Stress da scrivania? Ecco i cibi da mangiare e quelli da evitare

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Alcuni alimenti aiutano ad affrontare le giornate con più sprint. Ecco cosa preferire a tavola e i cibi da evitare quando si è sotto stress

Nei periodi di super lavoro è facile sentirsi nervosi e tesi.

Per allentare la tensione e affrontare impegni e scadenze con la giusta carica anche i cibi possono dare una mano per sentirsi più scattanti e pieni di energia.

Alcuni alimenti infatti grazie alle loro proprietà contribuiscono a migliorare la risposta dell’organismo allo stress. Per esempio, quelli ricchi di triptofano come legumi, noci, cereali, favoriscono la secrezione di serotonina, l’ormone dell'umore.

Contribuiscono al benessere emotivo anche gli alimenti ricchi di vitamine del gruppo B, che aiutano a combattere l’affaticamento e ad avere più energia.

Per affrontare con più vitalità le giornate, spazio a tavola ai minerali come il magnesio e il potassio, utili per contrastare la fatica fisica e mentale, di cui è un'ottima fonte per esempio la frutta secca a guscio al naturale (noci, pistacchi, nocciole, mandorle).

Nei menù quotidiani via libera poi ai cibi ricchi di ferro, prezioso per contrastare debolezza e astenia, di cui sono ottime fonti la carne, le uova, il cavolo riccio, le vongole, il riso integrale.

Per assorbirlo meglio abbinateli nello stesso pasto con cibi ricchi di vitamina C, per esempio il limone. Evitate invece di mangiarli insieme ad alimenti ricchi di calcio (mozzarella, formaggi, latte, yogurt, ecc.) che ne inibiscono l’assimilazione da parte dell’organismo.

Va invece evitato il consumo eccessivo di cibi ricchi di zuccheri e grassi “cattivi” come dolci e snack salati, che affaticano l'organismo.

Ecco allora 5 cibi da mangiare che aiutano a combattere lo stress.

(Continua dopo la foto)

noci

Noci

Perfette per lo spuntino di metà mattina e di metà pomeriggio, assicurano tanti grassi “buoni” Omega 3, che sostengono il buon funzionamento del sistema nervoso.

In più, giovano all’umore.

Apportano triptofano, aminoacido precursore della serotonina, indispensabile per gestire meglio irritabilità e nervosismo.

Sono ricche poi di minerali “anti fatica” come magnesio e potassio, preziosi per contrastare la stanchezza psicofisica e tenere a bada lo stress.

banana

Banana

Questo frutto è un’eccellente fonte sali minerali che aiutano a sostenere il sistema nervoso, in particolare di potassio e magnesio.

Inoltre, è una buona fonte di vitamine del gruppo B, come la vitamina B1 e B2 preziose per combattere l’affaticamento.

sardine

Sardine

Sono ottime fonti di grassi polinsaturi, tra cui i preziosi Omega 3, che sostengono il buon funzionamento del cervello.

Apportano, poi, vitamine del gruppo B utili per ricavare energia.

Assicura inoltre una quota di minerali tra cui fosforo e zinco, che aiutano a contrastare l'affaticamento.

spinaci

Spinaci

Assicurano triptofano, un amminoacido essenziale che favorisce la produzione di serotonina, l’ormone del benessere.

Contengono poi tante vitamine del gruppo B e minerali dall’azione miorilassante come il magnesio che aiutano ad affrontare con una marcia in più lo stress.

avena

Avena

Contiene un buon apporto di carboidrati a lento rilascio, utile per prevenire i cali di energia. 

Apporta poi una buona dose di minerali, in particolare potassio e magnesio e vitamine del gruppo B utili per combattere l’affaticamento.

L’avena è poi fonte di triptofano, utile per il buon funzionamento del sistema nervoso.


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In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

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Il piatto delle Feste per eccellenza vi stupirà: ecco perché.

Non è Capodanno senza il Cotechino con le lenticchie, un abbinamento tradizionale che, se mangiato alla mezzanotte, si dice porti fortuna e prosperità per l'anno nuovo.

