela i nostri segreti più nascosti, ma può raccontare qualcosa del nostro rapporto con la semplicità, la complessità e il bisogno di rassicurazione o di varietà, proprio nel periodo dell’anno in cui queste dinamiche emergono con più forza.
**Le 5 personalità che si trovano durante le vacanze di Natale: quale siete?**
Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la vostra scelta
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Se siete team pandoro
Chi è team pandoro spesso cerca nel Natale (e nel cibo) una forma di rassicurazione.
Il pandoro è lineare e senza sorprese: stesso sapore, stessa consistenza, stesso rituale ogni anno. Psicologicamente, questa scelta può riflettere una personalità che ama le cose chiare, riconoscibili, che funzionano senza troppe complicazioni.
Il pandoro piace a chi tende a preferire il comfort emotivo alla sperimentazione, a chi trova benessere nella ripetizione e nelle tradizioni così come sono. Non è una chiusura al nuovo, ma un bisogno di stabilità: in un periodo già carico di stimoli, impegni e aspettative, scegliere qualcosa di semplice diventa un modo per alleggerire.
È la scelta di chi nel Natale cerca una pausa dal rumore, più che un’esperienza da esplorare. Un dolce che non chiede di essere interpretato, ma solo gustato.
Se siete team panettone
Chi invece è team panettone tende ad avere un rapporto più fluido con la varietà e l’imprevisto.
Il panettone è stratificato, imperfetto, pieno di elementi diversi che convivono insieme: dolcezza, acidità, consistenze differenti. Non è mai identico a sé stesso, e forse è proprio questo il suo fascino.
Dal punto di vista psicologico, chi lo preferisce è spesso più aperto al cambiamento, meno infastidito dalle sfumature della vita e più attratto dalle esperienze complesse. Scegliere il panettone significa anche accettare ciò che non piace a tutti (uvetta e canditi) ma che fa parte del “pacchetto”. Un atteggiamento che racconta tolleranza, adattabilità e curiosità.
Il panettone è il dolce di chi vive le feste come un momento di convivialità vera, fatta di differenze che si incontrano. Di chi ama mescolare, provare, cambiare versione ogni anno. È la scelta di chi non cerca solo conforto, ma anche stimoli, storie, contaminazioni.
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Questi comportamenti quotidiani (apparentemente normali) peggiorano l'ansia senza che ce ne accorgiamo

Ci sono giornate in cui non sappiamo spiegare bene perché ci sentiamo irritabili, sotto pressione, come se il corpo corresse più veloce della testa. Spesso diamo la colpa al lavoro, ai ritmi frenetici della vita, ai colleghi anticipatici, al meteo o semplicemente al periodo dell’anno.
Può essere però che a contribuire a questa sensazione ci siano abitudini minuscole, talmente automatiche da non farci più caso.
Secondo diversi terapeuti, molte delle nostre routine quotidiane (dal modo in cui iniziamo la nostra gioranta al modo in cui usiamo lo smartphone) attivano il sistema nervoso senza che ce ne rendiamo conto. E così un po’ alla volta, giorno dopo giorno, contribuiscono a rafforzare quell'ansia, quella tensione di fondo costante che sembra arrivare “dal nulla” ma che in realtà ha radici molto concrete.
Niente allarmismi: la buona notizia è che, una volta identificate, queste micro-abitudini si possono correggere con piccoli cambiamenti sostenibili. E gli effetti sul benessere mentale possono essere sorprendenti.
**5 frasi da non dire mai a una persona ansiosa (e cosa dire invece)**
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Il telefono al risveglio, il multitasking continuo e quelle “micro-scosse” che attivano il sistema nervoso
Molti comportamenti che ci sembrano innocui sono, in realtà, tra i principali responsabili dell’ansia quotidiana.
Il primo della lista? Guardare il telefono appena svegli. Quello che sembra un gesto normale, controllare notifiche, messaggi, social, non dà al cervello il tempo di passare gradualmente dal sonno alla veglia. Al contrario, lo espone immediatamente a un flusso di informazioni, stimoli e richieste che attivano la risposta allo stress già dal primo minuto della giornata.
