Cosa fare a Roma nel weekend del 20 e 21 novembre

roma hero 2Courtesy Centro Studi Mafai Raphael Antonietta Raphael Sirena Er e Tamar
Cosa fare a Roma questo fine settimana di novembre? Ecco tutti gli appuntamenti in programma tra mercatini, eventi e mostre

Il weekend è finalmente alle porte e le occasioni a Roma non mancano. Ecco allora che vi diamo una mano per decidere come trascorrerlo.

Se volete passare un fine settimana da buongustai (tanto la dieta incomincia il lunedì, no?) allora da Eataly Roma si celebra La Festa della Amatriciana e il Panettone Day.

Per gli amanti dell’arte due eventi da segnare in agenda: la fiera Roma Arte in Nuvola alla Nuvola dell’Eur e la mostra Antonietta Raphaël. Attraverso lo specchio alla GNAM.

Preferireste invece andare a teatro? Non perdetevi gli spettacoli di Francesca Reggiani al Teatro Olimpico e Laura Morante all’Ambra Jovinelli.

Se invece volete fare shopping, e magari acquistare in anticipo qualche regalo natalizio, la mostra-mercato organizzata alla Galleria Mirco e l’Hippie Market fanno al caso vostro. 

Cosa fare a Roma nel weekend del 20 e 21 novembre

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FESTA DELLA AMATRICIANA DA EATALY ROMA

Eventi da Eataly

Da oggi fino a domenica Eataly Roma organizza La Festa della Amatriciana; tre giorni dedicati a uno dei piatti più iconici della cucina laziale. 

Sebbene la ricetta originale sia a base di pomodoro, guanciale e pecorino, non mancheranno anche proposte rivisitate e originali.

Ad esempio Flavio Al Veloavevodetto la propone con 'nduja e pecorino romano, Angolo Cottura con le fettuccine e Ma-Tru con gli spaghetti.

Di Rosario Ristorante la versione di mare e di L’ombelico di Venere i cannelloni ripieni di stracciatella e guanciale croccante con pomodorino e pecorino oltre che una lasagna con sugo all'amatriciana.

Da provare anche le bombette fritte e i supplì all’amatriciana di Alari come anche il mini hamburger (bun con semi mix di sesamo, burger di manzo da 60 gr, ketchup d’amatriciana, insalata riccia, guanciale di cinta senese e pecorino romano DOP) e le ribs di maiale (costine di maiale, bbq d’amatriciana, guanciale croccante e pecorino romano DOP) realizzati da B.Ro.

Per chiudere in dolcezza, La Fornarina proporrà una crostatina di ricotta e visciola, il castagnaccio con ricotta fresca, ciambelline al vino e bicchiere di Romanella.

E poi birre artigianali (Alta Quota), show cooking, corsi di cucina e dj set con musica live.

L’evento si terrà al Terzo piano di Eataly venerdì e sabato dalle 19.00 alle 24.00, domenica dalle 12.00 alle 16.00 e dalle 18.00 alle 22.00. Ingresso gratuito e acquisto dei piatti con gettoni (richiesto il Green Pass).

Inoltre oggi - venerdì 26 novembre - da Eataly Roma torna il Panettone Day: per l’occasione oltre cinquanta tipologie di pandori e panettoni saranno a prezzi scontati sia in negozio che online.

La grande novità di questo Natale è il Panettone di Eataly realizzato con una speciale ricetta del mastro panificatore Fulvio Marino: tradizionale, sempre fresco e con ingredienti di altissima qualità.

Jacopo Di Cera MiRo Milano Roma

Roma Arte in Nuvola all’Eur

C’è tempo fino a domenica (dalle 10.30 alle 20.00) per prendere parte alla prima edizione di Roma Arte in Nuvola, fiera internazionale di arte moderna e contemporanea alla Nuvola di Fuksas.

