Vintage e tradizione: un viaggio nei tessuti iconici di Bolzano e nei suoi mercatini


Se c’è una cosa che chiunque ami la moda – o anche solo la osservi – sa bene, è che questo mondo vive di un equilibrio vibrante tra tradizione e modernità. È come una danza in cui il passato offre solide radici mentre il presente si esprime con audacia e creatività.
Quando la moda raggiunge il suo apice, ci regala istantanee del nostro tempo: nei tessuti, nei colori, nelle stampe che raccontano ossessioni, sogni e ansie, ma anche strategie per interpretare un mondo sempre più complesso.
E proprio questa sua natura dinamica rende la moda unica. È un’industria che costruisce ponti verso il futuro senza dimenticare di muoversi sulle fondamenta del presente. I designer più visionari, privi di percorsi definiti, si avventurano in un terreno inesplorato: idee, artigianalità e stile si intrecciano in un racconto senza tempo.
Negli ultimi anni c’è da dire però che il "vintage" ha conosciuto una rinascita straordinaria, trasformandosi da scelta di nicchia a tendenza dominante. Non è solo un omaggio al passato, ma una risposta alla ricerca di unicità e sostenibilità.

Immagine tratta dalla mostra Sguardi d'intesa - La moda fotografata dalle donne
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Capispalla, borse, accessori: ogni pezzo vintage racconta una storia, portando con sé il fascino di un’epoca e la qualità di una manifattura che il tempo non ha scalfito. Oltre al suo valore estetico, il vintage è diventato un simbolo di consumo consapevole, in un’era in cui la moda cerca di ridurre il suo impatto ambientale.
È un modo per celebrare il patrimonio artigianale e, al tempo stesso, reinterpretare lo stile in chiave personale. Così, indossare un capo vintage non è solo una scelta di stile, ma anche un gesto che guarda al futuro con sensibilità e rispetto per ciò che è stato.
In un mondo veloce, e frenetico pieno di cambiamenti come quello della moda, c'è un capo che però parla un linguaggio universale: il Loden. Non un semplice cappotto, ma un tessuto leggendario. La sua storia comincia tra le montagne del Tirolo e le Dolomiti, dove i pastori intrecciavano la lana delle pecore locali, creando un materiale destinato a sfidare i secoli.
Loden, dal termine tedesco lodo che significa “balla di lana” o “tessuto grezzo”, porta con sé il fascino delle sue origini, radicato nelle mani che lo lavoravano con pazienza per renderlo resistente, caldo e impermeabile.

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Oggi, questo tessuto si reinventa, accogliendo lana merino e cashmere, ma la sua essenza resta intatta. È un capo “jolly”, versatile come pochi: si adatta a stili diversi, da quello casual a quello più sofisticato, sempre con quell’aura di eleganza semplice che lo rende unico. Se la moda si evolve continuamente, il Loden resta fermo al centro, un punto di riferimento intorno al quale tutto si muove.

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«La moda è viva e si reinventa costantemente,» dice Heiner Oberrauch, figura chiave nella conservazione e nell’innovazione del Loden. Nel 1999, con la fondazione della Lodenwelt a Vandoies, ha creato uno spazio che celebra questo tessuto, raccontandone la storia e il legame indissolubile con l’Alto Adige.

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E la moda contemporanea non ha resistito al fascino di questo simbolo. Sulle passerelle lo abbiamo visto trionfare: Jill Sander, JW Anderson, Isabel Marant, Givenchy e Fendi ne hanno reinterpretato texture e colori, mentre Bottega Veneta lo ha impreziosito con inserti di pelle e Vivienne Westwood ha abbracciato una fedeltà quasi filologica al modello originale. Da cappotti lunghi a gilet sportivi, fino a borse e accessori, il Loden dimostra di essere molto più di un tessuto tradizionale: è un emblema di resistenza e innovazione.

FENDI
Credits: fendi.com
Negli anni, ha conquistato tutti: dalla monarchia inglese alle dive del cinema come Brigitte Bardot, che lo portava con audace semplicità, fino alla borghesia intellettuale degli anni ’60. Oggi, un Loden vintage è spesso impeccabile, il suo fascino intatto e la sua impermeabilità intatta, a riprova della qualità senza tempo che lo contraddistingue.
Ma non è solo il tessuto a parlare di tradizione. In Alto Adige, il Loden è parte di un mosaico culturale che si vive nei vicoli addobbati per il Natale, tra mercatini che profumano di spezie e artigianato. I mercatini di Bolzano, ad esempio, sono l’essenza della tradizione: piccole casette di legno, spettacoli di marionette, vin brulé accolgono visitatori sotto un cielo che sembra dipinto di magia. Anche qui il Loden trova il suo spazio, eco di un passato che continua a ispirare il presente.

Credits: Courtesy Azienda di Soggiorno e Turismo di Bolzano
I mercatini di Bolzano si distinguono per l'attenzione ai dettagli e all'importanza che danno ai singoli prodotti: le risorse infatti vengono utilizzate in modo consapevole e attento. Anche quest'anno i mercatini originali dell'Alto Adige si presentano con uno splendido abito verde, avendo ottenuto la certificazione "Green Event", eventi appunto programmati, organizzati e realizzati seguendo i criteri di tutela ambientale.
Il mercatino di Bolzano, fa parte anche del circuito degli Excellent European Christmas Market. Qui vi è un programma dedicato al mondo dei bambini, consentendo a chiunque di vivere la "magia del Natale"
L' attenzione al dettaglio e al rispetto dello spirito natalizio coinvolge davvero tutti. Qui il Natale si illumina di speranza grazie all'"Albero dei desideri" della fondazione Lene Thun e dell'Azienda di Soggiorno e Turismo di Bolzano. Questo albero, simbolo di comunità e unione è un invito alla solidarietà per illuminare i sogni di tutti i bambini, in particolare quelli in cura nei reparti di pediatria, e oncologia pediatrica dell'Ospedale di Bolzano.
E così, la tradizione, come la moda si muove in cerchi, trovando sempre nuove forme per raccontare storie antiche.
Passeggiando per le strade di Bolzano infatti, l'incontro tra tradizione e modernità si scopre in ogni angolo: dai musei come il Museo Archeologico, e Museion - Museo d'arte moderna e contemporanea con la sua collezione di oltre 4400 opere, e ancora, dal design vintage con tocchi moderni quale quello dell'Hotel Mondschein e il suo nuovissimo ristorante Luna, con il suo fascino di metà secolo che ricorda i momenti cinematografici dell'età d'oro del cinema italiano.

Credits: Courtesy Azienda di Soggiorno e Turismo di Bolzano
Perché se c'è una cosa che la moda insegna, e come ciò che è “vintage” non è mai solo un ricordo: è una promessa che continua a vivere, un’opportunità per guardare avanti senza dimenticare ciò che ci ha portati qui.
Photo cover: The Christmas Market
Credits: Courtesy Azienda di Soggiorno e Turismo di Bolzano
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