Tornare all'ora solare ha delle implicazioni psicologiche (che si risolvono così)
Nella notte tra sabato 28 e domenica 29 ottobre 2023 le lancette dell'orologio si spostano indietro dalle 3 alle 2 della notte per il passaggio dall'ora legale a quella solare.
Diventa buio un'ora prima, ma ci si sveglia se non con il sole alto perlomeno con l'alba.
** Cosa succede al nostro corpo con il cambio dell'ora **
Le implicazioni per l'umore, il sonno e di conseguenza la salute però non sono rare. Tant'è che di anno in anno sono sempre di più gli appelli a rendere definitiva l'ora legale: un'ora in più di luce alla sera significa da una parte di evitare la fatica psicologica e fisica del vivere questo cambiamento due volte l'anno, e dall’altra di avere a disposizione più luce proprio quando le giornate si accorciano, e quindi risparmiare energia sia in termini di illuminazione che di riscaldamento (tema particolarmente sentito quest'inverno viste le vicende degli ultimi mesi e i rincari sui prezzi di gas ed elettricità).
** Cosa mangiare nelle giornate no per ritrovare il buon umore **
Per il momento però niente da fare.
Ecco perché abbiamo chiesto a Guidapsicologi.it di spiegarci cosa sono i ritmi circadiani e come influenzano il nostro umore, quali sono le conseguenze psicologiche del cambio dell’ora, qual è il rapporto tra luce e buonumore, e qualche consiglio per cambiare ora senza perdere il sorriso.
Cambio dell'ora: cosa succede al corpo e all'umore quando si torna all'ora solare
(Continua sotto la foto)
Cosa sono i ritmi circadiani e come influenzano il nostro umore?
Il nostro corpo regola i suoi bisogni - dal sonno al cibo, fino al rilascio degli ormoni - su dei ritmi naturali e, più specificamente, sull'alternanza del giorno e della notte e quella del sonno/veglia. Questi cicli di 24 ore sono noti come ritmi circadiani, una sorta di orologio biologico interno che ci connette con la natura che ci circonda.
Sono fisiologici e biologici e riguardano tutti gli esseri viventi, comprese le piante, che in modo molto palese sono le prime a soffrire quando c'è un cambiamento nell'ambiente che influisce sulla loro condizione (avete mai provato a spostare una pianta di stanza?).
**10 consigli per dormire bene (e svegliarsi davvero riposati)**
Negli esseri umani i cambiamenti possono influenzare l’umore, e servono più o meno 3 o 5 giorni, a seconda di ogni circostanza, per trovare un nuovo equilibrio.
Il fatto di svegliarsi quando apparentemente è ancora notte, oppure di andare a letto con la luce del giorno, è uno di quei cambiamenti che necessitano di qualche giorno per permetterci di tornare alla normalità.
Quali sono le conseguenze psicologiche del cambio di orario?
Le principali conseguenze le si osserva nei bambini e negli anziani: questo cambiamento biologico porta a provare una sensazione di maggiore spossatezza, affaticamento, disturbi del sonno i primi giorni, irritabilità e malumore fondamentalmente causati dalla stanchezza.
Per questo è importantissimo avere sempre un pieno controllo a livello psicologico, e pensare che è uno stato temporaneo, che è questione di pochi giorni e con un piccolo cambiamento nella routine quotidiana scompare.
Per non accusare l'ansia dovuta al disagio del cambiamento, bisogna interpretarlo come qualcosa di transitorio.
Le conseguenze psicologiche del cambio dell’ora, e del modo in cui reagiremo, dipendono molto anche dal momento in cui ci troviamo. Ogni persona, a seconda del suo stato psicologico e fisiologico, può reagire in modo molto diverso.
Dobbiamo tener presente che il nostro corpo ha bisogno di luce per andare avanti, e con l'arrivo dell'autunno ci mancano proprio le ore di luce, perché le giornate si stanno accorciando. E con il cambio dell'ora, diventano ancora più brevi.
