Cosa fare a Roma nel weekend del 3 e 4 luglio

romavilla ada incontra il mondo
Il Lazio è ancora in zona bianca, così come finalmente tutta Italia. Ecco cosa fare a Roma in questo primo weekend di luglio tra spettacoli, eventi e mostre

Dopo il ponte di Pietro e Paolo, cosa fare a Roma nel primo weekend di luglio nel rispetto delle norme anti Covid?

Questo fine settimana cala il sipario sul Lago dei Cigni in scena al Circo Massimo: ultimi biglietti ancora disponibili per andare ad assistere a un classico dei balletti.

Continuano poi gli spettacoli e i concerti di Villa Ada Roma Incontra il Mondo.

Amate il cinema? Sabato avrete l’occasione di vedere da vicino un gigante di Hollywood come Oliver Stone, regista premio Oscar ospite di Cinema in Piazza.

Qualcosa all’aria aperta? Se non ci siete mai stati i Giardini Vaticani sono un posto da non perdere.

E poi come suggerimento per una gita fuori porta Civita di Bagnoregio, piccolo borgo pieno di fascino a pochi chilometri da Roma dove fermarsi per un pranzo godereccio.

Noi ve le raccontiamo: a voi la scelta.

Cosa fare a Roma nel weekend del 3 e 4 Luglio

(Continua sotto la foto)

villa ada incontra il mondo

Villa Ada Incontra Il Mondo

Prosegue con nuovi appuntamenti la XXVII edizione di Villa Ada Incontra Il Mondo, intitolata La musica che cura, in scena fino al 18 agosto con eventi culturali e musicali di artisti italiani e internazionali.

Stasera alle 23.00 (per aspettare il fischio finale di Italia - Belgio) in programma il concerto di Dub Fx Feat. Mr Woodnote (sassofonista, compositore e producer): sul palco l’artista australiano presenterà il suo ultimo album Roots.

Domani alle 21.30 sarà il turno di Time 2 Rap Festival, il primo evento dal vivo firmato Time 2 Rap Records in collaborazione con Radar Concerti.

La neonata etichetta romana dedicata al rap hardcore e alle contaminazioni estreme tra metal e Hip-Hop, presenterà al pubblico gli artisti del suo roster che presenteranno dal vivo i loro rispettivi ultimi lavori.

Domenica spazio a Greg & Fat Bones Big Band (ore 21.30): un connubio ormai collaudato quello fra Claudio Gregori alias “Greg”, il maestro Massimo Pirone e l’orchestra Fatbones per una serata di grande musica e gag.

ph Yasuko Kageyama Teatro dell Opera di Roma

Lago dei Cigni al Circo Massimo

Stasera (ore 21) ultima delle cinque repliche del Lago dei Cigni sulle musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij al Circo Massimo per la stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma.

A dirigere l’Orchestra per questo classico del balletto - già record di incassi - il maestro Andriy Yurkeviych.

La trama, reinterpretata dell’étoile e coreografo francese Benjamin Pech, pone un particolare accento sul tradimento di Benno ai danni del principe Siegfried, suo caro amico ma di cui aveva sempre provato invidia tanto da infrangerne il sogno d’amore con Odette, fanciulla imprigionata da un incantesimo nelle sembianze di un cigno.

L’allestimento delle scene sono a cura dello scenografo Aldo Buti, le luci di Vinicio Cheli e la realizzazione e animazione digitale di Ignasi Monreal.

Tra il corpo di ballo le étoiles Alessandra Amato e Rebecca Bianchi, i primi ballerini Susanna Salvi e Claudio Cocino e il solista Michele Satriano oltre agli ospiti internazionali come la prima ballerina dell’Het Nationale Ballet di Amsterdam Maia Makhateli e il principal dancer del Bol’šoj di Mosca Semyon Chudin.

Prossimo appuntamento del cartellone estivo la Madama Butterfly di Giacomo Puccini (16 luglio - 6 agosto).

