Cosa fare a Roma nel weekend dell'11 e 12 giugno

Ecco cosa fare nel weekend a Roma: cultura, yoga e musica. Ce ne è per tutti i gusti.
Oggi torna Vinofòrum, evento enogastronomico con protagoniste grandi etichette e chef stellati nel parco di Ponte Milvio.
The Hoxton Rome organizza per domani una giornata tra yoga, a Villa Borghese, e brunch, presso il suo ristorante Beverly.
Al Circo Massimo arriva il Blasco: sabato e domenica doppia data per Vasco Rossi.
Un tuffo nell’antica Roma è quello che promettono gli spettacoli multimediali di Viaggio nell’Antica Roma – Foro di Augusto e Foro di Cesare che tornano per tutta l’estate.
Un indirizzo da provare per un brunch a ogni ora della giornata? Casa & Bottega, caffetteria con dehor in una delle piazze più belle del centro storico.
Vi raccontiamo tutto, di seguito i dettagli.
Cosa fare a Roma nel weekend dell'11 e 12 giugno
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Da provare
Mai fatto una colazione all’ora dell’aperitivo? Pancakes dolci e salati, uova e altre prelibatezze sono serviti per tutta la giornata da Casa & Bottega, caffetteria in via dei Coronari con dehor nella meravigliosa piazzetta di San Salvatore in Lauro.
Una formula di brunch cafè all day long diffusa all’estero e che si preannuncia già un successo anche a Roma che a qualsiasi ora permette di scegliere tra le varie proposte in carta e quelle al bancone: dai pancakes (originale e ottima la versione con funghi champignon e brie) ai toast, dai piatti a base di uova alle insalate, dalle pokè bowl alle torte da forno e quiche.
Una chicca da non perdere è “Su!”, il tiramisù in bicchiere che fa crock grazie alla cialda di cioccolato croccante con cuore liquido di caffè espresso Kafa di Lavazza che una volta rotta, bagna il savoiardo alla base.
Oltre a questa creazione, brevettata, sono molti altri i dolci d’autore della pastry chef stellata Loretta Fanella tra macarons, biscotti e torte.
Da bere, oltre al caffè Lavazza, sono disponibili spremute fresche, i cappuccini, succhi di frutta bio, birre artigianali, i vini dell’azienda Monterò e spritz particolari come ad esempio quello alla nocciola, alla rosa, alla violetta, al sambuco, al bergamotto e al lampone realizzati tutti con i liquori dell’Antica Distilleria Quaglia.
Orari: dal lunedì al sabato 07.30-21.00, domenica 07.30-17.00
Indirizzo: via dei Coronari 183
Musica
Sabato e domenica Vasco Rossi sarà in concerto al Circo Massimo per il tour Vasco Live 2022: una doppia data sold out che vedrà partecipare140mila fan.
Il Blasco proporrà brani del nuovo album Siamo Qui (2021) oltre a canzoni storiche tra cui Albachiara, Sally, Siamo Solo noi, C’è chi dice no.
Enogastronomia
Da oggi fino domenica 19 giugno al parco di Tor di Quinto andrà in scena la 19esima edizione di Vinòforum – Lo Spazio del Gusto tra grandi etichette e cucina d’autore.
Un appuntamento imperdibile per esperti del settore e semplici appassionati che quest’anno vedrà la partecipazione di oltre 800 cantine italiane ed estere, chef stellati, enoteche e realtà gastronomiche in uno spazio di 12mila metri quadri a poca distanza da Ponte Milvio.
Tanti i contenuti di questa edizione, tra cui la collaborazione tra Vinòforum e Food & Wine Italia, una delle testate internazionali più importanti del mondo del cibo e del vino cui spetterà il compito di selezionare i 30 chef provenienti da tutta Italia che si alterneranno nelle cucine a vista dei Temporary Restaurant, rappresentando le seguenti categorie: Casual, Fine Dining, Veg, Internazionale, Mare, Street Food Gourmet.
Food & Wine Italia si occuperà anche di scegliere i dieci grandi chef protagonisti delle esclusive The Night Dinner: dieci cene, una per ogni serata della kermesse, con posti limitati e disponibili solo su prenotazione, in cui gli ospiti avranno la possibilità di vivere un’esperienza unica con chef che presenteranno tre piatti abbinati alla mixology firmata da massimo D’Addezio.
