Dieta detox: tisane, tè e infusi più efficaci

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Zenzero, camomilla o tè verde: ecco i benefici di tè, tisane e infusi più comuni (da bere) per depurare l'organismo con la dieta detox

È dimostrato che infusi, tisane, té e bevande a base di erbe apportino benefici all'organismo, oltre che allo spirito.

Associati a un momento di relax, e in parallelo a una dieta detox, quando vengono bevuti con regolarità a seconda delle proprietà stimolano la digestione, il rilassamento muscolare e lo smaltimento delle tossine.

Ecco perché le tisane andrebbero bevute sempre, calde in inverno e nella loro variante fresca in estate.

**Infusi detox (e non solo): cosa bere per sgonfiarsi e dimagrire**

Ma quali sono le proprietà di ciascuna pianta, fiore o frutto? Eccole.

Dieta detox: cosa bere per depurare l'organismo

**10 bevande "strane" da bere per diventare più belli**

(Continua sotto la foto)

te verde

Tè verde 

È considerato la varietà di tè più salutare, in quanto rimedio naturale per numerosi disturbi: è un antiossidante che ritarda i segni dell'invecchiamento, ed è depurativo e digestivo in quanto aiuta a eliminare i liquidi in eccesso favorendo lo smaltimento dei grassi e delle tossine.

È inoltre ricco di vitamina A, vitamina B, vitamina C, fluoro, sodio e minerali, che rafforzano il sistema immunitario.

Tè allo zenzero 

Le proprietà di questa radice sono note da tempo, eppure solo recentemente il suo utilizzo è diventato comune nella nostra cucina.

Lo zenzero è capace di combattere e prevenire disturbi dello stomaco come la nausea, aiuta a digerire perché ha un effetto lenitivo sull'apparato digerente, grazie alla sua capacità di assorbire il cibo.

È anche considerato un ottimo alleato contro tosse e influenza. Per un effetto maggiore, provatelo in coppia col limone.

**5 proprietà dello zenzero che ve lo faranno amare alla follia**

Tisana alla liquirizia 

tè rosso

Tisana all'ortica 

Questa pianta, che cresce spontaneamente e che spesso viene estirpata come erbaccia, contiene molte sostanze nutrienti, come flavonoidi e acidi fenolici, fedeli antiossidanti.

L'infuso viene utilizzato per combattere la cistite e alleviare l'anemia.

È inoltre un tonico e ricostituente naturale grazie ai sali minerali e alle vitamine. Aiuta a ridurre i dolori articolari e a favorire la digestione e l'attività intestinale.

Tisana di melissa 

Quest'erba è considerata un'alleata del relax. Come la passiflora, la malva e la camomilla, è utile per preparare tisane rilassanti per contrastare ansia, agitazione e preoccupazioni. 

La melissa gode inoltre di ottime proprietà calmanti e sedative, utili in caso di tosse, raffreddore e influenza. 

Ha proprietà digestive e antidolorifiche, specie per quanto riguarda mal di stomaco e mal di testa. 

Tè rosso 

Conosciuto anche come Rooibos tea, questo infuso ha proprietà simili al tè nero: è antiossidante, brucia grassi e aiuta a ridurre il colesterolo e i rischi di problemi cardiovascolari. 

**Perché e come bere di più (per mantenersi più belli e in salute)**

camomilla

Tè nero

Il suo consumo regolare fa bene alle ossa (ne favorisce la densità minerale), ai denti (li protegge dalla placca e dalle carie) e al cuore, perché favorisce una maggiore dilatazione dei vasi sanguigni. 

Inoltre innalza le difese immunitarie e limita il colesterolo cattivo

Faccia però attenzione chi soffre di anemia e chi è vegetariano o vegano: il tè nero rallenta l'assorbimento del ferro, quindi meglio consumarlo lontano dai pasti. 

Tè alla menta

Ha proprietà multitasking: è lenivo, digestivo e aiuta a alleviare gonfiori e nausee. 

È suggerito a chi soffre di sindrome del colon irritabile, ma è utile anche contro i dolori muscolari e come bevanda rilassante. 

Camomilla 

È sicuramente l'infuso più conosciuto e diffuso per le sue proprietà rilassanti e lenitive. 

Favorisce la digestione e riduce le irritazioni e le infiammazioni. 

È la bevanda ideale da sorseggiare prima di andare a letto per dormire sonni tranquilli, ma viene utilizzata anche come impacco per gli occhi, per lenire il bruciore e per ridurre i disturbi respiratori. 