Sono oltre trenta i progetti speciali tra mostre ed exhibit - realizzati da artisti e istituzioni culturali che coprono una varietà di linguaggi - e poi un’area dedicata all’editoria specializzata con riviste, guide, libri d’arte.

Non mancheranno ospiti come direttori di musei, artisti, critici collezionisti e rappresentanti di spazi indipendenti. 

Da non perdere il lavoro fotografico MiRo del milanese Jacopo di Cera che tratta il tema del viaggio, stavolta con un particolare sguardo ai pendolari sulla tratta Frecciarossa Milano-Roma: tutti gli scatti sono stampati su vetro e allestiti con un supporto di ferro a rappresentare la cornice del finestrino del treno.

Per dieci anni l’artista ha preso lo stesso treno che congiunge le due città sedendosi nello stesso posto a guardare dal  finestrino i campi ricoperti di fiori primaverili e poi celati dalla nebbia invernale, la natura che mutava, le luci che davano vita a nuove ombre.

Canzoni che diventano quadri: è l’esposizione Domenica Regazzoni & Lucio Dalla a 4 mani, progetto sulla stretta relazione tra arte e musica che caratterizza da sempre la poetica di Regazzoni ed esprime il profondo e lungo legame tra il cantautore e l’artista.

In mostra dieci tele - alcune inedite, altre frutto di un lavoro iniziato nel 1998 - ispirate ai brani del compianto autore di Caruso e altri classici del cantautorato italiano.

URBAN BAZAR Micro arti visive

Mercatini

Negli spazi della Galleria Micro | Arti Visive in Prati, sabato e domenica (dalle 11.00 alle 20.00), si terrà una mostra mercato dove prenderanno parte artigiani contemporanei tra abbigliamento, gioielli di design, accessori di tendenza, borse e scarpe.

La kermesse promuove nuove forme di arte e di ricerca con un occhio di riguardo alla manualità rielaborata però in chiave contemporanea. L'indirizzo è viale Mazzini 1, e l'ingresso è libero.

Sabato e domenica torna anche l’Hippie Market al Parco Labia con street chef, artigiani, designer, musicisti, street band, ballerine, maghi, operatori olistici, dell’infanzia e scrittori dalle 10.30 alle 21.30.

Anche in questo caso l'ingresso libero. Indirizzo: Largo Fausta Labia.

Courtesy Centro Studi Mafai Raphael Antonietta Raphael Sirena

Mostra Antonietta Raphaël. Attraverso lo specchio alla GNAM

La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea ospita una nuova mostra, Antonietta Raphaël. Attraverso lo specchio, in programma fino al prossimo 30 gennaio - a cura di Giorgia Calò e Alessandra Troncone, promossa in collaborazione con l’Istituto Lituano di Cultura e l’Ambasciata di Lituania a Roma. 

La figura dell’artista di origini lituane (1895 - 1975) esponente di spicco della Scuola romana viene raccontata attraverso dipinti, sculture e opere su carta, accompagnati da documenti, fotografie di famiglia, lettere e pagine dei suoi diari.

Completa l’esposizione una selezione di opere di Mario Mafai – compagno di una vita – unitamente a un video documentario inedito realizzato per la mostra.

Indirizzo: viale delle Belle Arti 131. Orari dal martedì alla domenica 9.00 - 19.00; biglietto intero 10 euro.

Ensemble intercontemporain Reich Richter

Romaeuropa Festival all’Auditorium Parco della Musica

Questo fine settimana calerà il sipario sull’edizione 2021 del Romaeuropa Festival e saranno due giorni di musica, danza e cinema all’Auditorium Parco della Musica.

Venerdì alle ore 19.00 prima assoluta di The smell of blue electricity del musicista Vittorio Montalti insieme ai Blow Up percussion e sotto la direzione del suono di Tempo Reale

Sabato e domenica in cartellone ITMAHRAG del coreografo Olivier Dubois in Sala Petrassi. Sabato alle 17.00, in Sala Santa Cecilia, il ritorno (in prima nazionale) dell’orchestra Ensemble Intercontemporain a confronto con Reich/Richter.