A questo si aggiunge il nostro stile di vita iper-veloce: multitasking costante, pause saltate, pasti mangiati in fretta o direttamente rimandati, riunioni che si accavallano, email che arrivano a raffica. Corpo e mente non hanno mai un vero momento per rallentare e ricalibrarsi. È la condizione perfetta per alimentare ansia, stress e irritabilità.
Anche i micro-stress ripetuti, come le notifiche del telefono o l’email che lampeggia sullo schermo del pc, hanno un impatto maggiore di quanto pensiamo. Funzionano come piccole scosse al cervello; brevi, ma continue. Il risultato? Il sistema nervoso resta in iper-attivazione, come se fosse sempre pronto a reagire a una minaccia, anche quando in realtà non c’è.
Non è un caso che molte persone raccontino di “non riuscire più a rilassarsi davvero”: il corpo rimane in modalità fight or flight anche mentre siamo seduti sul divano. Una condizione sottile, invisibile, ma che alimenta anisao a lungo termine.
Poco sonno, troppi schermi e una routine che non rispetta i ritmi naturali
Un altro fattore chiave è il sonno. Quando dormiamo troppo poco (o male) le aree del cervello che regolano le emozioni diventano più reattive. E così, ciò che in un giorno normale sarebbe un piccolo fastidio (una mail urgente, un imprevisto, una discussione) diventa un detonatore emotivo. Siamo più suscettibili, più stanchi, più vulnerabili allo stress.
Il problema è amplificato dal tempo passato davanti agli schermi, soprattutto nelle ore serali. La luce intensa del computer o della televisione comunica al cervello che “non è ancora ora di dormire”, interferendo con la produzione di melatonina e con la capacità di disattivare gradualmente il sistema nervoso. E quando andiamo a letto con lo smartphone in mano, portiamo con noi anche tutte le sue notifiche, informazioni e stimoli non elaborati. Il risultato? Un sonno meno profondo, più risvegli notturni e maggiore anisao al mattino.
Infine, c’è un elemento spesso sottovalutato: il sovraccarico decisionale. Tra lavoro, messaggi, social, email, appuntamenti, scadenze e notifiche, ogni giorno prendiamo centinaia di micro-decisioni. Questo crea un affaticamento mentale che il nostro sistema non è progettato per sostenere a lungo senza pause. E quando il cervello si sente “sovraccarico”, l'ansia trova terreno fertile.
Cosa possiamo fare per controllare e ridurre l'ansia
La buona notizia è che per ridurre l'ansia non servono cambiamenti drastici: spesso bastano piccoli aggiustamenti inseriti nella routine quotidiana.
Gli psicologi suggeriscono, ad esempio, di evitare di iniziare la giornata con il telefono in mano. Concedersi anche solo dieci o quindici minuti di “risveglio lento”, senza notifiche né stimoli digitali, aiuta il sistema nervoso a non attivarsi subito in modalità allerta.
Allo stesso modo, introdurre brevi pause durante la giornata (anche solo una manciata di secondi per fare stretching, chiudere gli occhi e fare un paio di respiri profondi) permette al corpo di ritrovare un ritmo più regolare e meno reattivo.
Un altro accorgimento utile riguarda le notifiche: limitarle significa ridurre quel flusso costante di micro-sollecitazioni che mantiene la mente in tensione.
Anche la gestione degli schermi serali può fare una grande differenza: tenere il telefono lontano dal viso o ridurre il tempo trascorso online prima di dormire aiuta il cervello a produrre melatonina e a prepararsi al riposo.
Infine, muoversi un po’ ogni giorno, anche per pochi minuti, contribuisce a sciogliere la tensione accumulata e a rimettere in circolo energie più equilibrate. È un modo semplice per ricordare al corpo che non deve restare sempre in modalità emergenza: può rallentare, respirare, ritrovare il proprio centro.
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Ecco il segreto per impacchettare i regali di Natale in 4 mosse

Impacchettare i regali di Natale per molti è un task più difficile e impegnativo che scegliere e comprare un pensiero per tutti.
Nonostante la sua apparente semplicità, l’idea di carta stropicciata, scotch visibile e fiocchi sbilenchi può mettere in crisi tutti, ma soprattutto gli amanti della precisione con poca dimestichezza coi lavoretti manuali.
