Il festival digitale di Stella McCartney contro la violenza sulle donne
Stella McCartney ha organizzato un festival musicale che dal 9 al 12 luglio radunerà online tanti cantanti di fama internazionale. Tutti hanno girato le proprie performance per lo Stellafest a casa durante il lockdown. Il risultato? Una kermesse digitale ospitata sui social network di Stella McCartney (incluso il profilo TikTok appena lanciato @StellaMcCartney) la cui mission sta particolarmente a cuore alla stilista: raccogliere fondi per porre fine alla violenza contro le donne.
Tra gli interpreti che prenderanno parte allo Stellafest ci sono Taylor Hawkins, Brian Wilson, Kelis, Chloe x Halle, Soko, Zuri Marley, Mademoiselle Yulia e anche la nostra ugola d’oro, la cantante italiana Francesca Michielin.
Tanti altri nomi verranno annunciati giorno per giorno e ciascun artista offrirà anche esperienze esclusive da mettere in palio all'asta di beneficenza di Stellafest, organizzata in collaborazione con Mastercard e in supporto al The National Network to End Domestic Violence (NNEDV).
I premi includono una visita virtuale in studio con Stella McCartney e un capo unico autografato; un corso di cucina con Kelis; una copia firmata del libro di Alicia Keys "More Myself" nonché una chiacchierata di 10 minuti con lei e tante altre succulente sorprese in formato show-biz.
L'asta di beneficenza Stellafest è accessibile attraverso la piattaforma Priceless ed è volta a raccogliere fondi per porre fine alla violenza contro le donne. Un obiettivo primario per Stella McCartney, la cui vita ed educazione familiare è stata guidata da valori come quello della non-violenza.
Si stima che in tutto il mondo 1 donna su 3 ha subito violenza fisica o sessuale durante la propria vita.
Negli Stati Uniti i sondaggi dimostrano che le donne di colore riportano tassi più elevati di violenza a cui sono legati anche tassi maggiori di omicidio rispetto alle donne bianche.
The National Network to End Domestic Violence ha constatato un aumento della violenza domestica durante il lockdown imposto dal Covid-19 in tutti i paesi del Nord America, Sud America, Europa, Africa e Asia. Anche il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione stima almeno altri 15 milioni di casi di violenza domestica verificatisi proprio a causa della forzata permanenza presso il proprio domicilio durante la pandemia.
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