Milano Fashion Week: cos'è successo nel terzo giorno di sfilate Primavera-Estate 2026

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Giovedì di sfilate a Milano: da Max Mara a Prada, da Emporio Armani, per la prima volta senza il Signor Armani, a Moschino, scoprite il best of di questa terza giornata

Proseguono gli appuntamenti in calendario alla Milano Fashion Week e il giovedì è per tradizione il giorno che vede salire in passerella alcuni dei più grandi nomi della moda Italiana.
La sveglia suona da Max Mara, che abbandona le linee tradizionali per un esercizio di maggiore slancio, fatto di silhouette e materiali che mostrano un nuovo piglio romantico.

Una delle parole chiave della giornata è senza dubbio creare: inteso come costruire, sulla passerella di Anteprima, oppure come rivisitazione, scomporre e rimettere insieme, come sulla passerella di Boss.
A rimettere insieme le cose, specialmente quelle che pretendono l'uso di materiali di recupero, è Moschino: Adrian Appiolaza omaggia l'animo più anticonformista del marchio giocando a rendere l'ordinario straordinario.

C'era grande attesa per il nuovo capitolo firmato Miuccia Prada e Raf Simons: una collezione che, intitolata Body fo Composition, vuole dichiaratamente essere una risposta al sovraccarico della cultura contemporanea – un processo di distillazione, di selezione attraverso gli abiti.

Scoprite di seguito gli appuntamenti che hanno scandito questa terza giornata di sfilate Primavera-Estate 2026 a Milano.

Max Mara si ispira al Rococò

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Max Mara Primavera-Estate 2026.
Credits: Getty Images

Il primo appuntamento della giornata è come da tradizione con Max Mara, che per la Primavera-Estate 2026 si ispira al Rococò e alla figura di Madame de Pompadour, icona non solo di eleganza ma anche simbolo di intelligenza e anticonformismo. Il suo spirito libero e creativo rivive nei contrasti estetici che salgono in passerella: linee precise che incontrano volumi, balze che come foglie, piume e fiori rendono ampi e leggeri i capi. Una leggerezza che si rivede anche nella palette cromatica, fatta di grigi e verdi delicati, tocchi di bianco, avorio e cipra che si abbinano a un classico e mai noioso nero.

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Max Mara Primavera-Estate 2026.
Credits: Getty Images

Genny e le curve imprevedibili

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Genny Primavera-Estate 2026.
Credits: Courtesy Press Office

Un'estetica sensuale e naturale è alla base della collezione Primavera-Estate 2026 di Genny. Sarah Cavazza Facchini, anima creativa del brand, guarda alle forme dell'orchidea Phalaenopsis e all’opera Light Into Life di Marc Quinn che fa da sfondo alla passerella sulla quale attraverso capi morbidi e linee sinuose si instaura un dialogo sulla bellezza delle forme femminili. Curve imprevedibili è il titolo di questa sfilata, che include tessuti leggeri come organza e pizzo Chantilly, dettagli asimmetrici, plissé e colori delicati ma fermi: bianco, verde, rosa cipria, azzurro e salmone, con i quali si fonde una stampa floreale all-over intrecciata al motivo Block chain simbolo del marchio.

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Genny Primavera-Estate 2026.
Credits: Courtesy Press Office

Boss, l'incontro tra ordine e disordine

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Boss Primavera-Estate 2026.
Credits: Getty Images

Funzionalità, semplicità e precisione sono i concetti che vengono reinterpretati nella collezione Primavera-Estate 2026 di Boss, intitolata The BOSS Paradox. In che cosa consiste il paradosso? Nel creare contrasti che danno vita a un equilibrio tra ordine e disordine. L'ispirazione per Marco Falcioni, direttore creativo di Boss, arriva dal design industriale tedesco degli anni Sessanta, dal minimalismo che si riflette nelle linee geometriche e nelle silhouette sartoriali liberate però da un richiamo all'arte contemporanea e al mondo della danza. Ambiti in apparenza distanti che, mischiandosi, danno vita a una perfetta armonia.

