10 errori (che probabilmente fate) da non fare se volete una bella pelle

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10 gesti che quasi tutti facciamo ogni giorno provocano rughe e imperfezioni: ecco cosa non fare (più) se volete avere una bella pelle

Molti gesti quotidiani comuni sono in realtà acerrimi nemici di una bella pelle.

Dal bagno caldo al cellulare, molte cose che facciamo in buona fede poi ci “pugnalano alle spalle”, rovinandoci la compattezza e l'elasticità dell'epidermide.

Eccone 10 che dovreste smettere di fare fin da oggi se volete una bella pelle

(Continua dopo la foto)

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Non cambiare la federa del cuscino ogni tre giorni

Cellule morte, impurità della pelle, residui di make-up: ciò che si annida nelle federe dei guanciali è mostruoso.

E può provocare sul viso comedoni, brufoli, cisti, punti neri e sfoghi da dermatite. L’ideale quindi sarebbe cambiare le federe del cuscino (e in generale la biancheria del letto) ogni due giorni, massimo tre o quattro.

Almeno una volta alla settimana vi toccherà rifare il letto.

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Appoggiare lo smartphone sul viso

Lo schermo dello smartphone lo appoggiamo sul viso dopo averlo toccato con le mani (anche) sporche, lasciato su qualsiasi superficie pubblica e infilato in borsa insieme ad altri oggetti altrettanto sporchi, rendendolo soggetto a ogni tipo di infestazione batterica.

Dunque avvicinarlo alla guancia per conversare con l’amica non è una buona idea. 

In generale sarebbe bene procedere a un’accurata pulizia giornaliera dello smartphone, "struccandolo" e igienizzandolo esattamente come facciamo con la pelle del viso prima di andare a dormire: basta una salvietta disinfettante oppure un apposito gel antibatterico.

Per il resto, meglio usare il vivavoce o gli auricolari.

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Non togliere la plastica della lavanderia dai vestiti

Uno pensa che tenere la plastica protettiva sugli abiti appena ritirati dalla lavanderia sia una buona idea, per proteggerli da polvere, muffa, acari e tarme.

Ma in realtà la plastica di copertura è piena zeppa di sostanze chimiche che possono rivelarsi dannose a contatto con la pelle.

Se non volete che i colletti delle camicie e dei cappotti così come le sottovesti e le t-shirt rilascino sostanze chimiche in grado di provocare sfoghi cutanei e reazioni allergiche, ricordatevi di rimuovere immediatamente la copertura di plastica della lavanderia prima di riporre nell’armadio gli abiti.

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Fare bagni troppo lunghi e caldi

Docce e bagni troppo lunghi e a temperature elevate danneggiano la pelle.

Le temperature eccessive possono seccare l'epidermide perché ne alterano l’equilibrio idrolipidico.

Bisognerebbe quindi usare esclusivamente acqua tiepida e limitare la durata del lavaggio allo stretto necessario.

Quando l’acqua è troppo calda, inoltre, potrebbe ledere addirittura il primo strato dell’epidermide, provocando bruciori e pruriti esattamente come una lieve scottatura solare.

In generale qualsiasi sbalzo di temperatura danneggia sensibilmente la pelle, perfino la sauna e l’aria condizionata.

La sauna è considerata un ottimo alleato detox per rigenerarsi e disfarsi di tossine e liquidi in eccesso attraverso il sudore, tuttavia l’eccessivo calore che genera traumatizza il derma e lo rovina.

Non bisogna quindi esagerare né con la durata delle sessioni né con la frequenza.

Stessa cosa per l’esatto opposto, ossia la crioterapia o anche solo l’aria condizionata: non abusate del troppo freddo perché potreste arrecare danni alla pelle.

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Stress e ansia

Mantenere un elevato livello di stress e di ansia oltre alla psiche fa male anche alla pelle, favorendo l’insorgere di brufoli e di eruzioni cutanee, veri e propri sfoghi psicosomatici che, più che il dermatologo, può risolvere semmai lo psicologo. 

Anche le espressioni facciali tipiche di ansia e tristezza, come il broncio e le sopracciglia inarcate, contribuiscono alla nascita di rughe d’espressione.

