Sapete quali sono i benefici del latte vegetale (che va tanto di moda)?
Si sente sempre più parlare del latte vegetale, una bevanda che assomiglia al latte ma che in realtà si ricava da estratti di piante.
Ne esistono diversi tipi, da quello d’avena a quello di mandorla, e non è detto che debba essere prerogativa solo dei vegani e di chi è intollerante al lattosio.
I latti vegetali infatti hanno tante proprietà e in base al frutto da cui sono estratti apportano diversi benefici.
Ecco quali sono le principali varianti del latte vegetale e quali sono i vantaggi di ognuno.
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Perché sostituire il latte vaccino?
Il latte della mucca è un alimento che non tutti possono consumare.
Chi è intollerante al lattosio, per esempio, deve evitarlo perché questo zucchero del latte non riesce a essere metabolizzato.
Ma non solo gli intolleranti dovrebbero eliminare il prodotto della mungitura animale dalla propria alimentazione: anche chi deve diminuire la quantità di grassi saturi e proteine animali dovrebbe limitarne il consumo.
Chi soffre di livelli di colesterolo alto farebbe bene a valutare la variante vegetale, molto più leggera e salutare proprio per via della mancanza di lattosio, grassi saturi e colesterolo.
Il latte vegetale è ricco di sostanze nutritive
Il latte derivato dalle piante presenta parecchie sostanze nutritive che contribuiscono al benessere generale.
Grassi buoni, ossia gli Omega 3, fibre vegetali, acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi sono fondamentali per il buon funzionamento del nostro organismo.
Anche le vitamine sono presenti, soprattutto quelle del gruppo B che si rivelano importantissime per il metabolismo, per il sistema nervoso e per il funzionamento del fegato.
Il latte di soia
Il latte di soia fornisce un buon apporto di proteine, in quantità e di qualità assai simile a quelle del latte vaccino.
Si tratta di un latte vegetale poco calorico, perfetto per chi sta seguendo alimentazioni ipocaloriche.
Ha un contenuto lipidico discreto, è ricco in acidi grassi Omega 3 e contiene pochi zuccheri, motivo per cui questa variante si addice anche a chi soffre di problemi di diabete.
Gli sportivi possono consumato prima o dopo l’attività fisica, in sostituzione degli integratori a base di aminoacidi.
Il latte di riso
Il latte di riso è la variante vegetale più leggera e facile da digerire.
Inoltre è quella dal sapore più dolce per via dell’elevata quantità di zuccheri, motivo per cui non andrebbe consumato da chi sta seguendo diete ipocaloriche.
Ha innumerevoli benefici, tra cui quello di regolarizzare la funzionalità intestinale, ma purtroppo contiene poche proteine nobili, molte meno rispetto al latte vaccino e in confronto ad altre varietà di vegetable milk.
Si può trovare latte di riso fortificato che ha un contenuto in calcio identico a quello del latte di mucca.
Per avere un maggior contenuto proteico, scegliete il mix di latte di riso + latte di mandorla: la quota proteica sarà buona, l’apporto di grassi insaturi discreto e l’indice glicemico non troppo elevato.
Latte di mandorla
Il latte di mandorla è la variante più ricca di grassi buoni, gli Omega 3.
Contiene poche calorie e molte vitamine, tra cui spicca la E, ed è un vero concentrato di micronutrienti ottimi per il benessere psicofisico.
Si può utilizzare per preparare dolci nelle stesse quantità in cui si utilizza il latte vaccino. Anche da aggiungere a centrifugati, frullati e milk shake di frutta e verdura va benissimo.
Se lo si sceglie con l'aggiunta di calcio, è indicato anche nell’alimentazione dei più piccoli.
Latte di miglio
Il latte di miglio è una bevanda ricca di carboidrati, calorie e proteine.
Un vero mix di nutrienti ottimi, insomma.
Ha anche molte vitamine del gruppo B, motivo per cui va bene per chi vuole tonificarsi e combattere stress e stanchezza.
Non è invece adatto per le diete a basso indice glicemico e per quelle ipocaloriche.
Latte di avena
Il latte di avena è la varietà vegetale con il maggior contenuto di fibre.
Rispetto alle altre bevande vegetali, la quota è di circa quattro volte maggiore.
Ha un alto contenuto di carboidrati e zuccheri che tuttavia è bilanciato dall’elevato livello di fibra, tra cui anche il beta glucano che aiuta ad abbassare i livelli di colesterolo.
Presenta poi molte vitamine del gruppo B, il che lo incorona ottimo latte vegetale adatto a tutti coloro che ricercano un buon connubio di salute e gusto.
Latte d’orzo
Il latte d’orzo presenta un discreto contenuto di carboidrati e di zuccheri e ha invece un basso apporto proteico e lipidico.
Queste caratteristiche ne fanno un ottimo integratore per gli sportivi, perfetto per idratare dopo l’attività fisica e per fornire zuccheri facilmente assimilabili durante le sessioni di fitness.
Contenendo glutine, non deve essere consumato dai celiaci.
Latte di cocco
Il latte di cocco va invece consumato con moderazione a causa dell’elevato contenuto di grassi saturi.
Si utilizza solitamente nella preparazione di dolci, di alcuni piatti asiatici (è molto presente nella cucina orientale) e viene consigliato anche in alcune diete per via dell’effetto saziante.
Spesso si mescola ad altre varietà di latte vegetale, come quello di soia per aumentarne l’apporto proteico.
Il latte vegetale è meglio per l’ambiente
Importante è anche il lato ecosostenibile del latte vegetale: provoca un minore impatto ambientale.
La richiesta di latte vaccino determina l’allevamento bovino, un’attività che ha un impatto molto alto sul Pianeta.
Grandi quantità di acqua e di terreni dedicati al foraggio determinano un'attività invasiva che produce un’elevata quantità di gas a effetto serra, il temibile CO2.
Il latte vegetale, invece, non essendo legato all’allevamento è meglio tollerato a livello ecosostenibile.
La sua produzione e il suo consumo sono quindi molto più ecologici.
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