Biglietti in vendita presso la biglietteria e sul sito del Teatro dell’Opera di Roma oppure su Ticketone a partire da 25 euro.

oliver stone cinema in piazza

Cinema in Piazza

Torna anche questo weekend la rassegna Cinema in Piazza organizzata dall’associazione Piccolo America nelle arene di San Cosimato (Trastevere) e della Cervelletta (Tor Sapienza) e al parco di Monte Ciocci in zona Valle Aurelia. Sabato è prevista una grande sorpresa: il premio Oscar Oliver Stone presenterà a Monte Ciocci il film JFK - Un caso ancora aperto (1991, 206 minuti) in versione director’s cut.

A moderare l’incontro con il regista americano prima della proiezione l’attrice Sabina Guzzanti e la produttrice Silvia Bizio.

Per partecipare all’evento e vedere la pellicola vincitrice di due Oscar (fotografia e montaggio) - il protagonista è Kevin Costner nei panni di un procuratore distrettuale di New Orleans alla ricerca della verità sull’assassinio del presidente americano John Fitzgerald Kennedy - occorre prenotare il posto online.

fabrizio moro facebook

Concerti all’Auditorium Parco della Musica

Questa sera (ore 21) è in programma la prima delle tre date di Fabrizio Moro in Cavea all’Auditorium Parco della Musica.

Il cantautore romano presenterà i brani del suo repertorio in una veste acustica accompagnato sul palco da Danilo Molinari e Claudio Junior Bielli.

Sabato invece alla Casa del Jazz (viale di Porta Ardeatina 55), ore 21, il concerto di Nrg Bridges /De Vito – Mazzariello: nella prima parte verrà presentato un nuovo disco della Parco della Musica Records con un trio di fiati composto da Gianluigi Trovesi, Adalberto Ferrari, Andrea Ferrari che insieme formano Nrg Bridges.

Nella seconda parte spazio al duo Maria Pia De Vito accompagnata al piano da Julian Mazzariello. 

italia euro 2020

Dove vedere Italia – Belgio

Stasera quarti di finale di EURO 2020 con gli Azzurri che, dopo la vittoria di sabato scorso ai supplementari con l’Austria, ora dovranno battere il Belgio per proseguire il cammino verso la finale di Wembley.

La Nazionale di Roberto Mancini sarà impegnata all'Allianz Arena di Monaco alle ore 21 ma dove vedere a Roma la partita Italia - Belgio?

In giro per la Capitale sono stati installati dei maxischermi ufficiali, tuttavia per accedere alle rispettive aree occorre prenotare l’ingresso con un ticket virtuale gratuito sul sito ufficiale Euro2020Roma.com.

Due di questi si trovano a piazza del Popolo dove è stato allestito il Football Village, l’altro maxischermo è ai Fori Imperiali.

Altrimenti in zona Ostiense si può seguire la partita da Eataly presso la Birreria dello Sport che per l’occasione servirà un piatto speciale dedicato ai nostri avversari: il panino Belgio con pane di grano duro Senatore Cappelli, petto di pollo cotto a bassa temperatura, burro al rosmarino, besciamella, uova al tegamino e Lou Bergier Fattorie Fiandino.

vintage market largo venue

Vintage Market

Domenica torna il Vintage Market in versione serale dalle 17.30 alle 23.30 a Largo Venue (Largo Preneste): saranno quasi cinquanta gli espositori dislocati tra il giardino, la main room e un nuovo piano superiore.

Vi aspetteranno oggettistica, home decor, vinili, libri, gioielli artigianali, fotografie e piante.

Non mancheranno anche una Garden Area Relax, un Cocktails Bar, un Beer Garden e un ristorante.

giardini vaticani vaticanstate

Visita ai Giardini Vaticani

Se cercate qualcosa all’aria aperta, magari nel verde, una visita ai Giardini Vaticani può essere la soluzione al caso vostro.

Disposti su una ventina di ettari i Giardini furono il luogo di riposo e di meditazione del Romano Pontefice sin dal 1279 quando Papa Niccolò III (Giovanni Gaetano Orsini, 1277-1280) riportò la residenza papale dal Laterano al Vaticano.