Fare un percorso di psicoterapia, incominciare una disciplina che scioglie tensioni muscolari e stress come lo yoga o il pilates così come farsi aiutare dalla mindfullness, dal respiro controllato o dal training autogeno non solo vi farà recuperare la salute mentale: anche quella di corpo e pelle.

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Non usare asciugamani diversi per viso e mani

Quasi sempre quello che si usa per asciugare la faccia è lo stesso delle mani. E sappiate che non c’è errore peggiore. L’asciugamano è un ricettacolo di germi poiché saponi e detergenti non hanno un potere battericida al 100%.

In più è intriso di cellule morte, ossia i tasselli di quel primo strato epiteliale che uno scrub, un guanto di crine ma anche solo un asciugamano strofinato leggermente rimuovono in parte.

Quindi è bene utilizzare una salvietta solamente per il viso, possibilmente composta di materiali naturali come il lino, il cotone o la spugna. Tutto il resto, dalle mani ai capelli, asciugatelo con un altro telo

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Bere troppi caffè

Il caffè ha il potere di danneggiare il collagene della pelle e dunque di renderla meno elastica, diminuendo la produzione di elastina.

Una ridotta quantità di questa sostanza (che si forma dal collagene e garantisce freschezza e aspetto giovane) significa pelle rugosa, secca e spenta.

Il caffè contiene l’acido benzoico, un ingrediente tossico che per essere eliminato necessita della glicina. Quest’ultima è la sostanza che costruisce e ripara il collagene, rivelandosi fondamentale per l’elasticità epidermica.

Ciò significa che più caffè si bevono meno glicina si produce. E quindi meno collegare si immagazzina. Il risultato? Rughe, rughe e ancora rughe.

Ci dispiace se vi abbiamo rovinato la pausa caffè ma prima o poi qualcuno doveva dirvelo.

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Non pulire quotidianamente gli occhiali (da vista e da sole)

Gli occhiali (da vista o da sole) sono un accessorio onnipresente (o quasi). E così come lo smartphone, anche loro andrebbero lavati quotidianamente con acqua e sapone per eliminare lo sporco e le impurità depositate su lenti e montatura.

Se non vengono igienizzati spesso, infatti, gli occhiali possono comportare un accumulo di impurità nei pori del naso, nella parte su cui appoggiano.

L’ostruzione che ne deriverà potrebbe sfociare in comedoni, punti neri e anche brufoli e infiammazioni varie.

Quando vi struccate e vi lavate il viso alla sera, ricordatevi di pulire anche gli occhiali con acqua insaponata (attenzione a non usare detergenti aggressivi per non rovinare il film protettivo delle lenti: solo sapone a ph neutro).

Un’alternativa più rapida e comunque efficace è quella di passare la montatura degli occhiali con un batuffolo di cotone imbevuto di acqua micellare.

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Non controllare la vista

Recarsi dall’oculista almeno una volta all’anno diminuirà la frequenza delle visite dal dermatologo.

Non vedere bene utilizzando lenti datate spinge a socchiudere gli occhi, un comportamento ad alto rischio per la pelle del viso.

Il gesto di strizzare gli occhi a lungo andare rischia di formare rughette sulla fronte e intorno agli occhi (le tanto temute zampe di gallina).

Tutto questo esercizio dei muscoli facciali può compromettere l’elasticità della pelle e favorire così l’insorgere di rughe d’espressione, le più difficili da debellare.

Anche troppa mimica facciale potrebbe non essere il massimo: fare il broncio, aggrottare le sopracciglia o anche ridere di gusto porta inevitabilmente alla formazione di rughe.

Ma se sono rughe da risata, ben vengano: faranno un po’ "male" alla pelle però giovano non poco allo spirito, quindi vanno benissimo.

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Non usare il detergente dopo un bagno in piscina

Chi di voi ogni volta che esce dalla piscina dopo un bagnetto si fa la doccia non solo con un rapido risciacquo ma proprio con un detergente? Pochissimi.

