Il principe Carlo parla della guarigione dal Coronavirus: «Proteggiamo il pianeta per i nostri figli e nipoti»
Il principe Carlo, 71 anni, si è ripreso dopo aver sofferto di una forma lieve di COVID-19, e in un'intervista con Sky News racconta come ha passato i giorni di malattia e avverte che il riscaldamento globale e i cambiamenti climatici sono le maggiori minacce per l'umanità.
L'erede al trono ha infatti condiviso le sue preoccupazioni sul fatto che potremmo «esporci a più pericoli» se non smettiamo di trascurare il pianeta e affrontare la perdita di biodiversità.
In videochiamata dalla sua casa in Scozia, dove si è trasferito con Camilla all'inizio della pandemia, il principe Carlo ha detto:
«Più erodiamo il mondo naturale, più distruggiamo quella che viene chiamata biodiversità, che è l'immensa diversità di vita: vita vegetale, vita degli alberi, via marina e tutto il resto».
(Continua sotto la foto)
Il principe Carlo spiega la relazione tra coronavirus e mondo della natura
Carlo è sempre stato un grande sostenitore dell'ambiente: il suo primo discorso a riguardo risale al 1968, quando di crisi climatica si parlava ben poco.
In occasione della giornata mondiale dell'ambiente, che ricorre proprio oggi, il principe ha parlato di equilibrio tra natura e umanità, analizzando quanto è importante pensare a come le nostre azioni avranno un impatto sulle generazioni future.
«Tutto ciò che ho cercato di fare negli ultimi cinquant’anni, l'ho fatto sempre pensando ai nostri figli e ai nostri nipoti» ha detto il figlio della Regina Elisabetta II.
«Quel che posso fare oggi è incoraggiare tutti noi a pensare in grande e agire adesso. Spero solo che, una volta passata questa crisi, si possa riflette e dare forma al mondo che vogliamo per noi stessi e per le future generazioni».
**20 buone abitudini di chi vive green: quant ne seguite?**
Il principe Carlo ha anche messo in evidenza che peso ha avuto la pandemia da coronavirus sulla situazione già delicata del nostro pianeta:
«Le minacce poste da questa terribile pandemia ci sono arrivate addosso all'improvviso e con pochissimo avvertimento. Ma la minaccia dei cambiamenti climatici, anche se è stata graduale, è una realtà devastante per molte persone e il loro sostentamento in tutto il mondo e il suo potenziale di distruzione supera di moltissimo quello del COVID-19».
«Oltre al Coronavirus, negli ultimi decenni abbiamo visto l'influenza aviaria, l'influenza suina, l'Ebola, la MERS, la SARS che sono tutte malattie zoonotiche, cioè originate da animali.
Più della metà di tutti i patogeni che colpiscono l'uomo proviene da animali - ha continuato il principe Carlo - Minacciare la relazione tra natura, mondo animale e umani rende più probabili pandemie, motivo per cui dobbiamo ristabilire l'equilibrio con il mondo naturale attraverso un'azione decisiva sui cambiamenti climatici e il ripristino della biodiversità».
«Sono stato fortunato a guarire»
Il principe Carlo stesso è stato uno dei primi reali, e l'unico dei Windsor, a essere risultato positivo al COVID-19 lo scorso aprile.
**Coronavirus: il principe Carlo è positivo**
A riguardo, durante l'intervista, lui stesso ha riconosciuto di essere stato «fortunato» a essersi ripreso dal coronavirus senza problemi.
«La mia guarigione mi ha reso ancora più determinato a spingere e incitare un cambiamento positivo nel mondo. Qualunque cosa io possa fare dietro le quinte lo farò».
E ancora: «Sono stato molto fortunato, ma in molti purtroppo non ce l'hanno fatta. Sono vicino a tutte le famiglie che hanno perso i loro cari».
© Riproduzione riservata