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Boss Primavera-Estate 2026.
Credits: Getty Images

Anteprima e l'arte di costruire

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Anteprima Primavera-Estate 2026.
Credits: Courtesy Press Office

Per la collezione Primavera-Estate 2026 Izumi Ogino, direttrice creativa di Anteprima, fa coppia con lo scultore miniaturista giapponese Takahiro Iwasaki. Incentrata sul tema della fragilità e dell'atto di costruire, la sfilata indaga la capacità di trasformare le debolezze in forza, di riconoscere la bellezza nel disordine: le modelle sfilano su una passerella fatta di sassi, in un percorso accidentato, non privo di buche e abbracciato da transenne, tutti elementi che evocano appieno l'idea del work in progress. Ma non è un cantiere tradizionale, piuttosto una rivisitazione resa poetica dai colori, dalle stampe (che riproducono le opere zen di Iwasaki) e dalle texture, sulle quali c'è ampia sperimentazione con l'utilizzo di fili riciclati, filati metallici e tessuti traslucidi.

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Anteprima Primavera-Estate 2026.
Credits: Courtesy Press Office

Prada, dove utility wear e femminilità si incontrano

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Prada Primavera-Estate 2026.
Credits: Getty Images

Il guardaroba della Primavera-Estate 2026 secondo Miuccia Prada e Raf Simons è fatto di contrasti e di contaminazioni. Guardando al mondo dell'utility wear, l'ambito più giusto per trovare un vestire moderno che ben si coniughi ai tempi che stiamo vivendo, la coppia creativa più attesa di questa terza giornata di sfilate (o forse dell'intera Milano Fashion Week) punta su capi che si trasformano, che si modellano attorno al corpo svelandolo in un modo nuovo.

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Prada Primavera-Estate 2026.
Credits: Getty Images

Il concetto di uniforme quotidiana tanto caro a Prada si veste di citazioni molto femminili, come le ruches o i toni cromatici che ci portano in una dimensione romantica, dove l'atto di volersi vestire – divertendosi nel farlo – continua ad avere un valore.

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Prada Primavera-Estate 2026.
Credits: Getty Images

Emporio Armani: un applauso per Re Giorgio

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Emporio Armani Primavera-Estate 2026.
Credits: Getty Images

Il tema del viaggio tanto caro a Giorgio Armani torna nella prima collezione firmata Emporio che sale in passerella dalla scomparsa del proprio fondatore. Non si tratta però dell'atto di partire ma di quello di tornare: quel momento preciso in cui si rientra da una vacanza e si assaporano ancora vividi i ricordi dei momenti trascorsi. Precisa e perfettamente in stile Armani, anche nella scelta della palette cromatica neutra ma luminosa, la collezione Primavera-Estate 2026 si chiude con un finale emozionante, un lungo applauso di saluto.

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Emporio Armani Primavera-Estate 2026.
Credits: Getty Images

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Emporio Armani Primavera-Estate 2026.
Credits: Getty Images

Moschino: il nuovo lusso? Riciclare

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Moschino Primavera-Estate 2026.
Credits: Courtesy Press Office

Adrian Appiolaza, direttore creativo di Moschino, guarda ai concetti di riutilizzo e di riciclo, perfettamente in linea con la tradizione ironica e anticonformista che ha da sempre contraddistinto il marchio e il suo fondatore, Franco Moschino. Materiali umili e quotidiani, come legno, corda, plastica riciclata, diventano abiti e accessori che sorprendono come autentiche creazioni artigianali. L'ordinario diventa straordinario: un sacco di patate si trasforma in un abito elegante, pile di quotidiani in borse.

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Moschino Primavera-Estate 2026.
Credits: Courtesy Press Office

Sulla passerella Primavera-Estate 2026 c'è la voglia di trasformare ma non solo: c'è anche la volontà di omaggiare un pezzo di storia, attraverso la t-shirt con la scritta Niente ideata da Moschino nel 1992 che torna oggi in collezione (in collaborazione con il progetto eBay Endless Runway, i cui proventi andranno al Camera Moda Fashion Trust) come simbolo di una moda circolare.

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Moschino Primavera-Estate 2026.
Credits: Courtesy Press Office

Roberto Cavalli e l'ossessione per l'oro

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Roberto Cavalli Primavera-Estate 2026.
Credits: Courtesy Press Office

Si intitola proprio così, Gold obsession, la collezione Primavera-Estate 2026 di Roberto Cavalli, ed è dedicata non solo a un metallo, un colore, ma a un vero e proprio stile. Fausto Puglisi, direttore creativo del marchio, compie un viaggio a ritroso nelle epoche che hanno segnato l'arte mediante l'utilizzo di questa abbagliante materia che da sempre, a partire dalla figura di Cleopatra, ha incarnato un'idea di femminilità forte e libera.

