Cosa fare a Roma nel weekend dell'11 e 12 dicembre

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Ecco tutti gli appuntamenti in programma per decidere cosa fare a Roma questo weekend di metà dicembre tra spettacoli, mercatini e buon cibo

Finalmente è arrivato il fine settimana ed è tempo di radunare le idee per decidere come trascorrerlo al meglio.

Se siete alla ricerca di suggerimenti per decidere cosa fare a Roma sabato e domenica, abbiamo selezionato per voi gli appuntamenti da non perdere. 

Volete coccolarvi con uno spettacolo a teatro? Andare a vedere il musical Mamma Mia! al Sistina con Luca Ward, Paolo Conticini e Sergio Muniz.

Un paio di idee per una gita fuori porta? L’evento dedicato a fumetti e street art La Città Incantata a Civita di Bagnoregio oppure un pranzo immersi nel verde a La Tenuta Resort Agricolo nel Rietino.

E se avrete voglia di anticiparvi qualche regalo di Natale potrete farlo al ChristmasLand in Rome al Ragusa OFF oppure al Christmas Market all’Orto romano.

Qui sotto tutti i dettagli.

Cosa fare a Roma nel weekend dell'11 e 12 dicembre

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Christmas Market e brunch all’Orto romano

Da oggi l’Orto Romano - nuovo spazio eventi e ristorante all’interno dell’antica Tenuta Piccolomini, a due passi da San Pietro - ospiterà fino a domenica uno speciale Christmas Market.

Sarà una tre giorni dedicata ad artigianato, gastronomia e solidarietà a ingresso gratuito; i bambini sabato (16.00 - 19.00) e domenica (11.00 - 13.00) potranno anche scrivere la loro letterina e consegnarla direttamente a Babbo Natale.

E se nel frattempo vi fosse venuta fame si può fare una sosta nel ristorante di Mr Doyle per degustare tante specialità di barbecue all’americana e cotture low&slow.

Il menu è strutturato su piatti facili da consumare, dalle tapas ai panini, dalla carne al piatto alle combo, grazie alle quali si può assaggiare tutta la proposta bbq di Mr Doyle.

La domenica è il giorno dedicato al brunch con smoked di fagioli, salsiccia, uova strapazzate con bacon croccante, tapas con pork belly, un dolce a scelta tra pancake, maritozzo con panna e cornetto fresco, da abbinare a un drink sempre a scelta.

Indirizzo vicolo del Gelsomino, 68.

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ChristmasLand in Rome al Ragusa OFF

Seimila metri quadrati, sessanta ore di esposizioni e attività speciali: questo fine settimana (sabato e domenica, dalle 10.00 alle 20.00) torna Christmas Land, il più grande mercato di Natale della Capitale al Ragusa OFF, ex Deposito Atac in piazza Ragusa (ingresso via Tuscolana 179).

Ci saranno oltre duecento espositori con vintage, artigianato, design, libri e stampe, arredamento, piante, home decor e molto altro. E poi dj set, food e farmer’s market. Ingresso 3 euro.

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Da provare - La Tenuta Resort Agricolo 

A Casaprota nella campagna rietina - una sessantina di chilometri da Roma - si trova La Tenuta Resort Agricolo, azienda di 35 ettari di cui oltre undici di uliveto. Non a caso qui si produce olio Sabino DOP, Olio Capore e Olio Carboncella.

Oltre a mangiare e godersi una giornata nel verde si può anche dormire: la tenuta dispone di sei camere (di cui tre in stile country), un casale con due appartamenti indipendenti e la Tenda Crusoe (struttura rialzata tipo palafitta, di sessanta metri quadri, dotata di tutti comfort con tanto di vasca idromassaggio riscaldata sul patio esterno).

C’è anche una scuola di equitazione, ASD Valle Capore, che offre lezioni e passeggiate a cavallo nel bosco lungo il fiume Farfa.