Un’ora più tardi, al Teatro Studio Borgna, Inferno del collettivo di musicisti Edison Studio. Alle 19.30 tocca ad Alva Noto e al performer parigino Anne-James Chaton con Alphabet.

Infine i Berliner Philharmoniker alle 21.30 che tornano a Roma dopo diciassette anni - unica data italiana – in sala Santa Cecilia diretti da Kirill Petrenko per un concerto imperdibile prodotto da Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

laura morante

Spettacoli a teatro

Stasera e domani alle 21.00 e domenica alle 17.00 Laura Morante sarà sul palco del Teatro Ambra Jovinelli con lo spettacolo Io Sarah, Io Tosca per la regia di Daniele Costantini in cui farà rivivere l’attrice francese Sarah Bernhardt. Biglietti a partire da 19 euro.

Ultimo fine settimana per vedere Laura Reggiani al Teatro Olimpico con Gatta Morta (scritto con Valter Lupo e Gianluca Giugliarelli): 90 minuti di risate, sketch e monologhi tra attualità, costume e politica. Biglietti a partire da 23 euro.

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Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la scelta

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La preferenza tra pandoro e panettone dice molto del nostro rapporto con semplicità, complessità e cambiamento: cosa dice la psicologia

C’è una scelta che, durante le feste, ritorna con puntualità quasi rituale sulle nostre tavole: pandoro o panettone? 

Apparentemente banale, questa preferenza divide gusti e abitudini familiari da generazioni, ma può essere letta anche come un piccolo segnale del nostro modo di vivere il Natale.

Al di là delle mode e delle infinite varianti artigianali, il dolce delle feste resta un simbolo potente; legato all’idea di comfort, tradizione e piacere condiviso.

Senza voler trasformare una scelta gastronomica in un test di personalità, è interessante osservare come la psicologia attribuisca al cibo un valore emotivo e identitario.

Preferire il pandoro o il panettone non svela i nostri segreti più nascosti, ma può raccontare qualcosa del nostro rapporto con la semplicità, la complessità e il bisogno di rassicurazione o di varietà, proprio nel periodo dell’anno in cui queste dinamiche emergono con più forza.

**Le 5 personalità che si trovano durante le vacanze di Natale: quale siete?**

Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la vostra scelta 

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pandoro o panettone

Se siete team pandoro

Chi è team pandoro spesso cerca nel Natale (e nel cibo) una forma di rassicurazione.

Il pandoro è lineare e senza sorprese: stesso sapore, stessa consistenza, stesso rituale ogni anno. Psicologicamente, questa scelta può riflettere una personalità che ama le cose chiare, riconoscibili, che funzionano senza troppe complicazioni.

Il pandoro piace a chi tende a preferire il comfort emotivo alla sperimentazione, a chi trova benessere nella ripetizione e nelle tradizioni così come sono. Non è una chiusura al nuovo, ma un bisogno di stabilità: in un periodo già carico di stimoli, impegni e aspettative, scegliere qualcosa di semplice diventa un modo per alleggerire.

È la scelta di chi nel Natale cerca una pausa dal rumore, più che un’esperienza da esplorare. Un dolce che non chiede di essere interpretato, ma solo gustato.

Se siete team panettone

Chi invece è team panettone tende ad avere un rapporto più fluido con la varietà e l’imprevisto.

Il panettone è stratificato, imperfetto, pieno di elementi diversi che convivono insieme: dolcezza, acidità, consistenze differenti. Non è mai identico a sé stesso, e forse è proprio questo il suo fascino.

Dal punto di vista psicologico, chi lo preferisce è spesso più aperto al cambiamento, meno infastidito dalle sfumature della vita e più attratto dalle esperienze complesse. Scegliere il panettone significa anche accettare ciò che non piace a tutti (uvetta e canditi) ma che fa parte del “pacchetto”. Un atteggiamento che racconta tolleranza, adattabilità e curiosità.

