Cosa fare a Roma nel weekend dell’11 e 12 settembre

Dopo le vacanze estive ecco cosa fare a Roma nel weekend, scegliendo tra le tante nuove occasioni per vivere la Capitale e godere delle sue bellezze sempre nel rispetto delle norme anti Covid.
Questo fine settimana arriva la seconda edizione di Roma Baccalà: la manifestazione che celebra la cultura e la tradizione di uno dei pesci più apprezzati nel panorama gastronomico romano.
Sempre in tema (la dieta post vacanze estive rimandatela a ottobre) da Eataly si celebra la Sagra del pesce fritto e baccalà per veri appassionati di street food.
Qualcosa all’aria aperta? Il concerto del cantautore Motta all’Auditorium Parco della Musica o le passeggiate sotto le stelle ammirando la Roma antica nell’area archeologica dei Fori Imperiali.
Se avete voglia di fare shopping segnatevi il Mercato Monti e Ponte Milvio Antiquariato.
Noi ve le raccontiamo: a voi la scelta.
Cosa fare a Roma nel weekend dell'11 e 12 Settembre
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Roma Baccalà
Il quartiere Garbatella ospita fino a domenica un evento a ingresso gratuito dedicato a uno dei piatti tipici della tradizione romana, Roma Baccalà, in collaborazione con l’VIII Municipio.
In programma una serie di incontri, assaggi, laboratori e riflessioni intorno alla specialità ittica che chiama in causa storia, religione, antropologia e cultura popolare. La proposta gastronomica della kermesse sarà affidata a Ostissimi, l’Associazione degli Osti di Roma promotori della tradizione culinaria capitolina che per l’occasione realizzerà una serie di proposte a base di baccalà.
Tra questi l’Oste Matto che preparerà la Crema di ceci e baccalà con crostone di pane al rosmarino; Flavio al Velavevodetto il Filetto di baccalà fritto e gnocchi mediterranei; Hosteria Grappolo d’Oro il Baccalà mantecato; Proloco Trastevere il Baccalà in umido con peperone crusco; l’Osteria Fratelli Mori la Polpetta fritta di patate e baccalà con maionese all’aglio nero e la panzanella di baccalá, Roberto e Loretta lo Sformatino di baccalà con patate e cipolle di Tropea; Stefano Callegari il Felafel di baccalà e fave con humus romano e Albos Rosario la Tartare di baccalà.
Per saperne di più sul progetto Ostissimi sarà possibile prendere parte all’incontro “Ostissimi si racconta” in programma oggi alle ore 21.00.
Inoltre tra le novità della nuova edizione il Baccalà Folks, tre appuntamenti che celebreranno alcune folkloristiche sagre: oggi alle ore 17.30 la Sagra del Baccalà di Magliano in Toscana, domani e domenica alle ore 18 rispettivamente la Sagra del Baccalà di Borgoricco e la Sagra del Baccalà alla perugina di Badiola. romabaccala.it
Mercati
Weekend da dedicare allo shopping? Un indirizzo da non perdere è sicuramente il Mercato Monti nell’omonimo quartiere a due passi dal Colosseo.
Design, abbigliamento, artigianato, vintage: l’appuntamento è per sabato e domenica dalle 10.00 alle 20.00 in via Leonina 46.
Ingresso libero, mercatomonti.com.
E domenica dalle 9 alle 19, lungo via Capoprati, l’appuntamento è con Ponte Milvio Antiquariato: in vendita vintage, mobili, rigatteria e vinili. pontemilvioantiquariato.it
Short Theatre 2021
Continua fino a lunedì prossimo l’appuntamento con la XVI edizione di Short Theatre, il festival internazionale dedicato alla creazione contemporanea e alle performing arts ospitato in diversi spazi della città: WEGIL e La Pelanda–Mattatoio di Roma, il Teatro Argentina, il Teatro India, il Teatro del Lido di Ostia e altri spazi urbani in risonanza con le realtà attive nel tessuto sociale e culturale cittadino.