E poi per questa edizione Vinòforum inaugura un nuovo palcoscenico dedicato alla Pizza d’Autore e realizzato con la collaborazione di Pizza&Pasta Italiana, una delle testate più influenti del settore.
Orari: da domenica a giovedì 19.00-24.00. Venerdì e sabato 19.00- 01.00.
Indirizzo: Parco di Tor di Quinto
Cultura
A partire da oggi torna l’appuntamento con Viaggio nell’Antica Roma – Foro di Augusto e Foro di Cesare a cura di Piero Angela e Paco Lanciano, in programma fino al prossimo 2 ottobre.
Grazie all’uso di tecnologie all’avanguardia gli spettatori saranno accompagnati dalla voce del più celebre divulgatore scientifico italiano tra magnifici filmati e proiezioni che ricostruiscono quei luoghi così come si presentavano nell’antica Roma: una rappresentazione emozionante e allo stesso tempo ricca di informazioni dal grande valore storico.
Biglietto intero: 15 euro
Yoga e brunch
Lezione di yoga nel parco di Villa Borghese e a seguire brunch con piatti salutari e sfiziosi da gustare al The Hoxton Rome: l’appuntamento è per domani alle 10.00 a Villa Borghese (ingresso Galleria Borghese in via Pinciana).
Una proposta che il 4 stelle del quartiere Pinciano (lezione di yoga, brunch e bevande al costo di 50 euro a persona) riproporrà anche sabato 2 luglio.
Per info e prenotazioni [email protected]
Per i più piccoli
Ultimi giorni per visitare la Casa delle Farfalle, spazio nel verde al quartiere Casilino dove entrare a contatto diretto con oltre trenta coloratissime specie.
La grande serra dove è stato ricreato un autentico ambiente tropicale, in cui questi insetti possono liberamente svolazzare, deporre uova e nutrirsi, resterà infatti aperta fino a domenica.
A disposizione anche uno staff formato da biologi ed entomologi qualificati per fornire tutte le informazioni sull’intero ciclo vitale delle farfalle.
Presenti anche stand gastronomici con bibite, ciambelle, crostate, vini biologici e un mercatino artigianale.
Biglietto intero 8 euro; biglietto ridotto (dai 4 ai 12 anni) 5 euro.
Orari: tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00.
Indirizzo: via Labico 140.
L'iniziativa
Netflix celebra il mese dell’orgoglio LGBTQ+ con uno speciale episodio di Parliamone, format YouTube di Netflix Italia.
Dopo La nuova Italia (Sumaya Abdel Qader, Coco Rebecca Edogamhe, Haroun Fall, Beatrice Bruschi, Momoka Banana, Adrian Fartade) e Raccontare le donne per davvero (Michela Murgia, Fumettibrutti, Madame, Ludovica Martino, Isabella Ferrari, Daniela Scattolin, Alice Urciolo), il terzo appuntamento è con È stata una serie tv a farmi capire di essere GAY, un intimo confronto dedicato al tema della rappresentazione della comunità LGBTQ+ che debutterà l’8 giugno sul canale You Tube di Netflix Italia in occasione del Pride Month.
E proprio ad una citazione di Parliamone si ispira il nuovo messaggio del Marquee di Netflix a Piazza di Fontana di Trevi a Roma.
Dall’8 giugno infatti sulla speciale affissione permanente si leggerà “È stata una serie tv a farmi capire di essere gay”, frase pronunciata da Pietro Turano.
Il messaggio sul Marquee, il pannello retroilluminato utilizzato per raccontare le novità del mondo Netflix attraverso lo stile ed il tono di voce iconici del servizio, arriva dopo “Marcello Eccoci!”, la dichiarazione di amore per la storia cinematografica e la comunità creativa italiana lanciata in occasione dell’apertura ufficiale dell’ufficio italiano di Netflix a Roma, e “‘O famo Stranger”, ironico riferimento al film Viaggi di Nozze affisso in occasione del lancio di Stranger Things 4.
Numerosi contenuti ed interventi che celebrano la comunità LGBTQ+ vivranno durante il mese di giugno sui canali ufficiali di Netflix Instagram, Facebook, Twitter e Tik Tok.
Sul servizio invece, una speciale raccolta celebrerà storie e personaggi della comunità LGBTQ+ Netflix.com/Pride.
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Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la scelta

C’è una scelta che, durante le feste, ritorna con puntualità quasi rituale sulle nostre tavole: pandoro o panettone?