All'interno delle nuove mura, che fece erigere a difesa della sua residenza, il Papa fece impiantare un frutteto (pomerium), un prato (pratellum) e un vero e proprio giardino (viridarium).

Questo primo nucleo sorse nei pressi del colle di Sant'Egidio dove oggi si trova il Palazzetto del Belvedere ed i Cortili dei Musei Vaticani.

L'area da dove oggi inizia la visita ai Giardini Vaticani si trova invece nella parte più recente dello Stato, sulla quale furono realizzati i nuovi grandi Giardini.

civita di bagnoregio ph beatrice tomasini

Gita fuori porta a Civita di Bagnoregio

Dove andare vicino Roma per una gita fuori porta?

A poco più di un centinaio di chilometri dalla Capitale si incontra Civita di Bagnoregio, piccolo borgo in provincia di Viterbo chiamato anche la "Città che muore".

Sì perché questo paesino si è sviluppato su un terreno molto precario che rischia il crollo per la continua erosione dei vasti banchi d'argilla che lo sorreggono.

L’unico modo per raggiungere Civita - e il suo minuscolo centro ormai disabitato in cui il tempo sembra essersi fermato - è quello di percorre un lungo ponte pedonale.

Dove fermarsi per pranzo? Tra i vari ristoranti da segnalare Alma Civita che ha una sala suggestiva completamente scavata in un banco di tufo e propone ottimi piatti del territorio presentati in chiave moderna.

  • IN ARRIVO

Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la scelta

pandoro heropandoro
La preferenza tra pandoro e panettone dice molto del nostro rapporto con semplicità, complessità e cambiamento: cosa dice la psicologia

C’è una scelta che, durante le feste, ritorna con puntualità quasi rituale sulle nostre tavole: pandoro o panettone? 

Apparentemente banale, questa preferenza divide gusti e abitudini familiari da generazioni, ma può essere letta anche come un piccolo segnale del nostro modo di vivere il Natale.

Al di là delle mode e delle infinite varianti artigianali, il dolce delle feste resta un simbolo potente; legato all’idea di comfort, tradizione e piacere condiviso.

Senza voler trasformare una scelta gastronomica in un test di personalità, è interessante osservare come la psicologia attribuisca al cibo un valore emotivo e identitario.

Preferire il pandoro o il panettone non svela i nostri segreti più nascosti, ma può raccontare qualcosa del nostro rapporto con la semplicità, la complessità e il bisogno di rassicurazione o di varietà, proprio nel periodo dell’anno in cui queste dinamiche emergono con più forza.

**Le 5 personalità che si trovano durante le vacanze di Natale: quale siete?**

Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la vostra scelta 

(Continua sotto la foto)

pandoro o panettone

Se siete team pandoro

Chi è team pandoro spesso cerca nel Natale (e nel cibo) una forma di rassicurazione.

Il pandoro è lineare e senza sorprese: stesso sapore, stessa consistenza, stesso rituale ogni anno. Psicologicamente, questa scelta può riflettere una personalità che ama le cose chiare, riconoscibili, che funzionano senza troppe complicazioni.

Il pandoro piace a chi tende a preferire il comfort emotivo alla sperimentazione, a chi trova benessere nella ripetizione e nelle tradizioni così come sono. Non è una chiusura al nuovo, ma un bisogno di stabilità: in un periodo già carico di stimoli, impegni e aspettative, scegliere qualcosa di semplice diventa un modo per alleggerire.

È la scelta di chi nel Natale cerca una pausa dal rumore, più che un’esperienza da esplorare. Un dolce che non chiede di essere interpretato, ma solo gustato.

Se siete team panettone

Chi invece è team panettone tende ad avere un rapporto più fluido con la varietà e l’imprevisto.

Il panettone è stratificato, imperfetto, pieno di elementi diversi che convivono insieme: dolcezza, acidità, consistenze differenti. Non è mai identico a sé stesso, e forse è proprio questo il suo fascino.

Dal punto di vista psicologico, chi lo preferisce è spesso più aperto al cambiamento, meno infastidito dalle sfumature della vita e più attratto dalle esperienze complesse. Scegliere il panettone significa anche accettare ciò che non piace a tutti (uvetta e canditi) ma che fa parte del “pacchetto”. Un atteggiamento che racconta tolleranza, adattabilità e curiosità.

