Sa Su Phi: intervista alle founder del brand che parla alle donne (e ha stregato anche Miranda Priestley)

SA SU PHI: tre semplici sillabe per un nome che sembra avere fascinazioni lontane e invece ha un animo italianissimo. Tre sillabe che raccontano due donne e una visione: SA come Sara Ferrero, SU come Susanna Cucco; si legge "sasufi" e richiama il francese "ça suffit", ovvero, è abbastanza, siamo abbastanza.
Da questo semplice concetto è nato il brand di Sara e Susanna, due donne e due amiche, due carriere importanti e di successo nel mondo del management e della comunicazione ma divise, come quella di tante donne, nel perenne bilancio tra lavoro, famiglie, passioni e, ovviamente, mille responsabilità.
Da qui l'idea di creare un progetto, nel 2021, per quelle donne che, al mattino davanti all'armadio, vogliono scegliere e indossare qualcosa che le faccia sentire sicure, "powerful" e autentiche. Più che un marchio, una filosofia rivelata dalle donne che lo indossano, come amano definirlo loro stesso.
(Nella foto: Susanna Cucco e Sara Ferrero)
Materiali di altissima qualità, lavorati in laboratori e manifatture italiane, linee essenziali e pulite e una palette dove il colore diventa elemento espressivo e non solo puramente decorativo sono gli elementi distintivi di SA SU PHI.
Ma non solo... Guardando da vicino i capi e indossandoli si notano piccoli dettagli e "tricks" furbi": come la cintura dell'abito che segna il punto vita solo sul davanti ma non dietro, lasciando la silhoutte più pulita e slanciata o la morbida maglia con le maniche che si possono sfilare e portare libere o intorno al collo, tutti elementi che possono venire in mente solo a una donna che quegli abiti li porta tutti i giorni e sa cosa desidera da loro.
E se dal 2021, anno in cui è nato, a oggi ha raccolto in poco tempo una community affiatata e consapevole di donne che ne sposa i valori, ora il brand si prende una nuova soddisfazione: due look sono stati indossati da Meryl Streep, o meglio, Miranda Priestley, nel sequel de "Il Diavolo veste Prada".
In uno la Streep porta il cappotto Lauren color beige, nel secondo un intero outfit nei toni del grigio, composto da giacca e gonna a ruota in fresco di lana.
Grazia.it ha colto l'occasione per parlare con Sara e Susanna ed entrare nel mondo di SA SU PHI attraverso la loro voce:
Partiamo dal principio: avete un background e delle carriere di successo nel mondo del management e della comunicazione. Cosa vi ha spinto a creare Sa Su Phi?
«SA SU PHI nasce proprio dal desiderio di vestire donne come noi e come voi. La volontà di creare uno spazio in cui le nostre competenze potessero tradursi in un progetto autentico, al femminile, capace di coniugare estetica, etica e libertà espressiva. Dopo anni in ruoli manageriali e creativi, sentivamo l’urgenza di dare voce a un nuovo modo di fare moda più consapevole, responsabile e personale. Così abbiamo deciso di costruire un brand che non fosse solo un prodotto, ma un manifesto di identità e visione: un brand di donne dedicato alle donne».
Essere imprenditrici e donne in Italia è molto complicato. Nel percorso di creazione del brand quali sono state le difficoltà in cui vi siete imbattute?
«Abbiamo incontrato alcune sfide che spesso si sono tradotte in opportunità: dalla volontà di rimanere autonome e non accedere ad investitori esterni, alla fatica di affermare un progetto guidato che parte da zero in un sistema ancora spesso dominato da logiche dei grandi gruppi. Ma il vero ostacolo più grande è stato rompere le aspettative su come “dovrebbe” essere un brand fondato da donne. Abbiamo scelto di non scendere a compromessi sulla qualità, sulla trasparenza della filiera e sul nostro linguaggio visivo anche se questo ha significato muoverci più lentamente, ma in modo più solido e coerente».
Tra i pezzi di Sa Su Phi, c'è un capo a cui siete particolarmente affezionate o che ha una storia particolare?
«Tra i nostri pezzi preferiti ci sono senz’altro i maglioni in puro cashmere a 8 fili, un perfetto equilibrio tra comfort avvolgente e rigore architettonico. Sono capi che durano nel tempo e parlano di una femminilità sicura ma anche avvolgenti. Amiamo anche il nostro suiting, pensato per le nostre donne per affermare la propria presenza con forza e autenticità. Ogni completo è un invito a riscrivere le regole, esprimendo sé stesse con eleganza e consapevolezza. Non a caso è stato scelto anche da Miranda Priestly, simbolo intramontabile di determinazione e individualità».
