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Moda

A day with Mantero: viaggio sulla “via della seta” tra passato e futuro

A day with Mantero: viaggio sulla "via della seta" tra passato e futuro

foto di Rossella Malaguarnera Rossella Malaguarnera — 5 Giugno 2024
Siamo stati nel cuore dell'headquarter di Mantero per scoprire la storia (ma soprattutto il futuro) di una delle aziende italiane sinonimo di seta ed eccellenza.
mantero-1

La "Via della Seta" passa da Como, appena fuori dall'autostrada, a Grandate.
Qui, a pochi km dallo specchio blu del lago e all'ombra delle montagne, sorge l'headquarter di uno dei marchi che, dal 1902, incarna tutto il fascino di uno dei tessuti simbolo di eleganza e nobiltà.

Nata agli inizi del Novecento, nel rinomatissimo distretto dei setifici del Comasco, la Mantero Seta è un  racconto imprenditoriale che si tramanda da quattro generazioni: dal fondatore Riccardo Mantero partito da Novi Ligure e giunto a Como per aprire un deposito di sete, fino ai pronipoti Franco e Lucia che oggi guidano un'azienda che ospita 400 dipendenti e in cui convivono i comparti produttivi, gli uffici (tra cui il reparto Sviluppo Prodotto), i magazzini e un archivio che si estende su quasi 2.500 mq.

Ed è proprio dall'archivio che comincia il nostro viaggio nell'universo di Mantero: un "cuore" che custodisce l'heritage che ha reso il brand punto di riferimento per i grandi marchi del lusso e della moda nell’ideazione e produzione di tessuti e accessori. 81.000 stampe su tessuto, 77.000 foulard delle più prestigiose Maison, 30.000 disegni realizzati a mano archiviati per tematica, più di 10.000 volumi e migliaia di carte prova dei quadri di stampa, a cui si è aggiunta anche una prestigiosa collezione,  appartenuta a Nancy Martin Stetson, di 763 kimono, sotto-kimono, giacche e 70 Obi che abbracciano i periodi Meiji, Taisho e Showa (1878-1945) e che raccontano un'inestimabile capitolo dell’arte tessile giapponese. 

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Ma pensare all'archivio come un luogo "vetusto" e polveroso è quanto di più sbagliato si possa fare: quello di Mantero è un ambiente vivo, fonte di creatività, ricerca, dove i designer dei brand partner del marchio possono consultare antichi volumi e compiere viaggi incredibile nella storia della moda.
Se pensate ad alcune delle stampe più riconoscibili di alcune prestigiose case di moda, è molto probabile che l'ispirazione sia nata proprio qui. 

Dall'heritage al futuro: gli sviluppi dell'innovazione tecnologica


Ma l'anima di Mantero non è circoscritta in queste stanze. Sì perché il savoire faire dell'azienda, accresciuto e perfezionato decennio dopo decennio, è legato a doppio filo all'innovazione tecnologica e alla ricerca. 
Nei comparti produttivi dell'azienda, infatti, è stato realizzato un reparto ad-hoc dedicato al progetto stampa Flock, una tecnica che consiste nell’applicazione di polveri di diversa natura derivate dalla frammentazione in minuscole particelle di fibre, prevalentemente di nylon e poliestere. La caduta delle polveri viene “controllata” da una floccatrice a carrello abbinata a un carrello di stampa tradizionale, dopo che quest’ultima ha stampato colla a disegno. L’aspirazione del materiale in eccesso, la successiva spazzolatura e la polimerizzazione finale conferiscono al tessuto una superfice materica tridimensionale, pilotata a disegno di stampa.

Questo processo (utilizzato anche per applicazione di glitter o perline) ha stimolato la creazione di prodotti sempre più complessi realizzati tramite l’abbinamento di tecniche di stampa serigrafica e/o digitale e questa lavorazione, ottenendo così una proposta di prodotti unici.

Ma l'esperienza e le competenze di Mantero non potevano non riguardare anche la stampa digitale: grazie all'introduzioni delle stampanti Skyjet e AtexCo, che permettono di centrare e unire con altissima precisione la base jacquard e il disegno di stampa, aprendo gli orizzonti creativi e unendo i due mondi, quello della stampa tradizionale ("piazzata" o "a quadro") con quella del digitale. 

Ma l'innovazione oggi passa anche dalla sostenibilità: in un processo produttivo come quello tessile in cui il dispendio idrico è diventato un tema sempre più urgente, Mantero ha sviluppato un piano di efficientamento e la sostituzione degli impianti con alternative più sostenibili: come quello addetto al lavaggio, in funzione da gennaio 2024, che prevede una riduzione di oltre il 50% il consumo di acqua per metro di tessuto (in origine si consumavano fino a 100 litri per metro contro gli attuali 15/20!). 

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Il nostro viaggio, infine, termina infine nel reparto Sviluppo Prodotto, guidato proprio da Lucia Mantero, e composto da un team di 100 persone, tra cui 30 disegnatori che realizzano, a mano e su digitale, le esclusive stampe del brand. Un luogo di creatività ed estro, dove prende vita la linea Mantero 1902, marchio che raccoglie l'eredità storica di Mantero e ne racchiude i valori essenziali - tradizione, savoir-faire e qualità - esprimendoli in collezioni dove tessuti raffinati e di elevata qualità sono protagonisti. 

Non solo foulard, accessorio identificativo dell'azienda, ma anche capi d'abbigliamento, calzature, denim e una capsule dedicata al guardaroba maschile (oltre alla maglieria che verrà lanciato il prossimo autunno inverno) diventano la tela su cui i pattern e i motivi storici diventano la base di riletture e reinterpretazioni contemporanee, in un prezioso "mix & match" tra passato e presente. 

© Riproduzione riservata

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