Ludovica Ragazzo: il mio sogno a Roma con Dior
Una bambina che gioca con le stole e i foulard della mamma creando dei vestiti e sognando un giorno di poter vedere una sfilata e vivere nel mondo della moda. Ludovica Ragazzo, digital creator con un following da più di 600 mila utenti e collaborazioni con i brand più prestigiosi, invitata alla Cruise di Dior a Roma, ripensa proprio a quei momenti nei quali i tessuti, le forme, i colori, erano un linguaggio che la affascinava e che la faceva sentire libera.
Libera di essere se stessa, libera di non avere paura, libera di potersi trasformare. Libera di poter essere una donna con tante sfumature e non chiudersi in una sola definizione.


«Essere invitata alla Cruise di Dior è stato un onore enorme. Sapevo che sarebbe stata un’esperienza speciale, ma non immaginavo quanto. Ricevere quell’invito è stato un po’ come varcare una soglia: sentirsi riconosciuti per ciò che si è, e per come si comunica la moda oggi», ci confessa nella cornice di Casa Monti che è la location del nostro shooting ma anche il meeting point per le talent e creator che parteciperanno alla sfilata come ospiti e passeranno alla Glam Room all'ultimo piano del palazzo romano per prepararsi.
«Se penso a Dior la prima immagine è quella di un'eleganza senza tempo e poi penso subito al savoir-faire francese e a una donna che non ha paura di essere forte e femminile insieme. Dior per me è anche un’idea di sogno che diventa realtà».
E per Ludovica il sogno si è avverato quando ha potuto assistere alla sua prima Cruise, che ha avuto luogo in un posto magico come Villa Albani, nel giardino-labirinto dove più di 700 ospiti hanno potuto veder sfilare non solo la Resort ma anche trenta capi di Haute Couture. Una sorpresa che ha lasciato tutti senza fiato.



Prima della sfilata Ludovica ha indossato per il nostro shooting realizzato con la fotografa Sara Reverberi, due total look della collezione Pre-Fall 25 presentata durante un magnifico show a Kyoto. Un look total black caratterizzato dall'ampia gonna in tulle a balze e dalla giacca in velluto con ricami dorati, e uno in denim grigio morbidissimo che mostra decori pittorici che richiamano i fiori di ciliegio del Giappone. Poco prima ha avuto la possibilità di accedere alla Glam Room di Casa Monti per provare la nuova collezione Dior Beauty.
«Ho voluto che il make-up rispecchiasse l’atmosfera della Cruise: qualcosa di sofisticato, con richiami un po’ retro ma rivisitati in chiave moderna. Volevo che il viso fosse una tela pulita, luminosa, con un accento forte sugli occhi come lo smokey-eye dall'effetto grunge».


Gli accessori sono protagonisti: la borsa a mano Dior Toujours in rafia e la Dior Caro Soft in pelle nera, ma anche le ballerine flat, che diventano perfette alleate per la stagione anche queste in versione in rafia o in tessuto nero.
«Avere stile significa essere fedeli a sé stessi», ci dice Ludovica. «Non è solo una questione di abiti, ma di attitudine, di come ci si muove nel mondo, di come si sceglie di comunicare con il proprio corpo e con la propria presenza».


E sulle sue ispirazioni e icone di stile: «Amo lo stile di donne come Bianca Jagger e anche figure più contemporanee come Alexa Chung. Mi ispiro anche a icone del passato, come Françoise Hardy, Jane Birkin o Monica Vitti. Ma trovo ispirazione anche nelle persone comuni, in certi scatti rubati per strada».
Il cinema dunque, ma anche la cultura pop e lo streetstyle, che si mescolano in quello che è il gusto e il portamento di Ludovica.
Mentre la accompagniamo verso la macchina nera che la porterà a Villa Albani abbiamo tempo per un'ultima domanda: cosa ti aspetti dal futuro della moda?
«Spero che la moda continui a essere uno strumento per raccontare storie, e non solo una vetrina. Mi piacerebbe collaborare con brand in modo sempre più creativo, magari disegnando una capsule, portando la mia visione oltre i social».
Ce lo auguriamo anche noi e aspettiamo i prossimi progetti di Ludovica per poterveli raccontare.

Credits:
Foto: Sara Reverberi
Video: Daria Krasnova
Mua/Hair: Courtesy of Dior Beauty
Creative e Art Direction: Sara Moschini
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