10 ristoranti da provare a Milano quest'inverno

ristoranti da provare milanoLight Sushi-Aspirin
In cerca di nuovi ristoranti da provare a Milano? Ne abbiamo selezionati 10 per accontentare i gusti di tutti e coprire tutte le zone della città.

Ritorno al Ristorante è un grande evento gastronomico ideato da TheFork per promuovere il ritorno ai piaceri della tavola (non di casa) in tutta sicurezza (e con sconti del 50% sul conto finale degli indirizzi aderenti all'iniziativa). Quale momento migliore dunque per andare alla ricerca di nuovi ristoranti da provare a Milano?

Eccone 10 per soddisfare i gusti di tutti.

10 ristoranti da provare a Milano

(Continua sotto la foto)

Crispi4

Crispi 4, tradizione milanese in Moscova

Un bistrot dall’atmosfera moderna e contemporanea, Crispi 4 gode di una location d’eccezione in una delle zone più chic di Milano, tra Moscova e Gae Aulenti.

Qui potrete gustare i piatti dello Chef Giovanni Erba, con proposte della tradizione meneghina come il risotto con l’ossobuco, ma anche ricette più originali come le Mezzelune burro salvia e pancetta.

Avo Brothers Isola, super food nel quartiere Isola

Amanti dell’avocado? Allora non potete farvi sfuggire questo indirizzo in Via Lambertenghi nel quartiere Isola di Milano.

Avo Brothers ha elaborato una proposta davvero unica, composta da Super Food e proposte vegetariane o vegane, senza però escludere i grandi classici della cucina d’oltreoceano come pancakes e hamburger.

Bokok

Bokok - cucina hongkonghese, Chinatown

Nel cuore della Chinatown milanese, Bokok è una new entry nel panorama dei ristoranti di cucina orientale, con specialità di Hong Kong come il pollo con salsa Gongbao o la zuppa cinese con pomodoro e uova.

L’ambiente è molto originale, un mix di industrial e moderno, con tanto di libri consultabili sparsi per il locale.

Tenoha

Tenoha, giapponese tradizionale sui Navigli

Shop, co-working e anche ristorante: Tenoha è un locale polivalente dall’animo orientale ed elegante.

In Via Vigevano, zona Navigli, qui troverete una cucina giapponese tradizionale che va ben oltre le solite proposte ed esplora i veri sapori di questa cultura gastronomica. L’ambiente è estremamente curato e di design.

Tony, cucina di pesce in Viale Certosa

Una super new entry nel panorama della ristorazione meneghina, in cui gustare piatti a base di pesce di prima qualità.

Tony punta sull’innovazione ma senza rinunciare ai sapori della tradizione.

Mare e montagna, nord e sud, “il segreto è l’equilibrio” è il motto di questo nuovissimo indirizzo.

Magnaki

Magnaki Arena, uramakeria di carne (più indirizzi)

Forse la novità più interessante degli ultimi mesi, Magnaki rivisita uno dei piatti più conosciuti e apprezzati della cucina giapponese in chiave mediterranea: un uramakeria di carne. In realtà la proposta va ben oltre i soli uramaki, con sashimi, tartare e tante altre sfiziosità come il tris di carne Kobe o i nigiri alla fiamma.

A Milano è presente in diverse zone: Moscova, Porta Romana, Gae Aulenti.

Les Pommes

Les Pommes, piatti della tradizione in Garibaldi

Una location fatta di geometrie e luci, con mattonelle esagonali a terra e elementi di design alle pareti.

Les Pommes è un ristorante davvero originale, tanto nella forma quanto nel contenuto: la cucina qui rivisita in chiave gourmet ricette tipiche della tradizione mediterranea.

Light Sushi-Aspirin

Light Sushi - Aspirin Lifestyle, giapponese in zona Isola

Nuovissima apertura in zona Isola con un concept molto affascinante.

Qui la cultura giapponese e quella italiana si incontrano non solo sul piano culinario ma anche su quello culturale: l’Aspirin nasce infatti come una libreria, con spazi dedicati al coworking e a eventi.

L’atmosfera moderna e orientaleggiante del Light Sushi vi trasporterà nelle terre del Sol Levante.

Regolanti

Regolanti, cucina di pesce in Gae Aulenti

A due passi da Gae Aulenti, Regolanti è il paradiso di chi ama la cucina di pesce pensata con ricette originali e innovative.

Dai Cappellacci del pastificio Marcello, con ripieno di ricciola ed estratto di pomodoro alla Ricciola scottata con pesto di salicornia e sedano marinato, un menù ricco di sfiziose proposte da gustare nella cornice di una sala dagli arredi moderni ed eleganti.