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Roberto Cavalli Primavera-Estate 2026.
Credits: Courtesy Press Office

Lo è anche la sua donna in passerella, vestita di silhouette leggere e fluide, di plissé e dettagli lucenti oltre che simbolici. Come il serpente, icona dello stile Cavalli e sinonimo di energia vitale, che decora borse e tacchi in modo sinuoso.

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Maglioni Fair Isle: i più belli da puntare quest'inverno (+ qualche idea su come abbinarli in modo chic)

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I maglioni Fair Isle tornano a conquistare il guardaroba invernale. Scoprite nella nostra mini selezione i modelli più belli da regalarsi ASAP.

Arriva dicembre e, puntualmente, gli Ugly Christmas sweaters tornano a fare capolino nel nostro guardaroba, ma c’è un altro capo che possiamo scegliere per entrare a pieno nel mood delle feste.

Parliamo dei maglioni Fair Isle: quei modelli in stile nordico, realizzati con un’antica tecnica di lavorazione a maglia, che si distinguono per i loro motivi geometrici multicolor. Un’alternativa sicuramente meno divertente e spiritosa, ma di certo molto più versatile.

Eh sì, perché come ci dimostrano quotidianamente le trend setter, i maglioni Fair Isle si prestano a infinite possibilità di styling e a differenza dei pullover natalizi possono essere sfruttati con più facilità anche dopo la fine delle feste.

Che siano modelli girocollo o a collo alto, anche solo abbinati a un paio di jeans dal fondo leggermente svasato e a delle pumps con il tacco possono diventare degli ottimi partner in crime anche in quelle occasioni che richiedono look stilosi e ricercati.

Ma per dare vita a mise ancora più confortevoli e calde, si possono provare, ad esempio, anche con dei pantaloni a gamba ampia, con degli stivaletti con il tacco largo, insieme a un paio di guanti in pelle e magari a qualche altro accessorio in maglia.

E se vi state chiedendo quali sono i modelli più belli da regalarsi adesso e sfruttare fino alla fine dell’inverno, non temete, abbiamo selezionato noi alcuni dei maglioni Fair Isle più trendy che si trovano adesso in circolazione.

In lana o in cashmere, dai colori neutri e delicati o dalle fantasie più accese: ecco una mini selezione di proposte a cui non saprete resistere.

Maglioni Fair Isle: 7 modelli da aggiungere alla shopping list

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MASSIMO DUTTI Maglione Fair Isle girocollo 

Credits: massimodutti.net

Zara

ZARA Maglia jacquard con scollo tondo

Credits: zara.com

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VERONICA BEARD Maglione Fair Isle in misto lana

Credits: mytheresa.com

Mango

MANGO Pullover jacquard con collo rotondo

Credits: shop.mango.com

Maje

MAJE Maglione Fair Isle a collo alto

Credits: it.maje.com

Levi’s

LEVI’S Maglione girocollo con motivo Fair Isle

Credits: levi.com

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POLO RALPH LAUREN Pullover girocollo in lana e cashmere

Credits: mytheresa.com

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"IN & OUT": 6 trend da lasciare nel 2025 e 6 da tenere d’occhio nel 2026

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Anno nuovo, nuove tendenze: scoprite quali sono i 6 trend del 2025 da salutare nel 2026 e con cosa li andremo a rimpiazzare

Avete presente il detto "anno nuovo, vita nuova"? Esprime un concetto che certamente possiamo applicare con facilità al guardaroba, luogo che spesso subisce, durante l'anno, diverse modifiche sull'onda di trend più o meno passeggeri.

Al giorno d'oggi infatti, epoca densa di stimoli provenienti da ogni dove, capita di innamorarsi di capi, accessori, forme e fantasie che si rivelano purtroppo destinati ad avere vita breve.

Nel 2025 ne abbiamo visti trionfare parecchi, dalle ballerine in rete ai pois, passando per l'egemonia del colore bordeaux e il dilagare dei pantaloni a palazzo.

Che ne sarà di questi must-have durante il prossimo anno? Scopritelo subito: date un'occhiata ai nostri in&out, ovvero ai 6 trend del 2025 che saluteremo per accoglierne altrettanti di nuovi e in linea con le passerelle Primavera-Estate 2026.