Molti credono che lavare troppo la pelle con additivi di qualsiasi tipo (anche naturali) faccia male - il che non è del tutto falso, anzi - tuttavia se c’è una cosa che fa più male di qualsiasi altra a contatto con la pelle quella è il cloro.

I disinfettanti diluiti nell’acqua delle piscine, primo fra tutti il cloro, possono irritare le pelli più sensibili e provocare fastidi anche piuttosto gravi come follicoliti e dermatiti.

Per questo dopo ogni tuffo in piscina si dovrebbe immediatamente rimuovere il cloro, utilizzando un detergente delicato che sia adatto al proprio tipo di pelle.

Molto meglio anche non aspettare di tornare a casa per la doccia finale: fatela direttamente in piscina, il prima possibile.

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5 cose da fare adesso per essere più felici nel 2026

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Dalla gestione del tempo al decluttering mentale: cosa fare adesso per arrivare preparati al nuovo anno e riuscire a essere più felici

Ogni dicembre ci promettiamo che l’anno prossimo sarà diverso: più organizzato e più allineato ai nostri desideri. Poi arriva gennaio e, puntualmente, ci ritroviamo a rincorrere le stesse abitudini di sempre.

Forse perché il vero lavoro non andrebbe fatto a inizio anno, ma prima. È infatti proprio adesso che possiamo (e dobbiamo!) prepararci davvero al 2026 se abbiamo l'obiettivo di essere più felici.

Non con liste infinite di buoni propositi, ma con piccoli aggiustamenti concreti che mettono basi solide per quello che verrà. Ecco allora tutti i nostri consigli per riuscire a essere più felici, sereni e soddisfatti nel 2026.

**Come fare una lista di buoni propositi che riusciremo a realizzare**

Non aspettate gennaio: cosa fare ora per essere più felici nel 2026

(Continua sotto la foto) 

obiettivi 2026

1. Ripartire dal presente: capire cosa funziona e cosa no

Prima di pensare a ciò che vogliamo cambiare, vale la pena fermarsi su ciò che funziona e ha già funzionato in passato.

L’errore più comune è voler cancellare un intero anno, quando invece il cervello reagisce meglio alla continuità che agli strappi netti. Chiedersi cosa tenere e cosa lasciare andare è un esercizio semplice ma potentissimo: quali abitudini ci hanno fatto stare meglio? Quali dinamiche ci hanno prosciugato energia?

Anche solo identificare tre cose da portare con sé nel nuovo anno e tre da salutare permette di fare ordine mentale. Non si tratta di giudicare il passato, ma di usarlo come bussola.

2. Organizzare il tempo, non la vita

Arrivare preparati al 2026 non significa pianificare ogni minuto, ma fare pace con il proprio tempo. Questo è il momento giusto per rivedere l’agenda con uno sguardo critico: non per aggiungere obiettivi, ma per togliere ciò che non serve.

Liberare spazi, accorciare liste e ridurre il numero di decisioni quotidiane alleggerisce il carico mentale più di qualsiasi app di produttività.

Anche piccoli aggiustamenti della routine, come ad esempio orari di sonno più regolari o momenti fissi di pausa, aiutano a iniziare il nuovo anno con una sensazione di controllo gentile, non di pressione.

3. Dare priorità alla giuste relazioni (anche quella con se stesse)

Il cambio d’anno è anche un buon momento per osservare le relazioni con maggiore lucidità. Non solo quelle familiari o sentimentali, ma anche quella con se stesse.

Arrivare preparate al nuovo anno significa infatti anche riconoscere chi ci fa stare bene e chi ci tiene ancorate a dinamiche faticose. Non sempre è possibile chiudere rapporti, ma spesso è possibile ridisegnare i confini.

E allo stesso tempo, vale la pena allenare un dialogo interno meno severo: smettere di pretendere perfezione e iniziare a puntare su continuità e rispetto dei propri ritmi.

4. Mettere ordine a soldi, salute e casa 

Ci sono aspetti pratici che, se affrontati ora, rendono il nuovo anno molto più leggero.

Fare un controllo delle spese ricorrenti, degli abbonamenti dimenticati o delle piccole uscite automatiche aiuta a recuperare risorse senza sacrifici drastici.