 

 

Ritorno al Ristorante è il più grande evento gastronomico dell'autunno 2020 ideato da TheFork con il sostegno di altri grandi marchi del settore come S. Pellegrino, main Partner dell’iniziativa, e Identità Golose.

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In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

Progetto-senza-titoloNatale Cotechino
Il piatto delle Feste per eccellenza vi stupirà: ecco perché.

Non è Capodanno senza il Cotechino con le lenticchie, un abbinamento tradizionale che, se mangiato alla mezzanotte, si dice porti fortuna e prosperità per l'anno nuovo.

Ma allora perché concederselo solo durante le Feste? Il Cotechino Modena IGP è un ottimo prodotto italiano che si presta perfettamente anche a ricette gourmet, da servire non solo durante la stagione fredda, soprattutto perché meno calorico di quanto si pensi.

In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

(Continua sotto la foto)

Cotechino Modena IGP_1_1

Ogni anno, arriva puntuale il momento di scegliere il menu per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno. L’usanza (ma anche l’indubitabile bontà e gusto) vuole che il Cotechino sia sempre e comunque presente a tavola e, per abitudine, siamo soliti proporlo con i classici abbinamenti lenticchie e purea di patate. 

Ma per stupire parenti e amici sappiate che ci sono ricette raffinate e innovative che combinano insieme tradizione e modernità.

Proprio il Consorzio di tutela Zampone e Cotechino Modena IGP – che oggi conta 13 aziende, tra i principali produttori dei due prodotti insigniti dell’ambito riconoscimento “Indicazione Geografica Protetta” – ha deciso di lanciare una sfida ai consueti luoghi comuni.

E così, grazie al coinvolgimento dello chef Luca Marchini del ristorante stellato L’erba del Re di Modena, sono venuti fuori piatti insoliti e originali come il Cotechino croccante accompagnato con zabaione semi salato, cipolle all’aceto balsamico di Modena ed emulsione oppure la Pasta all’uovo con un ragù di Zampone, fondo bruno e cioccolato fondente.

Ricette che fanno venire l’acquolina ancora prima di sentire il profumino che sprigionano in pentola e – ottima notizia! – contrariamente ai pregiudizi, si possono gustare senza grandi sensi di colpa. Sì perché il Cotechino ha meno calorie di quanto si pensi: un etto corrisponde a circa 250 calorie, un apporto inferiore a quello di un piatto di pasta scondita ed equivalente a quello di una mozzarella. 

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Altro mito da sfatare: il colesterolo è presente in quantità simili a quello contenuto nel pollo o nella spigola e comunque inferiori a quelle presenti in tanti alimenti che consumiamo abitualmente come le uova, frutti di mare o formaggio grana.

Questo prodotto dalla lunga storia e tradizione – una miscela di carni suine ottenute dalla muscolatura striata, grasso suino, cotenna, sale e pepe intero e/o a pezzi – rispetto al passato, ha visto ridursi il contenuto di grassi e sodio e oggi è in linea con i suggerimenti della moderna scienza nutrizionale.

Lo dicono gli esperti, e in particolare le recenti analisi dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (ex INRAN ora CREA NUT): il Cotechino non solo ha un elevato contenuto di proteine nobili e un moderato contenuto di grassi (perché persi in parte con la cottura) ma anche più grassi insaturi rispetto a quelli saturi ed è ricco di vitamine del gruppo B e di minerali, soprattutto ferro e zinco.

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Si tratta poi di un prodotto costantemente controllato proprio perché tutelato da un Consorzio, ormai attivo da oltre 20 anni, che ne garantisce la produzione nel territorio previsto dal disciplinare (Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona e Rovigo), secondo l’originale e tradizionale ricetta (determinati ingredienti, proporzioni e spezie) e rispettando precise caratteristiche qualitative (colore, sapore e soprattutto un contenuto minimo di proteine e massimo di grassi).

E poi, ultimo ma non per importanza, da considerare la velocità di preparazione di questo piatto. Quanto quella di un piatto di pasta, tra ebollizione e cottura: proprio così. Grazie al packaging in alluminio della versione precotta, che richiede una cottura in acqua bollente, ci vogliono solo 20 minuti. Quindi, cos’altro aspettare? Se già state sognando un bel piatto di Cotechino fumante, il conto alla rovescia è già partito e da questo momento avrete meno di un quarto d’ora per sbizzarrivi!

Se volete cimentarvi in ricette alternative con il Cotechino Modena IGP – un prodotto la cui origine risale addirittura al Cinquecento – potete consultare la sezione ricette del sito web del Consorzio con un’ampia serie di proposte che vanno dal brunch all’aperitivo. 

Pubblicazione finanziata con la Legge Regionale dell’Emilia-Romagna n. 16/95