1. Monocromo vs Color Block

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Iniziamo con un tocco di colore, anzi con più di uno, perché il 2026 ci suggerisce di lasciare il monocromo dalla testa ai piedi per accedere il look con un delizioso effetti color block, ovvero a blocchi di colore. Un mix da realizzare con capi diversi o scegliendo fantasie molto definite e sfruttando anche gli accessori come scarpe e borse.


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Abito lungo senza maniche, H&M.
Credits: hm.com

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Vestito color block in cotone, OLTRE.
Credits: Oltre.com

2. Bordeaux vs Rosso

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Restiamo in tema colore con una nuance che ha dominato la scena negli ultimi 12 mesi (e forse più), il bordeaux. Colore raffinato e sempre piacevole, lascerà però il passo al rosso che già stiamo gustando sulle passerelle e sui look street style che spopolano sui social.


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Borsa Valérie piccola, JACQUEMUS.
Credits: Jacquemus.com

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Borsa Fendi Spy Mini in pelle, FENDI.
Credits: Fendi.com

3. Pois vs Principe di Galles

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Dai colori passiamo alle fantasie. I pois sono un grande classico che va e viene, forse non passando mai veramente di moda. Nel 2025 li abbiamo visti in tutte le salse e per il 2026 ci prepariamo a sostituirli con un pattern più formale e maschile, il Principe di Galles. Più misurato e forse serioso, conquisterà non solo capispalla e completi ma anche capi meno tradizionali, come ad esempio una jumpsuit.

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Tuta a pois, MANGO.
Credits: Mango.com

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Tuta con motivo a quadri Principe di Galles, NORMA KAMALI.
Credits: Mytheresa.com

4. Ballerine in rete vs "Sneakerine"

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Alaïa le ha lanciate e tutti, diciamolo, le hanno copiate a ruota: le ballerine in rete sono state un pezzo significativo di questo ultimo anno ma, come spesso accade per i trend più spammati, non saranno più uno dei pezzi più in voga durante il 2026.

Al posto loro, forse lo troverete strano, arrivano delle sneakers. A una seconda occhiata potete capire perché: con le ballerine queste "sneakerine" (il modello firmato Louis Vuitton porta proprio questo nome) condividono la leggerezza nella forma e nella calzata.

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Ballerine Fishnet, ALAÏA.
Credits: Mytheresa.com

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Calzatura Sneakerina scamosciata con elementi in Monogram, LOUIS VUITTON.
Credits: Louisvuitton.com

5. Pantaloni palazzo vs Balloon pants

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«Certi amori non finisco, fanno dei giri immensi e poi ritornano» canta Antonello Venditti: anche il vostro amore per i pantaloni a palazzo forse non finirà, ma andrà a farsi un giro altrove lasciando lo spazio a un modello nuovo e del tutto diverso.

Quale? Il modello balloon, ovvero a palloncino sul fondo, che può essere elasticato o dotato di coulisse.

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Pantaloni a palazzo in lana, WEEKEND MAX MARA.
Credits: Weekendmaxmara.com

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Pantaloni balloon effetto pelle, PINKO.
Credits: Pinko.com

6. Blazer oversize vs Blazer cropped

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Chiudiamo la rassegna con un pezzo ormai di casa in molti guardaroba, il blazer oversize. Quello con le spalline, le maniche, insomma tutto abbondante. Ecco vi è piaciuto, lo avete indossato (anche se non è esattamente il capo più "donante") e ora vi appresterete a salutarlo, per sostuirlo – ironia della sorte – con una versione agli antipodi.

Il nuovo blazer del 2026 sarà cropped, ovvero corto in linea con la vita o al massimo con la parte alta del fianco, e anche abbastanza giusto in fatto di linea e taglia.

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Blazer oversize boxy fit Bea, THE FRANKIE SHOP.
Credits: Luisaviaroma.com

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Blazer cropped doppiopetto con frange applicate, SISLEY.
Credits: Sisley.com

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I 10 fashion moments che non dimenticheremo di questo 2025

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Debutti, addii, novità e tormentoni virali: ecco quali sono i dieci momenti-moda che non dimenticheremo di questo 2025

In un mondo dinamico come quello della moda, riassumere un anno di avvenimenti selezionandone appena dieci di memorabili non è impresa facile. Per tirare le somme di questo 2025 e prepararci ad accogliere un nuovo anno però, abbiamo fatto un viaggio a ritroso nei dodici mesi appena trascorsi per rivivere quelli che sono stati effettivamente i momenti che difficilmente potremo dimenticare.