Apparentemente banale, questa preferenza divide gusti e abitudini familiari da generazioni, ma può essere letta anche come un piccolo segnale del nostro modo di vivere il Natale.
Al di là delle mode e delle infinite varianti artigianali, il dolce delle feste resta un simbolo potente; legato all’idea di comfort, tradizione e piacere condiviso.
Senza voler trasformare una scelta gastronomica in un test di personalità, è interessante osservare come la psicologia attribuisca al cibo un valore emotivo e identitario.
Preferire il pandoro o il panettone non svela i nostri segreti più nascosti, ma può raccontare qualcosa del nostro rapporto con la semplicità, la complessità e il bisogno di rassicurazione o di varietà, proprio nel periodo dell’anno in cui queste dinamiche emergono con più forza.
**Le 5 personalità che si trovano durante le vacanze di Natale: quale siete?**
Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la vostra scelta
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Se siete team pandoro
Chi è team pandoro spesso cerca nel Natale (e nel cibo) una forma di rassicurazione.
Il pandoro è lineare e senza sorprese: stesso sapore, stessa consistenza, stesso rituale ogni anno. Psicologicamente, questa scelta può riflettere una personalità che ama le cose chiare, riconoscibili, che funzionano senza troppe complicazioni.
Il pandoro piace a chi tende a preferire il comfort emotivo alla sperimentazione, a chi trova benessere nella ripetizione e nelle tradizioni così come sono. Non è una chiusura al nuovo, ma un bisogno di stabilità: in un periodo già carico di stimoli, impegni e aspettative, scegliere qualcosa di semplice diventa un modo per alleggerire.
È la scelta di chi nel Natale cerca una pausa dal rumore, più che un’esperienza da esplorare. Un dolce che non chiede di essere interpretato, ma solo gustato.
Se siete team panettone
Chi invece è team panettone tende ad avere un rapporto più fluido con la varietà e l’imprevisto.
Il panettone è stratificato, imperfetto, pieno di elementi diversi che convivono insieme: dolcezza, acidità, consistenze differenti. Non è mai identico a sé stesso, e forse è proprio questo il suo fascino.
Dal punto di vista psicologico, chi lo preferisce è spesso più aperto al cambiamento, meno infastidito dalle sfumature della vita e più attratto dalle esperienze complesse. Scegliere il panettone significa anche accettare ciò che non piace a tutti (uvetta e canditi) ma che fa parte del “pacchetto”. Un atteggiamento che racconta tolleranza, adattabilità e curiosità.
Il panettone è il dolce di chi vive le feste come un momento di convivialità vera, fatta di differenze che si incontrano. Di chi ama mescolare, provare, cambiare versione ogni anno. È la scelta di chi non cerca solo conforto, ma anche stimoli, storie, contaminazioni.
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Questi comportamenti quotidiani (apparentemente normali) peggiorano l'ansia senza che ce ne accorgiamo

Ci sono giornate in cui non sappiamo spiegare bene perché ci sentiamo irritabili, sotto pressione, come se il corpo corresse più veloce della testa. Spesso diamo la colpa al lavoro, ai ritmi frenetici della vita, ai colleghi anticipatici, al meteo o semplicemente al periodo dell’anno.
Può essere però che a contribuire a questa sensazione ci siano abitudini minuscole, talmente automatiche da non farci più caso.
Secondo diversi terapeuti, molte delle nostre routine quotidiane (dal modo in cui iniziamo la nostra gioranta al modo in cui usiamo lo smartphone) attivano il sistema nervoso senza che ce ne rendiamo conto. E così un po’ alla volta, giorno dopo giorno, contribuiscono a rafforzare quell'ansia, quella tensione di fondo costante che sembra arrivare “dal nulla” ma che in realtà ha radici molto concrete.
Niente allarmismi: la buona notizia è che, una volta identificate, queste micro-abitudini si possono correggere con piccoli cambiamenti sostenibili. E gli effetti sul benessere mentale possono essere sorprendenti.
**5 frasi da non dire mai a una persona ansiosa (e cosa dire invece)**
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Il telefono al risveglio, il multitasking continuo e quelle “micro-scosse” che attivano il sistema nervoso
Molti comportamenti che ci sembrano innocui sono, in realtà, tra i principali responsabili dell’ansia quotidiana.
