Meghan Markle: «Sono stata la persona più trollata del mondo»

L'implacabile attenzione negativa dei media sembra essere stata il motivo principale dietro la decisione del principe Harry e Meghan Markle di lasciare per sempre i loro ruoli ufficiali nella royal family.

Dall'inizio della loro relazione, infatti, Meghan ha infatti dovuto affrontare continue critiche (sessiste e razziste) da parte dei tabloid britannici e internazionali e la famiglia reale non è riuscita a proteggere la duchessa del Sussex da questi continui attacchi mediatici.

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In passato, Meghan Markle aveva già parlato dei pesanti risvolti che la copertura mediatica ha avuto sul suo benessere; ma ora Meghan è andata oltre, e ha raccontato che il dolore per il bullismo subito era «quasi insormontabile».

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Meghan è la persona più trollata del 2019

Il principe Harry e Meghan Markle hanno recentemente incontrato un tre liceali per un episodio del podcast, "Teenager Therapy", in occasione della Giornata mondiale della salute mentale.

Parlando degli abusi che ha subito online, Meghan ha detto:

«Mi è stato detto che sono stata la persona più trollata del mondo nel 2019, sia tra gli uomini che tra le donne. E pensare che per otto mesi di quel periodo non sono stata nemmeno esposta in pubblico per via della gravidanza e del bambino».

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«Quello che hanno scritto e detto su di me ha creato un dolore quasi insormontabile, è difficile capire come ci si sente se non ci passi: non importa se hai 15 o 25 anni, quando dicono cose false su di te è sempre dannoso per la tua salute mentale ed emotiva». 

Meghan ha continuato spiegando che però questo ha influenzato positivamente il lavoro che lei e il principe Harry svolgono per combattere lo stigma associato ai problemi di salute mentale.

«Sappiamo tutti come ci si sente ad avere i sentimenti calpestati, a sentirsi isolati.

Credo che il 90% delle persone sul pianeta Terra abbia subito qualche forma di trauma, qualche forma di perdita, qualche forma di dolore. 

Penso sia fondamentale essere in grado di parlare con le persone e capire che, anche se la nostra esperienza è unica per noi, e ovviamente può sembrare molto diversa da ciò che altre persone vivono quotidianamente, è pur sempre un'esperienza umana, e questo la rende universale».