Fashion chat with: intervista a Federica Fusco

Per Federica Fusco la sua professione non è "solo lavoro" ma una questione di famiglia: Marketing and Communication Director e titolare della FGF Industry, lavora fianco a fianco con i genitori, Enzo e Silvana Fusco, e il marito Giuseppe D'Amore per il gruppo italiano che ha, tra i suoi marchi, anche lo storico Blauer U.S.A.
Il brand, celebre per l'heritage statunitense legata al concetto di "military-policewear", oggi racconta uno stile casual e contemporaneo attento alle ultime tendenze, senza dimenticare le proprie radici.
Grazia.it ha avuto l'occasione di chiederle, dal suo punto di vista di "insider", come è cambiata e sta cambiando la moda dopo la pandemia e di quali strada potrebbe intraprendere in futuro il settore per ritrovare nuovo slancio.
Com'è lavorare "in famiglia" con un team composto anche da suo padre e suo marito?
In azienda abbiamo tutti un ruolo diverso e questo ci permette di esprimerci ognuno nel proprio ambito lavorativo. A volte possono anche sorgere piccole divergenze quando ci si confronta e si hanno opinioni diverse…. In questo caso dispiace e si cerca di mediare senza farsi prendere troppo dai “sentimenti personali” e pensando che si deve lavorare per il bene dell’azienda. Questo ci aiuta a superare gli ostacoli e a trovare tutti insieme la strada giusta per risolvere ogni problema.
Blauer USA è un marchio statunitense con un'identità precisa e definita. Cosa le piace di questo marchio? Quali sono i suoi punti di forza? Sicuramente è un marchio che ha un forte heritage e penso che questo sia uno dei suoi punti di forza perché fonte d’ispirazione per le nostre collezioni e perché lo identifica come vero e autentico brand americano. Un altro punto di forza è lo stile, portato avanti da mio padre Enzo, con la sua grande esperienza e professionalità nella creazione delle collezioni, è quello che fa davvero la differenza, soprattutto perché riesce a interpretare ogni volta lo “spirito” giusto del brand. E infine ultimo, ma sicuramente non meno importante, è l’azienda che grazie all’impegno di tutti coloro che ci lavorano è “sana”, attenta a non tradire mai la fiducia dei propri clienti con produzioni e consegne sempre puntuali stagione dopo stagione.
La campagna Fall Winter 2021 di Blauer, scattata da James Mollison, ha come motto "Come Together”, come il brano musicale dei The Beatles, ed è un invito a ritrovarsi e stare insieme, dopo il periodo di distanziamento che abbiamo vissuto (e che tuttora, in parte, viviamo ancora) con la pandemia.
Anche le due precedenti campagne, come quella della Fall Winter, sono state scattate da James e con lui abbiamo voluto trasmettere un messaggio di speranza in un contesto come questo, così difficile per tutti. Abbiamo voluto trasmettere a chi ci segue che “Blauer c’è” e che “pensa positivo” , nella speranza che questo possa in un qual modo, creare una sorta di benefica ventata di ottimismo.

Cos'ha rappresentato per lei questo anno e mezzo di pandemia sia a livello personale che professionale?
A livello personale è stato un periodo molto pesante e faticoso: vedere giornalmente la situazione COVID in televisione con i bollettini dei contagiati e soprattutto dei morti è stato tremendo e ha portato con sé una forte sensazione di ansia per il futuro, soprattutto per i giovani che vivono questo momento quasi "surreale". Oggi cerco di guardare solo avanti, nella speranza che la situazione possa migliorare e sono anche fiduciosa che la scienza ci aiuterà a debellare questo virus.
Professionalmente devo devo dire che abbiamo sempre lavorato sia da casa sia, quando si poteva, in azienda. Non è stata sempre facile la gestione e soprattutto in quel periodo abbiamo dovuto apportare alcuni cambiamenti su tempistiche e metodologia, come anticipare i tempi per portare a casa la merce che arrivava dall’estero oppure una diversa organizzazione nelle spedizioni affinché i capi potessero arrivare nei tempi giusti ai nostri clienti.
La moda è stato uno dei settori più colpiti dalla crisi sanitaria ma la pandemia ha anche "accelerato" alcuni processi: ha posto l'accento su temi come sostenibilità ambientale e digitalizzazione. Lei ha percepito questo cambiamento all'interno del gruppo e nell'attitudine dei vostri clienti?
Il tema della sostenibilità ambientale è da tempo caro e "sentito" nella nostra azienda. Infatti nelle collezioni abbiamo inserito materiali eco, ad esempio negli interni dei capispalla, o tessuti riciclati o pellicce sintetiche… per noi è una sorta di mission e con il nostro team siamo in continua evoluzione nella ricerca di materiali alternativi e rispettosi dell’ambiente. Per quanto riguarda la digitalizzazione, sicuramente ha avuto un’importante escalation un po’ in tutti i settori: abbiamo sviluppato maggiormente la vendita e-commerce per tutti i nostri brand e per la prima volta abbiamo optato per presentazioni digitali delle nuove collezioni, come ad esempio per il brand Ten C (ndR: altro marchio del gruppo FGF Industry) per cui abbiamo realizzato un video dando così la possibilità a tutti coloro che seguono il brand di poter vedere in anteprima assoluta una collezione che sarà poi disponibile al pubblico finale la prossima primavera/estate.
Tornando a Blauer U.S.A, c'è un capo all'interno della collezione Woman Fall Winter 2021 perfetto per diventare il cult di stagione?
È inutile dire che non c’è capo di questa collezione che a me non piaccia… ma se devo proprio scegliere, trovo interessanti i piumini da donna presentati con abbinamenti di tessuti diversi che rendono i capi sicuramente più “grintosi” e danno un’immagine nuova e originale rispetto ai classici piumini mono-tessuto.
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