Il panettone è il dolce di chi vive le feste come un momento di convivialità vera, fatta di differenze che si incontrano. Di chi ama mescolare, provare, cambiare versione ogni anno. È la scelta di chi non cerca solo conforto, ma anche stimoli, storie, contaminazioni.

  • IN ARRIVO

Questi comportamenti quotidiani (apparentemente normali) peggiorano l'ansia senza che ce ne accorgiamo

ansia sera dormire insonnia heroansia sera dormire insonnia evidenza
Molti comportamenti che consideriamo normali possono attivare ansia e stress continuo: ecco cosa accade al nostro sistema nervoso

Ci sono giornate in cui non sappiamo spiegare bene perché ci sentiamo irritabili, sotto pressione, come se il corpo corresse più veloce della testa. Spesso diamo la colpa al lavoro, ai ritmi frenetici della vita, ai colleghi anticipatici, al meteo o semplicemente al periodo dell’anno.

Può essere però che a contribuire a questa sensazione ci siano abitudini minuscole, talmente automatiche da non farci più caso. 

Secondo diversi terapeuti, molte delle nostre routine quotidiane (dal modo in cui iniziamo la nostra gioranta al modo in cui usiamo lo smartphone) attivano il sistema nervoso senza che ce ne rendiamo conto. E così un po’ alla volta, giorno dopo giorno, contribuiscono a rafforzare quell'ansia, quella tensione di fondo costante che sembra arrivare “dal nulla” ma che in realtà ha radici molto concrete.

Niente allarmismi: la buona notizia è che, una volta identificate, queste micro-abitudini si possono correggere con piccoli cambiamenti sostenibili. E gli effetti sul benessere mentale possono essere sorprendenti.

**5 frasi da non dire mai a una persona ansiosa (e cosa dire invece)**

(Continua sotto la foto)

ansia benessere donna autunno

Il telefono al risveglio, il multitasking continuo e quelle “micro-scosse” che attivano il sistema nervoso

Molti comportamenti che ci sembrano innocui sono, in realtà, tra i principali responsabili dell’ansia quotidiana.

Il primo della lista? Guardare il telefono appena svegli. Quello che sembra un gesto normale, controllare notifiche, messaggi, social, non dà al cervello il tempo di passare gradualmente dal sonno alla veglia. Al contrario, lo espone immediatamente a un flusso di informazioni, stimoli e richieste che attivano la risposta allo stress già dal primo minuto della giornata.

A questo si aggiunge il nostro stile di vita iper-veloce: multitasking costante, pause saltate, pasti mangiati in fretta o direttamente rimandati, riunioni che si accavallano, email che arrivano a raffica. Corpo e mente non hanno mai un vero momento per rallentare e ricalibrarsi. È la condizione perfetta per alimentare ansia, stress e irritabilità.

Anche i micro-stress ripetuti, come le notifiche del telefono o l’email che lampeggia sullo schermo del pc, hanno un impatto maggiore di quanto pensiamo. Funzionano come piccole scosse al cervello; brevi, ma continue. Il risultato? Il sistema nervoso resta in iper-attivazione, come se fosse sempre pronto a reagire a una minaccia, anche quando in realtà non c’è.

Non è un caso che molte persone raccontino di “non riuscire più a rilassarsi davvero”: il corpo rimane in modalità fight or flight anche mentre siamo seduti sul divano. Una condizione sottile, invisibile, ma che alimenta anisao a lungo termine.

Poco sonno, troppi schermi e una routine che non rispetta i ritmi naturali

Un altro fattore chiave è il sonno. Quando dormiamo troppo poco (o male) le aree del cervello che regolano le emozioni diventano più reattive. E così, ciò che in un giorno normale sarebbe un piccolo fastidio (una mail urgente, un imprevisto, una discussione) diventa un detonatore emotivo. Siamo più suscettibili, più stanchi, più vulnerabili allo stress.

