Teatum Jones: favola noir

La collezione autunno-inverno 2012 parte dai fratelli Grimm e arriva alle dark ladies holliwoodiane del cinema anni '40. Teatum Jones è così: un po' moda, un po' antropologia. All'insegna dell'ossimoro

Quando si sono conosciuti Catherine Teatum e Rob Jones hanno fatto una promessa. La loro missione sarebbe stata di scovare la bellezza nell'insolito e nel sinistro. Dal paradiso al baratro, dall'estasi felice alla tragedia, i due britannici se la godono un mondo a giocare il ruolo di antropologi della moda. Curiosi delle attitudini umane e delle mescolanze tra le culture, il loro disegno non si esaurisce però nell'approccio concettuale. Perché il desiderio di qualità ed eleganza resta comunque in cima ai loro pensieri.

Alla loro terza collezione, in calendario alle passate sfilate invernali di Londra, la coppia creativa ha dato la stura ad una serie di pantaloni e giacche ben costruiti. A seguire abiti che l'arte del drappeggio rende seducenti e sofisticati come le dive cinematografiche cui intendono rifarsi. Sono le donne fatali del filone noir americano, in auge nella decade che va dal secondo conflitto mondiale al dopoguerra inoltrato, pronte a fare fuoco da una insospettabile pistola- è il senso delle pieghe e delle tasche nascoste che si aprono sugli abiti. C'è poi il verde oliva, sottofondo cromatico un po' militaresco, che contrasta con le pannellature accecanti di giallo limone e fucsia.

E poi le stampe, senza risparmio, come vuole una tendenza che non accenna a perdere vigore. Losanghe coloratissime che sfumano sulla seta e citano a modo loro il folklore fiabesco dei fratelli Grimm. Ma il lieto fine qui, ovviamente, è tutt'altro che scontato.