A tavola solo prodotti genuini, dall'orto alla tavola, a cura di Gianmarco Greganti, Matteo Magagnini e Fabrizio Tegazio che propongono un perfetto connubio tra semplicità delle materie prime a km0 e ambiente con una cucina di alto livello (nel percorso lavorativo degli chef, tra i vari, Osteria Francescana di Massimo Bottura e Metamorfosi di Roy Caceres). 

Indirizzo Loc. Valle snc, Fraz. Collelungo, Casaprota.

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Gita fuori porta - La Città Incantata a Civita di Bagnoregio

Da oggi fino a domenica Civita di Bagnoregio - candidata a patrimonio culturale e naturale Unesco - ospita la settima edizione de La Città Incantata - Meeting internazionale dei disegnatori che salvano il mondo: tre giorni in cui disegnatori, fumettisti, storyboarder, street artist e artisti visivi raccontano il proprio lavoro, stile, tecniche e creatività.

Novità di quest’anno l’inaugurazione di tre interventi murari ad opera di altrettanti fumettisti: Martoz, Sara Pichelli e LRNZ, con la direzione artistica e tecnica dello street artist Lucamaleonte.

Non mancheranno grandi autori del calibro di Mauro Biani, Sara Pichelli, Lelio Bonaccorsi, LRNZ, Alessandro Rak e da tanti altri artisti, chiamati a confrontarsi sul tema dell’accoglienza, focus scelto per questa edizione.

E poi mostre, masterclass, premiazioni, spettacoli, concerti e proiezioni cinematografiche animeranno Civita di Bagnoregio, a partire dall’inaugurazione della mostra di Mauro Biani per proseguire poi con le masterclass, come quella con Sara Pichelli e Luca Raffaelli in cui viene raccontata la realizzazione dei fumetti dei supereroi, incontri, come quello tra il fumettista Lelio Bonaccorsi e la scrittrice e giornalista Annalisa Camilli che si interrogano sul tema delle migrazioni.

E ancora cinema, con la proiezione del film di Alessandro Rak Yaya e Lennie, musica con lo spettacolo di Ernesto Assante e Gino Castaldo accompagnati da Stefano Di Battista Quartet in un concerto dedicato a Lucio Dalla, teatro con lo spettacolo di Valerio Aprea in un monologo scritto da Mattia Torre e premiazioni dei Progetti scuola ABC.

panettone numa al circo

Dove comprare panettoni artigianali

Per la prima volta Eataly ha il suo panettone, realizzato con frumento biologico italiano che il Mulino Marino trasforma in farina macinando con metodo artigianale.

Gli ingredienti sono di primissima qualità: oltre al frumento biologico, lievito madre, burro del Caseificio Fattorie Fiandino, uova dell’Azienda Agricola Tavernola, canditi dell’azienda Agrimontana, vaniglia del Madagascar, miele di Millefiori italiano e copertura di glassa e mandorle siciliane. 

Si può acquistare fresco in tutte le panetterie di Eataly e attraverso lo store online, fino ad esaurimento scorte. 

A partire da lunedì sarà possibile acquistare da Dao Chinese Restaurant il panettone d’autore, in edizione limitata, della chef Iside de Cesare del ristorante La Parolina a Trevinano (1 stella Michelin).

I panettoni realizzati in edizione limitata per il ristorante Dao Chinese Restaurant, preparati con lievito madre e con marron glacè e mandarini canditi, sono un inno ai sapori e ai profumi della stagione più fredda con un richiamo al mondo cinese. 

Anche il Gianfornaio per le feste di Natale ha realizzato un ampio ventaglio di proposte artigianali da assaggiare nel nuovo locale piazza di Spagna e negli altri sei punti vendita presenti nella Capitale.

Immancabili i panettoni da provare nella versione Classica con uvetta e canditi, senza canditi e al Cioccolato, disponibili nel formato da 1 kg, 3 kg, 5 kg e 10 kg. Negli stessi formati si può  richiedere anche il Pandoro, presente anche nella versione small per i più piccoli.

