Calvin Klein a Cannes: un party per festeggiare le donne nel cinema

Stamattina vi accennavo a una festa di Calvin Klein qui a Cannes. Ebbene, è arrivato il momento di raccontarvi com'è andata.

Riprendo da dove ho lasciato: stavo camminando per  la Croisette di notte per raggiungere una misteriosa navetta per la  festa. L'invito recitava "service non stop" e indicava un indirizzo, ma il mio formidabile intuito mi diceva che se c'era bisogno di un autobus, evidentemente il posto non era là dietro.

Effettivamente iniziamo a salire e la voce di corridoio "festa in collina" diventa concreta. La navetta accosta davanti a una villa rosa di proporzioni abnormi e ci viene chiesto di seguire le scale sulla destra. Ottocento gradini più tardi mi ritrovo in un giardino di pietra spaccato in due da una piscina, ma il vero epicentro della festa è il piano ancora superiore (già): una serra. Tra marmi, architettura a vetri, camini spenti occupati quantità industriali di peonie bianche e camerieri assai prodighi nel distribuire champagne, mi guardo intorno.

L'occasione del party è la celebrazione delle «Women in Film» da parte dello stilista americano Calvin Klein in collaborazione con l' IFP (Independent Filmmaker Project ). Ci sono state molte polemiche quest'anno a Cannes, perché in competizione non c'è neppure una regista donna. «Non siamo una minoranza», dice la presentatrice nel microfono, interrompendo la festa per qualche minuto; «siamo una  parte attiva di quest'industria».

In un angolo, vicino alla piscina, riconosco Naomi Watts: davvero minuta, in abito beige, viene raggiunta quasi subito da Alec Baldwin. Il tempo di un altro giro e riconosco la giunonica Lara Stone (testimonial del marchio dal 2010). A poco a poco arriva anche l'intero cast di voci di «Madagascar  3», film fuori competizione di oggi: Jade Pinkett Smith, Jessica Chastain, Chris Rock, David Schwimmer e neutralmente Ben Stiller. Completano il quadro Diane Kruger con il marito Joshua Jackson e la giovane Shailene  Woodley. Almeno le attrici, com'è costume, sono tutte vestite Calvin Klein.

Quanto a me, twitto quel che vedo per gran parte della serata, finché il telefono non muore del tutto. E a un certo punto dico «basta» allo staff in livrea che mi riempie il bicchiere e offre legumi vestiti sontuosamente (anche loro) di prosciutto. È oltre mezzanotte e devo tornare in albergo. Ho una proiezione alle 8 di mattina! Tutte le mattine.