La buona notizia però è impacchettare i regali di Natale in modo ordinato ed elegante non richiede talento artistico né materiali costosi, ma solo un po’ di metodo e qualche accorgimento pratico.
Con pochi passaggi mirati e un approccio più attento ai dettagli, anche il pacchetto più semplice può trasformarsi in una confezione curata e armoniosa, capace di valorizzare il regalo e di fare la una bellissima figura sotto l’albero, senza l’effetto improvvisato dell’ultimo minuto.
**5 trucchi per scrivere bigliettini di auguri di Natale originali (senza chiedere a ChatGPT)**
Come impacchettare i regali di Natale: i consigli da seguire passo dopo passo
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1. Scegliere carta e materiali (pochi, ma giusti)
Il primo errore quando si cerca di capire come impacchettare i regali è pensare che servano mille decorazioni. In realtà, meno materiali si usano, più il pacchetto risulta elegante.
La scelta della carta è fondamentale: meglio una carta leggermente più spessa, facile da piegare e meno soggetta a strapparsi. Le carte troppo sottili o lucide, invece, tendono a segnarsi subito e a rendere le pieghe imprecise.
Per andare sul sicuro, puntate su colori neutri o naturali (come carta kraft, bianco, verde bosco, rosso scuro) e abbinate un solo elemento decorativo: uno spago, un nastro in tessuto, un filo dorato. Anche materiali semplici come carta da pacchi e spago da cucina possono diventare molto chic se usati con coerenza.
2. Tagliare e piegare con precisione (il passaggio che fa la differenza)
Uno dei segreti di come impacchettare i regali bene è la precisione. Prima di tutto, misurate la carta appoggiando il regalo al centro e assicurandovi che i lati coprano completamente l’oggetto senza eccessi. Troppa carta rende difficile gestire le pieghe, mentre troppo poca vi costringerà a rattoppare all’ultimo minuto.
Quando piegate, fatelo con calma: passate il dito lungo i bordi per segnare le pieghe e ottenere linee nette. Anche i lati corti vanno chiusi con ordine, piegando prima verso l’interno e poi verso il centro.
Questo passaggio, spesso sottovalutato, è quello che trasforma un pacchetto “fatto in fretta” in uno visivamente pulito.
3. Chiudere bene (e nascondere lo scotch)
Un altro punto chiave di per impacchettare i regali di Natale alla perfezione è la chiusura. Lo scotch serve, ma non deve mai essere protagonista. Usatelo solo dove serve davvero e cercate di nasconderlo all’interno del pacchetto o sotto le pieghe. Se la carta è stata tagliata correttamente, basteranno pochissimi pezzetti.
Il resto del lavoro può farlo il nastro o lo spago: un giro semplice, un nodo ben stretto e magari un doppio passaggio intorno al pacchetto sono più che sufficienti.
Evitate fiocchi troppo grandi o complessi se non siete pratiche: un nodo pulito risulta sempre più elegante di un fiocco sproporzionato.
4. Il dettaglio finale che personalizza davvero il regalo
L’ultimo passaggio è quello che rende il pacchetto unico. Non serve esagerare: un solo dettaglio basta. Un bigliettino scritto a mano, un rametto di pino, una fettina d’arancia essiccata, un’etichetta in carta riciclata.
Il consiglio è di scegliere un dettaglio coerente con il resto del pacchetto e ripeterlo su tutti i regali: questo crea un effetto armonioso sotto l’albero e dà subito l’idea di cura e attenzione.
Alla fine, imparare come impacchettare i regali di Natale non significa puntare alla perfezione, ma dedicare qualche minuto in più a un gesto che parla di tempo e presenza. Ed è proprio questo, spesso, il regalo più bello da ricevere.
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Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, più comfort, più tecnologia

Chi è al volante, guida rilassato. I passeggeri a bordo, intanto, si godono il viaggio in classe extra-comfort. Un’alchimia perfetta, frutto delle qualità distintive del Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, comfort, tecnologia, sostenibilità e accessibilità, il tutto made in Europe, a Rennes, in Francia, nello storico stabilimento del marchio.
