Visto che dirvi che a Zanzibar il clima è perfetto e il mare bellissimo sarebbe scontato, vi diamo 10 valide ragioni alternative per andarci
Se vi servisse un pensiero felice, pensate che da qualche parte nel mondo in questo preciso momento è estate.
La versione geografica del bicchiere mezzo pieno ha i colori delle spiagge esotiche, il profumo della salsedine e il sapore della frutta tropicale - e (ok, è qui che il pensiero diventa felice in effetti) si trova ad appena una manciata di ore di volo da quello che vedete adesso sollevando gli occhi da questo schermo.
Partendo da questo presupposto abbiamo preso la questione seriamente e siamo andati alla ricerca della felicità e, ehm, del tiepido, a Zanzibar, isola della Tanzania nell'Oceano Indiano.
Se quella che sognate è un'esperienza da mal d'Africa in un posto in cui la natura ti sbatte in faccia tutta la sua forza a botte di verde (foresta) e turchese (mare), allora Zanzibar è il posto per voi.
E ve lo dimostriamo in dieci validissimi punti.
(Continua sotto la foto)

1. È (quasi) sempre il momento giusto per andarci
Il clima di Zanzibar è tropicale, quindi caldo tutto l'anno, con due stagioni delle piogge, una più lunga e invalidante da marzo a maggio e una più corta intorno a Novembre.
Per tutto il resto del tempo le temperature dell'aria e del mare sono pressoché perfette.
Questo vuol dire che i due momenti migliori per andarci sono proprio a cavallo delle nostre vacanze - estive (da Giugno a metà Ottobre) e invernali (tra Dicembre e Febbraio).
E se non vi sembra un segno questo...

2. Si può nuotare con i delfini (e non in una piscina)
La natura di Zanzibar è così autentica e a piede libero che può capitare - e capita eccome - di incrociare balene e banchi di delfini che seguono o affiancano la barca su cui ci si trova.
L'esperienza di buttarsi in mare e vedersi sotto i piedi venti metri d'acqua e trenta delfini che giocano e nuotano è un'emozione che non si dimentica facilmente.

3. Per fare snorkeling non serve nemmeno entrare in acqua
Nakupenda (che in swahili vuol dire ti amo) e Waka Waka (escursione in esclusiva a Veratour) sono due lingue di sabbia bianchissima che si raggiungono con una navigazione di venti/trenta minuti dalla spiaggia di Stone Town.
Disabitate e prive di ogni vegetazione, si trovano a una quarantina di chilometri dalla costa e compaiono o scompaiono a seconda dell'ora del giorno e delle maree.
Questo fa sì che su questi itsmi immacolati rimangano una quantità di ricci, conchiglie e stelle marine degni di una visita all'acquario.
Due volte al mese la spiaggia scompare - con la luna piena e con la luna nuova.
L'escursione a Waka Waka costa circa 60 euro a persona ed è compreso anche il pranzo a base di ottimi piatti tipici zanzibarini (riso, polpo, frutti di mare e frutta fresca).

4. Ha un ruolo nella storia
Non solo mare e spiaggia, Zanzibar ha una storia affascinante da scoprire con una gita nella sua capitale, Stone Town.
Patrimonio dell'UNESCO, piccola città triangolare sul mare, Stone Town ha appena quindicimila abitanti, ma vanta luoghi degni di nota dal punto di vista storico e culturale.
Proprio qui infatti venivano raccolti e venduti tutti gli schiavi dell'Africa Orientale, catturati nel continente e portati a Zanzibar per essere messi sul mercato delle colonie.
Oggi, nel posto in cui questo avveniva si trova una Chiesa Anglicana, costruita nel 1873 (anno in cui è stata abolita la schiavitù a Zanzibar) dove è possibile visitare quelle che erano le prigioni degli schiavi.

5. Ci sono cinque cose che dovete fare a Stone Town
Una volta a Stone Town passeggiate tra i vicoli della città per fotografare le famose porte zanzibarine (1) fino alla casa di Freddie Mercury (2), figlio di madre inglese e padre persiano contabile proprio a Zanzibar, dove il cantante è nato e vissuto per i primi anni dell'infanzia.
Entrate nel mercato per un'esperienza sensoriale a tutto tondo (3) e perdetevi nel dedalo di vie (4) ricche di stoffe, vestiti, gioielli e artigianato. Ma anche negozi gestiti da diverse cooperative femminili che preparano creme, prodotti di bellezza, abiti e fodere per i cuscini sasik.
Ultima tappa (5), il Palazzo delle Meraviglie (nella foto qui sopra), costruito dal terzo sultano di Zanzibar per la moglie per scusarsi delle sue 99 concubine (che teneva in un'altra villa sul mare appena fuori dalla città).
Fino agli anni Sessanta è stato l'unico palazzo ad avere l'elettricità e al suo interno si trova il primo ascensore di tutta l'Africa.

6. È tutto incredibilmente instagrammabile
E ovunque girerete lo sguardo (o lo smartphone) vedrete qualcosa che vi lascerà senza fiato dalla bellezza.

