OMG, mi sono sposata!
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Non vi siete mai sposate? Io sì, un mese fa, ecco un breve riassunto di quello che mi è successo e qualche consiglio. Potrebbe tornarvi utile.
Non vi siete mai sposate? Io sì, un mese fa, ecco un breve riassunto di quello che mi è successo. Potrebbe tornarvi utile.
Non ho mai sognato un grande matrimonio, anzi, a dire il vero, non ho mai sognato il matrimonio in generale. Troppo stanca delle mille cerimonie viste in casa Forrester (con conseguente viaggio a cavallo o in mongolfiera di Brooke e dello sventurato di turno) e ormai sfiancata dalle brevi storielle postadolescenziali e postuniversitarie, mi sentivo già soddisfatta e più che contenta dei miei due anni di perfetta convivenza. D'altra parte vivere felice in coppia in un appartamento di 45 metri quadri al terzo piano senza ascensore di un condominio milanese, dovrà pur significare qualcosa.
Ma cosa volete, quando lui te lo chiede e, dopo il primo momento di stordimento, capisci che no, non sta scherzando, ecco, in quel momento si può dire solo sì.
Come ci si sposa lo sapete, non ve lo devo certo spiegare io, quello che però forse ignorate è che chiunque (a meno che non sia parente diretto come padre, madre, fratello o sorella) può celebrare il vostro matrimonio civilmente. E forse non immaginate che essere sposati da qualcuno che vi conosce e che voi stimate, è estremamente bello. Bene, noi l'abbiamo scoperto al matrimonio dei nostri amici Dario e Dafne, ben prima che Vasco sposasse Maddalena Corvaglia e il suo chitarrista di cui ignoro il nome, ed è stato così vero e per nulla stereotipato che quando è arrivato il nostro momento di scegliere non abbiamo avuto dubbi, Andrea, il cui cervello quando pensa fa il nostro stesso giro e che è riuscito a creare una famiglia meravigliosa restando giovane fuori e dentro. Vista la quantità di lacrime versate in sala mischiate a risate e cenni di capo, direi che non avremmo potuto fare di meglio.
Ma voi vorrete sapere del vestito! "Ah ma tu lavori nella moda, avrai visto di tutto di più". NO. I negozi da sposa mi innervosiscono e odio chi mi fa pressione, soprattutto se ci sono musica classica e violini in sottofondo. Così una volta trovato il luogo in cui mi sono sentita più a mio agio e che ovviamente più rispettava il mio gusto, il resto è stato una vera e propria passeggiata. Tre prove in tutto, un solo taglio a vivo per accorciare il tulle di seta, un solo negozio per trovare le scarpe del colore perfetto. Sono stata fortunata, credo, ma un consiglio posso comunque darvelo: sia che vi piacciano enormi meringhe alla Quattro Matrimoni e un Funerale , sia che preferiate un candido tailleur pantalone di Jil Sander, in quel vestito dovete sentirvi bellissime, Queens of the World and the Dragons, siete le Megan Fox delle Marche, le Jessiche Alba della Romagna, le Blake Lively della Brianza. Siete voi le protagoniste di questo film, e non qualche velina sgallettata che si è trovata lì per caso. Scegliete il vostro abito come fosse l'ultimo capo in saldo di Miu Miu nell'intero universo mondo, e se siete indecise fate come me, pensate: "Ma in lungo bianco, quando mi ricapita?"
Poi c'è la festa da organizzare. E che sia una vera festa. Non quelle cose sfinenti in cui ci si ritrova per ore seduti a tavola con emeriti sconosciuti e il vino è sempre troppo poco per poter reggere fino all'arrosto, voi vi divertireste a una festa così? Io no. E la festa di matrimonio deve essere the ultimate party, la festa del liceo per la quale salteresti fuori dalla finestra della cameretta raccontando balle improbabili a mamma e papà, la serata che ripetereste ogni sabato solo ecco, un po' più posh e costosa. E dunque per me il desiderio si è tradotto in gruppi che hanno suonato per un lungo e gustoso aperitivo a bordo piscina (gli splendidi e bresciani doc Le Man Avec Les Lunettes e Annie Hall ) con vista vigne e Riviera e Marina P e Inkiostro che mettono i dischi sotto le stelle, come tanti anni fa al Covo di Bologna (ma con in più le stelle appunto), tutti gli amici che ballano senza voler mai andare via, il karaoke finale sulle note di La Isla Bonita e Livin' on a Prayer, io che ballo Rihanna su un cubo inesistente e Francesco che canta a squarciagola e si improvvisa dj. Questo è il nostro genere di divertimento e oh, se ci siamo divertiti. Perché questa non è la fine di qualcosa, ma l'inizio di una vita assieme per cui dobbiamo festeggiare e celebrare questo amore senza stress e isterismi da soap opera che i problemi sono tanti e sono altri.
Organizzare un matrimonio non è difficile, non credete a chi vuole convincervi del contrario, ed è bello, davvero bello, serve solo un po' di tempo e tante amiche e amici fidati a cui potete affidarvi e capire che dovete ascoltare solo voi stessi per creare qualcosa che piaccia a voi e non alla società e alle vicine che altrimenti parlano male, e scoprirete che questo è l'unico modo in cui anche tutti i vostri invitati staranno bene.
Le convenzioni lasciamole a chi ha tempo da perdere, mentre loro stanno ancora pensando a quali forchette mettere sui tavoli, noi stiamo già ballando.
Rinfresco e cena: Villa "Il Conventino" di Gradara
Catering: Mocambo
Decorazioni floreali: I Fiori dela Bottega di Francesca Corti, Urbino
Acconciatura: Nouveau , Urbino
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