Dior apre la Fashion Week Parigina e lo fa con uno show dal vivo sensazionale, allestito in un tendone all’interno dei giardini de Les Tuileries – alla presenza di soli 350 ospiti e nel pieno rispetto delle norme anti-Covid - e trasmesso per la prima volta in diretta anche su Tik Tok.
In passerella, trasformata per l’occasione in una cattedrale con vetrate caleidoscopiche, ricreate grazie alle installazioni luminose dell’artista Lucia Marcucci, 12 donne hanno cantato a cappella canti funebri della Corsica accompagnando le modelle con addosso le nuove creazioni della collezione per la primavera-estate 2021 che (ancora una volta) è un vero e proprio inno al femminismo.
In un momento così delicato in cui tutto cambia velocemente e in cui, a causa della pandemia, si è modificato anche il nostro rapporto con i vestiti e sono mutate le nostre abitudini, Maria Grazia Chiuri riflette su una nuova idea di moda e rivisita completamente il concetto di abbigliamento femminile.
“Penso che ora il nostro rapporto con i vestiti sia completamente diverso rispetto al passato. Abbiamo meno vita pubblica e più vita privata. Con la pandemia abbiamo un rapporto differente con il nostro corpo, per prendercene cura e proteggerlo. E il rapporto con i vestiti è maggiormente privato e più intimo. Stiamo vivendo un momento di distanziamento sociale che può essere deprimente. Quindi le persone per sentirsi meglio hanno bisogno che la moda dialoghi con loro”, ha confermato la stilista.
E per la primavera-estate 2021 il direttore creativo di Dior ha pensato a una collezione ispirata a grandi icone del passato come Virginia Woolf e Susan Sontag, capace di venire incontro alle esigenze delle donne moderne e composta da capi dai tessuti morbidi che non segnano le forme e che si adattano perfettamente alla silhouette di ogni donna.
A partire dalla nuova Bar Jacket, una reinterpretazione dell’iconico modello realizzato da Dior per il Giappone nel 1957, che grazie ai suoi lacci può essere regolata, assecondando la forma del corpo; e dalle gonne e i pantaloni con coulisse in vita.
Tutti i capi sono realizzati con tessuti morbidi e leggeri che offrono la massima libertà di movimento. Come gli shorts in maglia, i pantaloni pijama, le gonne in crȇpe de Chine e tulle ricamate.
La camicia dal taglio maschile, un grande cult per Dior, si trasforma e diventa un chemisier, da portare sotto a una giacca a kimono con cintura in vita; o una tunica lunga, da abbinare semplicemente a un paio di sandali rasoterra.
Tra i pezzi forte della collezione, i cappotti in tessuto ikat con motivo paisley. E il tessuto ikat, molto amato dalla Chiuri, torna anche su shorts e micro top lavorati in maglia.
Oltre al paisley, riflettori puntati su stampe floreali e pizzo che contraddistinguono i bomber in suede, ricamati con fiori di campo, maxi dress fluttuanti, pantaloni a gamba larga e shorts.
Gli abiti sono lunghi e svolazzanti. Sono proposti in mussoline di seta, in chiffon arricchito da ricami di perline o con la vita segnata da punto smock.
Il beauty look della sfilata
Essenzialità è la parola chiave del make-up della sfilata di Dior curato da Peter Philips, Direttore creativo e dell'immagine per Dior Make-up. Philips ha scelto di accentuare gli occhi, contornati da un eyeliner luminoso che contrasta con un incarnato dalla massima naturalezza.
Credit ph: Prêt-à-porter printemps-été 2021, Dior show backstage - maquillage Dior créé et réalisé par Peter Philips- Credit ph: Sophie Tajan pour Christian Dior Parfums
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