6bis. (E non servono nemmeno filtri)
Perché i colori così come sono sembrano usciti da Photoshop senza bisogno di metterci mano.
(Lo dimostrano tutte le foto di questo articolo, pubblicate così come sono state scattate)

7. Si mangiano cose buonissime
Le specialità locali sono varie e tutte altamente apprezzabili anche da un palato mediterraneo.
Bando agli eccessi di spezie e piccantezze che caratterizzano spesso i sapori esotici, a Zanzibar i sapori dei prodotti locali, di quella frutta, verdura e pesce che arrivano dai dintorni, sono talmente buoni e ricchi da bastare a se stessi.
Il cuore lo lascerete sul Chapati, una specie di piadina croccante che si accompagna a piatti sia dolci che salati.
A Stone Town il pasto migliore lo si trova all'Emerson Spice Hotel - un albergo con 12 camere arredate in un meraviglioso stile coloniale nel pieno centro storico, dove pranzare nel secret garden o cenare sul rooftop con vista su tutta la città.

8. E si imparano ricette nuove
Un piatto supertipico zanzibarino, da provare (anche a casa), è un contorno a base di banane verdi (aka platano) che ha una consistenza e un sapore a metà tra la patata al forno e le castagne bollite ed è fantastico per accompagnare carni e pesci.
Come si fa: mettere le banane verdi (calcolandone una a testa) in acqua bollente e salata. Dopo circa 5 minuti, o comunque quando cambiano colore, toglietele dall'acqua e togliete la buccia.
Tagliatele a pezzettoni e, dopo aver fatto dorare in padella della cipolla, aggiungetele al soffritto.
Mescolate per circa un minuto e aggiungete del latte di cocco. Di nuovo mescolate per un minuto e aggiungete polpa di pomodoro.
Salate, lasciate sobbollire a fuoco medio aggiungendo quando serve latte di cocco e continuate a mescolare fino a fine cottura (circa una decina di minuti).

9. Il tramonto si guarda dalla barca (con un cocktail in mano)
Lungo la spiaggia di Nungwi alla fine della giornata di mare si salpa a bordo di un dhow, l'imbarcazione a vela tipica, e si naviga lungo la costa Nord fino alla baia di Kendwa, dove si ormeggia per guardare il tramonto.
Se vi ci state immaginando, aggiungete al sogno a occhi aperti anche musica, cocktail e vassoi di frutta fresca.

10. Si possono fare esperienze da Robinson Crusoe
La scusa è lo snorkeling, la destinazione un atollo, quello di Nmemba, in cui non c'è assolutamente niente e nessuno a parte noi.
Si parte di buon ora dalla spiaggia di Nungwi e con una navigazione di circa mezz'ora si raggiunge il paradiso di cui quello nella foto qui sopra non è che uno scorcio da immaginare a 360°.
Si nuota, si fa effettivamente snorkeling, ci si stende al sole, ci si scatta una nuova foto profilo per Facebook e, dopo una merenda a base dell'immancabile frutta fresca da cui a questo punto avrete già sviluppato dipendenza, si torna indietro in tempo per pranzo.

Dove dormire - costa Est per chi ama le escursioni
La costa Est, quella di Kiwengwa, è stata la prima in cui è arrivato il turismo a Zanzibar e dunque è anche quella più attrezzata per le escursioni e le attività sportive, essendo più vicina alla città.
Il Veraclub Zanzibar Village si trova a 45 chilometri dall'aeroporto e 40 da Zanzibar Town, e sorge lungo la spiaggia di Kiwengwa, una delle più famose e rinomate dell'isola, dove passeggiando al tramonto si trovano una sfilza di negozi e bazar locali di ogni genere.
Immerso nel lussureggiante verde tropicale è composto da bungalow a un piano, con tetto ricoperto in makuti, arredati in adorabile stile locale.
Trovandosi sulla costa Est permette di vedere il sole sorgere dal mare - uno spettacolo che vale la fatica di una sveglia puntata all'alba - ed è soggetto al caratteristico fenomeno delle maree, per cui il livello del mare e la dimensione della spiaggia variano di decine di metri a seconda dell'ora del giorno, permettendo gran passeggiate fin quasi alla barriera corallina (raggiungibile quando c'è la luna piena) tra piscine naturali piene di stelle marine.
Da non perdere una cena a base di aragosta nel ristorante La Rosa dei Venti.

Dove dormire - al Nord per chi sogna mare e relax
La costa Nord di Zanzibar turisticamente parlando è piuttosto giovane, e se quello che cercate è un punto mare da urlo e una spiaggia da cartolina è quello che fa per voi.
Qui, sulla spiaggia di Nungwi, cielo e Oceano Indiano danno il meglio di sè e vi basterà un'occhiata per un colpo di fulmine e il bisogno di strapparvi i vestiti di dosso e correre in mare.
Essendo più vicina la barriera corallina, non risente dell'alta e bassa marea, quindi se amate nuotare optate per questo lato perché il mare c'è sempre ed è più fondo.
La sabbia, fine e bianchissima, sembra borotalco e dalla spiaggia si vedono tramonti bellissimi, con il sole che scende direttamente nel mare.
Il Veraclub Sunset Beach, che sorge su questa spiaggia, è composto da piccoli edifici di due piani, in un ambiente super familiare, affaccia sul mare e ha uno dei ristoranti più panoramici che vi capiterà di vedere.
(Oltre che un asinello che porta i bagagli nelle stanze).
© Riproduzione riservata