Il panettone è il dolce di chi vive le feste come un momento di convivialità vera, fatta di differenze che si incontrano. Di chi ama mescolare, provare, cambiare versione ogni anno. È la scelta di chi non cerca solo conforto, ma anche stimoli, storie, contaminazioni.

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Questi comportamenti quotidiani (apparentemente normali) peggiorano l'ansia senza che ce ne accorgiamo

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Molti comportamenti che consideriamo normali possono attivare ansia e stress continuo: ecco cosa accade al nostro sistema nervoso

Ci sono giornate in cui non sappiamo spiegare bene perché ci sentiamo irritabili, sotto pressione, come se il corpo corresse più veloce della testa. Spesso diamo la colpa al lavoro, ai ritmi frenetici della vita, ai colleghi anticipatici, al meteo o semplicemente al periodo dell’anno.

Può essere però che a contribuire a questa sensazione ci siano abitudini minuscole, talmente automatiche da non farci più caso. 

Secondo diversi terapeuti, molte delle nostre routine quotidiane (dal modo in cui iniziamo la nostra gioranta al modo in cui usiamo lo smartphone) attivano il sistema nervoso senza che ce ne rendiamo conto. E così un po’ alla volta, giorno dopo giorno, contribuiscono a rafforzare quell'ansia, quella tensione di fondo costante che sembra arrivare “dal nulla” ma che in realtà ha radici molto concrete.

Niente allarmismi: la buona notizia è che, una volta identificate, queste micro-abitudini si possono correggere con piccoli cambiamenti sostenibili. E gli effetti sul benessere mentale possono essere sorprendenti.

**5 frasi da non dire mai a una persona ansiosa (e cosa dire invece)**

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Il telefono al risveglio, il multitasking continuo e quelle “micro-scosse” che attivano il sistema nervoso

Molti comportamenti che ci sembrano innocui sono, in realtà, tra i principali responsabili dell’ansia quotidiana.

Il primo della lista? Guardare il telefono appena svegli. Quello che sembra un gesto normale, controllare notifiche, messaggi, social, non dà al cervello il tempo di passare gradualmente dal sonno alla veglia. Al contrario, lo espone immediatamente a un flusso di informazioni, stimoli e richieste che attivano la risposta allo stress già dal primo minuto della giornata.

A questo si aggiunge il nostro stile di vita iper-veloce: multitasking costante, pause saltate, pasti mangiati in fretta o direttamente rimandati, riunioni che si accavallano, email che arrivano a raffica. Corpo e mente non hanno mai un vero momento per rallentare e ricalibrarsi. È la condizione perfetta per alimentare ansia, stress e irritabilità.

Anche i micro-stress ripetuti, come le notifiche del telefono o l’email che lampeggia sullo schermo del pc, hanno un impatto maggiore di quanto pensiamo. Funzionano come piccole scosse al cervello; brevi, ma continue. Il risultato? Il sistema nervoso resta in iper-attivazione, come se fosse sempre pronto a reagire a una minaccia, anche quando in realtà non c’è.

Non è un caso che molte persone raccontino di “non riuscire più a rilassarsi davvero”: il corpo rimane in modalità fight or flight anche mentre siamo seduti sul divano. Una condizione sottile, invisibile, ma che alimenta anisao a lungo termine.

Poco sonno, troppi schermi e una routine che non rispetta i ritmi naturali

Un altro fattore chiave è il sonno. Quando dormiamo troppo poco (o male) le aree del cervello che regolano le emozioni diventano più reattive. E così, ciò che in un giorno normale sarebbe un piccolo fastidio (una mail urgente, un imprevisto, una discussione) diventa un detonatore emotivo. Siamo più suscettibili, più stanchi, più vulnerabili allo stress.

