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Moda

Lugano active: trekking urbano (al femminile) con  LaMunt fino alla vetta del Monte Brè

Lugano active: trekking urbano (al femminile) con  LaMunt fino alla vetta del Monte Brè

foto di Cristina Piccinotti Cristina Piccinotti — 23 Giugno 2025
LaMunt trekking urbano (3)
Una giornata fuori porta per sole donne. A piedi, dal centro storico di Lugano fino alla cima del Monte Brè (ma c’è anche la funicolare!). In buona compagnia e con il giusto outfit da trekking

Anche Lugano, terzo polo finanziario della Svizzera, cuore del Canton Ticino, ha un un’anima green e active. Si scopre a piedi, un passo alla volta, lentamente (e non senza un pizzico di sana fatica).

Insieme con un gruppo tutto al femminile, noi di Grazia.it abbiamo partecipato alla terza edizione dell’Urban Trekking organizzato da LaMunt, brand di abbigliamento sportivo cento per cento altoatesino, cento per cento pensato da donne per le donne. Una piacevole giornata all’insegna del trekking, tra città, natura e un frizzante mix di arte contemporanea e antica. 

Dalla stazione ferroviaria di Lugano, attraverso il centro storico, il parco cittadino e il lungolago, abbiamo camminato per boschi e piccoli borghi fino alla vetta del Monte Brè, che con il San Salvatore abbraccia il lago su cui si affaccia la città svizzera.

LaMunt trekking urbano (6)

Protagonista della giornata, oltre alle montagne verdi del Ticino e allo specchio d’acqua, la capsule collection Adventure Travel. Una linea composta da capi tecnici comodi e performanti, disegnati appositamente per far sentire le donne che li indossano a proprio agio nei propri panni, sia durante l’attività outdoor sia nel tempo libero, in montagna come in città e in qualsiasi altro luogo la loro voglia di scoperta e di avventura le porti. La collezione si distingue per lo stile ricercato, le forme, studiate per adattarsi a tutte le diverse silhouette femminili, i colori pastello, alcuni ispirati alla natura.

L’avventura outdoor di 9.5 chilometri circa di lunghezza e 820 metri di dislivello totali ha preso il via dalla stazione ferroviaria di Lugano. Percorsi un centinaio di scalini (che in salita si fanno comodamente anche in funicolare) verso via della Cattedrale vale un primo stop la vista dal belvedere della chiesa che domina sull’abitato e sul lago.

Qualche passo in discesa, nella intima Piazza Cioccaro l’occhio cade inevitabilmente sui grandi salumi che adornano la storica insegna Da Gabbani, già macelleria e gastronomia dal 1937, poi diventata hotel, pasticceria, formaggeria e oggi anche ristorante gourmet, con i suoi tavolini sulla piazza e una serie di prodotti in bella vista nelle vetrine che fanno subito venire l’acquolina in bocca. 

Ma visto che il trekking è appena iniziato e la meta è ancora lontana, non resta che rimettersi in cammino. Solo pochi passi più avanti, un altro luogo del passato cattura lo sguardo e accoglie i food lovers contemporanei con il suo panettone tutto l’anno (e non solo): è il Grand Café Al Porto, considerato il “Salotto di Lugano” dal 1803, quand’era frequentato da intellettuali, artisti, notabili, politici e letterati. Oggi è l’indirizzo per chi vuole fare una pausa dolce o salata a qualsiasi ora del giorno, dalla colazione all’aperitivo.

LaMunt trekking urbano (2)

È proprio qui all’angolo la storica piazzetta Maraini, un tempo detta via Nassa, dal nome delle reti che i pescatori mettevano ad asciugare alle barre di ferro fissate tra un'arcata e l’altra dei portici. Oggi la via rifulge delle vetrine di brand di lusso internazionali, ma non ha perso il suo legame col passato.

Proseguendo sempre a piedi si arriva nella vivace Piazza della Riforma, dove «tutto ha luogo» spiega la nostra guida, «i concerti e i festival estivi (tra cui quello del jazz), gli eventi aperti e gratuiti da maggio a ottobre, il mercatino di Natale si svolgono qui e attirano ogni anno una mare di persone».

Pochi passi più avanti, superata la centralissima piazza, la prospettiva cambia: i palazzi storici e gli uffici della city cedono la scena allo specchio di lago svizzero, condiviso in parte con l’Italia. La ciclabile che lo costeggia riserva ai pedoni e ai ciclisti una corsia sicura per passeggiare o pedalare.

La ciclabile conduce fino all’ingresso del Parco Ciani, uno spazio pubblico con piante esotiche dalle Americhe e dal Giappone, diversi alberi locali, tra cui platani e ulivi, questi ultimi custoditi nel cosiddetto Giardino dei Giusti, dedicato alla memoria dei defunti per cause diverse (persecuzioni, arresti, rastrellamenti...).

