Effetto Balenciaga City Bag: 7 borse iconiche degli anni Duemila da ritirare fuori dall'armadio

Siamo stati tra i primi, un paio di anni fa, a parlarvi dell'imminente ritorno di una delle borse più rilevanti dei primi anni Duemila e oggi che le borse della linea Motorcycle di Balenciaga spopolano ovunque – ed è anche tornata in produzione e in vendita nelle boutique e online – ci vogliamo lanciare in un altro pronostico: consigliarvi 7 borse risalenti allo stesso periodo, che vale la pena indossare ancora oggi.
Gli anni Duemila sono stati a dir poco zeppi di grandi borse must-have. Da Christian Dior a Givenchy, da Chloé a Fendi, i grandi marchi hanno conosciuto un periodo decisamente florido in fatto di accessori. Basti pensare a tutti quei modelli che si contano negli annali di Saint Laurent, all'epoca non ancora privato del suo Yves, frutto della fortunata, e mai dimenticata, direzione creativa di Stefano Pilati.
Muse, Nightingale, Gaucho. E ancora Neverfull, Baguette, Paddington e Falabella: se questi nomi vi sono familiari è perché probabilmente saranno stati oggetto dei vostri desideri, più o meno realizzati, e vi staranno creando un momento-nostalgia non indifferente.
Hanno creato la febbre da it-bag, sono state amatissime da celebrities e trend setter in un periodo in cui, con l'avvento di internet, l'accesso alle immagini diveniva più massiccio e consistente. E la cosa divertente è che sono, di nuovo, un dettaglio di stile desiderabile.
Da tirare fuori dall'armadio, se già le possedete, o da acquistare vintage e second hand se non ci siete riuscite all'epoca (o se nei primi Duemila eravate in fasce), vi raccontiamo da vicino 7 borse iconiche che, a distanza di decenni dal loro lancio, vale ancora la pena avere.
La Neverfull di Louis Vuitton
Iniziamo da un modello che è tornato molto alla ribalta negli ultimi anni: la Neverfull di Louis Vuitton è stata ed è ancora la tote bag per eccellenza. Morbida, super capiente come suggerisce il nome, era stata lanciata sul mercato in tre misure, dalla mini alla extra large, e aveva subito riscosso grande successo. Complice il prezzo, accessibile, e il periodo fortunato derivante dal boom di vendite di bauletti Speedy. Oggi comprarla nuova, non solo nei classici canvas Monogram e Damier ma anche in tante nuove varianti, significa impegnarsi economicamente un po' di più anche se fondamentalmente il modello è rimasto uguale. Se ce l'avete, sapete cosa fare.
Borsa Neverfull Louis Vuitton misura MM, anno 2009. Credits: Farfetch.com
La Gaucho di Dior
Frutto del florido periodo di direzione creativa a nome John Galliano, la Gaucho è solo uno dei pezzi fortunati del Christian Dior più contemporaneo. Lanciata nel 2006, riprende la forma dell'altra icona Dior dei Duemila, la Saddle, ma "la incastra" in forme diverse, aggiungendo un paio di fibbie e due pendenti: una chiave, logata, e una moneta con inciso un ritratto del fondatore della maison parigina. Distante anni luce dall'estetica Dior dei giorni nostri e disponibile solo come vintage, è un vero pezzo da collezione.
Borsa Dior Double Gaucho del 2006. Credits: Farfetch.com
La Baguette di Fendi
Sopra da sinistra: Lady Victoria Harvey nel 2012 con una Fendi Baguette - Un close-up della borsa in versione pailettata. Credits: Getty Images
Ed è subito ritorno a Sex and The City. La borsa Baguette di Fendi è stata per anni il braccio destro di una delle protagoniste, la Carrie Bradshaw interpretata da Sarah Jessica Parker. Tanto che la ritroviamo, sempre al suo braccio (ma anche a tracolla) pure nella recente serie And just like that. Il modello iconico di fine anni Novanta, primi Duemila, è rigorosamente a spalla. Morbida, con chiusura a logo doppia F, disponibile in tantissime varianti e nei materiali più disparati, è perfettamente in linea con i trend di oggi. Da scegliere con decorazioni, ricami e paillettes, come borsa da sera che "fa il look".