Se nel sovraffollato mercato dei SUV farsi notare non è facile, la nuova ammiraglia Citroën non passa di certo inosservata. Non è solo per il restyling estetico, è anche per quell’evoluzione di sostanza che ha portato la vettura verso un’idea di funzionalità e di utilizzo superiore. In un mercato dove spesso ci si concentra solo sulle prestazioni o sul design delle linee, infatti, Citroën punta sull'ergonomia.
Il risultato? Un SUV diverso da tutti gli altri, progettato per chi vive l’auto come un’estensione della propria casa, per chi affronta il traffico quotidiano o lunghi trasferimenti stradali e cerca un ambiente che "ammortizzi" non solo le buche, ma anche lo stress della giornata. Il modello è ideale per le famiglie, ma anche per il mercato B2B/fleet.
Design più maturo e scolpito
Rispetto alle linee arrotondate del passato, il Nuovo SUV Citroën C5 Aircross adotta un volto più deciso e aerodinamico. Il frontale è stato completamente ridisegnato, sono nuovi i fari a LED e altri dettagli eleganti che ne esaltano il carattere e fanno la differenza.
Un "tappeto volante"
Uno dei punti di forza della vettura è il sistema di sospensioni con smorzatori idraulici progressivi (Progressive Hydraulic Cushions®). In parole semplici? Significa che l’auto assorbe le buche e le irregolarità del terreno in modo fluido, regalando quella sensazione di "tappeto volante" tipica della tradizione Citroën.
Come nel salotto di casa
Se il design esterno cattura l’occhio, è l’abitacolo del Nuovo SUV C5 Aircross a convincere definitivamente chi cerca un’esperienza di guida decompressiva.
Citroën ha lavorato per trasformare l’interno in un vero e proprio "salotto". Il concetto di Sofa Design si traduce in sedute ampie e accoglienti, un’illuminazione ambientale estesa, la presenza di elementi d'arredo e l’uso di tessuti che riprendono i codici dell'interior design.
A seconda degli allestimenti, l’uso dell’Alcantara o della pelle con impunture a contrasto non serve solo all'estetica, ma trasmette una sensazione tattile di calore.
Sotto il rivestimento superficiale, i sedili nascondono uno strato di 15 mm di schiuma strutturata che evita l'effetto di "affossamento" tipico delle sedute troppo morbide, garantendo sostegno posturale anche dopo ore di viaggio.
Accanto alla comodità, il sistema di Ambient Lighting - illuminazione d’ambiente - definisce l’atmosfera desiderata a bordo: i punti luce discreti posizionati nei vani portaoggetti, nel tunnel centrale e lungo la plancia creano una luce soffusa che riduce l’affaticamento visivo durante la guida notturna.
Questa "bolla luminosa" esalta i volumi dell'abitacolo e aumenta la percezione di spazio e protezione, rendendo l'ambiente accogliente come una stanza ben illuminata.
Tutto a portata di mano
L’ottimizzazione dell’ergonomia sul Nuovo SUV C5 Aircross passa per una riprogettazione della console centrale, ora più pulita e razionale.
La seduta è alta per dominare la strada, ma qui è stata affinata per garantire che ogni comando sia dove il conducente si aspetta di trovarlo. Il nuovo posizionamento dello schermo da 10" è studiato per essere perfettamente in linea con lo sguardo, riducendo i movimenti della testa e permettendo di mantenere la massima concentrazione sulla guida. L'obiettivo è semplice: fare in modo che il conducente abbia tutte le informazioni davanti a sé e a portata di mano, in modo da poter guidare in tranquillità e ridurre lo stress, con l'ausilio di schermi digitali che offrono chiarezza e grafica accattivante.
Gamma completamente elettrificata
Per la prima volta anche 100% elettrico, Nuovo SUV C5 Aircross è disponibile in due versioni, la più equilibrata e accessibile Comfort Range, dotata di un motore da 210 CV / 157 kW abbinato a una batteria da 73 kWh, per un'autonomia di 520 km, e la Long Range, con motore da 230 CV/170 kW e una batteria da 97 kWh, presto ordinabile, che offrirà un’eccezionale autonomia di 680 km.
Non mancano Nuovo SUV C5 Aircross Hybrid 145 Automatic, la porta d'ingresso all'elettrificazione offerta a 28.900 euro, e Nuovo SUV C5 Aircross Plug-In Hybrid 195 Automat
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