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Moda

5 cose che non sapevate su Gabriela Hearst, la neo direttrice creativa di Chloé

5 cose che non sapevate su Gabriela Hearst, la neo direttrice creativa di Chloé

foto di Bianca Luna Bianca Luna — 11 Dicembre 2020
Gabriela Hearst DESKgabriela hearst MOBI

Lo sapevate che… fatti e curiosità su Gabriela Hearst, la designer alla guida del brand Chloé

La fashion news che ha aperto il mese di dicembre è stata l’annuncio di Gabriela Hearst come nuova direttrice creativa della maison Chloé, al posto di Natacha Ramsay-Levi che l’ha guidata per gli ultimi 4 anni.

Dopo un susseguirsi di power women come Phoebe Philo, Stella McCartney, Clare Waight Keller e la stessa Ramsay-Levi al comando del brand, arriva dunque Gabriela, che darà seguito alla storia tutta al femminile intrapresa dalla fondatrice Gaby Aghion, debuttando a marzo 2021 con la sua prima collezione.

Ma prima ancora di diventare designer dell’iconico luxury brand francese Chloé, possiamo definire Gabriela una delle figure più interessanti e avant-garde del fashion business internazionale.

Curiosi di sapere perché? Vi sveliamo 5 cose che (forse) non sapevate su Gabriela Hearst. 

1) È nata in una fazenda in Uruguay:

Le origini e l’infanzia di Gabriela Hearst hanno inciso moltissimo sul suo concetto di moda, sul lusso e sulla passione per la sostenibilità, divenuta una vera missione di vita. Gabriela nasce infatti in una fattoria in Uruguay, in un paesino dove le risorse venivano utilizzate con metodo e parsimonia, influenzando la sua visione su consumo delle materie prime. Da qui la filosofia di ”honest luxury” senza tempo, con  un oculato impatto ambientale.  Anche se oggi vive a Manhattan, è legatissima alla sua terra, che supporta incaricando diverse imprese di donne uruguaiane per la produzione dei tessuti naturali delle sue collezioni.

 

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(Credits: Instagram) Gabriela Hearst

2) È un’autodidatta:

Per Gabriela Hearst la moda è sempre stata una vocazione, un’inclinazione naturale che trasforma idee in bozzetti e bozzetti in collezioni.  Per questo nel 2004, senza aver mai studiato design, fonda il brand Candela e, 11 anni dopo, lancia l’omonimo Gabriela Hearst, azienda volutamente di nicchia ma entrata subito nell’olimpo del fashion system internazionale. Lo stile riconoscibile dei capi è sartoriale e timeless, come la filosofia del brand stesso.

gabriela 2

(Credits: Instagram) Gabriela Hearst

3) Mette la sostenibilità al primo posto, da sempre:

Ancora prima che green e sustainable entrassero a far parte del vocabolario fashion, Gabriela Hearst progettava dal nulla un brand hand to hand sostenibile sotto ogni aspetto della catena produttiva. Qualche esempio? La sua prima collezione è stata prodotta con il 30% di materiali da deadstock (invenduto o inutilizzato), i flagship store sono interamente plastic free, nel 2019 ha organizzato la prima sfilata carbon neutral e utilizza packaging 100% riciclati e compostabili.
Entreranno queste buone pratiche a far parte del mondo Chloé? Noi ci speriamo.

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(Credits: Instagram) Gabriela Hearst

4) Il suo brand è molto amato dalle celeb:

Tra le estimatrici della designer si annoverano donne socialmente impegnate come Michelle Obama, Meghan Markle, Angelina Jolie e Kate Middleton, tante ambassador di peso che sostengono la sua visione creativa dagli inizi.

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(Credits: Instagram) Angelina Jolie e Nina

5) Realizza It bag di culto:

Last but not least, c’è il fattore "It bag”: Gabriela Hearst non ne sbaglia nemmeno una e ogni modello di borsa in collezione diventa sistematicamente un must have. La best seller è sicuramente Nina, da Nina Simone, uno scrigno visto al braccio delle donne più influenti del mondo, che continua a fare sold out.

gabriela 5

(Credits: Instagram) Baez bag


Foto in apertura: Getty Images 


© Riproduzione riservata

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