Borsa Fendi Baguette vintage in cashmere con ricami. Credits: Breakarchive.com
La Paddington di Chloé
Sopra da sinistra: Kelly Osbourne nel 2006 con una Paddington - Close up su una borsa Paddington. Credits: Getty Images
Emblema dello stile boho-chic di lusso, la borsa Paddington è una creazione indimenticabile e inconfondibile di Phoebe Philo. Lanciata nel 2004, nel pieno del suo periodo di direzione creativa (2001-2006), piaceva per la possibilità di portarla a spalla e a braccio, per la sua silhouette a bauletto morbida e casual, impreziosita però da lucchetto e chiave color oro brillante. Da rispolverare perché si sposa benissimo con la nuova direzione creativa Chemena Kamali, che con l'ultima sfilata ha rilanciato l'anima più bohémienne del marchio.
Borsa Chloé Paddington di seconda mano. Credits: Vestiairecollective.com
La Nightingale di Givenchy
Sopra da sinistra: Lily Allen nel 2010 con una borsa Nightingale - Close up su un modello con dettagli oro a contrasto. Credits: Getty Images
La borsa Nightingale è solo uno dei tanti modelli che portano la firma di Riccardo Tisci, direttore creativo di Givenchy dal 2005 al 2017. Un periodo inconfondibile e ricco di successo per la maison, che andava fortissimo proprio in fatto di accessori. Con tracolla e manici dal logo con le quattro G impresso, questo modello era super capiente e conquistava per la morbidezza della struttura e dei pellami. Negli anni la Nightingale è stata rivisitata, proposta anche in chiave mini e rilanciata nel 2015 prima di lasciare il posto di modello di punta ad Antigona, tuttora presente nelle boutique del marchio.
Borsa Givenchy Nightingale usata. Credits: Vivovintage.com
La Muse di Saint Laurent
Sopra da sinistra: Una borsa Muse - Paris Hilton con la borsa Muse. Credits: Getty Images
Nel pieno del primo decennio dei Duemila, Saint Laurent conosce uno dei suoi momenti più brillanti sotto la direzione creativa di Stefano Pilati, che dal 2004 al 2012 regala una serie di must-have che ancora oggi vengono ricordati e osannati. Uno tra questi è la borsa Muse, la prima, da non confondere con il seguente modello Muse Two: si porta a braccio, è morbida ma non troppo e presenta, osservandola bene, una Y ricreata attraverso le cuciture. Oggi si trova solo nei negozi e sui siti specializzati in vintage e second hand anche a prezzi non eccessivi (ergo fatela vostra!).
Borsa Saint Laurent Muse in pelle verde con dettagli color oro. Credits: Vestiairecollective.com
La Falabella di Stella McCartney
Sopra da sinistra: close up sulla borsa Falabella classica - Stella McCartney nel 2012 con una Falabella a trama matelassé. Credits: Getty Images
Arriviamo alla fine, e al limite del primo decennio dei Duemila, con la borsa Falabella. Vera it-bag creata da Stella McCartney nel 2009, è stata una delle prime sul mercato a impiegare materiali alternativi alla pelle pur conservandone le incredibili qualità di morbidezza. Al di là della catena dall'impronta rock, questa borsa è infatti famosa per il suo portamento slouchy, morbido e ricadente nel modello che prevede anche di poterne piegare la parte superiore. Tuttora in produzione, negli anni è stata poi reinterpretata in diverse dimensioni, finish e colorazioni.
Borsa Stella McCartney Falabella pieghevole in materiale alternativa vegano. Credits: Stellamccartney.com
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