La notizia di questi giorni è che due vostri look sono "apparsi" sul set de "Il Diavolo veste Prada 2", film attesissimo che uscirà l'anno prossimo. Com'è nata questa "collaborazione"?
«È stata una sorpresa emozionante anche per noi. Uno stylist americano che ci segue da tempo ci ha contattate per un progetto top secret, senza svelare troppo. Solo in un secondo momento abbiamo scoperto che si trattava del sequel di “Il Diavolo veste Prada”. Vedere i nostri look sul set di un film così iconico è stato un riconoscimento straordinario, soprattutto perché dimostra quanto il nostro linguaggio estetico risuoni con la donna a cui ci rivolgiamo—una donna forte, consapevole, raffinata. Meryl Streep, sia come attrice che attraverso il suo personaggio, ne rappresenta un’espressione amplificata e perfetta. In questi anni siamo riuscite a consolidare la nostra presenza come brand apprezzato e scelto da numerose donne del panorama fashion, dal mondo dell’arte e dell’impresa. Essere oggi rappresentate così non solo ci rispecchia profondamente, ma ci gratifica e conferma il valore del percorso che abbiamo intrapreso».
Da donne e imprenditrici qual è la vostra visione sull'attuale situazione della moda italiana e cosa consigliereste a delle giovani che vorrebbero lavorare in questo campo?
«La moda italiana sta vivendo un momento di transizione: si avverte la necessità di rinnovare il sistema in modo da ritornare ad essere più snelli e vicini al consumatore finale senza perdere la tradizione. Serve più coraggio nell’investire in idee nuove, soprattutto quando più spazio alle donne. Alle giovani che vogliono entrare in questo settore diciamo: siate radicali ma concrete, abbiate una visione chiara ma non abbiate paura di sbagliare. E soprattutto: costruite relazioni sane, perché la moda non è solo immagine ma è sistema, persone, lavoro quotidiano».
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Maglioni Fair Isle: i più belli da puntare quest'inverno (+ qualche idea su come abbinarli in modo chic)
Arriva dicembre e, puntualmente, gli Ugly Christmas sweaters tornano a fare capolino nel nostro guardaroba, ma c’è un altro capo che possiamo scegliere per entrare a pieno nel mood delle feste.
Parliamo dei maglioni Fair Isle: quei modelli in stile nordico, realizzati con un’antica tecnica di lavorazione a maglia, che si distinguono per i loro motivi geometrici multicolor. Un’alternativa sicuramente meno divertente e spiritosa, ma di certo molto più versatile.
Eh sì, perché come ci dimostrano quotidianamente le trend setter, i maglioni Fair Isle si prestano a infinite possibilità di styling e a differenza dei pullover natalizi possono essere sfruttati con più facilità anche dopo la fine delle feste.
Che siano modelli girocollo o a collo alto, anche solo abbinati a un paio di jeans dal fondo leggermente svasato e a delle pumps con il tacco possono diventare degli ottimi partner in crime anche in quelle occasioni che richiedono look stilosi e ricercati.
Ma per dare vita a mise ancora più confortevoli e calde, si possono provare, ad esempio, anche con dei pantaloni a gamba ampia, con degli stivaletti con il tacco largo, insieme a un paio di guanti in pelle e magari a qualche altro accessorio in maglia.
E se vi state chiedendo quali sono i modelli più belli da regalarsi adesso e sfruttare fino alla fine dell’inverno, non temete, abbiamo selezionato noi alcuni dei maglioni Fair Isle più trendy che si trovano adesso in circolazione.
In lana o in cashmere, dai colori neutri e delicati o dalle fantasie più accese: ecco una mini selezione di proposte a cui non saprete resistere.
Maglioni Fair Isle: 7 modelli da aggiungere alla shopping list
MASSIMO DUTTI Maglione Fair Isle girocollo
Credits: massimodutti.net
ZARA Maglia jacquard con scollo tondo
Credits: zara.com
VERONICA BEARD Maglione Fair Isle in misto lana
Credits: mytheresa.com
MANGO Pullover jacquard con collo rotondo
Credits: shop.mango.com
MAJE Maglione Fair Isle a collo alto
Credits: it.maje.com
LEVI’S Maglione girocollo con motivo Fair Isle
Credits: levi.com
POLO RALPH LAUREN Pullover girocollo in lana e cashmere
Credits: mytheresa.com
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"IN & OUT": 6 trend da lasciare nel 2025 e 6 da tenere d’occhio nel 2026

Avete presente il detto "anno nuovo, vita nuova"? Esprime un concetto che certamente possiamo applicare con facilità al guardaroba, luogo che spesso subisce, durante l'anno, diverse modifiche sull'onda di trend più o meno passeggeri.