Non manca una selezione di piante antiche ornamentali, tra cui il ginkgo biloba, considerato un vero fossile vivente che non lascia indifferenti per la sua bellezza. Sparse qua e là svariate panchine invitano a sostare, a leggere, mangiare un boccone o a chiacchierare nella pace di questa oasi verde nel cuore della città. 

LaMunt trekking urbano (5)

Verso il Monte Brè

Lasciato il parco e superato il Lido di Lugano, finalmente ecco l’imbocco del sentiero che conduce alla vetta del Monte Brè. Il percorso a piedi lungo il pendio è impegnativo – specialmente d’estate nelle ore più calde – ma la fatica è ripagata in vari momenti, oltre che all’arrivo naturalmente.

Dopo un tratto di sentiero immerso tra glicini, oleandri, querce, olmi, carpini, frassini e allori, nel Parco San Michele, a Castagnola, ci si ferma per riprendere fiato e per ammirare uno dei panorami più affascinanti di tutta Lugano. Insieme alla vista dall’alto della città, da questa piccola altura lo sguardo abbraccia il golfo di Lugano, il Lido e il lungolago.

Lo scenario è chiuso dal Monte San Salvatore, mentre in lontananza emergono le cime della catena alpina. Sulla sinistra, l'occhio spazia da Campione e Bissone fino alla pianura lombarda nelle giornate senza foschia.

LaMunt trekking urbano

Ma per raggiungere la cima è necessario continuare (anche se la funicolare è un'alternativa veloce è comoda, oltre che suggestiva, per raggiungere la vetta o per scendere a valle).
Un paio di ore di buon passo tra passaggi nel bosco, salite a tratti dolci e a tratti scoscese e non pochi scalini, ed ecco finalmente l’arrivo.

A 915 metri di altitudine, il Monte Brè è considerata la montagna più soleggiata della Svizzera. Da quassù, con un po’ di fortuna, nelle giornate più limpide la vista sul San Salvatore e dal Lago di Lugano alla diga di Melide e al Monte San Giorgio, fino alle Alpi vallesane, toglie il fiato. Ci si può fermare per un boccone in uno dei ristoranti in vetta, oppure optare per un picnic sul prato.

Giunta l’ora di ripartire, scegliamo la discesa in funicolare. Il viaggio è breve e senza fatica ma intenso. Inaugurata nel 1908, da oltre un secolo questo comodo mezzo permette a chi vuole fuggire dal caldo (d’estate) o dal caos (tutto l’anno) della città di raggiungere la vetta del Monte Brè (o di scendere in città) in poco più di dieci minuti.

Lo stretto trenino rosso si addentra nella vegetazione in posizione verticale, instancabile in salita, stabile e sicuro in discesa nonostante la pendenza sia importante. 

LaMunt trekking urbano (4)

Prima di riprendere il treno per rientrare a Milano, l’ultima tappa dell’Urban Trekking ci porta infine a scoprire due tesori dell’arte in città: la mostra Sentimento e osservazione. Arte in Ticino 1850-1950 al museo LAC - Lugano Arte e Cultura; e proprio accanto al polo culturale, un capolavoro del primo Rinascimento, considerato il più noto affresco di quel periodo in Svizzera.

Si tratta di una raffigurazione della Passione e della Crocifissione, realizzata dall’artista italiano Bernardino Luini (1480 circa – 1532), che fu anche discepolo di Leonardo da Vinci. Il grande affresco si caratterizza per la vivacità della scena: un tripudio di personaggi, oltre 150, che si alternano a cavalli in un movimento di figure che delinea una narrazione dettagliata di vari episodi del vangelo. Insomma, il miglior modo per concludere in bellezza, una giornata già piena di bellezza.

LaMunt trekking urbano (2)

Per le amanti dell’avventura

In risposta alle reali esigenze delle donne active, i capi e accessori LaMunt offrono performance e funzionalità, abbinate a un’estetica femminile e con un occhio attento a qualità e sostenibilità dei materiali e della produzione. 

«La linea Adventure Travel è dedicata a tutte le donne che vivono le esperienze outdoor con lo sguardo curioso delle esploratrici», spiega Ruth Oberrauch, Brand Manager e Fondatrice di LaMunt.

LaMunt trekking urbano

È proprio così sono i capi LaMunt protagonisti dell’estate 2025: la camicia Ulli, a manica lunga e corta, è in tessuto sottile, fresco e leggero, traspirante e a rapidissima asciugatura; i pantaloni Serena, disponibili in versione lunga e shorts, con 4 comode tasche, sono in morbido materiale elastico e flessibile, che segue i movimenti del corpo senza stringere; il cappellino Martha ripara dal sole e dal sudore. Il fleece Emy e la canotta Betty, completano la capsule, aggiungendo un tocco di stile in più al look estivo delle adventure lovers.

© Riproduzione riservata

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