Il problema è amplificato dal tempo passato davanti agli schermi, soprattutto nelle ore serali. La luce intensa del computer o della televisione comunica al cervello che “non è ancora ora di dormire”, interferendo con la produzione di melatonina e con la capacità di disattivare gradualmente il sistema nervoso. E quando andiamo a letto con lo smartphone in mano, portiamo con noi anche tutte le sue notifiche, informazioni e stimoli non elaborati. Il risultato? Un sonno meno profondo, più risvegli notturni e maggiore anisao al mattino.

Infine, c’è un elemento spesso sottovalutato: il sovraccarico decisionale. Tra lavoro, messaggi, social, email, appuntamenti, scadenze e notifiche, ogni giorno prendiamo centinaia di micro-decisioni. Questo crea un affaticamento mentale che il nostro sistema non è progettato per sostenere a lungo senza pause. E quando il cervello si sente “sovraccarico”, l'ansia trova terreno fertile.

ansia salute mentale tristezza

Cosa possiamo fare per controllare e ridurre l'ansia

La buona notizia è che per ridurre l'ansia non servono cambiamenti drastici: spesso bastano piccoli aggiustamenti inseriti nella routine quotidiana.

Gli psicologi suggeriscono, ad esempio, di evitare di iniziare la giornata con il telefono in mano. Concedersi anche solo dieci o quindici minuti di “risveglio lento”, senza notifiche né stimoli digitali, aiuta il sistema nervoso a non attivarsi subito in modalità allerta.

Allo stesso modo, introdurre brevi pause durante la giornata (anche solo una manciata di secondi per fare stretching, chiudere gli occhi e fare un paio di respiri profondi) permette al corpo di ritrovare un ritmo più regolare e meno reattivo.

Un altro accorgimento utile riguarda le notifiche: limitarle significa ridurre quel flusso costante di micro-sollecitazioni che mantiene la mente in tensione.

Anche la gestione degli schermi serali può fare una grande differenza: tenere il telefono lontano dal viso o ridurre il tempo trascorso online prima di dormire aiuta il cervello a produrre melatonina e a prepararsi al riposo.

Infine, muoversi un po’ ogni giorno, anche per pochi minuti, contribuisce a sciogliere la tensione accumulata e a rimettere in circolo energie più equilibrate. È un modo semplice per ricordare al corpo che non deve restare sempre in modalità emergenza: può rallentare, respirare, ritrovare il proprio centro.

  • IN ARRIVO

Ecco il segreto per impacchettare i regali di Natale in 4 mosse

regali di natale hero granderegali di natale
Una guida pratica per capire come impacchettare i regali di Natale in modo ordinato, elegante e senza stress inutile

Impacchettare i regali di Natale per molti è un task più difficile e impegnativo che scegliere e comprare un pensiero per tutti.

Nonostante la sua apparente semplicità, l’idea di carta stropicciata, scotch visibile e fiocchi sbilenchi può mettere in crisi tutti, ma soprattutto gli amanti della precisione con poca dimestichezza coi lavoretti manuali.

La buona notizia però è impacchettare i regali di Natale in modo ordinato ed elegante non richiede talento artistico né materiali costosi, ma solo un po’ di metodo e qualche accorgimento pratico.

Con pochi passaggi mirati e un approccio più attento ai dettagli, anche il pacchetto più semplice può trasformarsi in una confezione curata e armoniosa, capace di valorizzare il regalo e di fare la una bellissima figura sotto l’albero, senza l’effetto improvvisato dell’ultimo minuto.

**5 trucchi per scrivere bigliettini di auguri di Natale originali (senza chiedere a ChatGPT)**

Come impacchettare i regali di Natale: i consigli da seguire passo dopo passo

(Continua sotto la foto)

regali di natale 2025

1. Scegliere carta e materiali (pochi, ma giusti)

Il primo errore quando si cerca di capire come impacchettare i regali è pensare che servano mille decorazioni. In realtà, meno materiali si usano, più il pacchetto risulta elegante.

La scelta della carta è fondamentale: meglio una carta leggermente più spessa, facile da piegare e meno soggetta a strapparsi. Le carte troppo sottili o lucide, invece, tendono a segnarsi subito e a rendere le pieghe imprecise.