Lo stesso vale per la salute: non grandi rivoluzioni, ma un check-up delle abitudini quotidiane; dal sonno all’alimentazione.

Anche la casa gioca un ruolo importante: un decluttering mirato, fatto poco alla volta, può trasformarsi in un gesto simbolico potente, come se fare spazio fuori aiutasse a farlo anche dentro.

5. Fare spazio a un obiettivo vero (ma uno solo) per il 2026

Infine, c’è una cosa che spesso dimentichiamo: non serve avere dieci obiettivi, basta averne uno che conti davvero.

Un obiettivo autentico, non imposto dalle aspettative esterne, ma scelto perché vicino ai nostri valori e desideri. Può riguardare il lavoro, il benessere, le relazioni o semplicemente il modo in cui vogliamo sentirci.

Prendersi il tempo per sceglierlo e scriverlo da qualche parte nero su bianco è uno dei modi più efficaci per arrivare al nuovo anno con una direzione chiara, ma senza un piano rigido difficile da rispettare.

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I più bei giochi in scatola per passare le serate con amici e parenti

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Per trascorrere pomeriggi e serate d'inverno con amici e parenti niente di meglio di un bel gioco in scatola: ecco i più belli da provare ora

I giochi in scatola sono una certezza quando si cerca un passatempo divertente per un pomeriggio o una serata tra amici o in famiglia.

Ma quale scegliere?

I grandi classici rimangono una buona opzione, ma alcuni titoli si sono aggiornati e altri giochi in scatola nuovissimi sono comparsi.

Ecco le nostre novità preferite.

I più bei giochi in scatola da provare subito

(Continua sotto la foto)

Yas!Games – Hitster film e serie tv

Hitster - Film & Serie TV

Hitster - Film & Serie TV è un viaggio musicale attraverso le colonne sonore che hanno fatto la storia del cinema e delle serie TV.

Con oltre 300 tracce indimenticabili, questo party game permette a ogni giocatore di rivivere le scene più iconiche dei suoi show e film preferiti mentre sfida i propri amici in una gara da vivere a tutto volume.

L'obiettivo è quello di collocare correttamente le Carte Canzone all'interno di una timeline per ricostruire una scaletta cronologica di 10 Canzoni prima di tutti gli altri ed essere incoronato l'Hitster della serata.

Età: 16+ | Giocatori: 2-10 | Prezzo consigliato al pubblico: 24,99€

The Club

The Club

Trova la regola! Giocate abilmente le carte della vostra mano per scoprire quale carta può essere posizionata secondo la regola segreta. Se ci riuscite, sarete ricompensati con dei punti.

Riuscirete a scoprire la regola segreta di The Club?

All'inizio di ogni turno, un giocatore inventa una regola e diventa il maestro di gioco per quel turno.

Gli altri giocatori giocano a turno le carte della loro mano.

Quando viene giocata una carta corrispondente alla regola, il giocatore può cercare di indovinare la regola segreta. Quando un giocatore rivela la regola corretta, il turno finisce. Il turno successivo inizia con un nuovo maestro di gioco e una nuova regola.

Il gioco termina dopo che ogni giocatore ha fatto il maestro di gioco una volta. Vince il giocatore con il punteggio più alto. 

Età: 8+ | 2-10 giocatori | prezzo consigliato al pubblico: 13.99€

Sottosopra Challenge

Sottosopra Challenge

Sottosopra Challenge è il gioco che trasforma le azioni più semplici in sfide esilaranti, mettendo alla prova equilibrio e precisione.

Indossando gli speciali occhiali che ribaltano la visuale, ogni gesto quotidiano – come disegnare, versare acqua o raccogliere oggetti – diventa una missione quasi impossibile.

Vince la challenge il primo che riesce a completare 5 prove. Perfetto per divertirsi in famiglia o con gli amici, stimola il movimento, la creatività e il gioco condiviso in una modalità fuori dagli schemi.

Età: 8+ | Giocatori: 2-6 | Prezzo consigliato al pubblico: 29,90€
MONOPOLY APP BANKING-2

Monopoly App Banking

Il gioco Monopoly App Banking è la prima versione di Monopoly assistita da un'applicazione per smartphone, che permette di semplificare la gestione del denaro, aggiungere mini giochi e molto altro!