Una manifestazione dedicata a musica, teatro, danza, performance, installazioni, dj set, incontri e progetti di arte pubblica - quest’anno dal titolo The Voice This Time e con la direzione artistica di Piersandra Di Matteo - in cui si incontreranno artisti, teorici, musicisti, poetesse, autrici, collettivi, spettatori e spettatrici da ogni angolo della città.
Cartellone e info biglietti sul sito dell’evento. shorttheatre.org.
Motta in concerto all’Auditorium Parco della Musica
Questa sera (ore 21) è in programma il live di Motta in Cavea all’Auditorium Parco della Musica.
Il cantautore e polistrumentista pisano presenterà i brani del suo repertorio in occasione del Semplice Tour 2021 dopo l’uscita il 30 aprile scorso del suo nuovo disco Semplice.
Dopo oltre un anno di stop a causa della pandemia l’artista e marito dell’attrice Carolina Crescentini si è detto entusiasta di poter tornare sul palco e ritrovare così il calore dei suoi fan.
Per partecipare al concerto è necessario il Green Pass o il tampone negativo eseguito almeno 48 ore prima dell’evento.
Biglietto intero 28 euro. auditorium.com
Passeggiate serali nell’area archeologica dei Fori Imperiali
Grazie a un protocollo d’intesa tra la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e la Città Metropolitana di Roma Capitale, fino al 26 settembre romani e turisti tutte le sere dalle 18.30 alle 21.50 (ultimo ingresso) potranno visitare i Fori Imperiali, una delle aree archeologiche più suggestive.
La visita della durata complessiva di circa 1 ora e 30 minuti, con accesso dalla biglietteria dei Fori Imperiali in prossimità della Colonna Traiana, è itinerante e condotta da guide in lingua italiana.
Il percorso inizia dal museo multimediale sotto Palazzo Valentini dove i visitatori potranno vedere un filmato, a cura di Piero Angela e Paco Lanciano, con la ricostruzione virtuale della Colonna Traiana che permette di osservare da vicino i bassorilievi e la campagna militare: la conquista della Dacia, l’attuale Romania, da parte di Traiano.
Un racconto straordinario che si conclude con la morte del re Decebalo e il trionfo dell’imperatore (durata 13 minuti circa).
Dopo la visione della pellicola, si prosegue con la visita guidata itinerante che dal Foro di Traiano, attraverso il passaggio sotto via dei Fori Imperiali, conduce al Foro di Cesare con uscita da via Bonella su via dei Fori Imperiali, in prossimità di Largo Corrado Ricci / Via della Salara Vecchia.
Biglietto intero 4 euro.
Si richiede Certificato Verde. sovraintendenzaroma.it
Sagra del pesce fritto e baccalà da Eataly
Se è vero che la dieta si comincia sempre di lunedì allora godetevi gli ultimi giorni di stravizi con un appuntamento per veri foodie.
Stiamo parlando della Sagra del pesce fritto e baccalà in programma da Eataly fino a domenica dalle 18.00 all’01.00. ì
Che specialità vi aspettano? Cartocci, fritture, paranza, alici, calamari, gamberi e l'immancabile baccalà in pastella con tanto di musica dal vivo in sottofondo.
L’ingresso è gratuito e solo dietro presentazione di Certificato Verde.
Inoltre sabato, a partire dalle 18.30, si svolgerà un corso di cucina insieme alla chef Alessandra Mariani che insegnerà a prepare due ricette: filetto di baccalà in pastella; cacio, pepe e baccalà.
Non mancheranno cenni storici, curiosità e i segreti del mestiere.
Il costo è di 35 euro. eataly.net
Villae Film Festival, III edizione
C’è tempo fino a domenica per partecipare al secondo appuntamento del VILLAE FILM FESTIVAL a Villa d’Este, Tivoli.
