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Moda

Gioielli: 5 brand che dovete assolutamente conoscere

Gioielli: 5 brand che dovete assolutamente conoscere

foto di Chiara Da Col Chiara Da Col — 21 Marzo 2024
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Li avrete visti su Instagram, addosso a celebrities e trendsetter: sono dei brand di gioielli meno noti ma non meno preziosi e vi vogliamo raccontare da dove arrivano (e perché sono così speciali)

Quando si parla di gioielli, quelli preziosi per davvero, si tende spesso a nominare i classici brand. I nomi che hanno fatto la storia l'hanno fatta per un motivo, ovviamente, ma in un universo fatto d'oro e di diamanti, ci sono tanti altri marchi in grado di distinguersi per savoir-faire e per stile, anche se si tratta di realtà relativamente giovani.

Una piccola premessa: al giorno d'oggi, complici i social, potrà sembrare "facile" creare il proprio brand di gioielli. Lo abbiamo visto fare da tante influencer e tiktoker, ma urge specificare che si tratta, nella maggior parte dei casi, di bigiotteria o semi-preziosi che tralasciano concetti contemporanei come salvaguardia della tradizione artigiana e approccio sostenibile. E che anche in termini di ispirazione non regalano particolari suggestioni.

Suggestioni che provengono invece da chi, del fare gioielli, dimostra di avere grande cultura. Ed è proprio di questa categoria che vogliamo parlare, di una selezione di brand molto speciali, che si stanno diffondendo sempre più nonostante il carattere esclusivo e meno commerciale.


Troverete storie e tecniche che si tramando da generazioni o cambi di direzione sopraggiunti durante percorsi diversi, nomi italiani e stranieri, range di prezzo che vanno dall'accessibile al super lusso, ispirazioni che spaziano dall'ironico al mitologico e una cosa in comune: sono tutti brand al femminile.

Nadine Ghosn e gli oggetti del quotidiano che diventano preziosi

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Credits: dall'alto a sinistra, immagini dalle collezioni Too Cool for School, LifeCycle, Bar&Vie e YOUtensil di Nadine Ghosn, via Nadineghosn.com

Una penna Bic con il tappo ricoperto di zaffiri blu, la catena di una bicicletta con un pavé di diamanti. E ancora graffette, forchette e cucchiai d'oro che diventano bracciali: Nadine Ghosn ama stravolgere gli oggetti di tutti i giorni, impreziosirli, renderli degli accessori unici che uniscono ironia e alta gioielleria.


Con una laurea in Art and Economics a Stanford ed esperienze lavorative in BCG ed Hermès, la designer americana, di origini libanesi, ha dato vita al proprio marchio focalizzandosi su una finissima realizzazione di tipo artigianale, frutto del lavoro di esperti artigiani libanesi.

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Bracciale Paper Clip in oro giallo 18 carati, fa parte della collezione Too cool for school. NADINE GHOSN, credits: Nadineghosn.com

Le molle e i nodi di Boochier

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Credits: immagini dalle collezioni Slinkee e Ties di Boochier, via Boochier.com

Massimalismo e raffinatezza si incontrano nei gioielli che Melinda Zeman, designer cinese-ghanese, ha iniziato a creare nel 2019. La sua passione per il mondo della gioielleria nasce in tenera età, osservando la nonna collezionista di gioielli in giada, che esplorava i mercatini alla ricerca di pezzi speciali da collezionare.

L'estetica di Boochier poco si lega alle colorazioni e alle lavorazioni di quel particolare materiale, ma celebra l'idea del legame, dell'intreccio di storie e di esperienze. Must-have del marchio sono la molla Slinkee e i nodi della collezione Ties, che si arricchiscono di colori d'ispirazione pop.

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Orecchini Slinkee in oro bianco, misura large. BOOCHIER, credits: Boochier.com

Gli amuleti di Pascale Monvoisin

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Credits: Da sinistra, collier Calypso, orecchino Arles, anello Bowie di Pascale Monvoisin, via Pascalemonvoisin.com

Una carriera da assistente di volo che l'ha portata nei posti più incantevoli del mondo si è trasformata, per la parigina Pascale Monvoisin, in un flusso continuo di preziose ispirazioni. Fondato nel 2009, l'omonimo marchio guarda soprattutto all'India, a Jaipur, la città rosa, dove ancora oggi vengono realizzati, da artigiani locali, i singoli pezzi in collezione.

Le sue creazioni racchiudono il fascino e il mistero di veri e propri amuleti e sono realizzate in oro 9 carati unito a micro perle, turchesi sfaccettati, acquamarina, pietra di luna e bachelite.

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Anello Pierrot in oro con bachelite e quattro diamanti. PASCALE MONVOISIN, credit: pascalemonvoisin

Le catene e l'effetto knit di Carolina Bucci

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Credits: in alto da sinistra, bracciali Woven, Catena 1885 con pendente a cuore, orecchini Florentine finish, di Carolina Bucci via Carolinabucci.com

Da Parigi e altri luoghi atterriamo in Italia, precisamente a Firenze. Qui nascono le creazioni di Carolina Bucci, designer con alle spalle una lunga storia familiare nell'ambito della gioielleria. Quarta generazione nel settore, Carolina ha dato vita alla sua visione proponendo intrecci fatti d'oro, seta e altre fibre tessute a mano su un tipico telaio fiorentino rinascimentale nei laboratori di famiglia.

Già a un primo sguardo colpiscono le texture non convenzionali, come nelle catene 1885 dal finish martellato o nei bracciali tessuti in oro e seta.

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Bangle in cotone e argento placcato oro. CAROLINA BUCCI, credits: Modaoperandi.com

La leggerezza di Perseé

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Credits: anelli collezione Floating, collier collezione Danae, mix di anelli, via Perseeparis.com

Torniamo a Parigi per parlare di Persée, brand fondato nel 2017 (a soli 25 anni) da Nawal Laoui. Ogni creazione colpisce per la squisita leggerezza: sottili fili d'oro o in materiale trasparente, sorreggono dei diamanti non incastonati ma liberi di muoversi, applicando la tecnica del piercing su ogni diamante.

L'ispirazione viene dal mito della pioggia d'oro narrato da Ovidio, nel quale Zeus trasformatosi in pioggia d'oro si poso su Danae fecondandola e dando così vita al figlio Perseo, uno dei più celebri eroi della mitologia greca.

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Collier Amour in oro 18kt con diamante sospeso. PERSÉE PARIS, credits: Perseeparis.com

© Riproduzione riservata

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