Il gameplay è sempre lo stesso, un classico intramontabile, ma è l’app a fungere da banchiere e da banca, così non c’è bisogno di fare calcoli e scambiarsi contanti, sarà l’applicazione a svolgere tutto il lavoro, tramite le carte di credito personali assegnate a ogni giocatore.

Perfetto per serate giochi in famiglia, e per i più piccoli che ancora non hanno dimestichezza con i conti, o per ogni appassionato di lunga data che vuole sperimentare nuove modalità di gioco!

Età: 8+ | Giocatori: 2-6 | Prezzo consigliato al pubblico: 34.99€
Luminus

Luminus

Prendete la vostra torcia magica e preparatevi a un’avventura senza precedenti! Con Luminus, il nuovo gioco da tavolo di Cranio Creations, uscire con gli amici diventa l’occasione perfetta per scovare tutti i personaggi bizzarri nascosti nei dintorni.

La missione è semplice solo in apparenza: collaborare per trovarli tutti e correre a casa prima che sorga la luna.

Astuzia, spirito di squadra e velocità sono le chiavi per vincere questa folle caccia al tesoro, che promette ogni volta nuove scoperte e tanto divertimento.

Quanti personaggi riuscirete a trovare prima che sia troppo tardi?

Età: 6+ | 1-5 giocatori | Prezzo consigliato al pubblico: 24.99€
Feel Like a Fool

Feel like a fool

La tua squadra saprebbe capire cosa stai dicendo mentre parli come un pazzo? In Feel Like a Fool dovrete descrivere le parole sostituendo tutte le vocali all’interno delle frasi con il suono indicato sulle carte.

Il risultato? Frasi goffe e incomprensibili che scateneranno risate incontrollate. Vince chi completa per primo il proprio tabellone raccogliendo gettoni per ogni parola indovinata.

Età: 12+ | 4-20 giocatori | prezzo consigliato al pubblico: 24.99€

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Cosa regalare a Natale a chi ama la musica

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Dai vinili ai cofanetti celebrativi fino ai concerti più attesi del 2026: ecco cosa regalare a Natale a chi ama la musica

Ogni Natale la stessa ossessione. Cosa regalare ad amici, parenti, fidanzati che hanno tutto? Meglio qualcosa di tangibile o un'esperienza? La musica è una delle poche cose che mette tutti d'accordo: non si rischiano figuracce, è democratica ed è per tutte le tasche.

Se l'idea è sorprendere, di certo con un regalo musicale si va sul sicuro, specie quest'anno che tra cofanetti anniversario, vinili luxury, attese release e nuovi tour, l’offerta è ricchissima e, soprattutto, pensata per un pubblico che vuole l’oggetto, l’esperienza, la storia.

Ecco una selezione di album, concerti, musical ed esperienze pensati per tutti i gusti.

Cosa regalare a Natale a chi ama la musica

(Continua sotto la foto)

Madonna confessions on a dancefloor

Cofanetti e vinili da collezione

Madonna – Confessions on a Dance Floor – Twenty Years Edition

Per i vent’anni di Confessions on a Dance Floor, uno dei capitoli più influenti della discografia di Madonna, Warner pubblica una riedizione che ricostruisce integralmente l’estetica dell’era 2005. Oltre all’album originale nella versione mixata in dissolvenza  (e riproposta per la prima volta in digitale) l’edizione include lati B, remix e tracce promozionali che documentano l’impatto del progetto sulla cultura pop di quegli anni. 

Pink Floyd – Wish You Were Here – 50th Anniversary Deluxe Box 

La riedizione per i cinquant’anni di Wish You Were Here arriva il 12 dicembr in un formato ampio, costruito come una ricognizione completa dell’album del 1975. Il cofanetto comprende quattro LP, due CD, un 45 giri e contenuti video in alta definizione, oltre a materiali editoriali e riproduzioni d’archivio. Il progetto segue la linea delle ristampe “definitive” della band, puntando sulla qualità audio e sulla documentazione dei processi creativi originali.

