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Moda

Il Met Gala torna nel 2021 e 2022 con una mostra in due atti

Il Met Gala torna nel 2021 e 2022 con una mostra in due atti

foto di Vittoria Zerbini Vittoria Zerbini — 3 Maggio 2021
cover rihanna met gala desktopcover rihanna met gala mobile
Di solito, per il mondo della moda, il primo lunedì di maggio significa solo una cosa: MET GALA! Ma quest'anno (dopo la pausa dello scorso) la "storia" è molto diversa (ma si prospetta anche più "thrilling")!

Dopo un anno di pausa dovuto alla pandemia in cui non abbiamo potuto assistere al red carpet più glam dell’anno, quest’anno (e il prossimo!) il Met Gala ritornerà al Metropolitan Museum of Art di New York City.  

Ma, a differenza degli altri anni, non avrà luogo, come di consueto, il primo lunedì di maggio (a causa della situazione sanitaria ancora incerta) ma slitterà di qualche mese e ci sorprenderà con una nuova formula.

Nelle scorse settimane il Costume Institute ha infatti annunciato che i temi del 2021 e del 2022 saranno collegati e incentrati entrambi sulla moda americana. Si tratterà, rispettivamente, di “In America: A Lexicon of Fashion” e “In America: An Anthology of Fashion”. Questi due temi non saranno separati, la mostra del 2022 sarà il proseguimento di quella del 2021 ed entrambe rimarranno esposte fino al 5 settembre 2022.

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Il Met Gala 2021 si terrà dunque il 13 settembre e sarà il party finale della New York Fashion Week, segnandone la chiusura. 

“In America: An Anthology of Fashion” invece si terrà il primo lunedì di maggio del 2022, riprendendo la vecchia tradizione.

Anche in questa occasione è stato Andrew Bolton, il Curatore Capo del Costume Institute del Metropolitan Museum di New York, a stabilire i temi dei Met Gala, e quindi, anche delle corrispondenti esibizioni.

L’idea della doppia mostra, in realtà non sembra dettata unicamente dalla pandemia ma risale al 2018, quando Bolton stava lavorando alle celebrazioni del 150esimo anniversario del Metropolitan Museum (festeggiato nel 2020) e al 75esimo anniversario del Costume Institute, che si celebrerà quest’anno.

Bolton ha riferito a Vogue US che ha scelto di puntare l’obiettivo sulla moda americana per due ragioni, “La principale è stato il fatto che il mondo della moda americana ci ha sostenuto per 75 anni, sin dalla nascita del Costume Institute, quindi volevo rendere omaggio a questo sostegno, e volevo anche celebrarne la storia.”

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In America: A Lexicon of Fashion

Il libro Home: A Short History of an Idea, di Witold Rybczynski, che parla delle qualità sentimentali delle stanze di una casa invece che della loro funzionalità, ha fornito le basi su cui Bolton ha deciso di decorare l’Anna Wintour Costume Center, che verrà trasformato in una casa immaginaria per ospitare la mostra “In America: A Lexicon of Fashion”.

“Per via della pandemia abbiamo passato così tanto tempo a casa che non è più un luogo in cui regna la funzionalità, ma piuttosto è un luogo a cui siamo legati sentimentalmente,” ha puntualizzato Bolton nel comunicato stampa del Costume Institute.

Ogni stanza rappresenterà un’emozione, ad esempio nostalgia o gioia, ed ospiterà un antenato assieme a qualche membro più giovane della famiglia. “Per esempio,” spiega Bolton, “Nel giardino, che rappresenta la gioia, l’idea è di avere un vestito in stampa floreale di Mainbocher assieme al vestito di Oscar de la Renta che Taylor Swift ha indossato ai Grammys.”

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In America: An Anthology of Fashion

Con l’esibizione del 2022, “In America: An Anthology of Fashion”, il fulcro saranno i temi della diversità e dell’inclusione basandosi sui recenti movimenti sociali per rispondere alla domanda “Chi può essere americano?”

“In America: An Anthology of Fashion” verrà esposta nelle 21 stanze dell’American Wing del Met che verranno allestite con fotogrammi fissi realizzati da famosi registi. Attreverso le stanze si percorrerà la storia della moda americana degli ultimi 300 anni, con abiti che partono dal XVIII secolo fino ad arrivare ai nostri tempi, aiutando agli spettatori a comprendere come l’identità americana che conosciamo oggi si è formata.

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Claire McCardell, LaQuan Smith, Halston, Kerby Jean-Raymond, Virgil Abloh, Prabal Gurung e Ralph Lauren sono alcuni dei nomi dei designer che Alcuni stilisti che avranno l’onore di vedere i loro capi esposti nelle sale del Costume Institute.

Invece sul red carpet ci possiamo aspettare di vedere Calvin Klein e Halston, ma anche designer più moderni e audaci come Christopher John Rogers, Pyer Moss and Prabal Gurung. Sicuramente ci saranno anche tanti omaggi a celebrità che hanno portato la moda e l’eleganza americana nel mondo come Cher con i suoi magnifici vestiti di Bob Mackie.

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Secondo Bolton in passato la moda americana è stata vista più come un qualcosa di estremamente funzionale e commerciale invece che artistico. Con queste mostre invece si restituirà alla moda americana la sua capacità di narrare ed evocare una storia, un’idea ed un’emozione.
 

Non ci resta che attendere settembre 2021 (e sognare un red carpet pieno - speriamo - di celeb e designer)

© Riproduzione riservata

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