"Dipingere insieme", dal 20 maggio al Palazzo del Podestà di Castell'Arquato

Giancarlo Bargoni nasce a Genova nel 1936. Inizia ad esporre i suoi quadri astratti nel 1958 e nel 1960, con alcuni amici pittori, fonda nel capoluogo ligure il gruppo Tempo 3.
Insegna Discipline Pittoriche e lavora a lungo con Rinaldo Rotta. Dagli anni Novanta, poi, da’ il via alle prime mostre personali in gallerie, fiere e musei.
Nel corso della sua carriera ottiene riconoscimenti importanti e diversi critici si occupano del suo lavoro (tra gli altri Amòn, Apollonio, Argan, Bandini, Battisti, Bossaglia, Calvesi, Celant, Cerritelli, Cirlot, 59 Comte, Dorfles, Gamand, Persin, Sgarbi.). Oggi, vive e lavora tra la Francia e Castell’Arquato, in provincia di Piacenza, in Emilia-Romagna, dove ha uno studio nella piccola frazione di Vigolo Marchese.

Un artista maturo, insomma, la cui ascesa è ancora in corso. Ne è la prova la mostra “Dipingere insieme”, in programma dal 20 maggio al 18 giugno a Palazzo del Podestà di Castell’Arquato.
L’evento artistico propone l’esposizione del lavoro di dieci allievi internazionali di Bargoni. Un selezionato gruppo di pittori appassionati e desiderosi di condividere le proprie esperienze diverse. Dal confronto e scambio reciproco con loro è nata l’idea di creare alcune delle opere “dipinte insieme”.
Venti di questi quadri, di cui due del maestro Bargoni, saranno esposti nelle sale del palazzo.
«Quando dipingo, non ho mai in mente nessun pubblico particolare cui voglio mostrare il mio lavoro; io voglio che il mio lavoro comunichi sé stesso nel modo più completo possibile, in totale accordo con la mia autenticità quindi possa essere visto, in nessun altro modo se non in quei termini esatti. Mi sostiene la passione, sempre, dall’ansia dell’inizio, in tutti i momenti del processo creativo. Ma i veri spettatori ideali sono quelli che condividono la mia passione: con loro oggi qui con me, allievi-amici-pittori, si è creato un rapporto di armonia e di comunicazione che ritengo davvero straordinario e le opere esposte ne testimoniano la serietà e la profondità. Insieme abbiamo vissuto molte scoperte. “Dipingere insieme” è uno scambio reciproco: il maestro che impara insegna meglio», ha detto Giancarlo Bargoni.
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