Al giorno d'oggi infatti, epoca densa di stimoli provenienti da ogni dove, capita di innamorarsi di capi, accessori, forme e fantasie che si rivelano purtroppo destinati ad avere vita breve.
Nel 2025 ne abbiamo visti trionfare parecchi, dalle ballerine in rete ai pois, passando per l'egemonia del colore bordeaux e il dilagare dei pantaloni a palazzo.
Che ne sarà di questi must-have durante il prossimo anno? Scopritelo subito: date un'occhiata ai nostri in&out, ovvero ai 6 trend del 2025 che saluteremo per accoglierne altrettanti di nuovi e in linea con le passerelle Primavera-Estate 2026.
1. Monocromo vs Color Block
Iniziamo con un tocco di colore, anzi con più di uno, perché il 2026 ci suggerisce di lasciare il monocromo dalla testa ai piedi per accedere il look con un delizioso effetti color block, ovvero a blocchi di colore. Un mix da realizzare con capi diversi o scegliendo fantasie molto definite e sfruttando anche gli accessori come scarpe e borse.
Abito lungo senza maniche, H&M.
Credits: hm.com
Vestito color block in cotone, OLTRE.
Credits: Oltre.com
2. Bordeaux vs Rosso
Restiamo in tema colore con una nuance che ha dominato la scena negli ultimi 12 mesi (e forse più), il bordeaux. Colore raffinato e sempre piacevole, lascerà però il passo al rosso che già stiamo gustando sulle passerelle e sui look street style che spopolano sui social.
Borsa Valérie piccola, JACQUEMUS.
Credits: Jacquemus.com
Borsa Fendi Spy Mini in pelle, FENDI.
Credits: Fendi.com
3. Pois vs Principe di Galles
Dai colori passiamo alle fantasie. I pois sono un grande classico che va e viene, forse non passando mai veramente di moda. Nel 2025 li abbiamo visti in tutte le salse e per il 2026 ci prepariamo a sostituirli con un pattern più formale e maschile, il Principe di Galles. Più misurato e forse serioso, conquisterà non solo capispalla e completi ma anche capi meno tradizionali, come ad esempio una jumpsuit.
Tuta a pois, MANGO.
Credits: Mango.com
Tuta con motivo a quadri Principe di Galles, NORMA KAMALI.
Credits: Mytheresa.com
4. Ballerine in rete vs "Sneakerine"
Alaïa le ha lanciate e tutti, diciamolo, le hanno copiate a ruota: le ballerine in rete sono state un pezzo significativo di questo ultimo anno ma, come spesso accade per i trend più spammati, non saranno più uno dei pezzi più in voga durante il 2026.
Al posto loro, forse lo troverete strano, arrivano delle sneakers. A una seconda occhiata potete capire perché: con le ballerine queste "sneakerine" (il modello firmato Louis Vuitton porta proprio questo nome) condividono la leggerezza nella forma e nella calzata.
Ballerine Fishnet, ALAÏA.
Credits: Mytheresa.com
Calzatura Sneakerina scamosciata con elementi in Monogram, LOUIS VUITTON.
Credits: Louisvuitton.com
5. Pantaloni palazzo vs Balloon pants
«Certi amori non finisco, fanno dei giri immensi e poi ritornano» canta Antonello Venditti: anche il vostro amore per i pantaloni a palazzo forse non finirà, ma andrà a farsi un giro altrove lasciando lo spazio a un modello nuovo e del tutto diverso.
Quale? Il modello balloon, ovvero a palloncino sul fondo, che può essere elasticato o dotato di coulisse.
Pantaloni a palazzo in lana, WEEKEND MAX MARA.
Credits: Weekendmaxmara.com
Pantaloni balloon effetto pelle, PINKO.
Credits: Pinko.com
6. Blazer oversize vs Blazer cropped
Chiudiamo la rassegna con un pezzo ormai di casa in molti guardaroba, il blazer oversize. Quello con le spalline, le maniche, insomma tutto abbondante. Ecco vi è piaciuto, lo avete indossato (anche se non è esattamente il capo più "donante") e ora vi appresterete a salutarlo, per sostuirlo – ironia della sorte – con una versione agli antipodi.
Il nuovo blazer del 2026 sarà cropped, ovvero corto in linea con la vita o al massimo con la parte alta del fianco, e anche abbastanza giusto in fatto di linea e taglia.
Blazer oversize boxy fit Bea, THE FRANKIE SHOP.
Credits: Luisaviaroma.com
Blazer cropped doppiopetto con frange applicate, SISLEY.
Credits: Sisley.com
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Come abbinare il rosso in questa stagione? 5 idee da Instagram (perfette per le feste e non solo)
Non solo a Natale, il rosso è il colore perfetto per rendere un po' più speciali anche i look quotidiani.
