Occhi puntati sulla riga disegnata dall'eyeliner: multitasking, si adatta a tutti i look, da quello elegante in stile anni Sessanta a quello più deciso e vagamente punk anni Settanta
Rock & Chic. O meglio, rock o chic? L’eyeliner infatti ha questa doppia anima, ribelle e dark ma anche estremamente elegante.
Make up passe-partout, accontenta tutti i gusti, in bilico tra l’eleganza degli anni Sessanta e il punk dei Settanta.
Come scegliere? Ma perché farlo in realtà? Basta che la riga nera intensa si adatti al mood del giorno assecondandolo, una volta più morbida un'altra più geometrica.
Proprio come sulle passerelle, dove si sono consumati chili di eyeliner, onnipresente e che ha assecondato tutte le collezioni, dalle più romantiche alle più trasgressive.
Ci sono righe e righe
Non sono tutte uguali: il differente spessore e la presenza della codina o meno alla fine sono dettagli che cambiano il look e che donano una differente atmosfera al make up.
La bellezza dell’eyeliner è proprio nella sua versatilità e i make up artist lo sanno bene: rock o chic quindi?
Per Dries Van Noten è decisamente rock, estremamente spessa, talmente tanto che è abbinata a un make up nude così da darle maggiore risalto ed è completamente assente il mascara, il nero è profondissimo e segue tutta la rima superiore.
Così come da Fendi la cui riga è sinuosissima, un unico tratto che incornicia tutto l’occhio, dal basso verso l’alto. Altrettanto rock ma più sottili i tratti di Jean Paul Gaultier che finiscono con una coda verso l’alto.
Eyeliner rock&chic
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Vi sentite più chic?
Basta calcare meno la mano e la riga diventa immediatamente più sottile, più fine, proprio come usavano le signorie “bene” negli anni Sessanta: immancabile sulla passerella di Giorgio Armani, sottolinea invece la sua “pariginità” quella sinuosa vista da Givenchy, è discretissima quella scelta per Eva Minge il cui tratto inizia da metà palpebra mentre più vezzosa e civettuola quella di Celia Kritharioti con la codina all’insù.
10 eyeliner neri profondo da provare
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Graphic: Elisa Costa
Credit Ph: Mondadori Photo
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