Emma Nolde: viaggio nel Nuovospaziotempo dell'artista toscana
Nuovospaziotempo si apre con la voce vellutata di Emma Nolde che elenca una serie di oggetti e azioni a ritmo marziale, scandendo la routine di giorni e mesi apparentemente sempre uguali ma frenetici, e si conclude con una domanda personale che risuona come un grido collettivo: "Cosa succederà poi?".
È la intro perfetta di un album che riflette sulla diversa percezione dello spazio e del tempo, la campagna che si contrappone alla città, le piccole cose che diventano enormi, e su un mondo che gira così velocemente che sembra sfuggirci tra le mani, tanto che è necessario ripetersi costantemente di fermarsi e prendere una pausa.
Proprio per questo, per parlarne, abbiamo deciso di raggiungere Emma Nolde vicino a San Miniato, il paese della Toscana dove vive quando non è in tour, prendendoci tutti un momento per godere della bellezza della natura intorno a noi, della musica e della moda, ovviamente, tra le mura affrescate di Villa Petriolo, progetto agri-turistico fortemente voluto dalla famiglia di pellettieri messicani Cuadra, che ci ha accolti con calore.


Gilé e pantaloni in velluto a costine SHAFT JEANS
Quando hai iniziato a scrivere il tuo ultimo album Nuovospaziotempo?
In realtà ho iniziato a lavorarci quando ancora Dormi (l'album precedente del 2022 - ndr) non era uscito e hanno due approcci totalmente diversi. Dormi è stato scritto tutto durante la pandemia e i lockdown, era un momento in cui tutto era fermo e io ero chiusa a casa mia, in campagna. Invece mentre scrivevo Nuovospaziotempo ero in tour, c'erano in ballo mille cose, spesso ero in furgone, un luogo che mi piace tantissimo, raccolto, ma anche pieno di persone.
Pensa che per il nuovo tour saremo in sette, ci sarà anche un tecnico delle luci perché abbiamo voluto curare molto anche la parte scenografica ed emozionale. È una formazione molto ricca che ci permetterà di fare dei live più completi.
Staticità e movimento, un mondo che ti porta a esserci sempre, a fare mille cose e la necessità invece di prendersi dei momenti per sé e rallentare. Sono temi molto presenti nell’album, vuoi parlarcene?
Questo disco si chiama Nuovospaziotempo proprio perché, secondo me, stiamo vivendo un modo diverso di affrontare le nostre giornate e la nostra quotidianità, influenzati e immersi per la maggior parte delle ore in una realtà che non è quella vera. Parliamo e lavoriamo con persone che tante volte non sono accanto a noi, tramite il telefono, con il computer, in una dimensione che ci fa vivere in maniera completamente nuova.
Così finiamo per farci travolgere da questo modo di annullare lo spazio e il tempo fisici, perché ad esempio lavoriamo proprio fino all'ultimo secondo, prima di andare a letto mandiamo l'ultimo messaggio, ci alziamo la mattina e già rispondiamo o guardiamo le email che ci arrivano. Non siamo mai davvero costretti a "non fare" e questo può davvero farti star male. Io soffro tanto questo modo di vivere e nel disco ne parlo. Sono la prima vittima e carnefice di queste abitudini e vorrei imparare la pazienza, spero con l'età di arrivarci.


Giacca DURAZZI, collo con zip in lana e pantaloni FEDERICO CINA, occhiali adidas ORIGINALS, anello MVM by MADINA VISCONTI
Cosa significa per te vivere in un paese piccolo rispetto alla città?
Vivere in un paese, in una piccola città, come San Miniato, per me vuol dire essere costantemente a contatto con le cose che sono realmente importanti, perché fortunatamente quando esco e vado a prendere un caffè al bar che ho vicino casa, immerso nel niente perché abito in campagna, i discorsi che sento fare sono molto diversi da quelli che fanno le persone che lavorano con me oppure che abitano in città grandi e che sono interessate a cose ben diverse.
Penso che le cose realmente importanti siano quelle minuscole, semplici e di conseguenza che queste persone, che lavorano in questo bar di campagna, abbiano una visione della vita molto più completa rispetto a chi lavora nei grattacieli cittadini. Per cui mi affascina il loro modo di minimizzare tutte le cose che a me sembrano importanti e grandi della mia piccolissima carriera.
Quando le racconto a loro non c'è un riscontro forzato o un grande entusiasmo, e questo continuo "riportare a terra" tutto mi piace e mi fa bene.


Completo giacca e pantaloni CANAKU, top ECOALF, bracciale e collana MVM by MADINA VISCONTI, borsa DURAZZI, calzettoni GOLDENPOINT, anfibi DR.MARTENS
Cosa significa per te iniziare un tour? Come ti prepari (fisicamente e psicologicamente)?
Significa iniziare il momento più bello del percorso di un disco, quello più spensierato anche, dove l'ansia o comunque la preoccupazione è viva, è fisica, è il mal di pancia che hai prima di entrare, di salire sul palco. È quel brivido che provi nell'eventualità di sbagliare qualcosa che però anche se succede, pace, inizia e finisce lì, in quel momento live, quindi vero e vivo.
Mi preparo provando il più possibile con la band. Ad esempio quando abbiamo fatto il primo concerto a Livorno, subito dopo ci siamo chiusi in camerino per parlare di quello che avremmo dovuto migliorare e questa cosa, per quanto possa sembrare non molto piacevole, in realtà per noi è bella, e finché non finisce questo tour ogni data sarà una prova a migliorarci. In più cerco di prepararmi al massimo perché so che in questo modo psicologicamente me la godo di più. Se invece penso di non aver fatto il massimo (o comunque tutto quello che potevo fare) alla fine non me la godo, penso di non meritarmelo.
Qual è la canzone che hai più voglia di suonare live?
Direi Sempre La Stessa Storia, perché è il pezzo più rock, ha questa chitarra che mi piace un sacco, è molto divertente. E poi Universo Parallelo. Non vedo l'ora di suonarla a Livorno perché lì ci sarà anche mio padre a sentirla.



