Il brand lancia un messaggio forte e lo fa direttamente in passerella
Non solo maglia, non solo colore: protagonista dell'ultimo show di Missoni è la reazione. Una reazione che nasce da ciò che accade attorno a noi, a partire dalle innumerevoli marce per i diritti delle donne delle scorse settimane.
La collezione per l'Autunno-Inverno 2017/18 si trasforma quindi in un messaggio veicolato dall'alta manifattura dei capi e dalla loro naturale positività.
I simboli sono importanti

Missoni è da sempre uno dei brand, se non il brand, attento a valori umani che vanno oltre i capi e le passerelle. Una famiglia molto unita che lavora insieme giorno dopo giorno da più generazioni e che sa sempre raccontare storie positive.
Per le ultime uscite le modelle indossano un semplice e ampio maglione lavorato a maglia.
Due i simboli che li definiscono: quello del femminismo, per sottolineare l'impegno e il valore degli ultimi movimenti sociali contro una politica e una società che tende a dimenticarsene, e due cuori che coprono il seno, simbolo della censura ai tempi di Instagram e dei social network.

#Pussyhat per rompere il silenzio

A ogni posto a sedere corrisponde un berretto, è di colore rosa e riprende la forma del pussyhat, cappellino in maglia diventato vero e proprio simbolo delle proteste femminili dell'ultimo periodo.
Quello di Missoni è un messaggio semplice e diretto: rompere i muri, rompere le barriere e, soprattutto, raccontare una solidarietà di cui la moda deve farsi portavoce.
Il finale è un invito a rimanere

Uno dei momenti che accomuna tutti gli show è quello finale: dopo l'applauso e l'uscita del designer, i presenti si alzano rapidamente dai loro posti e si dirigono correndo verso l'uscita. Un'altra sfilata, un appuntamento, un evento. C'è sempre qualcosa che li porta da un'altra parte.
Quello che succede da Missoni è un invito a rimanere. Al termine della sfilata Angela Missoni fa la sua uscita sulla passerella circondata da tutta la famiglia, parla a un microfono in maniera chiara e sincera e invita il pubblico a raggiungerla, a dimostrare che il mondo della moda è unito e senza paura ed è pronto a difendere i diritti delle donne così come quelli dei più deboli.
"People have the power" suona ad alto volume e i presenti, commossi, si avviano al centro della sala.
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