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In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

Progetto-senza-titoloNatale Cotechino
Il piatto delle Feste per eccellenza vi stupirà: ecco perché.

Non è Capodanno senza il Cotechino con le lenticchie, un abbinamento tradizionale che, se mangiato alla mezzanotte, si dice porti fortuna e prosperità per l'anno nuovo.

Ma allora perché concederselo solo durante le Feste? Il Cotechino Modena IGP è un ottimo prodotto italiano che si presta perfettamente anche a ricette gourmet, da servire non solo durante la stagione fredda, soprattutto perché meno calorico di quanto si pensi.

In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

(Continua sotto la foto)

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Ogni anno, arriva puntuale il momento di scegliere il menu per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno. L’usanza (ma anche l’indubitabile bontà e gusto) vuole che il Cotechino sia sempre e comunque presente a tavola e, per abitudine, siamo soliti proporlo con i classici abbinamenti lenticchie e purea di patate. 

Ma per stupire parenti e amici sappiate che ci sono ricette raffinate e innovative che combinano insieme tradizione e modernità.

Proprio il Consorzio di tutela Zampone e Cotechino Modena IGP – che oggi conta 13 aziende, tra i principali produttori dei due prodotti insigniti dell’ambito riconoscimento “Indicazione Geografica Protetta” – ha deciso di lanciare una sfida ai consueti luoghi comuni.

E così, grazie al coinvolgimento dello chef Luca Marchini del ristorante stellato L’erba del Re di Modena, sono venuti fuori piatti insoliti e originali come il Cotechino croccante accompagnato con zabaione semi salato, cipolle all’aceto balsamico di Modena ed emulsione oppure la Pasta all’uovo con un ragù di Zampone, fondo bruno e cioccolato fondente.

Ricette che fanno venire l’acquolina ancora prima di sentire il profumino che sprigionano in pentola e – ottima notizia! – contrariamente ai pregiudizi, si possono gustare senza grandi sensi di colpa. Sì perché il Cotechino ha meno calorie di quanto si pensi: un etto corrisponde a circa 250 calorie, un apporto inferiore a quello di un piatto di pasta scondita ed equivalente a quello di una mozzarella. 

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Altro mito da sfatare: il colesterolo è presente in quantità simili a quello contenuto nel pollo o nella spigola e comunque inferiori a quelle presenti in tanti alimenti che consumiamo abitualmente come le uova, frutti di mare o formaggio grana.

Questo prodotto dalla lunga storia e tradizione – una miscela di carni suine ottenute dalla muscolatura striata, grasso suino, cotenna, sale e pepe intero e/o a pezzi – rispetto al passato, ha visto ridursi il contenuto di grassi e sodio e oggi è in linea con i suggerimenti della moderna scienza nutrizionale.

Lo dicono gli esperti, e in particolare le recenti analisi dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (ex INRAN ora CREA NUT): il Cotechino non solo ha un elevato contenuto di proteine nobili e un moderato contenuto di grassi (perché persi in parte con la cottura) ma anche più grassi insaturi rispetto a quelli saturi ed è ricco di vitamine del gruppo B e di minerali, soprattutto ferro e zinco.

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Si tratta poi di un prodotto costantemente controllato proprio perché tutelato da un Consorzio, ormai attivo da oltre 20 anni, che ne garantisce la produzione nel territorio previsto dal disciplinare (Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona e Rovigo), secondo l’originale e tradizionale ricetta (determinati ingredienti, proporzioni e spezie) e rispettando precise caratteristiche qualitative (colore, sapore e soprattutto un contenuto minimo di proteine e massimo di grassi).

E poi, ultimo ma non per importanza, da considerare la velocità di preparazione di questo piatto. Quanto quella di un piatto di pasta, tra ebollizione e cottura: proprio così. Grazie al packaging in alluminio della versione precotta, che richiede una cottura in acqua bollente, ci vogliono solo 20 minuti. Quindi, cos’altro aspettare? Se già state sognando un bel piatto di Cotechino fumante, il conto alla rovescia è già partito e da questo momento avrete meno di un quarto d’ora per sbizzarrivi!

Se volete cimentarvi in ricette alternative con il Cotechino Modena IGP – un prodotto la cui origine risale addirittura al Cinquecento – potete consultare la sezione ricette del sito web del Consorzio con un’ampia serie di proposte che vanno dal brunch all’aperitivo. 

Pubblicazione finanziata con la Legge Regionale dell’Emilia-Romagna n. 16/95