Maglione FLORANIA x MAX&CO, earcuff CRILOI, calzettoni GOLDENPOINT
Insieme abbiamo scattato per un servizio moda con ben otto look (che sono tantissimi!) e non hai mai accennato a momenti di stanchezza. Com’è il rapporto con la tua immagine e con la moda?
Devo dire che quando sto facendo una cosa bella, che mi piace, tendo a vedere la stanchezza, la fame, tutto quello che ha a che fare con cose fisicamente estenuanti, come una sensazione positiva, che non può interferire o farmi vivere in modo meno bello qualcosa di così piacevole. Quindi in generale non mi va di definirmi "stanca" perché non mi va di attribuire della stanchezza a quel momento così bello e rovinarmelo!
Il rapporto con la mia immagine è conflittuale come penso per ognuno di noi. Tento di apprezzarmi anche quando non mi vedo particolarmente bella o semplicemente di cambiare qualcosa del mio modo di vestire o del mio modo di essere truccata perché si arrivi a un'immagine che a me sembra naturale e che in qualche modo rappresenti quello che sono. Non mi piace truccarmi e vestirmi in modo diverso da come mi vedo. A livello anche teorico quando mi presento a qualcuno a parole vorrei che il mio modo di vestire mi rispecchiasse. C'è la frase "parla come mangi," io direi: "mi voglio vestire come parlo".
La moda mi interessa, penso di non essere in alcun modo esperta, però forse ho un sesto senso, non lo so. Penso che sia davvero importante per chi fa musica, e quindi per chi mostra la propria immagine continuamente, che il proprio modo di vestire, di porsi, sia allineato a quello che uno fa.


Bomber, pantaloni, bustier e collo in lana CHB by CHRISTIAN BOARO, occhiali TOM FORD, stivali DR. MARTENS
Mentre stavo preparando i tuoi look, pensavo che il tuo stile è molto preciso, ma che in realtà ti piace anche sperimentare e spingerti un po’ più in là. Quando devi scegliere cosa indossare sul palcoscenico, preferisci osare o rimanere nella tua comfort zone?
Ho tre fasi diverse. La fase in cui da cantautrice scrivo una canzone in cui mi piace essere vestita il peggio possibile, più brutta sono meglio è, perché non mi va di guardarmi allo specchio e di compiacermi in quei momenti lì, mi piace che non sia presente quella dose di ego che a volte essere vestiti particolarmente bene ci fa venire fuori.
Quando sono sul palco mi piace essere comoda nei miei vestiti, quindi tendo a non mettermi qualcosa che mi stia stretto, a qualcosa che mi costringe, preferisco qualcosa in cui sia piacevole correre, saltare, e allo stesso tempo che sia stiloso e figo da vedere. Quando sono, come nel nostro caso, a fare delle foto, allora lì mi piace proprio giocare e, sempre con il mio gusto e con la mia sensibilità, concedermi di osare un po' di più e quindi di vivere quel divertimento. Proprio come quando ero piccola e con mia sorella ci vestivamo con i vestiti di mia nonna e magari mi piaceva mettermi una maglia in testa e usarla come cappello, questo tipo di gioco che non viene tanto fuori in me quando vivo la vita di tutti i giorni oppure quando suono.


Trench PORTS 1961, stivali di gomma SUPERGA, chocker CRILOI


Completo giacca cropped e pantaloni ALESSANDRO VIGILANTE, collana MVM by MADINA VISCONTI
Ci sono delle artiste o degli artisti che sono per te d’ispirazione, dal punto di vista stilistico?
Sì, mi viene in mente Tamino perché ha una serietà sia nel suo modo di cantare e di scrivere che nel modo che ha di approcciarsi alla moda. Si vede che gli piace sperimentare nonostante sia così coerente. È un grande riferimento.
E mi piace moltissimo Winona Ryder, nel suo modo di essere coraggiosa e allo stesso tempo se stessa e poi tanti altri, però al momento direi loro due.
Finiamo con uno slancio verso il futuro. Cosa ti piacerebbe che succedesse nei prossimi mesi o anche dopo il tour?
Mi piacerebbe scrivere belle canzoni e registrarle bene e fare un bel disco, tutto qui!


Top e pantaloni ampi ZONA 20, stivali DR. MARTENS, anello CRILOI
Emma Nolde sarà in concerto:
29 novembre - Livorno - The Cage
4 dicembre - Trento - Sanbapolis - NUOVA DATA
7 dicembre - Pistoia - H2NO
13 dicembre - Milano - Arci Bellezza - SOLD OUT
14 dicembre - Bologna - Locomotiv Club
27 dicembre - Terlizzi (BA) - MAT Laboratorio Urbano
28 dicembre - Taranto - Spazioporto
29 dicembre - Caserta - Lizard Club
17 gennaio - Roncade (TV) - New Age Club
27 gennaio – Milano – Arci Bellezza – NUOVA DATA
7 febbraio - Bergamo - Druso - NUOVA DATA
27 febbraio - Roma - Monk
7 marzo - Torino - Hiroshima Mon Amour
8 marzo - Firenze - Glue
21 marzo - Cosenza - Mood - NUOVA DATA
22 marzo - Palermo - Spazio Franco - NUOVA DATA
Credits:
Talent: Emma Nolde
Foto: Marco Mezzani
Mua-Hair: Anna Lazzarini
Location: Villa Petriolo
Creative e Art Direction: Sara Moschini e Daniela Losini
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