Il primo della lista? Guardare il telefono appena svegli. Quello che sembra un gesto normale, controllare notifiche, messaggi, social, non dà al cervello il tempo di passare gradualmente dal sonno alla veglia. Al contrario, lo espone immediatamente a un flusso di informazioni, stimoli e richieste che attivano la risposta allo stress già dal primo minuto della giornata.
A questo si aggiunge il nostro stile di vita iper-veloce: multitasking costante, pause saltate, pasti mangiati in fretta o direttamente rimandati, riunioni che si accavallano, email che arrivano a raffica. Corpo e mente non hanno mai un vero momento per rallentare e ricalibrarsi. È la condizione perfetta per alimentare ansia, stress e irritabilità.
Anche i micro-stress ripetuti, come le notifiche del telefono o l’email che lampeggia sullo schermo del pc, hanno un impatto maggiore di quanto pensiamo. Funzionano come piccole scosse al cervello; brevi, ma continue. Il risultato? Il sistema nervoso resta in iper-attivazione, come se fosse sempre pronto a reagire a una minaccia, anche quando in realtà non c’è.
Non è un caso che molte persone raccontino di “non riuscire più a rilassarsi davvero”: il corpo rimane in modalità fight or flight anche mentre siamo seduti sul divano. Una condizione sottile, invisibile, ma che alimenta anisao a lungo termine.
Poco sonno, troppi schermi e una routine che non rispetta i ritmi naturali
Un altro fattore chiave è il sonno. Quando dormiamo troppo poco (o male) le aree del cervello che regolano le emozioni diventano più reattive. E così, ciò che in un giorno normale sarebbe un piccolo fastidio (una mail urgente, un imprevisto, una discussione) diventa un detonatore emotivo. Siamo più suscettibili, più stanchi, più vulnerabili allo stress.
Il problema è amplificato dal tempo passato davanti agli schermi, soprattutto nelle ore serali. La luce intensa del computer o della televisione comunica al cervello che “non è ancora ora di dormire”, interferendo con la produzione di melatonina e con la capacità di disattivare gradualmente il sistema nervoso. E quando andiamo a letto con lo smartphone in mano, portiamo con noi anche tutte le sue notifiche, informazioni e stimoli non elaborati. Il risultato? Un sonno meno profondo, più risvegli notturni e maggiore anisao al mattino.
Infine, c’è un elemento spesso sottovalutato: il sovraccarico decisionale. Tra lavoro, messaggi, social, email, appuntamenti, scadenze e notifiche, ogni giorno prendiamo centinaia di micro-decisioni. Questo crea un affaticamento mentale che il nostro sistema non è progettato per sostenere a lungo senza pause. E quando il cervello si sente “sovraccarico”, l'ansia trova terreno fertile.
Cosa possiamo fare per controllare e ridurre l'ansia
La buona notizia è che per ridurre l'ansia non servono cambiamenti drastici: spesso bastano piccoli aggiustamenti inseriti nella routine quotidiana.
Gli psicologi suggeriscono, ad esempio, di evitare di iniziare la giornata con il telefono in mano. Concedersi anche solo dieci o quindici minuti di “risveglio lento”, senza notifiche né stimoli digitali, aiuta il sistema nervoso a non attivarsi subito in modalità allerta.
Allo stesso modo, introdurre brevi pause durante la giornata (anche solo una manciata di secondi per fare stretching, chiudere gli occhi e fare un paio di respiri profondi) permette al corpo di ritrovare un ritmo più regolare e meno reattivo.
Un altro accorgimento utile riguarda le notifiche: limitarle significa ridurre quel flusso costante di micro-sollecitazioni che mantiene la mente in tensione.
Anche la gestione degli schermi serali può fare una grande differenza: tenere il telefono lontano dal viso o ridurre il tempo trascorso online prima di dormire aiuta il cervello a produrre melatonina e a prepararsi al riposo.
Infine, muoversi un po’ ogni giorno, anche per pochi minuti, contribuisce a sciogliere la tensione accumulata e a rimettere in circolo energie più equilibrate. È un modo semplice per ricordare al corpo che non deve restare sempre in modalità emergenza: può rallentare, respirare, ritrovare il proprio centro.
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Ecco il segreto per impacchettare i regali di Natale in 4 mosse

Impacchettare i regali di Natale per molti è un task più difficile e impegnativo che scegliere e comprare un pensiero per tutti.