Non solo lievitati, da Il Gianfornaio tantissimi dolci vengono riadattati in versione natalizia come ad esempio i crumble, le crostate, i ciambelloni, le torte e la piccola pasticceria si trasformano in alberi di Natale, stelle, comete, personaggi natalizi. I sapori della frutta secca trionfano nel Castagnaccio, un must della produzione natalizia targata Il Gianfornaio.

Per Natale, lo chef Davide Cianetti di Numa al Circo, ristorante situato a pochi passi dal Circo Massimo, ha pensato di realizzare dei panettoni artigianali limited edition. Tre le versioni che si potranno acquistare: Pistacchio di Bronte e cioccolato bianco, Cioccolato fondente, Classico. 

credit ANTONIO AGOSTINI

Musical Mamma Mia! al Sistina

Torna a Roma un evento teatrale di grande successo, il musical Mamma Mia! di Massimo Romeo Piparo. La storia della giovane Sophie che, a pochi giorni dal suo matrimonio sull’isola greca in cui vive, chiama i tre fidanzati storici di sua madre per scoprire chi di loro è il padre che non ha mai conosciuto.

Una versione con numeri straordinari, interamente italiana, della più celebre commedia musicale degli anni 2000 che ha strappato applausi in tutto il mondo e ha fatto scatenare il pubblico con le mitiche canzoni degli Abba.

Nel ruolo dei protagonisti ancora i tre attori amatissimi dal grande pubblico, Luca Ward, Paolo Conticini e Sergio Muniz, nei personaggi che nel film vennero interpretati da Stellan Skarsgard, Pierce Brosnan e Colin Firth.

Nel ruolo di Donna Sabrina Marciano e poi un cast di oltre trenta artisti e l’orchestra dal vivo diretta dal Maestro Emanuele Friello. Una messa in scena ricca e spettacolare con le coreografie di Roberto Croce, le scene di Teresa Caruso, i costumi di Cecilia Betona, il suono di Alfonso Barbiero e Stefano Gorini, le luci di Daniele Ceprani, la produzione esecutiva di Francesca Piparo per PeepArrow Entertainment. Orari: feriali ore 20.30 e festivi ore 16.00.

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Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la scelta

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La preferenza tra pandoro e panettone dice molto del nostro rapporto con semplicità, complessità e cambiamento: cosa dice la psicologia

C’è una scelta che, durante le feste, ritorna con puntualità quasi rituale sulle nostre tavole: pandoro o panettone? 

Apparentemente banale, questa preferenza divide gusti e abitudini familiari da generazioni, ma può essere letta anche come un piccolo segnale del nostro modo di vivere il Natale.

Al di là delle mode e delle infinite varianti artigianali, il dolce delle feste resta un simbolo potente; legato all’idea di comfort, tradizione e piacere condiviso.

Senza voler trasformare una scelta gastronomica in un test di personalità, è interessante osservare come la psicologia attribuisca al cibo un valore emotivo e identitario.

Preferire il pandoro o il panettone non svela i nostri segreti più nascosti, ma può raccontare qualcosa del nostro rapporto con la semplicità, la complessità e il bisogno di rassicurazione o di varietà, proprio nel periodo dell’anno in cui queste dinamiche emergono con più forza.

**Le 5 personalità che si trovano durante le vacanze di Natale: quale siete?**

Pandoro o panettone? La psicologia spiega cosa c'è dietro la vostra scelta 

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pandoro o panettone

Se siete team pandoro

Chi è team pandoro spesso cerca nel Natale (e nel cibo) una forma di rassicurazione.

Il pandoro è lineare e senza sorprese: stesso sapore, stessa consistenza, stesso rituale ogni anno. Psicologicamente, questa scelta può riflettere una personalità che ama le cose chiare, riconoscibili, che funzionano senza troppe complicazioni.

Il pandoro piace a chi tende a preferire il comfort emotivo alla sperimentazione, a chi trova benessere nella ripetizione e nelle tradizioni così come sono. Non è una chiusura al nuovo, ma un bisogno di stabilità: in un periodo già carico di stimoli, impegni e aspettative, scegliere qualcosa di semplice diventa un modo per alleggerire.

