Simona Vanth: ritorno alla materia
Fotogallery Simona Vanth: ritorno alla materia
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S'ispira all'origine del mondo e al minimalismo primitivo la collezione primavera/estate 2012 del nuovissimo marchio di scarpe Simona Vanth
S'ispira all'origine del mondo e al minimalismo primitivo la collezione primavera/estate 2012 del nuovissimo marchio di scarpe Simona Vanth
Facciamo subito chiarezza. Simona Citarella è italianissima, benché risieda a Londra e disponga di una formazione internazionale, ma nel fondare il suo marchio ha sostituito quel cognome che ne tradisce le origini amalfitane con l'esotico Vanth. Suonerebbe vagamento nordico, e invece scopri che è il nome etrusco di un'antica dea del destino. Indizio sicuro per intuire l'attrazione irresistibile della designer verso l'arcaico ed il primigenio.
Detto, fatto. La collezione di debutto per Simona Vanth esplora volumi di carattere, ruvidi e possenti come agglomerati minerali eppure femminili e portabili. Merito di linee pulite e necessarie, che disegnano con grazia volitiva sandali, stivaletti alla caviglia e certe zeppe che sembrano scavate nel granito. Questo richiamo allo stato di natura, segnalato altrove dagli intrecci di pelle vegetale e dalla scabra tattilità della canapa e della rafia, non preclude l'uso di materiali più attuali. Si tratta di plastica e neoprene, specie nella lavorazione dei tacchi, sottili e affilati rispetto alla robustezza delle tomaie.
I colori, va da sé, si esprimono nell'asciutto linguaggio della pietra e del cuoio. Sono neri e marroni a dettare legge, con grigio-sasso e bianco.
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