Mavi Phoenix: libera, come la mia musica
La musica e lo stile di Mavi Phoenix nelle parole di Sabrina Patilli e negli scatti di Claudia Ferri. Scopritela con noi.
Nell’inattesa nuova ondata di musica alternativa che ci sta piacevolmente investendo il nome di Mavi Phoenix (Marlene Nader all’anagrafe) è scritto a caratteri cubitali.
Vive a Vienna e si è fatta conoscere l’anno scorso con Young Prophet, il suo primo EP, che contiene anche Aventura, il pezzo scelto da Desigual come colonna sonora per uno spot. Da allora le aspettative per questa ragazza dai capelli a caschetto si sono fatte sempre più alte, fino a Yellow, la canzone con cui Mavi inizia una nuova era, fatta di pop e melodie malinconiche.
Questa sarà la sua estate, quella in cui suonerà nei festival più frequentati, il Primavera e il Rock am Ring, ad esempio. È lei la protagonista del servizio fotografico e dell’intervista, in cui parla dei suoi posti preferiti, di quello che per lei significa moda e del futuro che vorrebbe.
Lo stile di Mavi Phoenix
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Quando hai iniziato a scrivere canzoni?
Molto presto, intorno agli 11 anni. Mio padre mi aveva regalato un MacBook e lì ho scoperto GarageBand, un programma con cui puoi fare musica. Ho subito pensato fosse cool poter creare canzoni per conto tuo.
Non è semplice definire la tua musica, è contaminata da diversi fattori. Tu come ne parleresti?
Oggi si ha accesso a così tanti suoni che è impossibile far rientrare una musica in un determinato genere. Diciamo che la mia è pop, ma con tante influenze che vanno dall’hip-hop all'R&B.
E Yellow com’è?
È una canzone semplice. È nata in poco tempo, con un beat e una melodia che avevo in mente da un po’. Le parole sono uscite fuori subito. Conosci Yellow dei Coldplay? È un pezzo molto importante per me, forse uno dei più belli di sempre. Mi piaceva l’idea di un pezzo bittersweet: positivo, ma un po’ triste. La vita può fare schifo ora, ma bisogna pensare che non sarà per sempre così.
Dopo Young Prophet hai lavorato molto alla tua musica?
Sì, e Yellow segna l’inizio di una mia nuova era musicale. Da qui fino a fine anno vorrei fare uscire un pezzo ogni mese, fino al nuovo disco.
Chi sono gli artisti con cui sei cresciuta?
Mi sono sempre piaciute tante cose, come Snoop Dog, Nelly Furtado, Fergie, The Black Eyed Peas.
So che vivi a Vienna. Hai un posto preferito dove vai quando hai voglia di schiarire le idee?
Sì, mi piace tornare a casa. La mia famiglia vive a Linz, nella campagna austriaca. Lì è dove sono cresciuta, mi piace giocare sull’erba, stare a contatto con la natura. Adoro anche il viaggio sul treno Vienna-Linz, è il momento in cui rifletto di più sulla vita.
Hai un modo di vestire che non passa inosservato. Cos’è la moda per te?
La moda è uno strumento con cui mostrare quella che sono. Si dice che non bisognerebbe mai giudicare le persone da cosa indossano, ma penso che anche i vestiti dicano tanto di chi sei. In genere cerco di mettere solo abiti con cui sono a mio agio.
Gli anni 90 devono essere una grande ispirazione per te…
Verissimo, anche perché adoro comprare i miei vestiti nei negozi vintage.Quello che prendi lì non ce l’ha nessun altro, sono capi unici e questa cosa mi piace. Il mio negozio second hand preferito si trova a Vienna, ci trovo di tutto.
C’è qualche artista di cui ami il modo di vestire?
Amo Tyler, The Creator, la moda che indossa e quella che crea.
Hai nell’armadio un vestito che ricolleghi a un ricordo?
Sì, certo. Custodisco nell’armadio tutto quello che ho indossato perphotoshoot e video. Tengo molto ai vestiti che avevo nel video di Aventura, ispirati al motocross, non li metto mai perché ho paura di
rovinarli, sono troppo sacri! Ho tanti vestiti che indosso una sola volta, come nei live, o nelle occasioni speciali, e poi non tocco più.
Cosa dovremmo sapere di Mavi Phoenix per conoscerla meglio?
Tanta gente, dopo avermi conosciuta, mi dice che sono una persona carina e che a vedermi non sembra. Forse è perché non sorrido troppo davanti alla macchina fotografica e quindi sembro antipatica, ma non lo
sono! Sono una brava ragazza.
Cosa fai per rilassarti?
Gioco alla PlayStation, anche da sola.
Cosa odi nella vita?
Quello che mi dà fastidio proprio sono i pregiudizi e quando la gente vuole importi il suo pensiero. La cosa più orribile, però, è la mancanza di libertà: tutti dovrebbero essere liberi di esprimere se stessi.
Tu ti senti libera?
Sì, anche se per sentirmi in questo modo ho lavoro duramente con me stessa, anni e anni.
Sei contenta di suonare in Italia? Come sono i tuoi live?
Moltissimo. I miei live? Sono belli.
Words by Sabrina Patilli
Fotografia: Martina Ferrara
Moda: Francesca Crippa
Grooming: Ginevra Pierin
Sitting Editor: Sara Moschini
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