7 abitudini quotidiane che peggiorano l’ansia (senza che ce ne accorgiamo)

L’ansia non compare mai dal nulla: spesso sono proprio alcune abitudini che peggiorano l’ansia, ripetute ogni giorno senza accorgercene, a renderla più forte e difficile da gestire.
Dal caffè bevuto al volo al multitasking compulsivo, piccoli gesti che sembrano innocui finiscono per alimentare quella sensazione costante di agitazione che conosciamo bene.
La buona notizia? Riconoscerli è già un primo passo per spezzare il ciclo e ritrovare più calma, concentrazione ed equilibrio nelle nostre giornate.
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7 abitudini che peggiorano l’ansia e che tutti facciamo (quasi) ogni giorno
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1. Troppo caffè (e altre bevande stimolanti)
Una tazza di caffè può sembrare un innocente alleato per affrontare la giornata, ma quando se ne accumulano tre, quattro o più, gli effetti diventano evidenti: palpitazioni, tremori, nervosismo. Tutti sintomi che somigliano a quelli dell’ansia e che finiscono per amplificarla. Non è solo la caffeina a incidere: anche energy drink e tè molto forti contribuiscono ad aumentare il livello di adrenalina nel sangue.
Limitare le quantità e alternare con bevande più delicate può fare una grande differenza nel ridurre i picchi di agitazione.
2. Scroll infinito sui social
Tra le abitudini che peggiorano l'ansia c'è anche un gesto automatico: aprire lo smartphone e perdersi in minuti, a volte ore, di scrolling continuo. Ma il bombardamento costante di immagini, notizie e confronti sociali non lascia scampo alla mente, che resta in iperstimolazione. Senza accorgercene, ci sentiamo più ansiosi, inadeguati o sovraccarichi di informazioni.
Non è necessario eliminare i social: basta stabilire un tempo preciso per usarli e concedersi momenti offline per alleggerire il cervello.
3. Saltare i pasti (o mangiare in modo disordinato)
Capita a tutti di rimandare un pasto per mancanza di tempo, ma farlo regolarmente è un errore che peggiora l’ansia. Quando la glicemia scende troppo, compaiono sintomi come debolezza, battito accelerato e vertigini, molto simili a quelli di un attacco d’ansia. Al contrario, pasti troppo pesanti possono appesantire la digestione e aumentare il senso di agitazione.
Mantenere una routine alimentare equilibrata e regolare è fondamentale per stabilizzare sia il corpo che la mente.
4. Dormire poco (o male)
Il sonno è un balsamo naturale contro lo stress. Quando manca, il cervello diventa più vulnerabile alle preoccupazioni e meno capace di gestire le emozioni. Chi soffre di ansia spesso entra in un circolo vizioso: l’agitazione impedisce di dormire, e la mancanza di riposo rende ancora più ansiosi.
Imparare a proteggere la qualità del sonno, con orari regolari, luci soffuse e qualche abitudine rilassante serale, è uno dei modi più efficaci per rompere questo ciclo.
5. Multitasking continuo
Fare troppe cose contemporaneamente può sembrare una strategia per essere più produttivi, ma in realtà aumenta lo stress mentale. La mente, costretta a passare da un compito all’altro senza pause, si stanca più in fretta e perde concentrazione. Il risultato è un senso costante di pressione che alimenta l’ansia.
Rallentare, dare priorità a un’attività alla volta e concedersi pause brevi ma regolari può trasformare la giornata in un’esperienza molto meno frenetica.
6. Rimuginare senza sosta
Uno dei comportamenti più subdoli che peggiorano l’ansia è l'overthinking: ripensare in continuazione a errori, frasi dette o situazioni future che non possiamo controllare. Questo loop mentale drena energia e mantiene la mente bloccata su scenari negativi.
Allenarsi a riconoscere questi pensieri e a interromperli con un’attività pratica, come ad esempio una camminata, una telefonata a un'amica, qualche minuto di journaling, aiuta a riportare l’attenzione al presente e a ridurre l’agitazione.
7. Dire sempre di sì (anche quando non si vorrebbe)
Tra le abitudini che peggiorano l'ansia c'è anche quella di accettare ogni richiesta da parte degli altri, anche a costo di sacrificare il proprio benessere. Dire sempre di sì per paura di deludere gli altri porta ad accumulare impegni, responsabilità e tensione. Col tempo, il peso diventa insostenibile e l’ansia cresce.
Imparare a stabilire confini chiari e a dire qualche “no” quando necessario è un atto di cura verso se stessi, non di egoismo.
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