Dopo la tappa di Villa Adriana che si è svolta a luglio, nell’edificio rinascimentale patrimonio UNESCO alle porte di Roma cinema e arte si incontrano per raccontarsi a vicenda.
Stasera alle 21.15 andrà in scena la proiezione intitolata Marina Abramović: The Artist is Present di Matthew Akers e Jeff Dupre.
Il documentario racconta la preparazione e lo svolgimento della performance di Marina Abramović che si è tenuta al Museum of Modern Art (MOMA) di New York nella primavera 2010 per una durata di oltre 700 ore in cui l’artista serba è rimasta seduta a un tavolo fissando negli occhi la persona che di volta in volta si era seduta di fronte a lei.
Ingresso libero, Green Pass obbligatorio. levillae.com
Vinòforum 2021
Vinòforum – Lo Spazio del Gusto quest’anno festeggia il suo 18esimo compleanno con un’edizione speciale in programma fino a domenica 19 settembre presso il Parco Tor di Quinto (via Fornaci di Tor di Quinto).
Oltre 12.000 metri quadri di spazi verdi che per dieci giorni chiameranno a raccolta centinaia di cantine vitivinicole italiane e internazionali, chef stellati, ristoranti, enoteche e realtà del comparto gastronomico, per una vera e propria maratona di gusto, quest’anno ancora più ricca di novità e di significato.
L’edizione 2021, infatti, rappresenta non solo un traguardo storico per una manifestazione che da18 anni valorizza l’agroalimentare di qualità ma anche una tappa strategica per consolidare la vera ripartenza del settore.
New entry sarà Mix&Spirits Hospitality, una lounge dedicata al mondo della miscelazione e degli spirits e alla loro evoluzione negli ultimi anni.
Info e prenotazioni sul sito. vinoforum.it.
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Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la scelta

C’è una scelta che, durante le feste, ritorna con puntualità quasi rituale sulle nostre tavole: pandoro o panettone?
Apparentemente banale, questa preferenza divide gusti e abitudini familiari da generazioni, ma può essere letta anche come un piccolo segnale del nostro modo di vivere il Natale.
Al di là delle mode e delle infinite varianti artigianali, il dolce delle feste resta un simbolo potente; legato all’idea di comfort, tradizione e piacere condiviso.
Senza voler trasformare una scelta gastronomica in un test di personalità, è interessante osservare come la psicologia attribuisca al cibo un valore emotivo e identitario.
Preferire il pandoro o il panettone non svela i nostri segreti più nascosti, ma può raccontare qualcosa del nostro rapporto con la semplicità, la complessità e il bisogno di rassicurazione o di varietà, proprio nel periodo dell’anno in cui queste dinamiche emergono con più forza.
**Le 5 personalità che si trovano durante le vacanze di Natale: quale siete?**
Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la vostra scelta
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Se siete team pandoro
Chi è team pandoro spesso cerca nel Natale (e nel cibo) una forma di rassicurazione.
Il pandoro è lineare e senza sorprese: stesso sapore, stessa consistenza, stesso rituale ogni anno. Psicologicamente, questa scelta può riflettere una personalità che ama le cose chiare, riconoscibili, che funzionano senza troppe complicazioni.
Il pandoro piace a chi tende a preferire il comfort emotivo alla sperimentazione, a chi trova benessere nella ripetizione e nelle tradizioni così come sono. Non è una chiusura al nuovo, ma un bisogno di stabilità: in un periodo già carico di stimoli, impegni e aspettative, scegliere qualcosa di semplice diventa un modo per alleggerire.
È la scelta di chi nel Natale cerca una pausa dal rumore, più che un’esperienza da esplorare. Un dolce che non chiede di essere interpretato, ma solo gustato.
Se siete team panettone
Chi invece è team panettone tende ad avere un rapporto più fluido con la varietà e l’imprevisto.