L'anno che stiamo per salutare ci ha dato tanto e, per certi versi, tolto altrettanto. Un anno fatto di attesi debutti alla direzione creativa di grandi brand, ma anche di addii a posizioni di altrettanto rilievo oltre che a personalità che hanno disegnato in modo indelebile il fashion system.

Tra acquisizioni inaspettate (e che avremmo definito improbabili) e trailer che anticipano un 2026 non privo di adrenalina, scoprite con noi quali sono i 10 momenti che hanno definito il mondo della moda nel 2025 e che non smetteremo di ricordare.


I dieci momenti moda indimenticabili di questo 2025

1. Il trailer de Il diavolo veste Prada 2

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Iniziamo da uno momento destinato a figurare tra i più memorabili del 2026, l'uscita del sequel de Il Diavolo veste Prada. Il nuovo film, in uscita il 1° maggio in Italia, è stato anticipato da un primo trailer che non è certo passato inosservato e che ha visto prendere forma quello che, per quasi vent'anni, è stato il desiderio di molti fashion-cinefili: il ritorno di Miranda Priestly e Andy Sachs nei cinema.

2. La Birkin di Jane Birkin protagonista di un'asta da record

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Della Birkin, una delle borse più amate prodotte dalla griffe francese Hermès, se ne parla spesso, ma questa, appartenuta a Jane Birkin – e che rappresenta uno dei primi esemplari mai prodotti – è entrata ancor più di diritto sul podio delle notizie. Il motivo? Essere stata battuta all'asta, organizzata da Sotheby's a una cifra mai vista prima: oltre 10 milioni di dollari.


3. Prada acquista Versace

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Miuccia Prada e Donatella Versace.
Credits: Getty Images

Forse se ce lo avessero detto qualche anno fa non l'avremmo creduto possibile, ebbene il 2025 è stato l'anno in cui Donatella Versace ha lasciato, dopo 28 anni, la direzione creativa del marchio fondato dal fratello Gianni. E non solo: ad acquisirlo, in un'operazione del valore di circa 1,25 miliardi di euro, è stato il Gruppo Prada.


4. Matilde Lucidi, nuova stella delle passerelle

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Matilde Lucidi sulla passerella Primavera-Estate 2026 di Dior.
Credits: Getty Images

La passerella Primavera-Estate 2026 di Dior ha segnato il debutto alla direzione creativa di Jonathan Anderson. E non solo. Perché tra le modelle scelte per l'occasione c'era lei, Matilde Lucidi. Segni particolari? Figlia di Bianca Balti, grande nome italiano delle passerelle. Diciotto anni e attitudine decisamente all'altezza, Matilde è diventata subito uno dei volti del 2025.


5. L'esordio di Demna Gvasalia da Gucci (con un film)

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Da un esordio all'altro, questa volta siamo in casa Gucci con l'approdo di Demna Gvasalia alla direzione creativa. Un inizio, il suo, che ha coinvolto i divi del grande schermo. Demi Moore, Edward Norton, Ed Harris, Elliot Page, Keke Palmer, Alia Shawkat (e molti altri volti celebri) hanno dato vita alla collezione Primavera-Estate 2026 del designer in The Tiger, cortometraggio diretto da Spike Jonze.

6. Julia Roberts e il cardigan-tributo a Luca Guadagnino

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Julia Roberts a Venezia.
Credits: Getty Images

Tra i momenti memorabili entra di diritto anche la Mostra del Cinema di Venezia, ma non per un red carpet che non scorderemo. Il look che rimarrà nelle nostre menti è un look di arrivo: quello indossato da Julia Roberts e caratterizzato da un cardigan con ritratti del regista Luca Guadagnino che l'ha vista come protagonista.

7. Grace Wales Bonner nominata direttrice creativa di Hermès

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Un ritratto della designer Grace Wales Bonner.
Credits: Getty Images

Torniamo in ambito direttori creativi per citare una novità importante che ci ha portato questo 2025: la scelta di Grace Wales Bonner come direttrice creativa della linea uomo di Hermès. La nomina di Wales Bonner, che succede a Véronique Nichanian che ha ricoperto questo ruolo per 37 anni, fa di lei la prima donna afrodiscendente a occuparsi del design di una prestigiosa casa di moda europea.