Nonostante la sua apparente semplicità, l’idea di carta stropicciata, scotch visibile e fiocchi sbilenchi può mettere in crisi tutti, ma soprattutto gli amanti della precisione con poca dimestichezza coi lavoretti manuali.
La buona notizia però è impacchettare i regali di Natale in modo ordinato ed elegante non richiede talento artistico né materiali costosi, ma solo un po’ di metodo e qualche accorgimento pratico.
Con pochi passaggi mirati e un approccio più attento ai dettagli, anche il pacchetto più semplice può trasformarsi in una confezione curata e armoniosa, capace di valorizzare il regalo e di fare la una bellissima figura sotto l’albero, senza l’effetto improvvisato dell’ultimo minuto.
**5 trucchi per scrivere bigliettini di auguri di Natale originali (senza chiedere a ChatGPT)**
Come impacchettare i regali di Natale: i consigli da seguire passo dopo passo
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1. Scegliere carta e materiali (pochi, ma giusti)
Il primo errore quando si cerca di capire come impacchettare i regali è pensare che servano mille decorazioni. In realtà, meno materiali si usano, più il pacchetto risulta elegante.
La scelta della carta è fondamentale: meglio una carta leggermente più spessa, facile da piegare e meno soggetta a strapparsi. Le carte troppo sottili o lucide, invece, tendono a segnarsi subito e a rendere le pieghe imprecise.
Per andare sul sicuro, puntate su colori neutri o naturali (come carta kraft, bianco, verde bosco, rosso scuro) e abbinate un solo elemento decorativo: uno spago, un nastro in tessuto, un filo dorato. Anche materiali semplici come carta da pacchi e spago da cucina possono diventare molto chic se usati con coerenza.
2. Tagliare e piegare con precisione (il passaggio che fa la differenza)
Uno dei segreti di come impacchettare i regali bene è la precisione. Prima di tutto, misurate la carta appoggiando il regalo al centro e assicurandovi che i lati coprano completamente l’oggetto senza eccessi. Troppa carta rende difficile gestire le pieghe, mentre troppo poca vi costringerà a rattoppare all’ultimo minuto.
Quando piegate, fatelo con calma: passate il dito lungo i bordi per segnare le pieghe e ottenere linee nette. Anche i lati corti vanno chiusi con ordine, piegando prima verso l’interno e poi verso il centro.
Questo passaggio, spesso sottovalutato, è quello che trasforma un pacchetto “fatto in fretta” in uno visivamente pulito.
3. Chiudere bene (e nascondere lo scotch)
Un altro punto chiave di per impacchettare i regali di Natale alla perfezione è la chiusura. Lo scotch serve, ma non deve mai essere protagonista. Usatelo solo dove serve davvero e cercate di nasconderlo all’interno del pacchetto o sotto le pieghe. Se la carta è stata tagliata correttamente, basteranno pochissimi pezzetti.
Il resto del lavoro può farlo il nastro o lo spago: un giro semplice, un nodo ben stretto e magari un doppio passaggio intorno al pacchetto sono più che sufficienti.
Evitate fiocchi troppo grandi o complessi se non siete pratiche: un nodo pulito risulta sempre più elegante di un fiocco sproporzionato.
4. Il dettaglio finale che personalizza davvero il regalo
L’ultimo passaggio è quello che rende il pacchetto unico. Non serve esagerare: un solo dettaglio basta. Un bigliettino scritto a mano, un rametto di pino, una fettina d’arancia essiccata, un’etichetta in carta riciclata.
Il consiglio è di scegliere un dettaglio coerente con il resto del pacchetto e ripeterlo su tutti i regali: questo crea un effetto armonioso sotto l’albero e dà subito l’idea di cura e attenzione.
Alla fine, imparare come impacchettare i regali di Natale non significa puntare alla perfezione, ma dedicare qualche minuto in più a un gesto che parla di tempo e presenza. Ed è proprio questo, spesso, il regalo più bello da ricevere.
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Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, più comfort, più tecnologia

Chi è al volante, guida rilassato. I passeggeri a bordo, intanto, si godono il viaggio in classe extra-comfort. Un’alchimia perfetta, frutto delle qualità distintive del Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, comfort, tecnologia, sostenibilità e accessibilità, il tutto made in Europe, a Rennes, in Francia, nello storico stabilimento del marchio.