Il panettone è stratificato, imperfetto, pieno di elementi diversi che convivono insieme: dolcezza, acidità, consistenze differenti. Non è mai identico a sé stesso, e forse è proprio questo il suo fascino.
Dal punto di vista psicologico, chi lo preferisce è spesso più aperto al cambiamento, meno infastidito dalle sfumature della vita e più attratto dalle esperienze complesse. Scegliere il panettone significa anche accettare ciò che non piace a tutti (uvetta e canditi) ma che fa parte del “pacchetto”. Un atteggiamento che racconta tolleranza, adattabilità e curiosità.
Il panettone è il dolce di chi vive le feste come un momento di convivialità vera, fatta di differenze che si incontrano. Di chi ama mescolare, provare, cambiare versione ogni anno. È la scelta di chi non cerca solo conforto, ma anche stimoli, storie, contaminazioni.
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Questi comportamenti quotidiani (apparentemente normali) peggiorano l'ansia senza che ce ne accorgiamo

Ci sono giornate in cui non sappiamo spiegare bene perché ci sentiamo irritabili, sotto pressione, come se il corpo corresse più veloce della testa. Spesso diamo la colpa al lavoro, ai ritmi frenetici della vita, ai colleghi anticipatici, al meteo o semplicemente al periodo dell’anno.
Può essere però che a contribuire a questa sensazione ci siano abitudini minuscole, talmente automatiche da non farci più caso.
Secondo diversi terapeuti, molte delle nostre routine quotidiane (dal modo in cui iniziamo la nostra gioranta al modo in cui usiamo lo smartphone) attivano il sistema nervoso senza che ce ne rendiamo conto. E così un po’ alla volta, giorno dopo giorno, contribuiscono a rafforzare quell'ansia, quella tensione di fondo costante che sembra arrivare “dal nulla” ma che in realtà ha radici molto concrete.
Niente allarmismi: la buona notizia è che, una volta identificate, queste micro-abitudini si possono correggere con piccoli cambiamenti sostenibili. E gli effetti sul benessere mentale possono essere sorprendenti.
**5 frasi da non dire mai a una persona ansiosa (e cosa dire invece)**
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Il telefono al risveglio, il multitasking continuo e quelle “micro-scosse” che attivano il sistema nervoso
Molti comportamenti che ci sembrano innocui sono, in realtà, tra i principali responsabili dell’ansia quotidiana.
Il primo della lista? Guardare il telefono appena svegli. Quello che sembra un gesto normale, controllare notifiche, messaggi, social, non dà al cervello il tempo di passare gradualmente dal sonno alla veglia. Al contrario, lo espone immediatamente a un flusso di informazioni, stimoli e richieste che attivano la risposta allo stress già dal primo minuto della giornata.
A questo si aggiunge il nostro stile di vita iper-veloce: multitasking costante, pause saltate, pasti mangiati in fretta o direttamente rimandati, riunioni che si accavallano, email che arrivano a raffica. Corpo e mente non hanno mai un vero momento per rallentare e ricalibrarsi. È la condizione perfetta per alimentare ansia, stress e irritabilità.
Anche i micro-stress ripetuti, come le notifiche del telefono o l’email che lampeggia sullo schermo del pc, hanno un impatto maggiore di quanto pensiamo. Funzionano come piccole scosse al cervello; brevi, ma continue. Il risultato? Il sistema nervoso resta in iper-attivazione, come se fosse sempre pronto a reagire a una minaccia, anche quando in realtà non c’è.
Non è un caso che molte persone raccontino di “non riuscire più a rilassarsi davvero”: il corpo rimane in modalità fight or flight anche mentre siamo seduti sul divano. Una condizione sottile, invisibile, ma che alimenta anisao a lungo termine.