È la scelta di chi nel Natale cerca una pausa dal rumore, più che un’esperienza da esplorare. Un dolce che non chiede di essere interpretato, ma solo gustato.

Se siete team panettone

Chi invece è team panettone tende ad avere un rapporto più fluido con la varietà e l’imprevisto.

Il panettone è stratificato, imperfetto, pieno di elementi diversi che convivono insieme: dolcezza, acidità, consistenze differenti. Non è mai identico a sé stesso, e forse è proprio questo il suo fascino.

Dal punto di vista psicologico, chi lo preferisce è spesso più aperto al cambiamento, meno infastidito dalle sfumature della vita e più attratto dalle esperienze complesse. Scegliere il panettone significa anche accettare ciò che non piace a tutti (uvetta e canditi) ma che fa parte del “pacchetto”. Un atteggiamento che racconta tolleranza, adattabilità e curiosità.

Il panettone è il dolce di chi vive le feste come un momento di convivialità vera, fatta di differenze che si incontrano. Di chi ama mescolare, provare, cambiare versione ogni anno. È la scelta di chi non cerca solo conforto, ma anche stimoli, storie, contaminazioni.

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Questi comportamenti quotidiani (apparentemente normali) peggiorano l'ansia senza che ce ne accorgiamo

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Molti comportamenti che consideriamo normali possono attivare ansia e stress continuo: ecco cosa accade al nostro sistema nervoso

Ci sono giornate in cui non sappiamo spiegare bene perché ci sentiamo irritabili, sotto pressione, come se il corpo corresse più veloce della testa. Spesso diamo la colpa al lavoro, ai ritmi frenetici della vita, ai colleghi anticipatici, al meteo o semplicemente al periodo dell’anno.

Può essere però che a contribuire a questa sensazione ci siano abitudini minuscole, talmente automatiche da non farci più caso. 

Secondo diversi terapeuti, molte delle nostre routine quotidiane (dal modo in cui iniziamo la nostra gioranta al modo in cui usiamo lo smartphone) attivano il sistema nervoso senza che ce ne rendiamo conto. E così un po’ alla volta, giorno dopo giorno, contribuiscono a rafforzare quell'ansia, quella tensione di fondo costante che sembra arrivare “dal nulla” ma che in realtà ha radici molto concrete.

Niente allarmismi: la buona notizia è che, una volta identificate, queste micro-abitudini si possono correggere con piccoli cambiamenti sostenibili. E gli effetti sul benessere mentale possono essere sorprendenti.

**5 frasi da non dire mai a una persona ansiosa (e cosa dire invece)**

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Il telefono al risveglio, il multitasking continuo e quelle “micro-scosse” che attivano il sistema nervoso

Molti comportamenti che ci sembrano innocui sono, in realtà, tra i principali responsabili dell’ansia quotidiana.

Il primo della lista? Guardare il telefono appena svegli. Quello che sembra un gesto normale, controllare notifiche, messaggi, social, non dà al cervello il tempo di passare gradualmente dal sonno alla veglia. Al contrario, lo espone immediatamente a un flusso di informazioni, stimoli e richieste che attivano la risposta allo stress già dal primo minuto della giornata.

A questo si aggiunge il nostro stile di vita iper-veloce: multitasking costante, pause saltate, pasti mangiati in fretta o direttamente rimandati, riunioni che si accavallano, email che arrivano a raffica. Corpo e mente non hanno mai un vero momento per rallentare e ricalibrarsi. È la condizione perfetta per alimentare ansia, stress e irritabilità.

Anche i micro-stress ripetuti, come le notifiche del telefono o l’email che lampeggia sullo schermo del pc, hanno un impatto maggiore di quanto pensiamo. Funzionano come piccole scosse al cervello; brevi, ma continue. Il risultato? Il sistema nervoso resta in iper-attivazione, come se fosse sempre pronto a reagire a una minaccia, anche quando in realtà non c’è.

Non è un caso che molte persone raccontino di “non riuscire più a rilassarsi davvero”: il corpo rimane in modalità fight or flight anche mentre siamo seduti sul divano. Una condizione sottile, invisibile, ma che alimenta anisao a lungo termine.

