Questa è una collezione di "ready to wear", fa bene ricordarlo. Ma quello che ci si trova di fronte, un look dopo l’altro, in questa Primavera Estate 2019 che Pierpaolo Piccioli ha disegnato per Valentino, è, ancora una volta, un omaggio appassionato alla regalità della couture, nella scelta dei materiali, dei tagli, nella modellistica.
Dall’outfit piu basic, l’uniforme per il daywear, camicia bianca e pantaloni neri: popeline di cotone tagliato in tondo con maniche a pipistrello e mantella posteriore con sbuffo sul fondo.
Sino al più elaborato, una tunica in paiellettes, completamente ricamato, con bordi di marabou.


Il pensiero è che questi e gli altri look molto lavorati possano essere "pesanti" e difficili da indossare, ma la maestria di Piccioli è tanto immaginarli quanto renderli portabili utilizzando materiali iper leggeri.
Un segno delle generosità del Direttore Creativo che non si risparmia mai quando si tratta di esaltare la femminilità. Uno dei rari esempi di designer che sa guardare con gli occhi di una donna.
Ma in questa sua visione non è solo: è un canto corale, suo e delle sarte, le premiere, le ricamatrici, le modelliste, che lavorano all’atelier di Valentino.


È piu facile parlare dei questa collezione con la terminologia che si utilizzava nelle riviste specialistiche negli anni degli atelier o del dizionario della moda degli anni Trenta e Quaranta edito dal Centro Italiano per la Moda che aveva sede a Torino.
Ma i look sono estremamente freschi oltre che "belli", nel senso più classico del termine.
Non è un segreto che Piccioli sia devoto all’arte: la fluidità delle vesti, l’armonia dei colori, le citazioni ad artisti e correnti. Come nella collezione couture che ha sfilato a Giugno, ancora l’Art Nouveau e il Giappone, nelle stampe, nelle tuniche a pipistrello scivolate sui fianchi.


Pierpaolo Piccioli parla del nero con le parole di Yves Saint Laurent: “Il nero è la mia protezione, il nero è un segno su una pagina vuota”.
È con la stessa forza del segno, quello degli artisti, quello su una tela, Piccioli da il via allo show, con una serie di look total black essenziali, indossati magistralmente dalla top model degli anni Novanta, Kristen McMenamy e da Maria Carla Boscono.
Ed ecco che il nero lascia il posto poco alla volta ai toni bruciati, ai bianchi, che in un quadro creano l’atmosfera del luogo e danno il senso alla scena.


Fino ad arrivare ai dettagli, alle minuzie, ai decori e al colore vivo di un abito che riunisce pizzo di cotone e paillettes, ricami a intaglio.
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