Per andare sul sicuro, puntate su colori neutri o naturali (come carta kraft, bianco, verde bosco, rosso scuro) e abbinate un solo elemento decorativo: uno spago, un nastro in tessuto, un filo dorato. Anche materiali semplici come carta da pacchi e spago da cucina possono diventare molto chic se usati con coerenza.

2. Tagliare e piegare con precisione (il passaggio che fa la differenza)

Uno dei segreti di come impacchettare i regali bene è la precisione. Prima di tutto, misurate la carta appoggiando il regalo al centro e assicurandovi che i lati coprano completamente l’oggetto senza eccessi. Troppa carta rende difficile gestire le pieghe, mentre troppo poca vi costringerà a rattoppare all’ultimo minuto.

Quando piegate, fatelo con calma: passate il dito lungo i bordi per segnare le pieghe e ottenere linee nette. Anche i lati corti vanno chiusi con ordine, piegando prima verso l’interno e poi verso il centro.

Questo passaggio, spesso sottovalutato, è quello che trasforma un pacchetto “fatto in fretta” in uno visivamente pulito.

3. Chiudere bene (e nascondere lo scotch)

Un altro punto chiave di per impacchettare i regali di Natale alla perfezione è la chiusura. Lo scotch serve, ma non deve mai essere protagonista. Usatelo solo dove serve davvero e cercate di nasconderlo all’interno del pacchetto o sotto le pieghe. Se la carta è stata tagliata correttamente, basteranno pochissimi pezzetti.

Il resto del lavoro può farlo il nastro o lo spago: un giro semplice, un nodo ben stretto e magari un doppio passaggio intorno al pacchetto sono più che sufficienti.

Evitate fiocchi troppo grandi o complessi se non siete pratiche: un nodo pulito risulta sempre più elegante di un fiocco sproporzionato.

4. Il dettaglio finale che personalizza davvero il regalo

L’ultimo passaggio è quello che rende il pacchetto unico. Non serve esagerare: un solo dettaglio basta. Un bigliettino scritto a mano, un rametto di pino, una fettina d’arancia essiccata, un’etichetta in carta riciclata. 

Il consiglio è di scegliere un dettaglio coerente con il resto del pacchetto e ripeterlo su tutti i regali: questo crea un effetto armonioso sotto l’albero e dà subito l’idea di cura e attenzione.

Alla fine, imparare come impacchettare i regali di Natale non significa puntare alla perfezione, ma dedicare qualche minuto in più a un gesto che parla di tempo e presenza. Ed è proprio questo, spesso, il regalo più bello da ricevere.

  • IN ARRIVO

Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, più comfort, più tecnologia

Nuovo SUV C5 Aircross Citroen DESKNuovo SUV C5 Aircross Citroen MOBILE
È il SUV più grande, confortevole e tecnologico mai prodotto da Citroën. Il compagno di viaggio più comodo e versatile della sua classe, pensato per chi desidera vivere ogni viaggio all’insegna del benessere

Chi è al volante, guida rilassato. I passeggeri a bordo, intanto, si godono il viaggio in classe extra-comfort. Un’alchimia perfetta, frutto delle qualità distintive del Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, comfort, tecnologia, sostenibilità e accessibilità, il tutto made in Europe, a Rennes, in Francia, nello storico stabilimento del marchio.

Se nel sovraffollato mercato dei SUV farsi notare non è facile, la nuova ammiraglia Citroën non passa di certo inosservata. Non è solo per il restyling estetico, è anche per quell’evoluzione di sostanza che ha portato la vettura verso un’idea di funzionalità e di utilizzo superiore. In un mercato dove spesso ci si concentra solo sulle prestazioni o sul design delle linee, infatti, Citroën punta sull'ergonomia.

Nuovo SUV C5 Aircross Citroen

Il risultato? Un SUV diverso da tutti gli altri, progettato per chi vive l’auto come un’estensione della propria casa, per chi affronta il traffico quotidiano o lunghi trasferimenti stradali e cerca un ambiente che "ammortizzi" non solo le buche, ma anche lo stress della giornata. Il modello è ideale per le famiglie, ma anche per il mercato B2B/fleet.

