The Post: i costumi di Meryl Streep nell’ultima pellicola di Spielberg
Tailleur, bluse con fiocco e caftani: curiosità e ispirazioni dal guardaroba della prima donna alla direzione del Washington Post
Una storia (vera) di giornalismo e politica, ma soprattutto una storia di emancipazione femminile nell’America dei primi anni ‘70. The Post, il nuovo film di Steven Spielberg in uscita nelle sale italiane il 1 Febbraio, racconta le vicende dei “Pentagon Papers” - i controversi documenti che provavano il gioco sporco degli Stati Uniti durante gli scontri in Vietnam - attraverso una delle figure fondamentali nel portare alla luce lo scandalo nascosto e insabbiato per anni. Si tratta di Katharine Graham, prima donna a dirigere una grande testata giornalistica nazionale in un’epoca dominata dal potere maschile.
A interpretare la pionieristica editrice del Washington Post è Meryl Streep, affiancata da Tom Hanks, nel ruolo di Ben Bradlee, testardo direttore del suo giornale. «La profondità con cui Meryl ha interpretato Katharine Graham è incredibile. Non so come abbia fatto, nonostante io sia il regista» ha affermato Spielberg.
Anche i costumi hanno fatto la loro parte. La costumista Ann Roth - una leggenda lei stessa, con oltre 60 anni di carriera alle spalle e un Oscar - non ha tralasciato alcun dettaglio. «La prima cosa che ho preso in considerazione è stata che i personaggi sono persone vere, quindi era possibile vedere cosa indossavano realmente. Abbiamo potuto consultare una quantità di fotografie». A ispirare gli abiti di scena sono stati anche alcuni volumi, tra cui l’autobiografia della Graham che le valse il premio Pulitzer.
La costume designer e il suo team non hanno copiato pedissequamente i look dell’epoca, ma li hanno considerati un punto di partenza, soprattutto per quanto riguarda i capi indossati dalla Streep, costruendo un guardaroba che rispecchiasse l'evoluzione del suo personaggio. Dai tailleur scuri indossati durante le riunioni alle bluse con fiocco, Key Graham col passare del tempo sembra sempre più a suo agio nei suoi abiti e nel suo ruolo di leader.
«Ann è un genio - ha affermato Meryl Streep a proposito del lavoro della costumista in The Post - Non riesco nemmeno a ricordare in quanti film ho lavorato con lei. Per Katharine avevamo molto materiale d’archivio su cui basarci, ma abbiamo discusso molto su come farla apparire. Era molto alta e questo le conferiva una sorta di grazia aristocratica. Aveva un portamento che intimidiva e che non lasciava trasparire la sua insicurezza, quindi abbiamo lavorato molto per esprimere questa sua caratteristica».
Tra le “chicche” della Roth troviamo anche alcuni abiti realizzati con un tessuto vintage di Gucci e il prezioso caftano che la Streep indossa quando convoca i suoi collaboratori a casa per decidere se pubblicare i Pentagon Papers.
The Post: le proposte moda ispirate ai look di Meryl Streep
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