Tips & tricks da conoscere per organizzare un super viaggio in Islanda
Vulcani, cascate, sentieri, natura incontaminata, leggende e poi ancora animali, benessere, paesi a capofitto sul mare, scogliere da togliere il fiato. L'Islanda è questo e molto altro.
Ecco perché rientra nelle liste dei viaggi da fare almeno una volta nella vita di migliaia di persone.
Le sue specificità, allo stesso tempo, non la rendono una meta "semplice": prima di partire è bene organizzarsi, stabilendo il periodo sulla base di ciò che si vuole vedere.
È poi fondamentale stabilire un itinerario con diverse ipotesi di "piani B", visto che meteo e vento potrebbero costringervi a cambiare i piani.
Ecco quindi una guida alla scoperta dell'Islanda, con dritte e suggerimenti per pianificare un tour e aiutarvi a organizzare pasti, spostamenti, avvistamento animali, momenti di relax tra centri termali e benessere. E non mancano consigli per riuscire a vedere l'aurora boreale.
Tips & tricks per organizzare un viaggio in Islanda
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Quando andare in Islanda?
La risposta è: dipende.
Prima di tutto da cosa si vuole vedere e dal budget a disposizione. Poi: ogni periodo ha una sua specificità.
Per balene e pulcinella di mare, per esempio, il miglior periodo è quello della tarda primavera e dell'estate, che è però anche quello di maggiore affollamento.
L’aurora boreale si vede da fine agosto e fino a fine marzo.
Fine settembre e inizio ottobre sono un buon compromesso: i prezzi scendono, le giornate sono ancora abbastanza lunghe, ci sono meno turisti. A seconda dei giorni a disposizione potete scegliere un giro breve o uno più completo, l’importante è muoversi con molto anticipo. Anche di un anno.
Come arrivare
Sono diverse le compagnie aeree che arrivano in Islanda. C’è Iceland Air, la compagnia di bandiera, ma anche diverse low cost. EasyJet parte da Milano Malpensa, come anche WizzAir, che però vola anche da Roma Fiumicino, Napoli e Venezia Marco Polo.
Si può arrivare anche via mare, partendo dalla Danimarca: l’informazione è utile più che altro a chi vuole viaggiare col proprio camper. Si salpa da Hirtshals, in Danimarca, e si arriva a Seyðisfjörður (ma preparatevi ed eventualmente attrezzatevi come si deve se soffrite di mal di mare: ci vogliono più di due giorni di navigazione).
Itinerario breve in Islanda: 5 giorni
Partite dalla Capitale, trascorretevi un giorno. Poi con tour organizzati o noleggiando una macchina (meglio se con assicurazione completa) visitate il Circolo d’Oro con il Parco Nazionale di Thingvellir, Geysir, la maestosa cascata Gullfoss e tutte le altre bellezze, arrivare fino alla spiaggia nera, poi ritornare verso Reykjavík e guidate fino al monte Kirkjufell e ad Arnarstapi.
L’ultimo giorno concedetevi un po’ di relax alla Blue Lagoon o alla Sky Lagoon.
Non lontano dalla Capitale avete anche possibilità di visitare con un’immersione la faglia del Silfra, che si trova tra due placche continentali: quella euroasiatica e quella americana.
L’itinerario lungo: 15 giorni
Atterrati all’aeroporto di Keflavik ritirare la vostra automobile e concedetevi subito un po’ di relax alla Blue Lagoon.
Il giorno dopo partite per il Circolo d’Oro (che include il Parco Nazionale di Thingvellir, Geysir, la cascata Gullfoss e molto altro), proseguite verso sud visitando le cascate Seljalandsfoss e Skogafoss, scattate una foto a Dyrholaey, scoprite le colonne basaltiche della spiaggia nera a Reynisfjara (facendo attenzione all’acqua), eventualmente salpate per le isole Vestmann.
Se le strade sono aperte, il meteo lo consente e avete un mezzo 4x4 esplorare la zona delle montagne colorate a Landmannalaugar.
Proseguite col maestoso ghiacciaio Vatnajökull, la laguna glaciale Jökulsárlón, arrivate sui fiordi orientali e visitate Egilsstaðir, Seyðisfjörður e Borgarfjörður Eystri.
Poi: la cascata Dettifoss, il canyon di Ásbyrgi, Húsavík, il lago Mývatn, eventualmente la caldera di Askja, la cascata Godafoss, Akureyri, Eyjafjörður, la penisola Snæfellsnes, dominata dal vulcano ghiacciaio Snæfellsjökull e infine Kirkjufell, le vallate di Borgarfjörður e, infine, Reykjavík.
Dove dormire in Islanda
La soluzione migliore, a livello di qualità prezzo, sono le guesthouse. Le più piacevoli sono quelle che si trovano fuori dai centri abitati, piacevolmente sperdute nel nulla (e perfette per l’avvistamento dell’aurora boreale direttamente dalla finestra).