In alcuni casi, a seconda dell'orario di lavoro, si esce di casa quando è ancora buio e quando si rientra è già di nuovo buio, e così si perdono completamente le ore di luce solare. In alcuni soggetti, questa totale mancanza di esposizione alla luce solare può influenzare l’umore e l'equilibrio psicofisico.
E questo implica meno voglia di relazionarsi, meno energia per lavorare, un livello di concentrazione più basso. Per questo devono assolutamente agire e trovare soluzioni.
Non bisogna temporeggiare e lasciarsi sprofondare nel malumore. Perché, come detto, è qualcosa di transitorio che con il passare dei giorni va meno, fino a scomparire del tutto.
Ci adattiamo alla nuova situazione di mancanza di luce, proprio come ci abituiamo a coprirci di più perché arriva il freddo. Si tratta di un processo ciclico.
È meglio continuare con le nostre abitudini o adattarle al cambio dell’ora?
La cosa migliore è adattarsi mantenendo il controllo dell’orario come elemento principale di riferimento, ovvero: se i bambini vanno regolarmente a letto alle 21.00, bisogna continuare a farlo con il nuovo orario, in modo che il tempo stesso sia l'elemento che ci aiuta a mantenere il controllo.
Continuiamo quindi a mangiare alla stessa ora, e a fare tutte le attività con il riferimento temporale aggiornato: questo aiuta il cervello a superare più rapidamente i sintomi del disagio.
Non bisogna guardare al passato, quel vecchio orario non è più valido a livello mentale, non ha senso continuare a pensare che ora sarebbe se ci fosse ancora l’ora legale, anzi: è controproducente.
Più luce, più buon umore. Questo significa che saremo automaticamente più "di cattivo umore" nei prossimi mesi?
Migliore è il tempo, migliore è il nostro umore, più siamo felici. Gli esseri umani sono come i girasoli: cercano la luce per vivere felici. Ma questo non significa che, poiché abbiamo meno ore di luce diurna, il nostro umore debba soffrirne a oltranza.
Chi è di umore difficile, è inutile che cerchi di incolpare l'oscurità. Il cambio delle stagioni è qualcosa di biologico a cui ci adattiamo, soprattutto se lo affrontiamo con il buon umore, questa è la formula per adattarsi più velocemente. Nessuna nostalgia per i tempi passati.
Il segreto risiede proprio nell'adattamento, nell'imparare a prendere la vita come una continua evoluzione, e il cambiamento come qualcosa di necessario e non buono o cattivo in sé. Bisogna imparare a leggere le sfumature e coltivare la pazienza. Ampliare lo sguardo e cercare di trovare punti di vista diversi è fondamentale per fomentare un atteggiamento positivo, questo vale per il cambio del tempo e per tante altre cose.
7 consigli per prepararsi all’orario invernale
Ecco alcune raccomandazioni per arrivare preparati e sfruttare al meglio l'orario invernale.
- Giocate d'anticipo. Alcuni giorni prima, iniziate ad avvicinare gli orari della routine di pasti e riposo con quelli futuri, in modo che il corpo inizi ad avviare un processo di adattamento. È meglio farlo sempre gradualmente.
- Regolate gli orari del riposo. Non andate a letto troppo presto e in questi giorni evitate i sonnellini pomeridiani.
- Evitate le bevande stimolanti che possono disturbare il sonno per alcuni giorni, bevete meno caffè o metteteci più latte.
- Evitate di fare molto esercizio nelle ultime ore della giornata, non fare esercizio fisico intenso dopo le 19.00, e se possibile prediligiate le prime ore del mattino.
- Evitate le cene abbondanti. Meglio mangiare qualcosa di leggero che aiuti a conciliare il sonno.
- Evitate l'esposizione serale a dispositivi elettronici. Smartphone, televisione, computer ci tengono svegli e creano difficoltà al momento di coricarsi.
- Evitate i farmaci, solo rimedi naturali. Se non si è soliti ricorrere a farmaci per dormire, questo non è un buon momento per iniziare. Piuttosto meglio praticare esercizi di rilassamento, oppure prendere rimedi naturali (come la camomilla, la melissa o la passiflora).
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