Poco sonno, troppi schermi e una routine che non rispetta i ritmi naturali

Un altro fattore chiave è il sonno. Quando dormiamo troppo poco (o male) le aree del cervello che regolano le emozioni diventano più reattive. E così, ciò che in un giorno normale sarebbe un piccolo fastidio (una mail urgente, un imprevisto, una discussione) diventa un detonatore emotivo. Siamo più suscettibili, più stanchi, più vulnerabili allo stress.

Il problema è amplificato dal tempo passato davanti agli schermi, soprattutto nelle ore serali. La luce intensa del computer o della televisione comunica al cervello che “non è ancora ora di dormire”, interferendo con la produzione di melatonina e con la capacità di disattivare gradualmente il sistema nervoso. E quando andiamo a letto con lo smartphone in mano, portiamo con noi anche tutte le sue notifiche, informazioni e stimoli non elaborati. Il risultato? Un sonno meno profondo, più risvegli notturni e maggiore anisao al mattino.

Infine, c’è un elemento spesso sottovalutato: il sovraccarico decisionale. Tra lavoro, messaggi, social, email, appuntamenti, scadenze e notifiche, ogni giorno prendiamo centinaia di micro-decisioni. Questo crea un affaticamento mentale che il nostro sistema non è progettato per sostenere a lungo senza pause. E quando il cervello si sente “sovraccarico”, l'ansia trova terreno fertile.

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Cosa possiamo fare per controllare e ridurre l'ansia

La buona notizia è che per ridurre l'ansia non servono cambiamenti drastici: spesso bastano piccoli aggiustamenti inseriti nella routine quotidiana.

Gli psicologi suggeriscono, ad esempio, di evitare di iniziare la giornata con il telefono in mano. Concedersi anche solo dieci o quindici minuti di “risveglio lento”, senza notifiche né stimoli digitali, aiuta il sistema nervoso a non attivarsi subito in modalità allerta.

Allo stesso modo, introdurre brevi pause durante la giornata (anche solo una manciata di secondi per fare stretching, chiudere gli occhi e fare un paio di respiri profondi) permette al corpo di ritrovare un ritmo più regolare e meno reattivo.

Un altro accorgimento utile riguarda le notifiche: limitarle significa ridurre quel flusso costante di micro-sollecitazioni che mantiene la mente in tensione.

Anche la gestione degli schermi serali può fare una grande differenza: tenere il telefono lontano dal viso o ridurre il tempo trascorso online prima di dormire aiuta il cervello a produrre melatonina e a prepararsi al riposo.

Infine, muoversi un po’ ogni giorno, anche per pochi minuti, contribuisce a sciogliere la tensione accumulata e a rimettere in circolo energie più equilibrate. È un modo semplice per ricordare al corpo che non deve restare sempre in modalità emergenza: può rallentare, respirare, ritrovare il proprio centro.

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Ecco il segreto per impacchettare i regali di Natale in 4 mosse

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Una guida pratica per capire come impacchettare i regali di Natale in modo ordinato, elegante e senza stress inutile

Impacchettare i regali di Natale per molti è un task più difficile e impegnativo che scegliere e comprare un pensiero per tutti.

Nonostante la sua apparente semplicità, l’idea di carta stropicciata, scotch visibile e fiocchi sbilenchi può mettere in crisi tutti, ma soprattutto gli amanti della precisione con poca dimestichezza coi lavoretti manuali.

La buona notizia però è impacchettare i regali di Natale in modo ordinato ed elegante non richiede talento artistico né materiali costosi, ma solo un po’ di metodo e qualche accorgimento pratico.

Con pochi passaggi mirati e un approccio più attento ai dettagli, anche il pacchetto più semplice può trasformarsi in una confezione curata e armoniosa, capace di valorizzare il regalo e di fare la una bellissima figura sotto l’albero, senza l’effetto improvvisato dell’ultimo minuto.