Il problema è amplificato dal tempo passato davanti agli schermi, soprattutto nelle ore serali. La luce intensa del computer o della televisione comunica al cervello che “non è ancora ora di dormire”, interferendo con la produzione di melatonina e con la capacità di disattivare gradualmente il sistema nervoso. E quando andiamo a letto con lo smartphone in mano, portiamo con noi anche tutte le sue notifiche, informazioni e stimoli non elaborati. Il risultato? Un sonno meno profondo, più risvegli notturni e maggiore anisao al mattino.

Infine, c’è un elemento spesso sottovalutato: il sovraccarico decisionale. Tra lavoro, messaggi, social, email, appuntamenti, scadenze e notifiche, ogni giorno prendiamo centinaia di micro-decisioni. Questo crea un affaticamento mentale che il nostro sistema non è progettato per sostenere a lungo senza pause. E quando il cervello si sente “sovraccarico”, l'ansia trova terreno fertile.

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Cosa possiamo fare per controllare e ridurre l'ansia

La buona notizia è che per ridurre l'ansia non servono cambiamenti drastici: spesso bastano piccoli aggiustamenti inseriti nella routine quotidiana.

Gli psicologi suggeriscono, ad esempio, di evitare di iniziare la giornata con il telefono in mano. Concedersi anche solo dieci o quindici minuti di “risveglio lento”, senza notifiche né stimoli digitali, aiuta il sistema nervoso a non attivarsi subito in modalità allerta.

Allo stesso modo, introdurre brevi pause durante la giornata (anche solo una manciata di secondi per fare stretching, chiudere gli occhi e fare un paio di respiri profondi) permette al corpo di ritrovare un ritmo più regolare e meno reattivo.

Un altro accorgimento utile riguarda le notifiche: limitarle significa ridurre quel flusso costante di micro-sollecitazioni che mantiene la mente in tensione.

Anche la gestione degli schermi serali può fare una grande differenza: tenere il telefono lontano dal viso o ridurre il tempo trascorso online prima di dormire aiuta il cervello a produrre melatonina e a prepararsi al riposo.

Infine, muoversi un po’ ogni giorno, anche per pochi minuti, contribuisce a sciogliere la tensione accumulata e a rimettere in circolo energie più equilibrate. È un modo semplice per ricordare al corpo che non deve restare sempre in modalità emergenza: può rallentare, respirare, ritrovare il proprio centro.

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Ecco il segreto per impacchettare i regali di Natale in 4 mosse

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Una guida pratica per capire come impacchettare i regali di Natale in modo ordinato, elegante e senza stress inutile

Impacchettare i regali di Natale per molti è un task più difficile e impegnativo che scegliere e comprare un pensiero per tutti.

Nonostante la sua apparente semplicità, l’idea di carta stropicciata, scotch visibile e fiocchi sbilenchi può mettere in crisi tutti, ma soprattutto gli amanti della precisione con poca dimestichezza coi lavoretti manuali.

La buona notizia però è impacchettare i regali di Natale in modo ordinato ed elegante non richiede talento artistico né materiali costosi, ma solo un po’ di metodo e qualche accorgimento pratico.

Con pochi passaggi mirati e un approccio più attento ai dettagli, anche il pacchetto più semplice può trasformarsi in una confezione curata e armoniosa, capace di valorizzare il regalo e di fare la una bellissima figura sotto l’albero, senza l’effetto improvvisato dell’ultimo minuto.

**5 trucchi per scrivere bigliettini di auguri di Natale originali (senza chiedere a ChatGPT)**

Come impacchettare i regali di Natale: i consigli da seguire passo dopo passo

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regali di natale 2025

1. Scegliere carta e materiali (pochi, ma giusti)

Il primo errore quando si cerca di capire come impacchettare i regali è pensare che servano mille decorazioni. In realtà, meno materiali si usano, più il pacchetto risulta elegante.