Mariah Carey – The Emancipation of Mimi – 20th Anniversary

Il decimo album in studio di Mariah Carey, nonché il più venduto della sua carriera, torna in una riedizione per il ventennale. Uscito originariamente il 12 aprile 2005, The Emancipation of Mimi include singoli che hanno segnato l’epoca (We Belong Together, Shake It Off, Don't Forget About Us, It's Like That) e viene ora ripubblicato in un box da cinque LP.
Tre dei dischi sono dedicati alle versioni remix e alle sessioni parallele, mentre la tracklist aggiunge una novità: We Belong Together (Mimi's Late Night Valentine's Mix), disponibile per la prima volta su vinile. La confezione include note di copertina e fotografie di Carey e viene proposta come edizione a tiratura limitata.

Patti Smith – Horses – 50th Anniversary Edition

Per il cinquantesimo anniversario di Horses, il disco forse più celebre della Poetessa del rock, Legacy pubblica un’edizione ampliata che raccoglie vinili, CD e un apparato editoriale aggiornato. La riedizione non interviene sull’impostazione iconica dell'album ma ne approfondisce il contesto, integrando materiali che ricostruiscono la fase creativa e la ricezione critica dell’opera, tra le più influenti della scena newyorkese degli anni Settanta.

Elton John – Captain Fantastic and the Brown Dirt Cowboy – 50th Anniversary

Il cofanetto dedicato al cinquantenario di Captain Fantastic and the Brown Dirt Cowboy affronta in modo strutturato il processo creativo del 1974. Oltre all’album restaurato, include demo, registrazioni parallele e un booklet ricavato dai diari originali dell’artista. L’obiettivo è restituire il contesto di produzione più che riproporre semplicemente il disco, offrendo una lettura completa dell’epoca in cui Elton John stava definendo uno dei momenti più solidi della sua carriera.

Lewis Capaldi

I concerti da regalare a Natale 2025

Lewis Capaldi - Milano, 17 giugno 2026

Il ritorno di Lewis Capaldi ha un significato che va oltre il calendario: è un artista che ha costruito il rapporto con i fan sulla trasparenza emotiva, e tornare sul palco dopo una pausa delicata (a causa della sindrome di Tourette, che aveva reso difficili le sue esibizioni dal vivo) è parte integrante della sua storia. La data di Milano sarà uno spartiacque per chi lo segue: un momento in cui fragilità e voce si fonderanno insieme, come sempre nella sua musica.

Tiziano Ferro - Tour Stadi 2026

Tiziano Ferro negli stadi è ormai una certezza e un grande evento che mette d'accordo tutti: generazioni diverse che cantano canzoni che hanno segnato momenti di vita. Questo tour ha un peso particolare perché arriva dopo anni di distanza dal palco e riprende un immaginario collettivo che, in Italia, pochi come lui sanno toccare. 

Linkin Park - Firenze, 26 giugno 2026

Il concerto alla Visarno Arena è una tappa carica di memoria. I Linkin Park non sono più la band che molti ricordano (dopo la morte di Chester Bennington niente poteva essere come prima), ma i fan storici sanno che il loro catalogo continua a generare un legame emotivo potentissimo. Vedere come reinterpretano quel repertorio dopo la loro trasformazione interna sarà per molti un’esperienza quasi generazionale.

Foo Fighters - Milano, 5 luglio 2026

I Foo Fighters sono uno dei pochi gruppi rimasti capaci di trasformare un live in un atto collettivo di liberazione. La combinazione di energia, sudore e generosità sul palco crea un tipo di intensità che i fan riconoscono immediatamente. Il loro concerto agli I-Days è destinato a essere uno dei momenti più fisici dell’estate.

Ultimo - Roma, 4 luglio 2026

Nel caso di Ultimo, il rapporto con i fan è quasi simbiotico. La data unica a Roma ha la stessa aura degli eventi epocali: una folla che si muove come un coro unico, un artista che lavora sulla vulnerabilità come materiale narrativo.