8. Anna Wintour lascia la direzione di Vogue America

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Anna Wintour, per 37 anni alla direzione dell'edizione americana di Vogue.
Credits: Getty Images

Non solo direttori creativi che lasciano la poltrona: una di quelle più ambite, quella della direttrice di Vogue America, ha visto un cambio inaspettato. Dopo 37 anni nel ruolo, Anna Wintour ha annunciato un passo indietro. Al suo posto (anche se con il ruolo, diverso, di Head of Content e riportando sempre a Wintour) Chloe Malle, volto di una generazione diversa pronta a guidare il celebre magazine verso nuovi orizzonti.

9. Il debutto di Matthieu Blazy da Chanel

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Un'immagine della sfilata Primavera-Estate 2026 di Chanel.
Credits: Getty Images

Da ricordare l'esordio di Matthieu Blazy da Chanel, un momento che segna più di un semplice debutto perché delinea un capitolo nuovo e molto importante per la Maison parigina. Grande successo per la sua prima sfilata, quella Primavera-Estate 2026, che si pone come un nuovo inizio ricco di legami con il passato, ma meno didascalici e più contemporanei.

10. L'addio a Giorgio Armani

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Giorgio Armani in passerella per il finale della sfilata Haute Couture 2023.
Credits: Getty Images

Al primo posto, nella lista delle cose che non dimenticheremo, c'è il fatto che questo 2025 ci ha portato via un uomo che ha dedicato la propria vita alla ricerca del bello e alla moda, divenendone il Re assoluto. Giorgio Armani, ideatore e fondatore dell'omonimo marchio, si è spento il 4 settembre all'età di 91 anni, lasciando spazio a molti tributi che ne hanno omaggiato la grandezza, come l'emozionante sfilata tenutasi a Palazzo Brera durante la Milano Fashion Week e regalandoci cinquant'anni di carriera unici nel loro genere.

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Come abbinare il rosso in questa stagione? 5 idee da Instagram (perfette per le feste e non solo)

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Avete una passione per questo colore ma non sapete mai come indossarlo al meglio? Ecco 5 idee su come abbinare il rosso in modo impeccabile.

Non solo a Natale, il rosso è il colore perfetto per rendere un po' più speciali anche i look quotidiani.

Certo, ciò non toglie che sia la nuance ideale per questi giorni di festa, ma limitarlo al solo periodo natalizio sarebbe un vero peccato.

Ma c'è un "però": seppur glamour e affascinante, questo colore può risultare difficile da portare ed è proprio per questo che sapere come abbinare il rosso può rivelarsi fondamentale per riuscire a valorizzarlo al meglio, anche nella vita di tutti i giorni.

E chi meglio delle trend setter può aiutarci a trovare gli spunti giusti e a scovare nuovi abbinamenti ad altissimo tasso di glamour da copiare alla prima occasione!

Noi scorrendo il nostro feed di Instagram abbiamo già trovato 5 idee interessanti su come indossare alla perfezione questo colore. Ecco 5 abbinamenti super da provare adesso o anche dopo la fine della stagione delle feste.

5 idee da Instagram su come abbinare il rosso

Il modo più furbo per indossare il rosso e ottenere un look da 10 e lode senza bisogno di impegnarsi troppo è uno solo: indossarlo con il nero. E anche un semplice outfit come questo, composto da mini abito in maglia rosso, stivali neri al ginocchio e mini bag coordinata, può diventare la scelta ideale persino in questi giorni di festa, non credete?

Una combo dal successo assicurato? Il mix “rosso + grigio” regala sempre grandi soddisfazioni e difficilmente ci stanca. Specialmente nelle giornate più fredde, serve solo un maglione rosso a collo alto, da portare con una gonna midi grigia in lana e degli stivaletti neri, per ottenere una mise comoda, calda e super stilosa.

Un altro abbinamento con cui non si sbaglia mai è quello che vuole il rosso abbinato al beige. E basta un maglione beige con lavorazione a trecce, una gonna midi rossa a stampa check e degli stivali al ginocchio marroni per avere un look versatile e adatto a ogni impegno in agenda.

Un’altra idea su come abbinare il rosso quest’inverno? Indossate una semplice maglia total red con un paio di pantaloni in velluto bordeaux e dei mocassini dello stesso colore: comfort e stile saranno garantiti h24.

E provate a indossare un lupetto rosso con una gonna in pelle marrone e delle Mary Jane argentate. Anche se a prima vista questo mix può sembrare un po’ azzardato, in realtà non è niente male e merita sicuramente una chance.