E se vi dicessimo che il vostro prossimo segreto di bellezza sarà mangiare il Dragon Fruit?
Si chiama pitaya ma è più comunemente conosciuto come Dragon Fruit.
Un frutto tropicale simile a quello di un cactus la cui polpa è dolcissima, tonificante e rinfrescante.
Nonché ricca di sali minerali, sostanze nutritive benefiche e poverissimo di calorie.
Insomma: un super food a tutti gli effetti.
Ecco le proprietà che ve lo faranno amare.
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Che cos’è il Dragon Fruit
Il frutto del dragone, pitaya per chi si intende di botanica, è l’escrescenza commestibile di una pianta di cactus (Hilocereus) che viene coltivata soprattutto in Sud America e in Vietnam.
Questa varietà vegetale è caratterizzata da grandi fiori bianchi che si aprono di notte e durano soltanto un giorno.
I frutti sono eduli e in grado di apportare sostanze nutritive fondamentali per il benessere psicofisico.
Le varianti del Dragon Fruit
Esistono due varianti di questo frutto esotico, distinte solo per il colore della buccia. Rosso oppure giallo, mentre l’interno rimane invariato a polpa bianca con tanti minuscoli semini neri (anch’essi commestibili).
La varietà più diffusa è quella rossa a polpa bianca, di origine vietnamita.
La polpa ha una consistenza morbida e un gusto estremamente dolce.
Nonostante l’effetto zuccherino, questo frutto è ipocalorico e quindi adatto a diete dimagranti in cui non si intende rinunciare a una coccola gustosa.
Il Dragon Fruit a dieta: promosso
Il Dragon Fruit ha pochissime calorie quindi si può consumare tranquillamente in caso di diete ipocaloriche.
Dal punto di vista nutrizionale, ha un elevato contenuto di sali minerali quali fosforo e calcio e un’ottima concentrazione di fibre.
Grazie a queste e alle proprietà lassative del frutto, la pitaya è un valido stimolante dell’attività intestinale che favorisce un più rapido assorbimento dei grassi, scongiurando il gonfiore addominale.
Ha un basso contenuto di colesterolo e una minima quota di grassi (concentrati soprattutto nei suoi semi, ricchi di acidi grassi polinsaturi del tutto simili a quelli dell’olio extravergine di oliva).
Quando avete voglia di concedervi una delizia dolce e golosa, optate per il Dragon Fruit e non avrete pentimenti: l’effetto sulla psiche è pari a quello di un gelato alla crema ma le calorie sono davvero irrisorie.
Il Dragon fruit fa bene alla pelle
Il Dragon Fruit è molto ricco di vitamina C, sostanza fondamentale per stimolare la produzione di collagene.
Consumando pitaya, quindi, si fa scorta di collagene come se ci si fosse spalmati acido ialuronico puro sul viso.
Il risultato? Una pelle più elastica, morbida, liscia. In una parola: giovane!
Non mancano poi le vitamine del gruppo E, importanti per un aspetto sano e luminoso dell’epidermide.
Presenta anche un’elevata quantità di sostanze antiossidanti (tra cui le phytoalbumine e il betacarotene) e di licopene, utili a prevenire i radicali liberi e a contrastare l’invecchiamento cutaneo.
La pitaya è un’ottima fonte di probiotici e dunque mantiene viva e sana la flora batterica dell’intestino, fondamentale per una pelle radiosa e compatta.
Sappiamo bene come la pelle sia la cartina di tornasole che ci dice lo stato di salute interno dell’organismo, quindi il Dragon Fruit esercita i suoi benefici non solamente all’esterno ma proprio a partire da dentro.
Il suo consumo contrasta il rischio di patologie tumorali, di ipertensione, di diabete, di reumatismi, di malattie cardiovascolari e di infezioni dell’apparato urinario.
Come si mangia il Dragon Fruit
La pitaya si può consumare in tantissimi modi.
Gustata fresca è il massimo: basta tagliare a metà il frutto servendosi di un coltello ben affilato e poi gustarne la polpa con un cucchiaio, per sentirne il sapore al naturale che è già di per sé dolcissimo e voluttuoso.
C’è chi preferisce la versione "condita", quella che si ottiene aggiungendo alla polpa qualche goccia di lime spremuto e un pizzico di zucchero (ma in questo caso il frutto del dragone perderà le sue proprietà ipocaloriche).
Si può consumare la polpa e i fiori dell’Hilocereus anche cotti, serviti come verdura di contorno da insaporire con olio, sale e aceto.
Infine la pitaya può diventare l’ingrediente essenziale per la preparazione di cocktail e frullati.
Il drink più famoso a base di Dragon Fruit è l’agua de pitaya, dal sapore delicatissimo e molto rinfrescante.
Da sapere prima dell'uso
Onde evitare di spaventarsi senza motivo, è bene sapere che dopo il consumo di pitaya (in particolare quella a buccia rossa) si potrebbero trovare feci e urine colorate di scuro.
Non bisogna allarmarsi perché si tratta di un normale fenomeno causato dalla polpa del frutto che - come nel caso dei mirtilli o della barbabietola - scomparirà da solo nel giro di pochi giorni.
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