Certo, ciò non toglie che sia la nuance ideale per questi giorni di festa, ma limitarlo al solo periodo natalizio sarebbe un vero peccato.
Ma c'è un "però": seppur glamour e affascinante, questo colore può risultare difficile da portare ed è proprio per questo che sapere come abbinare il rosso può rivelarsi fondamentale per riuscire a valorizzarlo al meglio, anche nella vita di tutti i giorni.
E chi meglio delle trend setter può aiutarci a trovare gli spunti giusti e a scovare nuovi abbinamenti ad altissimo tasso di glamour da copiare alla prima occasione!
Noi scorrendo il nostro feed di Instagram abbiamo già trovato 5 idee interessanti su come indossare alla perfezione questo colore. Ecco 5 abbinamenti super da provare adesso o anche dopo la fine della stagione delle feste.
5 idee da Instagram su come abbinare il rosso
Il modo più furbo per indossare il rosso e ottenere un look da 10 e lode senza bisogno di impegnarsi troppo è uno solo: indossarlo con il nero. E anche un semplice outfit come questo, composto da mini abito in maglia rosso, stivali neri al ginocchio e mini bag coordinata, può diventare la scelta ideale persino in questi giorni di festa, non credete?
Una combo dal successo assicurato? Il mix “rosso + grigio” regala sempre grandi soddisfazioni e difficilmente ci stanca. Specialmente nelle giornate più fredde, serve solo un maglione rosso a collo alto, da portare con una gonna midi grigia in lana e degli stivaletti neri, per ottenere una mise comoda, calda e super stilosa.
Un altro abbinamento con cui non si sbaglia mai è quello che vuole il rosso abbinato al beige. E basta un maglione beige con lavorazione a trecce, una gonna midi rossa a stampa check e degli stivali al ginocchio marroni per avere un look versatile e adatto a ogni impegno in agenda.
Un’altra idea su come abbinare il rosso quest’inverno? Indossate una semplice maglia total red con un paio di pantaloni in velluto bordeaux e dei mocassini dello stesso colore: comfort e stile saranno garantiti h24.
E provate a indossare un lupetto rosso con una gonna in pelle marrone e delle Mary Jane argentate. Anche se a prima vista questo mix può sembrare un po’ azzardato, in realtà non è niente male e merita sicuramente una chance.
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10 abiti favolosi per Capodanno (rigorosamente sotto i 50 euro)

Chi l'ha detto che per fare il pieno di strass e lustrini e trovare un outfit favoloso per Capodanno sia necessario dilapidare il budget mensile? Noi no di certo.
Anzi, proprio per smentire questo "luogo comune" che non condividiamo affatto, siamo andate alla ricerca di soluzioni cheap & chic e abbiamo scovato alcune "chicche" sotto i 50 euro che vi salveranno, in un colpo solo, look e portafoglio.
Parliamo di abiti, naturalmente, ossia la scelta più furba e veloce, specialmente quando non sappiamo che cosa indossare e non abbiamo voglia di pensare a mix particolari. Basterà aggiungere infatti un paio di slingback, una pochette elegante e sopra una faux fur e il risultato sarà senz'altro super!
Su quale modello puntare? Beh, ce n'è per tutti i gusti! Midi, corti o lunghi. In velluto, in raso o ricoperti di strass e paillettes. A manica lunga o sleeveless, dalla silhouette più classy o preppy.
I colori? Immancabili rosso o burgundy, nero e blu navy, ma anche color bronzo e bianco sanno regalare le party vibes di cui abbiamo bisogno.
Che cosa aspettate a scegliere il vostro?
Abiti per Capodanno: i modelli più belli (sotto i 50 euro)
Abito midi in velluto, ZARA (€ 49,95)
Credits: zara.com
Minidress di paillettes, RESERVED (€ 49,99)
Credits: reserved.com
Mini abito in maglia con cristalli, PRIMARK (€ 20)
Credits: primark.com
Vestito midi satin, PULL&BEAR (€ 45,99)
Credits: pullandbear.com
Abito con spalline sottili e strass, STRADIVARIUS (€ 39,99)
Credits: stradivarius.com
Minidress rosso in tessuto jacquard, H&M (€ 34,99)
Credits: 2.hm.com
Abito in maglia con volant, TALLY WEiJL (€ 29,99)
Credits: tally-wejil.com
Vestito midi asimmetrico con drappeggi, BERSHKA (€ 29,99)
Credits: bershka.com
Abito midi con glitter, PARFOIS (€ 49,99)
Credits: parfois.com
Longdress asimmetrico con drappeggio e fiore applicato, MANGO (€ 45,99)
Credits: shop.mango.com
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