Attraverso i suoi canali YouTube e Instagram parla da sette anni a quella che ormai è una vera e propria community: vi presentiamo Elisabetta Pistoni, digital creator e imprenditrice di Vicenza. Il suo lavoro spazia dalla moda al beauty fino all'home decor, scoprite cosa ci ha raccontato nell’intervista.
Ci racconti chi sei e cosa fai nella vita?
Dopo i social di parole (Facebook), foto (Instagram), video (TikTok) e ora anche voce (Clubhouse), quale sarà il prossimo social secondo te?
Immagino il prossimo social come una piattaforma dinamica ed estremamente interattiva. Una piattaforma fatta per lo più di contenuti video in cui all’interno è possibile fare experience differenti: condivisione di foto, pensieri, audio, video, podcast, fare shopping. Insomma, un unico connettore che metta assieme tutto il meglio dei social di adesso. Lo immagino come un social sempre più democratico, in cui l’experience e lo storytelling di ciascun utente possano risultare più forti ed impattanti rispetto al numero di followers o di mi piace ricevuti.
Elisabetta Pistoni
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Abbiamo visto negli ultimi anni proteste prendere voce e potere grazie ai social: sarà sempre di più così? I social possono avere davvero un ruolo nel definire la storia?
Sono convinta che i social, se utilizzati nella maniera corretta, possano essere dei mezzi efficaci e potentissimi in grado di avvicinare le persone da ogni angolo del pianeta. Mai come negli ultimi mesi si sono rivelati importanti nel farci sentire tutti parte di un gruppo, per influenzarci in positivo e talvolta per aiutarci a lanciare messaggi di unità, condivisione e inclusività, cercando di abbattere discriminazioni e preconcetti sociali.
« Quello che vediamo sui social è reale sì, ma è solo una piccolissima percentuale della vita vera »
I social hanno, in molti casi, contribuito a modificare la percezione della nostra immagine, a volte in positivo (la body positivity e la sua diffusione), altre in negativo (l'ambire a stereotipi finti o comunque "filtrati"). Tu che ne pensi?
Credo che, come per tutte le cose, ognuno di noi debba avere un occhio critico utilizzando e osservando i social con un cosciente “distacco”. Quello che vediamo sui social è reale sì, ma è solo una piccolissima percentuale della vita vera. Ci danno inoltre la possibilità di essere attivi scegliendo chi e cosa guardare, filtrando e selezionando le persone che decidiamo di “seguire” per farci ispirare. Non tutti i creator sul web condividono messaggi positivi, ma ce ne sono molti che insegnano agli utenti ad amarsi per ciò che sono. Proprio i nostri difetti e le nostre imperfezioni ci rendono unici e bellissimi, ognuno a modo suo.
Quali step dovrebbe fare il sistema moda italiano per essere davvero inclusivo oggi?
Mi piacerebbe vedere sempre più sfilate, foto ed editoriali con persone di età, altezze e tipologie di fisico differenti. Vorrei vedere modelli e modelle nei quali il pubblico possa facilmente identificarsi, sentendosi quindi rappresentato anche nelle scelte estetiche dei brand più conosciuti e rinomati.
La moda negli ultimi anni è stata letteralmente travolta e pervasa dai social: l'hanno resa di sicuro più aperta e democratica. Come te la immagini nel futuro?
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