Poco sonno, troppi schermi e una routine che non rispetta i ritmi naturali
Un altro fattore chiave è il sonno. Quando dormiamo troppo poco (o male) le aree del cervello che regolano le emozioni diventano più reattive. E così, ciò che in un giorno normale sarebbe un piccolo fastidio (una mail urgente, un imprevisto, una discussione) diventa un detonatore emotivo. Siamo più suscettibili, più stanchi, più vulnerabili allo stress.
Il problema è amplificato dal tempo passato davanti agli schermi, soprattutto nelle ore serali. La luce intensa del computer o della televisione comunica al cervello che “non è ancora ora di dormire”, interferendo con la produzione di melatonina e con la capacità di disattivare gradualmente il sistema nervoso. E quando andiamo a letto con lo smartphone in mano, portiamo con noi anche tutte le sue notifiche, informazioni e stimoli non elaborati. Il risultato? Un sonno meno profondo, più risvegli notturni e maggiore anisao al mattino.
Infine, c’è un elemento spesso sottovalutato: il sovraccarico decisionale. Tra lavoro, messaggi, social, email, appuntamenti, scadenze e notifiche, ogni giorno prendiamo centinaia di micro-decisioni. Questo crea un affaticamento mentale che il nostro sistema non è progettato per sostenere a lungo senza pause. E quando il cervello si sente “sovraccarico”, l'ansia trova terreno fertile.
Cosa possiamo fare per controllare e ridurre l'ansia
La buona notizia è che per ridurre l'ansia non servono cambiamenti drastici: spesso bastano piccoli aggiustamenti inseriti nella routine quotidiana.
Gli psicologi suggeriscono, ad esempio, di evitare di iniziare la giornata con il telefono in mano. Concedersi anche solo dieci o quindici minuti di “risveglio lento”, senza notifiche né stimoli digitali, aiuta il sistema nervoso a non attivarsi subito in modalità allerta.
Allo stesso modo, introdurre brevi pause durante la giornata (anche solo una manciata di secondi per fare stretching, chiudere gli occhi e fare un paio di respiri profondi) permette al corpo di ritrovare un ritmo più regolare e meno reattivo.
Un altro accorgimento utile riguarda le notifiche: limitarle significa ridurre quel flusso costante di micro-sollecitazioni che mantiene la mente in tensione.
Anche la gestione degli schermi serali può fare una grande differenza: tenere il telefono lontano dal viso o ridurre il tempo trascorso online prima di dormire aiuta il cervello a produrre melatonina e a prepararsi al riposo.
Infine, muoversi un po’ ogni giorno, anche per pochi minuti, contribuisce a sciogliere la tensione accumulata e a rimettere in circolo energie più equilibrate. È un modo semplice per ricordare al corpo che non deve restare sempre in modalità emergenza: può rallentare, respirare, ritrovare il proprio centro.
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Ecco il segreto per impacchettare i regali di Natale in 4 mosse

Impacchettare i regali di Natale per molti è un task più difficile e impegnativo che scegliere e comprare un pensiero per tutti.
Nonostante la sua apparente semplicità, l’idea di carta stropicciata, scotch visibile e fiocchi sbilenchi può mettere in crisi tutti, ma soprattutto gli amanti della precisione con poca dimestichezza coi lavoretti manuali.
La buona notizia però è impacchettare i regali di Natale in modo ordinato ed elegante non richiede talento artistico né materiali costosi, ma solo un po’ di metodo e qualche accorgimento pratico.
Con pochi passaggi mirati e un approccio più attento ai dettagli, anche il pacchetto più semplice può trasformarsi in una confezione curata e armoniosa, capace di valorizzare il regalo e di fare la una bellissima figura sotto l’albero, senza l’effetto improvvisato dell’ultimo minuto.
**5 trucchi per scrivere bigliettini di auguri di Natale originali (senza chiedere a ChatGPT)**
Come impacchettare i regali di Natale: i consigli da seguire passo dopo passo
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1. Scegliere carta e materiali (pochi, ma giusti)
Il primo errore quando si cerca di capire come impacchettare i regali è pensare che servano mille decorazioni. In realtà, meno materiali si usano, più il pacchetto risulta elegante.