Ma allora perché concederselo solo durante le Feste? Il Cotechino Modena IGP è un ottimo prodotto italiano che si presta perfettamente anche a ricette gourmet, da servire non solo durante la stagione fredda, soprattutto perché meno calorico di quanto si pensi.

In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

(Continua sotto la foto)

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Ogni anno, arriva puntuale il momento di scegliere il menu per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno. L’usanza (ma anche l’indubitabile bontà e gusto) vuole che il Cotechino sia sempre e comunque presente a tavola e, per abitudine, siamo soliti proporlo con i classici abbinamenti lenticchie e purea di patate. 

Ma per stupire parenti e amici sappiate che ci sono ricette raffinate e innovative che combinano insieme tradizione e modernità.

Proprio il Consorzio di tutela Zampone e Cotechino Modena IGP – che oggi conta 13 aziende, tra i principali produttori dei due prodotti insigniti dell’ambito riconoscimento “Indicazione Geografica Protetta” – ha deciso di lanciare una sfida ai consueti luoghi comuni.

E così, grazie al coinvolgimento dello chef Luca Marchini del ristorante stellato L’erba del Re di Modena, sono venuti fuori piatti insoliti e originali come il Cotechino croccante accompagnato con zabaione semi salato, cipolle all’aceto balsamico di Modena ed emulsione oppure la Pasta all’uovo con un ragù di Zampone, fondo bruno e cioccolato fondente.

Ricette che fanno venire l’acquolina ancora prima di sentire il profumino che sprigionano in pentola e – ottima notizia! – contrariamente ai pregiudizi, si possono gustare senza grandi sensi di colpa. Sì perché il Cotechino ha meno calorie di quanto si pensi: un etto corrisponde a circa 250 calorie, un apporto inferiore a quello di un piatto di pasta scondita ed equivalente a quello di una mozzarella. 

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Altro mito da sfatare: il colesterolo è presente in quantità simili a quello contenuto nel pollo o nella spigola e comunque inferiori a quelle presenti in tanti alimenti che consumiamo abitualmente come le uova, frutti di mare o formaggio grana.

Questo prodotto dalla lunga storia e tradizione – una miscela di carni suine ottenute dalla muscolatura striata, grasso suino, cotenna, sale e pepe intero e/o a pezzi – rispetto al passato, ha visto ridursi il contenuto di grassi e sodio e oggi è in linea con i suggerimenti della moderna scienza nutrizionale.

Lo dicono gli esperti, e in particolare le recenti analisi dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (ex INRAN ora CREA NUT): il Cotechino non solo ha un elevato contenuto di proteine nobili e un moderato contenuto di grassi (perché persi in parte con la cottura) ma anche più grassi insaturi rispetto a quelli saturi ed è ricco di vitamine del gruppo B e di minerali, soprattutto ferro e zinco.

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Si tratta poi di un prodotto costantemente controllato proprio perché tutelato da un Consorzio, ormai attivo da oltre 20 anni, che ne garantisce la produzione nel territorio previsto dal disciplinare (Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona e Rovigo), secondo l’originale e tradizionale ricetta (determinati ingredienti, proporzioni e spezie) e rispettando precise caratteristiche qualitative (colore, sapore e soprattutto un contenuto minimo di proteine e massimo di grassi).

E poi, ultimo ma non per importanza, da considerare la velocità di preparazione di questo piatto. Quanto quella di un piatto di pasta, tra ebollizione e cottura: proprio così. Grazie al packaging in alluminio della versione precotta, che richiede una cottura in acqua bollente, ci vogliono solo 20 minuti. Quindi, cos’altro aspettare? Se già state sognando un bel piatto di Cotechino fumante, il conto alla rovescia è già partito e da questo momento avrete meno di un quarto d’ora per sbizzarrivi!

Se volete cimentarvi in ricette alternative con il Cotechino Modena IGP – un prodotto la cui origine risale addirittura al Cinquecento – potete consultare la sezione ricette del sito web del Consorzio con un’ampia serie di proposte che vanno dal brunch all’aperitivo. 

Pubblicazione finanziata con la Legge Regionale dell’Emilia-Romagna n. 16/95