Sono gestite da famiglie di allevatori che al mattino vi faranno trovare una colazione con prodotti locali. Il più delle volte sono composte da cottage con cucina indipendente o con cucina in comune.
Per chi vuole spendere ancora meno ci sono gli ostelli. Si può dormire in tenda o in camper, ma sono in aree apposite. Non mancano hotel superlusso (come quello della Blue Lagoon).
Cosa mettere in valigia
Che sia inverno oppure estate, l’importante è vestirsi a strati e avere un k-way anti-vento e per proteggervi dalla pioggia.
A seconda della temperatura e della stagione, saprete come giostrarvi e cosa mettere in valigia.
Tenete quindi d’occhio il meteo prima di partire. Inserite nel bagaglio anche un costume per centri termali e benessere. Poi cappello, calzini pesanti, scarpe adatte alle attività che farete.
No, quindi, a sandali e infradito. Sì a scarpe comode o, meglio ancora, scarponcini. L’importante è che siano impermeabili.
Amate gli animali? Ecco quali potete avvistare in Islanda
Vedrete ovini ovunque, arricchiranno il paesaggio e renderanno le vostre foto uniche. Ma non si faranno avvicinare facilmente, nonostante siano audaci: non è raro che intralcino la carreggiata in qualche punto.
I cavalli islandesi, più bassi dei nostrani, sono dolci e amichevoli, perfetti per una passeggiata in spiaggia. Vík Horse Adventure li propone anche per i bambini.
Nonostante alcuni periodi siano maggiormente indicati di altri per vedere le balene, i tour partono praticamente tutto l’anno, salvo condizioni meteo avverse. Scegliete North Sailing, che propone gite anche green e, se avete più giorni a disposizione, in Groenlandia.
E poi ci sono i puffin e le foche (per ammirarle da vicino scegliete Ytra Tunga e portatevi un binocolo).
Il cibo in Islanda, dal ristorante alla spesa
Per mangiare fuori si spende più che in Italia, indicativamente 18/25 euro per un hamburger o per una porzione di fish & chips.
Gli indirizzi da non perdere a Reykjavík sono Sandholt, un panificio e pasticceria (da non perdere l’enorme cinnamon bun) che a pranzo propone anche zuppe, insalate e crostoni, e Bæjarins beztu hot dog, un chiosco antichissimo diventato famoso in tutto il mondo per aver ospitato anche vip e politici.
Se durante il vostro giro avete a disposizione una cucina, rifornitevi nei supermercati Bonus e Netto: il primo propone piatti semi-pronti da cuocere in una sola pentola, il secondo ha anche una sezione con rustici dolci e salati, perfetti per un pasto al volo.
Non mancano zuppe, surgelati di ogni genere e la carne di pecora, che qui è la più diffusa e tradizionale. Da non perdere lo skyr, lo “yogurt” locale.
Centri geotermali, spa e benessere
Non sono solo piscine riscaldate dove rilassarsi. Le terme in Islanda sono luoghi dove i locals si incontrano dopo il lavoro per bere una birra e fare quattro chiacchiere.
Nel Paese ce ne sono diverse e tra le più interessanti ci sono — oltre alla più rinomata Blue Lagoon — la Sky Lagoon, i Myvatn nature baths, i Vok Baths che consentono anche di tuffarsi in mare, la Secret Lagoon, i bagni Geosea (che vantano un panorama pazzesco sull’oceano) e la Forest Lagoon che profuma davvero di foresta.
Merita un discorso a parte la spa Laugarvatn Fontana, costruita su una “hot springs” naturale. Non è solo un centro benessere, ma anche una bakery geotermica o geotermale.
Si può quindi partecipare alla cottura sotto terra di un pane nero alto e dall’aroma dolce, che poi viene servito agli ospiti con trota affumicata e burro islandese. Oltre a queste, comunque, ci sono anche sorgenti naturali e piscine più modeste alle quali accedere per pochi spicci.
App, siti e pagine social utili
“Safe travels” è l’app da tenere sott’occhio ogni giorno per le allerte che si registrano sul suolo nazionale. Allerte da non sottovalutare, visto che il vento può essere talmente forte da danneggiare macchine e oggetti.
“Vedur” è l’applicazione per il meteo islandese, è considerata dagli abitanti del Paese la più affidabile. “Aurora” è infine l’app per conoscere posizione dell’aurora boreale e che, incrociando la posizione delle nuvole, consente di capire se quella sera si riusciranno a vedere le magiche “Northern lights”.
“Viaggiare in Islanda”, “Amici dell’Islanda” e "Un italiano in Islanda" sono due gruppi Facebook ai quali iscriversi per confrontarsi con altri viaggiatori e con persone che hanno scelto di vivere in quel Paese. Visit Iceland è il sito ufficiale dell'ente del turismo.
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