**5 trucchi per scrivere bigliettini di auguri di Natale originali (senza chiedere a ChatGPT)**

Come impacchettare i regali di Natale: i consigli da seguire passo dopo passo

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1. Scegliere carta e materiali (pochi, ma giusti)

Il primo errore quando si cerca di capire come impacchettare i regali è pensare che servano mille decorazioni. In realtà, meno materiali si usano, più il pacchetto risulta elegante.

La scelta della carta è fondamentale: meglio una carta leggermente più spessa, facile da piegare e meno soggetta a strapparsi. Le carte troppo sottili o lucide, invece, tendono a segnarsi subito e a rendere le pieghe imprecise.

Per andare sul sicuro, puntate su colori neutri o naturali (come carta kraft, bianco, verde bosco, rosso scuro) e abbinate un solo elemento decorativo: uno spago, un nastro in tessuto, un filo dorato. Anche materiali semplici come carta da pacchi e spago da cucina possono diventare molto chic se usati con coerenza.

2. Tagliare e piegare con precisione (il passaggio che fa la differenza)

Uno dei segreti di come impacchettare i regali bene è la precisione. Prima di tutto, misurate la carta appoggiando il regalo al centro e assicurandovi che i lati coprano completamente l’oggetto senza eccessi. Troppa carta rende difficile gestire le pieghe, mentre troppo poca vi costringerà a rattoppare all’ultimo minuto.

Quando piegate, fatelo con calma: passate il dito lungo i bordi per segnare le pieghe e ottenere linee nette. Anche i lati corti vanno chiusi con ordine, piegando prima verso l’interno e poi verso il centro.

Questo passaggio, spesso sottovalutato, è quello che trasforma un pacchetto “fatto in fretta” in uno visivamente pulito.

3. Chiudere bene (e nascondere lo scotch)

Un altro punto chiave di per impacchettare i regali di Natale alla perfezione è la chiusura. Lo scotch serve, ma non deve mai essere protagonista. Usatelo solo dove serve davvero e cercate di nasconderlo all’interno del pacchetto o sotto le pieghe. Se la carta è stata tagliata correttamente, basteranno pochissimi pezzetti.

Il resto del lavoro può farlo il nastro o lo spago: un giro semplice, un nodo ben stretto e magari un doppio passaggio intorno al pacchetto sono più che sufficienti.

Evitate fiocchi troppo grandi o complessi se non siete pratiche: un nodo pulito risulta sempre più elegante di un fiocco sproporzionato.

4. Il dettaglio finale che personalizza davvero il regalo

L’ultimo passaggio è quello che rende il pacchetto unico. Non serve esagerare: un solo dettaglio basta. Un bigliettino scritto a mano, un rametto di pino, una fettina d’arancia essiccata, un’etichetta in carta riciclata. 

Il consiglio è di scegliere un dettaglio coerente con il resto del pacchetto e ripeterlo su tutti i regali: questo crea un effetto armonioso sotto l’albero e dà subito l’idea di cura e attenzione.

Alla fine, imparare come impacchettare i regali di Natale non significa puntare alla perfezione, ma dedicare qualche minuto in più a un gesto che parla di tempo e presenza. Ed è proprio questo, spesso, il regalo più bello da ricevere.

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Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, più comfort, più tecnologia

Nuovo SUV C5 Aircross Citroen DESKNuovo SUV C5 Aircross Citroen MOBILE
È il SUV più grande, confortevole e tecnologico mai prodotto da Citroën. Il compagno di viaggio più comodo e versatile della sua classe, pensato per chi desidera vivere ogni viaggio all’insegna del benessere

Chi è al volante, guida rilassato. I passeggeri a bordo, intanto, si godono il viaggio in classe extra-comfort. Un’alchimia perfetta, frutto delle qualità distintive del Nuovo SUV C5 Aircross: più spazio, comfort, tecnologia, sostenibilità e accessibilità, il tutto made in Europe, a Rennes, in Francia, nello storico stabilimento del marchio.

