Miu Miu è ancora il brand numero 1 secondo Lyst. Vi raccontiamo il perché del suo successo


Se seguite le notizie legate alla moda avrete sicuramente sentito parlare, nei giorni scorsi, dell'ultima pubblicazione del Lyst Index, ovvero la classifica trimestrale che basandosi sulle ricerche, sulle vendite e sui fenomeni virali a mezzo social, decreta quali sono i brand di maggiore successo.
I dati relativi al secondo trimestre del 2025 hanno portato una piccola novità rispetto alla classifica precedente anche se, più che di una novità, si tratta di un ritorno ai dati del 2024.
Dati che al primo posto davano Miu Miu, che dopo un piccolo periodo al secondo (era stato a quanto pare momentaneamente sorpassato da Loewe) è tornato a prendersi il titolo di hottest brand, di marchio del momento.
La notizia non stupirebbe considerato il background di Miu Miu, ma un po' di sorpresa tende comunque a generarla vista la pesante crisi che sta interessando il settore del lusso.
In un panorama che vede marchi prestigiosi perdere percentuali importanti di fatturato, la seconda amatissima griffe del Gruppo Prada non solo rimane a galla (forte anche della propria posizione finanziaria), ma conquista sempre più le masse.
Desiderabile e copertissimo, il mondo Miu Miu inanella un successo dopo l'altro e poco importa se l'ultima testimonial scelta ha fatto storcere il naso ai puristi del brand, le scelte di Miuccia Prada si continuano a rivelare vincenti.
Se chi la ama ne capisce appieno il perché, chi non mastica il pradese e osserva da distante gli slanci creativi della Signora potrebbe chiedersi, giustamente, il perché di tutto questo hype nei confronti del marchio.
E noi siamo qui per tentare di dare una risposta anzi, più di una. Ecco 5 ragioni per cui, secondo noi, Miu Miu è il brand più desiderabile del momento.
1. Un DNA unico

Miuccia Prada al termine della sfilata Miu Miu Primavera-Estate 2020.
Credits: Getty Images
Partiamo da un elemento imprescindibile che mette subito i proverbiali puntini sulle i: Miu Miu è una creazione di Miuccia Prada.
Lanciato nel 1993, il marchio che molti considerano l'etichetta "giovane" del Gruppo Prada ed è stato in realtà definito, dalla sua stessa creatrice, come quello più immediato, più istintivo e naif, che rispecchia la creatività e il senso per la moda, per molti considerato inarrivabile, della signora Prada.
Se aggiungiamo poi che nel brand c'è il nome stesso – derivante dal soprannome d'infanzia di Miuccia Prada (che veniva chiamata dai familiari proprio Miu Miu) - della sua fondatrice, emerge quanto questo ne rispecchi la fantasia.

Miuccia Prada posa insieme a (da sinistra) Zoe Cassavetes, Massy Tadjedin, Giada Colagrande, Lucrecia Martel e Maya Sansa in occasione della premiere di una serie Miu Miu Women's Tales alla 69esima Mostra del Cinema di Venezia, nel 2012.
Credits: Getty Images
Ma oltre la moda, in queste due paroline, c'è di più: c'è la passione di Prada per l'arte e la sua voglia di promuoverla, che rivivono alla perfezione da oltre 15 anni nella serie di cortometraggi Miu Miu Women's Tales. Ci sono un fattore emozionale e un contesto culturale che vanno oltre il semplice vestire.
2. Le proposte originali

Il finale della sfilata Miu Miu Autunno-Inverno 2013/14.
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Ma qual è il senso di questa moda targata Miuccia Prada? L'originalità è un elemento trainante: sulle passerelle di Prada quanto di Miu Miu si assiste sempre alla comparsa o alla reinterpretazione di uno o più elementi in un modo mai visto prima.
La capacità di unire passato e futuro, di ripensare a linee, forme o accostamenti cromatici è una costante.

Close-up su un paio di boat shoes di Miu Miu.
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Anche la destinazione d'uso di un capo, un accessorio o semplicemente un materiale viene spesso sovvertita.
La scarpa da barca cambia silhouette, le ballerine si arricchiscono di lacci e cinghie, sulle borse compaiono scoubidou e cimette da barca: intuizioni originali che diventano subito virali, e che vengono copiate non solo dai soliti del fast fashion ma anche da molti marchi del lusso.

Close-up su un paio di ballerine Miu Miu e su una borsa del brand decorata con charms.
Credits: Getty Images
3. La femminilità mai scontata

Un look sulla passerella Miu Miu Autunno-Inverno 2020/2021.
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Una costante nelle collezioni di Miu Miu è una nota femminile.
Talvolta celata, talvolta strillata, vive attraverso tagli e forme prese anche dal passato: tubini, gonne e giacche che evocano gli anni Cinquanta o i Sessanta, micro gonne con pieghe in stile college, reggiseni appuntiti.
La donna è al centro, ma non la si osserva mai attraverso la lente di un cliché: è lei ad affermarsi, ad avere il controllo della situazione.

Un look sulla passerella Miu Miu Autunno-Inverno 2025/26.
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Lo spazio per il bon-ton, i cristalli e i gioielli c'è sempre, ma lascia emergere lo spirito ribelle.

Un paio di scarpe sulla passerella Autunno-Inverno 2020/21 di Miu Miu.
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4. Personalità batte perfezione

Un look sulla passerella Miu Miu Primavera-Estate 2022.
Credits: Getty Images
Parlare di ribellione non può che condurci a questo punto, a quello in cui evidenziamo una delle caratteristiche che rende Miu Miu un brand diverso da tanti altri brand: il fatto di promuovere più la ricerca a di una forma espressiva personale che il voler incarnare un preciso ideale di bellezza.

Un look sulla passerella Miu Miu Primavera-Estate Primavera-Estate 2024.
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Sulle passerelle di Miu Miu, complice uno styling studiato ad arte (opera della talentuosa Lotta Volkova), vengono promossi la naturalezza, il disordine dell'essere se stessi.
Un colletto fuori e uno no, strati che si invertono, cinture che si annodano: simboli di espressione e non di emulazione.

Un dettaglio dalla passerella Miu Miu Autunno-Inverno 2020/21.
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5. Ambassador d'eccezione

Gwendoline Christie sulla passerella della collezione Cruise 2019 di Miu Miu.
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Chiude la nostra analisi per punti quello dedicato alle celebrities e ai volti legati al marchio. Sono nomi spesso di nicchia, che rispecchiano canoni di bellezza, arti e talenti differenti.

Da sinistra: Meggy Gyllenhaal, Chloë Sevigny ed Emma Corrin.
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Dalle campagne ai red carpet e i photocall degli eventi più importanti arrivando alle passerelle, i casting di Miu Miu sorprendono perché guardano oltre i limiti.
Come quando nel bel mezzo di una sfilata donna appare Willem Dafoe o quando, impensabilmente, tra attrici (del calibro di Hilary Swank) e modelle (come Cara Delevigne), ritrovi anche una dottoressa cinese, settantenne e grande fan del marchio, che l'ha conosciuta – e reclutata per sfilare – attraverso i social network.

Da sinistra in passerella: Sarah Paulson, Willem Defoe e Qin Hulian, medico e top client del marchio.
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