"Segno Spazio Luce": Albino Vescovi in mostra a Castell'Arquato

A distanza di circa venticinque anni dalla sua prima esposizione in territorio arquatese, Albino Vescovi, artista, architetto e designer, torna nel duecentesco Palazzo del Podestà con una mostra personale antologica.
Da sabato 25 maggio (fino a domenica 28 luglio 2024), l’esposizione intende testimoniare la poliedricità dell’Artista e ripercorre l’incessante ricerca espressiva dell’Architetto, che si muove tra più linguaggi e intreccia diverse energie creative: pittura, architettura, design e grafica.

Distribuite sui due piani del palazzo duecentesco circa 20 opere di grande formato realizzate dal 1986 a oggi, in dialogo con modelli, foto e disegni della produzione architettonica degli ultimi ventotto anni, affiancate da una selezione di oggetti di design.
Artista, architetto e designer, “Albino Vescovi non ha perso i forti legami affettivi con il borgo dove ha contribuito alla valorizzazione del territorio con perizia e cultura dei materiali”, afferma l’Assessore alla Cultura Gilda Bojardi, che con il patrocinio del Comune di Castell’Arquato ha fortemente voluto questa mostra. “La prima cosa che mi ha entusiasmata è stata la sua pittura, fatta di utilizzo di tecniche miste dall’olio su tela, al bozzetto su carta, all’acrilico. Si tratta di un approccio al tema progettuale che architetti di generazioni passate hanno sempre avuto; una complessità creativa che lega la sensibilità pittorica e la passione per la storia dell’arte al fare architettura. Molti architetti, non solo italiani, del 900 trovavano nella pittura una finestra per esprimere in modo più libero la loro poetica”, conclude Bojardi.

Il catalogo della mostra “Segno Spazio Luce”, a cura di Donata Meneghelli e Giuseppe Pannini, è pubblicato da Electa. Il volume riunisce per la prima volta le opere artistiche e i progetti di architettura e design di Albino Vescovi, accompagnati dai contributi critici dei curatori e di Sergio Buttiglieri. A questi si uniscono le testimonianze di coloro che a vario titolo hanno incontrato la passione e la professionalità di Vescovi: giornalisti, imprenditori, designer, pittori.

Biografia dell’artista
Albino Vescovi nasce a Berna nel 1965, da genitori emiliani, e completa in Svizzera la prima parte della sua formazione. Giovanissimo si accosta al disegno e alla pittura sotto la guida del pittore svizzero H. Schubert. Dopo numerosi soggiorni estivi in territorio emiliano, decide di trasferirsi in Italia per frequentare una scuola d’arte. Dal 1981, frequenta a Parma l’Istituto Statale d’Arte Paolo Toschi, dove incontra Giorgio Adami, Brunivo Buttarelli e Luigi Varvaro, docenti e artisti che saranno determinanti nella sua formazione creativa, pittorica e progettuale. Sperimentando diversi linguaggi artistici, Vescovi si cimenta in realizzazioni autonome, mentre continua ad approfondire l’interesse per l’architettura e il design. Frequenta il Politecnico di Milano, dove nel 1994 si laurea in architettura. Nel 1991, “Segno”, la sua prima esposizione personale allo Spazio Confronto di Cremona, curata da Giuseppe Pannini. Il fermento degli anni Novanta lo porta a viaggiare tra le principali città europee, dove avrà modo di approfondire l’opera di alcuni tra gli artisti e architetti che segneranno maggiormente la sua formazione – William Turner, Antoni Tàpies, Jean Dubuffet, Paul Klee, Marcel Breuer, Eero Saarinen, Gerrit Rietveld, Louis Kahn.
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