La scelta della carta è fondamentale: meglio una carta leggermente più spessa, facile da piegare e meno soggetta a strapparsi. Le carte troppo sottili o lucide, invece, tendono a segnarsi subito e a rendere le pieghe imprecise.
Per andare sul sicuro, puntate su colori neutri o naturali (come carta kraft, bianco, verde bosco, rosso scuro) e abbinate un solo elemento decorativo: uno spago, un nastro in tessuto, un filo dorato. Anche materiali semplici come carta da pacchi e spago da cucina possono diventare molto chic se usati con coerenza.
2. Tagliare e piegare con precisione (il passaggio che fa la differenza)
Uno dei segreti di come impacchettare i regali bene è la precisione. Prima di tutto, misurate la carta appoggiando il regalo al centro e assicurandovi che i lati coprano completamente l’oggetto senza eccessi. Troppa carta rende difficile gestire le pieghe, mentre troppo poca vi costringerà a rattoppare all’ultimo minuto.
Quando piegate, fatelo con calma: passate il dito lungo i bordi per segnare le pieghe e ottenere linee nette. Anche i lati corti vanno chiusi con ordine, piegando prima verso l’interno e poi verso il centro.
Questo passaggio, spesso sottovalutato, è quello che trasforma un pacchetto “fatto in fretta” in uno visivamente pulito.
3. Chiudere bene (e nascondere lo scotch)
Un altro punto chiave di per impacchettare i regali di Natale alla perfezione è la chiusura. Lo scotch serve, ma non deve mai essere protagonista. Usatelo solo dove serve davvero e cercate di nasconderlo all’interno del pacchetto o sotto le pieghe. Se la carta è stata tagliata correttamente, basteranno pochissimi pezzetti.
Il resto del lavoro può farlo il nastro o lo spago: un giro semplice, un nodo ben stretto e magari un doppio passaggio intorno al pacchetto sono più che sufficienti.
Evitate fiocchi troppo grandi o complessi se non siete pratiche: un nodo pulito risulta sempre più elegante di un fiocco sproporzionato.
4. Il dettaglio finale che personalizza davvero il regalo
L’ultimo passaggio è quello che rende il pacchetto unico. Non serve esagerare: un solo dettaglio basta. Un bigliettino scritto a mano, un rametto di pino, una fettina d’arancia essiccata, un’etichetta in carta riciclata.
Il consiglio è di scegliere un dettaglio coerente con il resto del pacchetto e ripeterlo su tutti i regali: questo crea un effetto armonioso sotto l’albero e dà subito l’idea di cura e attenzione.
Alla fine, imparare come impacchettare i regali di Natale non significa puntare alla perfezione, ma dedicare qualche minuto in più a un gesto che parla di tempo e presenza. Ed è proprio questo, spesso, il regalo più bello da ricevere.
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Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, più comfort, più tecnologia

Chi è al volante, guida rilassato. I passeggeri a bordo, intanto, si godono il viaggio in classe extra-comfort. Un’alchimia perfetta, frutto delle qualità distintive del Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, comfort, tecnologia, sostenibilità e accessibilità, il tutto made in Europe, a Rennes, in Francia, nello storico stabilimento del marchio.
Se nel sovraffollato mercato dei SUV farsi notare non è facile, la nuova ammiraglia Citroën non passa di certo inosservata. Non è solo per il restyling estetico, è anche per quell’evoluzione di sostanza che ha portato la vettura verso un’idea di funzionalità e di utilizzo superiore. In un mercato dove spesso ci si concentra solo sulle prestazioni o sul design delle linee, infatti, Citroën punta sull'ergonomia.