Florence and the Machine

Gli album del 2025 che vale la pena avere

Sabrina Carpenter: Man’s Best Friend

La popstar sta vivendo un momento di affermazione raro: non è più “una promessa”, ma una figura che definisce il pop della sua generazione e riporta l'estetica Y2K in voga con uno stile che ricorda la Britney Spears dei tempi d'oro. Man’s Best Friend funziona perché traduce lo humour, la sicurezza e la vulnerabilità che i fan riconoscono in lei. L’album ha una leggerezza solo apparente: sotto c’è un lavoro di produzione lucidissimo, che la posiziona definitivamente fra le interpreti più influenti del nuovo pop statunitense.

Rosalía: LUX

Dopo la frattura creativa di Motomami, LUX è la fase della sintesi. Rosalía torna a un’eleganza più severa, senza rinunciare al suo istinto sperimentale: voci stratificate, elettronica che lavora sulle ombre, melodie tese. È un disco che chiede attenzione e che la riposiziona come artista capace di cambiare linguaggio senza perdere riconoscibilità. I fan (ma non solo) lo ascoltano prima per curiosità e ci ritornano per la profondità. 

Florence and The Machine: Everybody Scream

La capacità di Florence Welch di costruire mondi si conferma la sua più grande dote. Everybody Scream è il suo album più intenzionale e autobiografico degli ultimi anni, nato dopo il traumatico aborto avuto proprio mentre era in tournée due anni fa. Florence esorcizza quel dolore attraverso una specie di rito collettivo musicale in cui confluiscono organi, archi e percussioni tribali. È un progetto che vive di tensione emotiva; chi la segue da tempo ritrova quella drammaticità lirica che ha fatto di lei un’icona, ma con un suono più cupo e più adulto. Non è un disco “facile”, ed è proprio questo che lo rende potente.

Bad Bunny: DeBÍ TiRAR MáS FOToS

Bad Bunny si muove in un territorio nuovo: meno spettacolare, ma più introspettivo. E ne guadagna in credibilità, casomai ce ne fosse stato bisogno. Il cambiamento è netto: ormai è un artista che non ha più bisogno di inseguire la hit e può finalmente esplorare sfumature più intime del reggaeton e della trap latina. L’album alterna momenti di introspezione a esplosioni ritmiche controllate, ed è proprio questa dualità a farlo risuonare così tanto nella sua community.

Notre Dame

I musical del 2026 da regalare

Notre Dame de Paris

È ormai un rito popolare, soprattutto in Italia. Ogni ritorno muove un pubblico trasversale che conosce le canzoni a memoria e vive la storia come un racconto corale. La nuova tournée, che vede anche il debutto di un nuovo cast, conserva quell’impianto emotivo, valorizzando la forza della partitura e la fisicità della messa in scena.

Cats

Un musical che vive di estetica e movimento. Cats è un classico di Broadway che ormai da tempo fa il giro del mondo. La versione internazionale porta con sé quella precisione coreografica ipnotica che è la vera chiave del suo successo duraturo.

Ghost

Ghost mantiene un legame affettivo molto forte con chi ha vissuto il film originale: per questo ogni replica attira un pubblico che cerca una traduzione emotiva più che un semplice adattamento scenico. La nuova tournée accentua proprio questa componente, lavorando sulle proiezioni e sulla resa dei momenti iconici. 

The Night of Musicals

È un formato pensato per chi ama l’impatto vocale prima ancora che la trama. È più di un musical, è un best of, una sorta di gala: voci forti, arrangiamenti intensi e i momenti più riconoscibili del teatro musicale internazionale. Funziona perché concentra l’essenza, i brani che tutti conoscono e vogliono cantare.

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"Ecco cosa dicono di te i regali che fai": lo dice la psicologia

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Costoso o economico, utile o inutile, pensato o preso all'ultimo minuto: sono tutte caratteristiche dei regali che facciamo che parlano di noi

Vi siete mai chiesti perché tenete tanto a fare regali pensati e apprezzati?

Succede perché il regalo che facciamo parla di noi: dei nostri gusti estetici, dei nostri valori, del desiderio di essere apprezzati, di cosa vogliamo comunicare.

Il dono è un simbolo perchè quando regaliamo qualcosa comunichiamo anche bisogni e desideri più o meno consci.

