Antonio Marras e Piquadro: il debutto della capsule collection a palazzo Clerici
Borse che s'ispirano alle icone maschili di sempre. E incantano per bellezza e praticità.
Borse che s'ispirano alle icone maschili di sempre. E incantano per bellezza e praticità.
L'innegabile valore aggiunto di ogni viaggio è l'imprevisto. E imprevisto come un incontro di destini è il sodalizio di Antonio Marras e Piquadro . Da un lato l'onirica poesia e la mano suadente dello stilista sardo, dall'altro il rigore inappuntabile dell'azienda emiliana voluta da Marco Palmeri. Per la linea di borse scaturita da questa riuscita armonia di opposti, la prima in assoluto, gli aristocratici saloni di palazzo Clerici hanno accolto l'allestimento Departures- I sentieri si costruiscono viaggiando. Un percorso lirico e suggestivo tra le icone più care a Marras. Si riconoscono un introverso Kafka in bombetta, Giacometti attorniato dalle sue sculture, Gainsbourg consumato seduttore. Dodici emblemi maschili novecenteschi, intramontabili ed eccellenti in campi che spaziano dalla musica alla letteratura alla fotografia, per altrettanti modelli di valigeria. Una varietà che tocca zaini e sacche, trolley e buste iPad di grande suggestione. Sarà l'aspetto confidenziale dei pellami invecchiati, sarà la praticità di avere tasche strategicamente piazzate in ogni dove: la collezione si annuncia come una delle migliori di sempre. E benché nata per l'uomo, piace tantissimo anche alle donne.
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