La scelta della carta è fondamentale: meglio una carta leggermente più spessa, facile da piegare e meno soggetta a strapparsi. Le carte troppo sottili o lucide, invece, tendono a segnarsi subito e a rendere le pieghe imprecise.

Per andare sul sicuro, puntate su colori neutri o naturali (come carta kraft, bianco, verde bosco, rosso scuro) e abbinate un solo elemento decorativo: uno spago, un nastro in tessuto, un filo dorato. Anche materiali semplici come carta da pacchi e spago da cucina possono diventare molto chic se usati con coerenza.

2. Tagliare e piegare con precisione (il passaggio che fa la differenza)

Uno dei segreti di come impacchettare i regali bene è la precisione. Prima di tutto, misurate la carta appoggiando il regalo al centro e assicurandovi che i lati coprano completamente l’oggetto senza eccessi. Troppa carta rende difficile gestire le pieghe, mentre troppo poca vi costringerà a rattoppare all’ultimo minuto.

Quando piegate, fatelo con calma: passate il dito lungo i bordi per segnare le pieghe e ottenere linee nette. Anche i lati corti vanno chiusi con ordine, piegando prima verso l’interno e poi verso il centro.

Questo passaggio, spesso sottovalutato, è quello che trasforma un pacchetto “fatto in fretta” in uno visivamente pulito.

3. Chiudere bene (e nascondere lo scotch)

Un altro punto chiave di per impacchettare i regali di Natale alla perfezione è la chiusura. Lo scotch serve, ma non deve mai essere protagonista. Usatelo solo dove serve davvero e cercate di nasconderlo all’interno del pacchetto o sotto le pieghe. Se la carta è stata tagliata correttamente, basteranno pochissimi pezzetti.

Il resto del lavoro può farlo il nastro o lo spago: un giro semplice, un nodo ben stretto e magari un doppio passaggio intorno al pacchetto sono più che sufficienti.

Evitate fiocchi troppo grandi o complessi se non siete pratiche: un nodo pulito risulta sempre più elegante di un fiocco sproporzionato.

4. Il dettaglio finale che personalizza davvero il regalo

L’ultimo passaggio è quello che rende il pacchetto unico. Non serve esagerare: un solo dettaglio basta. Un bigliettino scritto a mano, un rametto di pino, una fettina d’arancia essiccata, un’etichetta in carta riciclata. 

Il consiglio è di scegliere un dettaglio coerente con il resto del pacchetto e ripeterlo su tutti i regali: questo crea un effetto armonioso sotto l’albero e dà subito l’idea di cura e attenzione.

Alla fine, imparare come impacchettare i regali di Natale non significa puntare alla perfezione, ma dedicare qualche minuto in più a un gesto che parla di tempo e presenza. Ed è proprio questo, spesso, il regalo più bello da ricevere.

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Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, più comfort, più tecnologia

Nuovo SUV C5 Aircross Citroen DESKNuovo SUV C5 Aircross Citroen MOBILE
È il SUV più grande, confortevole e tecnologico mai prodotto da Citroën. Il compagno di viaggio più comodo e versatile della sua classe, pensato per chi desidera vivere ogni viaggio all’insegna del benessere

Chi è al volante, guida rilassato. I passeggeri a bordo, intanto, si godono il viaggio in classe extra-comfort. Un’alchimia perfetta, frutto delle qualità distintive del Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, comfort, tecnologia, sostenibilità e accessibilità, il tutto made in Europe, a Rennes, in Francia, nello storico stabilimento del marchio.

Se nel sovraffollato mercato dei SUV farsi notare non è facile, la nuova ammiraglia Citroën non passa di certo inosservata. Non è solo per il restyling estetico, è anche per quell’evoluzione di sostanza che ha portato la vettura verso un’idea di funzionalità e di utilizzo superiore. In un mercato dove spesso ci si concentra solo sulle prestazioni o sul design delle linee, infatti, Citroën punta sull'ergonomia.

