Milano Fashion Week PE 2026: la bellezza tra sogno, ribellione e naturalezza


C’è un filo invisibile che lega i backstage della Milano Fashion Week primavera/estate 2026: la ricerca di una bellezza autentica, che non si nasconde dietro artifici ma diventa specchio dello spirito del tempo. Nei corridoi concitati prima delle passerelle, si respira un’atmosfera di leggerezza nuova, fatta di sperimentazioni, ritorni nostalgici e un desiderio diffuso di realtà. Scopriamola insieme. (articolo in aggiornamento day by day)
I racconti onirici di Luisa Beccaria, Vivetta e Sportmax
Da Luisa Beccaria, la collezione è come un racconto immerso nella natura e il make-up traduce questa visione onirica puntando su un beauty look “con iridescenze rosate che carezzano i volti e un mascara blu che sostituisce il nero, come promessa di primavera”, racconta Michele Magnani di MAC Cosmetics. Diverso ancora l’immaginario di Vivetta, che affonda nei mondi sommersi tra sirene e mitologie marine. “Abbiamo puntato su una pelle perfetta ma matt, in controtendenza, e sugli occhi giocando con mascara colorati che riportano l’estetica degli anni ’60, amplificata", racconta sempre Magnani. Un invito esplicito a sperimentare, a non seguire le tendenze ma a crearne di nuove, in un dialogo diretto con le nuove generazioni, dimostrato anche dagli hair look. Per interpretare questa bellezza poetica e fuori dagli schemi Giorgio Parrivecchio, insieme al team Wella, ha scelto accessori dal sapore surrealista – camicie trasformate in turbanti e gioielli per capelli a forma di animali –applicati su tagli corti dal gusto androgino e bob destrutturati. Anche Sportmax esplora la dimensione onirica, fondendo leggerezza e fluidità con precisione sartoriale attraverso tessuti che reagiscono al movimento e alla luce. L’hairlook, curato da Damien Boissinot, lead hair stylist di Sportmax per ghd, valorizza la bellezza naturale con uno styling essenziale e sofisticato che esalta texture e linee pulite.


La bellezza luminosa di Antonio Marras e Moschino
Con Antonio Marras, invece, la bellezza prende strade più eccentriche. Sulle sopracciglia brillano cristalli, mescolati a polveri iridescenti triturate e fissati con oli e vasellina. “Volevamo creare un effetto texturizzato, come se il sale della passerella si fosse depositato sui volti”, racconta Ricky Morandin per KIKO Milano. Il risultato è un maquillage vibrante, teatrale, che illumina la pelle con bagliori vivi e carnosi. Glitter e bagliori anche da Moschino con il make-up curato da Inge Grognard per MAC Cosmetics che punta tutto sull'eyeliner per accendere lo sguardo.


I daily look da Alberta Ferretti, Missoni, Onitsuka Tiger, Anteprima
Per Alberta Ferretti, la strada scelta è quella della sottrazione. I capelli, curati dal team Wella con Sébastien Richard, si sciolgono in onde leggere, liberi di muoversi come sospinti da un vento invisibile, mentre il make-up firmato Siddartha Simone per Kiko Milano torna agli anni ’90 per riscoprire la naturalezza. “È una donna che non usa molto trucco, ma quel poco lo applica in modo trasparente: copre le imperfezioni, ma sembra comunque che non abbia nulla addosso", racconta il make-up artist. Un velo di colore sugli occhi, niente mascara e niente ciglia incurvate. Missoni porta in passerella la spontaneità della vita reale, fatta di colori vibranti e mix istintivi. Diane Kendal per Kiko Milano ha preparato la pelle con massima idratazione e piccoli ritocchi di correttore, mentre gli occhi sono stati definiti da linee sottili e mascara leggero. I capelli, sotto la direzione di Damien Boissinot per GHD, riflettono questa visione: asciutti e crespi su alcune modelle, lucidi con frange nette su altre, sempre mossi da un dinamismo naturale. Look quotidiano e minimal anche da Onitsuka Tiger dove il team artistico di Toni&Guy Italia guidato da Fabrizio Palmieri ha creato hairstyle che reinterpretano la semplicità quotidiana: messy ponytail dall’effetto “fai da te”, come appena raccolte dopo la palestra o una corsa in città. Le ciocche anteriori incorniciano naturalmente il viso, la riga centrale si spezza in un leggero zig-zag, e un velo d’olio sulle punte richiama la luce calda di una metropoli asiatica al tramonto. Ogni coda, diversa per lunghezza e texture, diventa un gesto di stile spontaneo, sportivo ma sofisticato. Minimal ma sofisticato il look firmato da Giorgio Parrivecchio per Wella Professionals alla sfilata di Anteprima. C'è spazio anche per i raccolti: da Max Mara Odile Gilbert, insieme al Team WELLA PROFESSIONALS guidato da Marco Firriolo, fa torna, a sopresa, gli chignon alti, puliti e strutturati


Capitolo a parte per la sfilata di Emporio Armani, carica di emozioni come era prevedibile. E le emozioni, quelle del ritorno in città dopo un viaggio, quando la quotidianità si tinge ancora di leggerezza e libertà, sono la fonte di ispirazione da cui nasce la collezione pe 2026. Le silhouette leggere, le tonalità neutre e il continuo dialogo tra maschile e femminile raccontano lo stile Armani, reinterpretato in chiave multiculturale. Il make-up, firmato da Hiromi Ueda, Global Makeup Artist Armani, completa questa visione con un incarnato naturale e radioso, illuminato da sfumature calde di bronzo e arancio che si fondono con grigi, blu e lilla. Un velo di perlescenze sugli occhi e un tocco di albicocca sulle labbra donano freschezza e luminosità, perfette per l’estate.

Rebel Rebel per N°21 di Alessandro Dell'Acqua e audacia da Roberto Cavalli
Più ribelle, invece, la ragazza di N°21 di Alessandro Dell’Acqua. I capelli curati da Anthony Turner per Toni&Guy sembrano di tre o quattro giorni, spettinati, vissuti, quasi catturati dagli abiti stessi. “È quel tipo di look che ricorda i capelli del dopo festa", racconta. Disordinati, separati solo dalle dita, mai dalla spazzola. Prima che le modelle entrino in passerella, le ciocche sono ulteriormente tirate fuori e fatte cadere davanti al viso. Una ribellione organica, che urla “non mi importa”. Il make-up, firmato Linsay Alexander per Kiko Milano, non cerca perfezione, ma freschezza radiosa: “È un rossetto, ma io lo applico sulle guance come un blush: l’idea è che non sembri trucco, ma un effetto baciato dal sole". La pelle brilla di riflessi glossati su zigomi e palpebre, in un’estetica anni ’90 che sa di estate italiana. Meno ribelle ma più audace l'estetica proposta da Roberto Cavalli con oro, denim glam e lavorazioni couture che raccontano una femminilità libera e forte, con il serpente come icona vitale. L’hairlook firmato Damien Boissinot per ghd completa la visione con onde dorate effortless, naturali e lussuose.


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Milano Fashion Week: tutte le tendenze beauty PE 2026
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Credit ph: Daniela Losini, Michela Marra, KIKO Milano, Wella Professionals, ghd, Toni&Guy, Spotlight/Launchmetrics, MAC Cosmetics, GettyImages
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