Nuovo SUV C5 Aircross Citroen (5)

Design più maturo e scolpito

Rispetto alle linee arrotondate del passato, il Nuovo SUV Citroën C5 Aircross adotta un volto più deciso e aerodinamico. Il frontale è stato completamente ridisegnato, sono nuovi i fari a LED e altri dettagli eleganti che ne esaltano il carattere e fanno la differenza.

Nuovo SUV C5 Aircross Citroen (8)

Un "tappeto volante"

Uno dei punti di forza della vettura è il sistema di sospensioni con smorzatori idraulici progressivi (Progressive Hydraulic Cushions®). In parole semplici? Significa che l’auto assorbe le buche e le irregolarità del terreno in modo fluido, regalando quella sensazione di "tappeto volante" tipica della tradizione Citroën.

Nuovo SUV C5 Aircross Citroen (2)

Come nel salotto di casa

Se il design esterno cattura l’occhio, è l’abitacolo del Nuovo SUV C5 Aircross a convincere definitivamente chi cerca un’esperienza di guida decompressiva. 

Citroën ha lavorato per trasformare l’interno in un vero e proprio "salotto". Il concetto di Sofa Design si traduce in sedute ampie e accoglienti, un’illuminazione ambientale estesa, la presenza di elementi d'arredo e l’uso di tessuti che riprendono i codici dell'interior design.

A seconda degli allestimenti, l’uso dell’Alcantara o della pelle con impunture a contrasto non serve solo all'estetica, ma trasmette una sensazione tattile di calore.

Sotto il rivestimento superficiale, i sedili nascondono uno strato di 15 mm di schiuma strutturata che evita l'effetto di "affossamento" tipico delle sedute troppo morbide, garantendo sostegno posturale anche dopo ore di viaggio.

Nuovo SUV C5 Aircross Citroen (4)

Accanto alla comodità, il sistema di Ambient Lighting - illuminazione d’ambiente - definisce l’atmosfera desiderata a bordo: i punti luce discreti posizionati nei vani portaoggetti, nel tunnel centrale e lungo la plancia creano una luce soffusa che riduce l’affaticamento visivo durante la guida notturna. 

Questa "bolla luminosa" esalta i volumi dell'abitacolo e aumenta la percezione di spazio e protezione, rendendo l'ambiente accogliente come una stanza ben illuminata.

Nuovo SUV C5 Aircross Citroen (9)

Tutto a portata di mano

L’ottimizzazione dell’ergonomia sul Nuovo SUV C5 Aircross passa per una riprogettazione della console centrale, ora più pulita e razionale. 

La seduta è alta per dominare la strada, ma qui è stata affinata per garantire che ogni comando sia dove il conducente si aspetta di trovarlo. Il nuovo posizionamento dello schermo da 10" è studiato per essere perfettamente in linea con lo sguardo, riducendo i movimenti della testa e permettendo di mantenere la massima concentrazione sulla guida. L'obiettivo è semplice: fare in modo che il conducente abbia tutte le informazioni davanti a sé e a portata di mano, in modo da poter guidare in tranquillità e ridurre lo stress, con l'ausilio di schermi digitali che offrono chiarezza e grafica accattivante. 

Nuovo SUV C5 Aircross Citroen (6)

Gamma completamente elettrificata

Per la prima volta anche 100% elettrico, Nuovo SUV C5 Aircross è disponibile in due versioni, la più equilibrata e accessibile Comfort Range, dotata di un motore da 210 CV / 157 kW abbinato a una batteria da 73 kWh, per un'autonomia di 520 km, e la Long Range, con motore da 230 CV/170 kW e una batteria da 97 kWh, presto ordinabile, che offrirà un’eccezionale autonomia di 680 km.

Non mancano Nuovo SUV C5 Aircross Hybrid 145 Automatic, la porta d'ingresso all'elettrificazione offerta a 28.900 euro, e Nuovo SUV C5 Aircross Plug-In Hybrid 195 Automat