Nuovo SUV C5 Aircross Citroen

Il risultato? Un SUV diverso da tutti gli altri, progettato per chi vive l’auto come un’estensione della propria casa, per chi affronta il traffico quotidiano o lunghi trasferimenti stradali e cerca un ambiente che "ammortizzi" non solo le buche, ma anche lo stress della giornata. Il modello è ideale per le famiglie, ma anche per il mercato B2B/fleet.

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Design più maturo e scolpito

Rispetto alle linee arrotondate del passato, il Nuovo SUV Citroën C5 Aircross adotta un volto più deciso e aerodinamico. Il frontale è stato completamente ridisegnato, sono nuovi i fari a LED e altri dettagli eleganti che ne esaltano il carattere e fanno la differenza.

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Un "tappeto volante"

Uno dei punti di forza della vettura è il sistema di sospensioni con smorzatori idraulici progressivi (Progressive Hydraulic Cushions®). In parole semplici? Significa che l’auto assorbe le buche e le irregolarità del terreno in modo fluido, regalando quella sensazione di "tappeto volante" tipica della tradizione Citroën.

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Come nel salotto di casa

Se il design esterno cattura l’occhio, è l’abitacolo del Nuovo SUV C5 Aircross a convincere definitivamente chi cerca un’esperienza di guida decompressiva. 

Citroën ha lavorato per trasformare l’interno in un vero e proprio "salotto". Il concetto di Sofa Design si traduce in sedute ampie e accoglienti, un’illuminazione ambientale estesa, la presenza di elementi d'arredo e l’uso di tessuti che riprendono i codici dell'interior design.

A seconda degli allestimenti, l’uso dell’Alcantara o della pelle con impunture a contrasto non serve solo all'estetica, ma trasmette una sensazione tattile di calore.

Sotto il rivestimento superficiale, i sedili nascondono uno strato di 15 mm di schiuma strutturata che evita l'effetto di "affossamento" tipico delle sedute troppo morbide, garantendo sostegno posturale anche dopo ore di viaggio.

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Accanto alla comodità, il sistema di Ambient Lighting - illuminazione d’ambiente - definisce l’atmosfera desiderata a bordo: i punti luce discreti posizionati nei vani portaoggetti, nel tunnel centrale e lungo la plancia creano una luce soffusa che riduce l’affaticamento visivo durante la guida notturna. 

Questa "bolla luminosa" esalta i volumi dell'abitacolo e aumenta la percezione di spazio e protezione, rendendo l'ambiente accogliente come una stanza ben illuminata.

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Tutto a portata di mano

L’ottimizzazione dell’ergonomia sul Nuovo SUV C5 Aircross passa per una riprogettazione della console centrale, ora più pulita e razionale. 

La seduta è alta per dominare la strada, ma qui è stata affinata per garantire che ogni comando sia dove il conducente si aspetta di trovarlo. Il nuovo posizionamento dello schermo da 10" è studiato per essere perfettamente in linea con lo sguardo, riducendo i movimenti della testa e permettendo di mantenere la massima concentrazione sulla guida. L'obiettivo è semplice: fare in modo che il conducente abbia tutte le informazioni davanti a sé e a portata di mano, in modo da poter guidare in tranquillità e ridurre lo stress, con l'ausilio di schermi digitali che offrono chiarezza e grafica accattivante. 

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Gamma completamente elettrificata

Per la prima volta anche 100% elettrico, Nuovo SUV C5 Aircross è disponibile in due versioni, la più equilibrata e accessibile Comfort Range, dotata di un motore da 210 CV / 157 kW abbinato a una batteria da 73 kWh, per un'autonomia di 520 km, e la Long Range, con motore da 230 CV/170 kW e una batteria da 97 kWh, presto ordinabile, che offrirà un’eccezionale autonomia di 680 km.

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