Quali vitamine servono in estate (e in quali cibi trovarle)

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Combattono i gonfiori e difendono pelle e capelli. Ecco a cosa servono le vitamine in estate e in quali cibi trovarle

A cosa servono le vitamine in estate quando raffreddori e malanni sono solo un lontano ricordo?

In realtà il caldo e la maggiore esposizione al sole facilitano la comparsa di malesseri e disturbi di vario genere, tra cui la stanchezza e l’irritabilità. In questo periodo anche pelle e capelli diventano più fragili.

Ecco perché è fondamentale adeguare l'apporto di vitamine ai fabbisogni estivi.

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Le temperature elevate inoltre favoriscono disidratazione e gonfiori.

Per dare una mano all’organismo in questa stagione è fondamentale arricchire i menu di ogni giorno con cibi che forniscono un elevato contenuto di vitamine che sono coinvolte nel funzionamento dell’organismo. 

Ecco a cosa servono le vitamine in estate e i cibi in cui trovarle

(Continua dopo la foto)

Melone 1

Vitamina A, per una pelle sana tutta l'estate

Ha ottime proprietà antiossidanti che difendono la pelle dallo stress ossidativo, causato dai raggi UV.

Per assicurarsela a tavola è necessario puntare su cibi di colore rosso, giallo e arancione, come melone, anguria, albicocche, pesche e in tanti altri alimenti d‘origine vegetale ricchi di carotenoidi e su cibi che sono fonte di retinolo, come la carne di tacchino e le uova.

Vitamina C, contro i gonfiori

Questa vitamina, oltre a essere coinvolta nella produzione di collagene, favorisce la circolazione del sangue.

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Grazie poi alla sua azione antinfiammatoria, riduce il rischio di andare incontro a gonfiori e ritenzione.

Tra le principali fonti alimentari ci sono kiwi, limoni, anguria, lattuga, pomodori e tante altre varietà di vegetali di stagione in questo periodo.

uova

Vitamina B8, contro la caduta dei capelli

Chiamata anche biotina, la vitamina B8 è un’ottima alleata della pelle e della chioma e tra le vitamine da assicurarsi in estate è fondamentale.

Assicura infatti energia fisica e mentale indispensabile per affrontare con più sprint le giornate particolarmente calde d’estate.

Contrasta inoltre la caduta dei capelli perché stimola la produzione di cheratina.

Per farne scorta non fatevi mancare le verdure, le uova, i legumi e la frutta secca e abbinateli ad alimenti che forniscono zinco come il pesce che aiuta ad assimilarla. 

Vitamina E, per limitare i danni del sole

Aggiungete una manciata di mandorle o di altre varietà di frutta secca alle insalate oppure alla macedonia di frutta.

Sono tra le fonti maggiormente ricche di questa vitamina che vanta eccellenti proprietà antiossidanti.

I vantaggi? Aiuta a contrastare lo stress ossidativo causato dall’esposizione al sole.  

Photo Credits: Unsplash

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In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

Progetto-senza-titoloNatale Cotechino
Il piatto delle Feste per eccellenza vi stupirà: ecco perché.

Non è Capodanno senza il Cotechino con le lenticchie, un abbinamento tradizionale che, se mangiato alla mezzanotte, si dice porti fortuna e prosperità per l'anno nuovo.

Ma allora perché concederselo solo durante le Feste? Il Cotechino Modena IGP è un ottimo prodotto italiano che si presta perfettamente anche a ricette gourmet, da servire non solo durante la stagione fredda, soprattutto perché meno calorico di quanto si pensi.

In cerca di ricette sfiziose per Natale (e non solo)? Idee e miti da sfatare sul Cotechino Modena IGP

(Continua sotto la foto)

Cotechino Modena IGP_1_1

Ogni anno, arriva puntuale il momento di scegliere il menu per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno. L’usanza (ma anche l’indubitabile bontà e gusto) vuole che il Cotechino sia sempre e comunque presente a tavola e, per abitudine, siamo soliti proporlo con i classici abbinamenti lenticchie e purea di patate. 

Ma per stupire parenti e amici sappiate che ci sono ricette raffinate e innovative che combinano insieme tradizione e modernità.

Proprio il Consorzio di tutela Zampone e Cotechino Modena IGP – che oggi conta 13 aziende, tra i principali produttori dei due prodotti insigniti dell’ambito riconoscimento “Indicazione Geografica Protetta” – ha deciso di lanciare una sfida ai consueti luoghi comuni.

E così, grazie al coinvolgimento dello chef Luca Marchini del ristorante stellato L’erba del Re di Modena, sono venuti fuori piatti insoliti e originali come il Cotechino croccante accompagnato con zabaione semi salato, cipolle all’aceto balsamico di Modena ed emulsione oppure la Pasta all’uovo con un ragù di Zampone, fondo bruno e cioccolato fondente.

Ricette che fanno venire l’acquolina ancora prima di sentire il profumino che sprigionano in pentola e – ottima notizia! – contrariamente ai pregiudizi, si possono gustare senza grandi sensi di colpa. Sì perché il Cotechino ha meno calorie di quanto si pensi: un etto corrisponde a circa 250 calorie, un apporto inferiore a quello di un piatto di pasta scondita ed equivalente a quello di una mozzarella. 

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Altro mito da sfatare: il colesterolo è presente in quantità simili a quello contenuto nel pollo o nella spigola e comunque inferiori a quelle presenti in tanti alimenti che consumiamo abitualmente come le uova, frutti di mare o formaggio grana.

Questo prodotto dalla lunga storia e tradizione – una miscela di carni suine ottenute dalla muscolatura striata, grasso suino, cotenna, sale e pepe intero e/o a pezzi – rispetto al passato, ha visto ridursi il contenuto di grassi e sodio e oggi è in linea con i suggerimenti della moderna scienza nutrizionale.

Lo dicono gli esperti, e in particolare le recenti analisi dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (ex INRAN ora CREA NUT): il Cotechino non solo ha un elevato contenuto di proteine nobili e un moderato contenuto di grassi (perché persi in parte con la cottura) ma anche più grassi insaturi rispetto a quelli saturi ed è ricco di vitamine del gruppo B e di minerali, soprattutto ferro e zinco.

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Si tratta poi di un prodotto costantemente controllato proprio perché tutelato da un Consorzio, ormai attivo da oltre 20 anni, che ne garantisce la produzione nel territorio previsto dal disciplinare (Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona e Rovigo), secondo l’originale e tradizionale ricetta (determinati ingredienti, proporzioni e spezie) e rispettando precise caratteristiche qualitative (colore, sapore e soprattutto un contenuto minimo di proteine e massimo di grassi).

E poi, ultimo ma non per importanza, da considerare la velocità di preparazione di questo piatto. Quanto quella di un piatto di pasta, tra ebollizione e cottura: proprio così. Grazie al packaging in alluminio della versione precotta, che richiede una cottura in acqua bollente, ci vogliono solo 20 minuti. Quindi, cos’altro aspettare? Se già state sognando un bel piatto di Cotechino fumante, il conto alla rovescia è già partito e da questo momento avrete meno di un quarto d’ora per sbizzarrivi!

Se volete cimentarvi in ricette alternative con il Cotechino Modena IGP – un prodotto la cui origine risale addirittura al Cinquecento – potete consultare la sezione ricette del sito web del Consorzio con un’ampia serie di proposte che vanno dal brunch all’aperitivo. 

Pubblicazione finanziata con la Legge Regionale dell’Emilia-Romagna n. 16/95