Se nel sovraffollato mercato dei SUV farsi notare non è facile, la nuova ammiraglia Citroën non passa di certo inosservata. Non è solo per il restyling estetico, è anche per quell’evoluzione di sostanza che ha portato la vettura verso un’idea di funzionalità e di utilizzo superiore. In un mercato dove spesso ci si concentra solo sulle prestazioni o sul design delle linee, infatti, Citroën punta sull'ergonomia.

Nuovo SUV C5 Aircross Citroen

Il risultato? Un SUV diverso da tutti gli altri, progettato per chi vive l’auto come un’estensione della propria casa, per chi affronta il traffico quotidiano o lunghi trasferimenti stradali e cerca un ambiente che "ammortizzi" non solo le buche, ma anche lo stress della giornata. Il modello è ideale per le famiglie, ma anche per il mercato B2B/fleet.

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Design più maturo e scolpito

Rispetto alle linee arrotondate del passato, il Nuovo SUV Citroën C5 Aircross adotta un volto più deciso e aerodinamico. Il frontale è stato completamente ridisegnato, sono nuovi i fari a LED e altri dettagli eleganti che ne esaltano il carattere e fanno la differenza.

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Un "tappeto volante"

Uno dei punti di forza della vettura è il sistema di sospensioni con smorzatori idraulici progressivi (Progressive Hydraulic Cushions®). In parole semplici? Significa che l’auto assorbe le buche e le irregolarità del terreno in modo fluido, regalando quella sensazione di "tappeto volante" tipica della tradizione Citroën.

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Come nel salotto di casa

Se il design esterno cattura l’occhio, è l’abitacolo del Nuovo SUV C5 Aircross a convincere definitivamente chi cerca un’esperienza di guida decompressiva. 

Citroën ha lavorato per trasformare l’interno in un vero e proprio "salotto". Il concetto di Sofa Design si traduce in sedute ampie e accoglienti, un’illuminazione ambientale estesa, la presenza di elementi d'arredo e l’uso di tessuti che riprendono i codici dell'interior design.

A seconda degli allestimenti, l’uso dell’Alcantara o della pelle con impunture a contrasto non serve solo all'estetica, ma trasmette una sensazione tattile di calore.

Sotto il rivestimento superficiale, i sedili nascondono uno strato di 15 mm di schiuma strutturata che evita l'effetto di "affossamento" tipico delle sedute troppo morbide, garantendo sostegno posturale anche dopo ore di viaggio.

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Accanto alla comodità, il sistema di Ambient Lighting - illuminazione d’ambiente - definisce l’atmosfera desiderata a bordo: i punti luce discreti posizionati nei vani portaoggetti, nel tunnel centrale e lungo la plancia creano una luce soffusa che riduce l’affaticamento visivo durante la guida notturna. 

Questa "bolla luminosa" esalta i volumi dell'abitacolo e aumenta la percezione di spazio e protezione, rendendo l'ambiente accogliente come una stanza ben illuminata.

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Tutto a portata di mano

L’ottimizzazione dell’ergonomia sul Nuovo SUV C5 Aircross passa per una riprogettazione della console centrale, ora più pulita e razionale. 

La seduta è alta per dominare la strada, ma qui è stata affinata per garantire che ogni comando sia dove il conducente si aspetta di trovarlo. Il nuovo posizionamento dello schermo da 10" è studiato per essere perfettamente in linea con lo sguardo, riducendo i movimenti della testa e permettendo di mantenere la massima concentrazione sulla guida. L'obiettivo è semplice: fare in modo che il conducente abbia tutte le informazioni davanti a sé e a portata di mano, in modo da poter guidare in tranquillità e ridurre lo stress, con l'ausilio di schermi digitali che offrono chiarezza e grafica accattivante. 

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Gamma completamente elettrificata

Per la prima volta anche 100% elettrico, Nuovo SUV C5 Aircross è disponibile in due versioni, la più equilibrata e accessibile Comfort Range, dotata di un motore da 210 CV / 157 kW abbinato a una batteria da 73 kWh, per un'autonomia di 520 km, e la Long Range, con motore da 230 CV/170 kW e una batteria da 97 kWh, presto ordinabile, che offrirà un’eccezionale autonomia di 680 km.

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