Se nel sovraffollato mercato dei SUV farsi notare non è facile, la nuova ammiraglia Citroën non passa di certo inosservata. Non è solo per il restyling estetico, è anche per quell’evoluzione di sostanza che ha portato la vettura verso un’idea di funzionalità e di utilizzo superiore. In un mercato dove spesso ci si concentra solo sulle prestazioni o sul design delle linee, infatti, Citroën punta sull'ergonomia.
Il risultato? Un SUV diverso da tutti gli altri, progettato per chi vive l’auto come un’estensione della propria casa, per chi affronta il traffico quotidiano o lunghi trasferimenti stradali e cerca un ambiente che "ammortizzi" non solo le buche, ma anche lo stress della giornata. Il modello è ideale per le famiglie, ma anche per il mercato B2B/fleet.
Design più maturo e scolpito
Rispetto alle linee arrotondate del passato, il Nuovo SUV Citroën C5 Aircross adotta un volto più deciso e aerodinamico. Il frontale è stato completamente ridisegnato, sono nuovi i fari a LED e altri dettagli eleganti che ne esaltano il carattere e fanno la differenza.
Un "tappeto volante"
Uno dei punti di forza della vettura è il sistema di sospensioni con smorzatori idraulici progressivi (Progressive Hydraulic Cushions®). In parole semplici? Significa che l’auto assorbe le buche e le irregolarità del terreno in modo fluido, regalando quella sensazione di "tappeto volante" tipica della tradizione Citroën.
Come nel salotto di casa
Se il design esterno cattura l’occhio, è l’abitacolo del Nuovo SUV C5 Aircross a convincere definitivamente chi cerca un’esperienza di guida decompressiva.
Citroën ha lavorato per trasformare l’interno in un vero e proprio "salotto". Il concetto di Sofa Design si traduce in sedute ampie e accoglienti, un’illuminazione ambientale estesa, la presenza di elementi d'arredo e l’uso di tessuti che riprendono i codici dell'interior design.
A seconda degli allestimenti, l’uso dell’Alcantara o della pelle con impunture a contrasto non serve solo all'estetica, ma trasmette una sensazione tattile di calore.
Sotto il rivestimento superficiale, i sedili nascondono uno strato di 15 mm di schiuma strutturata che evita l'effetto di "affossamento" tipico delle sedute troppo morbide, garantendo sostegno posturale anche dopo ore di viaggio.
Accanto alla comodità, il sistema di Ambient Lighting - illuminazione d’ambiente - definisce l’atmosfera desiderata a bordo: i punti luce discreti posizionati nei vani portaoggetti, nel tunnel centrale e lungo la plancia creano una luce soffusa che riduce l’affaticamento visivo durante la guida notturna.
Questa "bolla luminosa" esalta i volumi dell'abitacolo e aumenta la percezione di spazio e protezione, rendendo l'ambiente accogliente come una stanza ben illuminata.
Tutto a portata di mano
L’ottimizzazione dell’ergonomia sul Nuovo SUV C5 Aircross passa per una riprogettazione della console centrale, ora più pulita e razionale.
La seduta è alta per dominare la strada, ma qui è stata affinata per garantire che ogni comando sia dove il conducente si aspetta di trovarlo. Il nuovo posizionamento dello schermo da 10" è studiato per essere perfettamente in linea con lo sguardo, riducendo i movimenti della testa e permettendo di mantenere la massima concentrazione sulla guida. L'obiettivo è semplice: fare in modo che il conducente abbia tutte le informazioni davanti a sé e a portata di mano, in modo da poter guidare in tranquillità e ridurre lo stress, con l'ausilio di schermi digitali che offrono chiarezza e grafica accattivante.
Gamma completamente elettrificata
Per la prima volta anche 100% elettrico, Nuovo SUV C5 Aircross è disponibile in due versioni, la più equilibrata e accessibile Comfort Range, dotata di un motore da 210 CV / 157 kW abbinato a una batteria da 73 kWh, per un'autonomia di 520 km, e la Long Range, con motore da 230 CV/170 kW e una batteria da 97 kWh, presto ordinabile, che offrirà un’eccezionale autonomia di 680 km.
Non mancano Nuovo SUV C5 Aircross Hybrid 145 Automatic, la porta d'ingresso all'elettrificazione offerta a 28.900 euro, e Nuovo SUV C5 Aircross Plug-In Hybrid 195 Automat
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