Il risultato? Un SUV diverso da tutti gli altri, progettato per chi vive l’auto come un’estensione della propria casa, per chi affronta il traffico quotidiano o lunghi trasferimenti stradali e cerca un ambiente che "ammortizzi" non solo le buche, ma anche lo stress della giornata. Il modello è ideale per le famiglie, ma anche per il mercato B2B/fleet.
Design più maturo e scolpito
Rispetto alle linee arrotondate del passato, il Nuovo SUV Citroën C5 Aircross adotta un volto più deciso e aerodinamico. Il frontale è stato completamente ridisegnato, sono nuovi i fari a LED e altri dettagli eleganti che ne esaltano il carattere e fanno la differenza.
Un "tappeto volante"
Uno dei punti di forza della vettura è il sistema di sospensioni con smorzatori idraulici progressivi (Progressive Hydraulic Cushions®). In parole semplici? Significa che l’auto assorbe le buche e le irregolarità del terreno in modo fluido, regalando quella sensazione di "tappeto volante" tipica della tradizione Citroën.
Come nel salotto di casa
Se il design esterno cattura l’occhio, è l’abitacolo del Nuovo SUV C5 Aircross a convincere definitivamente chi cerca un’esperienza di guida decompressiva.
Citroën ha lavorato per trasformare l’interno in un vero e proprio "salotto". Il concetto di Sofa Design si traduce in sedute ampie e accoglienti, un’illuminazione ambientale estesa, la presenza di elementi d'arredo e l’uso di tessuti che riprendono i codici dell'interior design.
A seconda degli allestimenti, l’uso dell’Alcantara o della pelle con impunture a contrasto non serve solo all'estetica, ma trasmette una sensazione tattile di calore.
Sotto il rivestimento superficiale, i sedili nascondono uno strato di 15 mm di schiuma strutturata che evita l'effetto di "affossamento" tipico delle sedute troppo morbide, garantendo sostegno posturale anche dopo ore di viaggio.
Accanto alla comodità, il sistema di Ambient Lighting - illuminazione d’ambiente - definisce l’atmosfera desiderata a bordo: i punti luce discreti posizionati nei vani portaoggetti, nel tunnel centrale e lungo la plancia creano una luce soffusa che riduce l’affaticamento visivo durante la guida notturna.
Questa "bolla luminosa" esalta i volumi dell'abitacolo e aumenta la percezione di spazio e protezione, rendendo l'ambiente accogliente come una stanza ben illuminata.
Tutto a portata di mano
L’ottimizzazione dell’ergonomia sul Nuovo SUV C5 Aircross passa per una riprogettazione della console centrale, ora più pulita e razionale.
La seduta è alta per dominare la strada, ma qui è stata affinata per garantire che ogni comando sia dove il conducente si aspetta di trovarlo. Il nuovo posizionamento dello schermo da 10" è studiato per essere perfettamente in linea con lo sguardo, riducendo i movimenti della testa e permettendo di mantenere la massima concentrazione sulla guida. L'obiettivo è semplice: fare in modo che il conducente abbia tutte le informazioni davanti a sé e a portata di mano, in modo da poter guidare in tranquillità e ridurre lo stress, con l'ausilio di schermi digitali che offrono chiarezza e grafica accattivante.
Gamma completamente elettrificata
Per la prima volta anche 100% elettrico, Nuovo SUV C5 Aircross è disponibile in due versioni, la più equilibrata e accessibile Comfort Range, dotata di un motore da 210 CV / 157 kW abbinato a una batteria da 73 kWh, per un'autonomia di 520 km, e la Long Range, con motore da 230 CV/170 kW e una batteria da 97 kWh, presto ordinabile, che offrirà un’eccezionale autonomia di 680 km.
Non mancano Nuovo SUV C5 Aircross Hybrid 145 Automatic, la porta d'ingresso all'elettrificazione offerta a 28.900 euro, e Nuovo SUV C5 Aircross Plug-In Hybrid 195 Automat
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