C’è di più. Il regalo può essere anche uno strumento di potere.

Infatti può essere usato per sedurre, per elevare il proprio status, per esercitare controllo, per mantenere il legame.

Insomma dietro quello che può sembrare un gesto comune e senza dietrologie c’è molto di più.

Il significato psicologico dei regali

(Continua sotto la foto)

Woman looking at online purchased fashion clothing.

Quando regaliamo qualcosa si crea automaticamente la dinamica del donare-ricevere-ricambiare.

E da questo tutte le conseguenze del caso. 

Con il regalo si generano automaticamente delle aspettative. Se queste vengono disilluse, potrebbero creare malintesi. Altrimenti possono rafforzare il legame.

Il regalo può definire una gerarchia e/o riconoscimento legato al ruolo della persona che fa il regalo. Se sei la fidanzata ad esempio potresti volere un regalo più importante rispetto alla collega e lo fai per definire chiarissimamente il tuo ruolo.

Attenzione a cosa regalate, il vostro regalo parla di voi.

Cosa dice un regalo costoso o non costoso

Se ci sentiamo sicuri del nostro rapporto non avremo bisogno di regali dal grande valore economico.

Potremo fare doni mirati pensando a noi due, ai bisogni dell'altro e anche al nostro affetto che avrà solo bisogno di essere rinforzato. Il regalo economico ma significativo dimostra ascolto e attenzione, non compreremo qualcosa per impressionare ma solo per dare importanza alla persona che lo riceve.

Anche il regalo costoso ha diversi aspetti da analizzare. Ad esempio con una persona da conquistare potremmo pensare a regali più costosi, quasi a voler dimostrare quanto teniamo al rapporto grazie al valore economico. Oppure può essere un regalo orientato più all’immagine e a impressionare l'altro.

Attenzione perché questo potrebbe sbilanciare i piani e voi potreste automaticamente generare una gerarchia.

Come sempre tutto dipende dalla situazione, ad esempio questo non sarebbe valido se parlassimo di due persone che reciprocamente hanno un budget alto grazie al loro status. Quindi chiedetevi sempre perché state facendo quel regalo costoso per capire le intenzioni che hanno mosso quell'azione. Non valgono risposte superficiali!

Il significato dei regali utili o inutili

Ci sono persone che vogliono fare solo regali utili. Arrivano anche a chiedere di cosa si ha bisogno. Lo fanno per non sbagliare, per essere sicuri che il proprio denaro verrà destinato a un aiuto concreto. Si tratta spesso di persone pragmatiche, non amanti delle sorprese e che prendono il regalo come qualcosa che devono fare, almeno che serva a qualcosa.

Il regalo inutile - nel senso di non necessario - invece è legato a una personalità più giocosa, che ha voglia di sorprendere e che prende il dono come qualcosa di più divertente. Passa il messaggio di voler fare esperienza di qualcosa di diverso dall’ordinario. Può essere un momento da condividere insieme, qualcosa da vivere per la prima volta oppure un oggetto divertente e creativo come qualcosa fatto a mano.

Cosa dice di voi un regalo preso all'ultimo minuto o pensato

Se siete tra quelle persone che prendono i regali all'ultimo minuto potreste essere molto impegnati (meno probabile perché esiste il web) o dalla personalità impulsiva. Non siete grandi pianificatori, non vi interessa programmare o anticipare, vivete le cose come vengono e non avete bisogno di stupire a tutti i costi. Le vostre sono idee veloci che cogliete al volo senza troppe dietrologie. Leggerezza è la vostra parola d'ordine.

Al contrario se siete tra le persone che pianificano e personalizzano i regali da fare volete che passi il messaggio che l'altro è nei vostri pensieri. Volete fare le cose come si deve e volete sentire la soddisfazione in ogni cosa che fate. Se state facendo un regalo è perché l'altra persona vi è cara e volete che questo arrivi all'altro magari personalizzando il regalo o prendendovi cura anche del packaging.
 
Un regalo non è mai solo un regalo ma anzi può diventare un modo per conoscere meglio voi stessi e farvi conoscere dagli altri.